Caccia tattici in azione/Phantom: differenze tra le versioni

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I Tornado, a causa della configurazione del terreno, faticano fino a 20 miglia prima di trovare uno dei due F-104, ma localizzano solo il gregario e non vedono il capoformazione che abbatte prima uno dei Tornado che stavano virando per ingaggiarlo; di lì a poco il capoformazione abbatte con un AIM-9L anche il secondo Tornado, che si è accorto del pericolo e ha tentato di virare contro di esso per ridurre la traccia IR, ma senza successo. In seguito i Tornado ADV saranno molto più sulla difensiva contro i piccoli e veloci F-104, senza poter massacrarli al loro solito. Il fatto è che a bassa quota il '104 è difficile da vedere e che ha una traccia IR e radar modesta, mentre i Tornado e gli F-15 sono dei 'camion' che risaltano bene. E non si può farsi sfuggire nemmeno per pochi secondi un caccia capace di andare in supersonico e avvicinarsi a oltre 300-400 m.sec. (e questo, beninteso, varrebbe anche per un MiG-21 o un F-16, e in generale per i vari 'Aggressors'. Si pensi ai minuscoli F-5 e agli A-4 della Top Gun che mettono il sale in coda agli F-14, o agli stessi Tornado ADV messi a dura prova dai piccoli BAe Hawk usati come minuscoli e letali 'banditi') <ref>Aerei No.49, feb 2009</ref>.
 
 
 
==F-8 Crusader<ref>Take Off 2073-78</ref>==
I primi veri 'supersonici' dell'USN furono gli F-8.
Prodotto in oltre 1.300 esemplari, questo degno erede dei Corsair del tempo di guerra fu davvero un salto in avanti nella tecnologia. Si pensi solo che condivideva lo stesso motore con l'F-100, ma pur essendo un caccia navale, pur avendo un completo sistema di intercettazione e navigazione ognitempo, era ancora capace di superarlo nettamente (1,5-1,7 mach) in termini di velocità massima. Inoltre era eccellentemente maneggevole e pressoché privo di vizi. L'F-100 era malamente supersonico, diurno e assolutamente incapace di operare da portaerei, eppure era stato costruito solo poco tempo prima del Crusader. La cui versione avanzata non fu tuttavia scelta, battuta dal più versatile F-4 Phantom, su cui tuttavia non mancava di avere dei vantaggi. Lo stesso, tutto sommato, si può dire dell'F-107, che era una sorta di F-100 evoluto.
 
I primissimi F8U-1 entrarono in servizio nel '57 con il VF-32; nello stesso anno comparve anche l'F8U-1P da ricognizione, poi RF-8A, che servì con il VFP-61 quale primo utente. Il Crusader era quindi grossomodo coevo del '104, e sebbene non fosse capace di mach 2, era pur sempre un eccellente caccia. Avesse ottenuto il J79 sarebbe stato anche migliore, ma questo andava per il momento solo all'USAF. I primi successi del Crusader avvennero nel giugno 1966, ma fu sopratutto il periodo maggio-luglio 1967 che ebbero più vittorie, 8 delle 18 confermate, pagate con tre-quattro perdite. L'F-8 aveva i cannoni, 4 armi da 20 mm, a differenza dei Phantom; ma questi cannoni non erano così efficaci, essendo propensi ad incepparsi con manovre violente, oltre 3 g. Questo per via del sistema di comando pneumatico, e delle maglie di alimentazione che si spaccavano facilmente sotto sforzo. Con l'arrivo dei Phantom, i Crusader stavano già cedendo il passo all'inizio della guerra, e vennero relegati sopratutto sulle 'Essex', assieme agli A-4. Spesso gli squadroni non erano imbarcati totalmente per carenza di spazio, e allora venivano usati i Detachments. Anche così si potevano fare missioni anche con 24 A-4C armati con bombe Mk 82 da 227 kg nominali (da sei a 9 per aereo), scortati dagli F-8 di due pattuglie. Ognuno aveva due AIM-9D e i 280 colpi per i cannoni da 20 mm, con voli a circa 5.000 m e 900 kmh. Gli F-8 dell'epoca -tardi anni '60- avevano già equipaggiamenti importanti, come il lanciatore di chaff ALE-29 e l'ECM interno ALQ-100. La missione TARCAP, protezione degli incursori tattici, offriva buone possibilità di trovarsi contro i MiG e di abbatterne qualcuno. La loro tattica preferita era avvicinarsi a bassa quota e poi salire in candela; c'erano anche le MIGCAP, missioni di caccia libera, e le BARCAP, di protezione alle navi (in genere affidate agli F-4 delle portaerei più grandi). Anche la scorta ai ricognitori veloci offriva possibilità di agganciare i MiG.
 
V'erano anche gli attacchi al suolo, almeno una volta vi fu anche un mitragliamento su di un aeroporto. Gli F-8 dovevano vedersela con la contraerea. Un pilota venne colpito sei volte, e una di esse venne crivellato dalle schegge di un proiettile cannone da 85 mm, che impattò vicino alla coda, stordendo per 4-5 secondi il pilota, che tuttavia si riprese per tempo. Il liquido idraulico a 200 atmosfere uscì ed entrò fino nella cabina, la radio non funzionava e così venne attivata quella d'emergenza PRC-90. Riuscì a ritornare alla portaerei, ma l'ala ad incidenza variabile non funzionò e così atterrò a 280 kmh, con la portaerei che stava dando massima potenza per aiutarlo ad appontare senza uno stress eccessivo. Nondimeno l'impatto fu così duro che l'aereo andò fuori uso. Del resto, l'obiettivo del raid americano era una scuola di artiglieria contraerea. Forse, ricorda il pilota, a sparare c'erano direttamente gli istruttori. Sparavano molto bene, questo è certo.
 
 
Potevano anche succedere altri inconvenienti. Per esempio, durante una TARCAP un pilota si trovò agganciato dai pericolosi SA-2 e premette inutilmente il bottone di sgancio dei chaff dal lanciatore di bordo. Il pilota se la cavò ma era perplesso: per poco non lo ammazzavano, non riuscendo a lanciare il chaff (evidentemente l'ALQ-100 non bastava); ma l'addetto della manutenzione gli confermò che il lanciatore funzionava. Ma come, lui aveva premuto di continuo il bottone e non aveva funzionato mai. Ripetendo i gesti che aveva fatto quel giorno, il pilota americano realizzò di avere premuto non il bottone del chaff, ma quello vicino, quello che apriva il collimatore.
 
Per le missioni d'attacco al suolo c'erano razziere ai lati della fusoliera, al posto dei missili AIM-9, oppure due bombe, fino al tipo Mk-84 da 907 kg. Questa super-bomba spianava il versante di una collina e il Crusader, per un certo tempo, fu l'unico dell'USN che poteva portarla a bordo. Certo che il carico bellico, così come l'autonomia, non erano eccelsi. Del resto il Crusader non portava armi sotto le ali e nemmeno sotto la fusoliera. Era il suo principale problema. Le ali erano ad incidenza variabile, un modo ingegnoso per salvare capra e cavoli, consentendo appontaggi a bassa velocità ma con ali ancora abbastanza piccole per le alte velocità. Il Crusader aveva continui problemi di funzionamento ai cannoni, malgrado le modifiche escogitate. I proiettili inizialmente erano solo 84 per arma, poi divennero 125 oppure 144. Malgrado il vantaggio dell'artiglieria di bordo, il Crusader non ebbe quindi un grosso riscontro con queste armi: abbatté solo tre MiG. Uno venne colpito, pare, anche dai razzi Zuni usati in ruolo aria-aria (ma l'unico caso di abbattimento registrato con queste armi, almeno ufficialmente, venne ottenuto da un A-4), e altri due già danneggiati da AIM-9. Per il resto, è forse un peccato che il Crusader non avesse più i 32 razzi aria-aria con un contenitore abbassabile dalla fusoliera; dall'F-8D non venne più portato a bordo. Sebbene pensato sopratutto per attaccare i bombardieri, era senz'altro più utile rispetto agli Zuni, che erano pur sempre armi aria-superficie. Il radar dell'F-8A era l'APG-30, dagli F-8B l'APS-67, dal D un APQ-38, capace di usare i missili Motorola AIM-9C a guida radar. L'F-8E (ex F-8U-2NE) aveva un radar APQ-94, il che corrispose ad un ulteriore ingrandimento del radome del muso, comunque limitato dalla presenza della presa d'aria inferiore. Il MiG-21 era simile ma con la presa d'aria attorno al radome del radar; nel caso dell'F-8 si tentò la separazione, ma con scarso successo dato lo spazio disponibile. L'F-8E FN e i tipi ricostruiti come gli H i flap erano soffiati per aumentare la portanza. Il motore era, nell'F-8A, un J57 da 7.355 kgs per 1,53 mach. Il modello C passava ad un J57-17 da 7.673 kgs, e infine l'F-8D e successivi un J57P-20 da 8.172 kgs per mach 1,86. Era un motore paragonabile al J79GE-19 in termini di potenza, il che era importante per un caccia imbarcato. All'epoca del Crusader i J79 non garantivano ancora tale potenza.
 
L'F-8 partecipò fin dall'inizio dell'impegno ufficiale americano, con l'attacco alle motosiluranti nel Golfo del Tonchino (1964), mentre un F-8J eseguì un atterraggio su di una base americana del Sud del Vietnam nel '73, per un guasto a bordo. Fu l'ultimo accia americano che operò nel Vietnam del Sud.
 
In tutto, ben 50 squadroni della Navy e 20 dell'USMC ebbero l'F-8E, e 12 andarono in Vietnam, tutti su portaerei (anche se uno dei reparti era dei Marines). Altri quattro operarono da terra. Vi furono gruppi 'abitué' del teatro di guerra vietnamita, in particolare il VF-111, che fece ben sette crociere in zona su cinque portaerei diverse, quasi tutte del tipo CV-27 (Essex ricostruite).
 
 
 
 
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[[Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-1#Il Phantom e lo Spey|Phantom britannici]]
 
 
 
==Bibliografia e fonti==