Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-4: differenze tra le versioni

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Le V-1 vennero costruite in circa 32.800 esemplari dalla Fieseler, VW e dal campo di lavoro forzato di Mittelwerke. Il tempo di lavoro era di appena 280 ore per missile. La designazione di copertura era FZG 76.
 
La costruzione era in materiali non strategici, ali di legno con un longherone metallico; sezione di legno con bussola, il GPS dell'epoca, assieme all'anemometro; la sezione di guida era dietro testata, serbatoio da circa 600 litri e bombole d'aria compressa per attuare i comandi. Sopra c'era il pulsogetto Argus-Schmidt 109-014 da 300 kgs, con valvole oscillanti a 47 Hz (il che vuol dire 47 'flash' di carburante incendiato ogni minutosecondo), sistema semplice e affidabile, molto meno vulnerabile contro la contraerea. Il pulsogetto era di due tipi (c'era anche un modello Schmitt), e a tal proposito il primo aereo che volò esclusivamente con questo motore era un aliante DFS 230 d'assalto, usato nell'estate del '41 come banco prova con due motori sotto le ali.
 
Un tipo di V-1 aerolanciata fu la Fi.103R, ovvero il Reichemberg, avviato nel '43 e realizzato in circa 175 esemplari in ben 4 versioni (addestramento mono e biposto, biposto con motore, e infine la Fi.103Re.4 monoposto d'attacco e senza slitta d'atterraggio). Era un missile pilotato, il cui pilota avrebbe dovuto puntare verso l'obiettivo e poi lanciarsi col paracadute. Ma con il motore alle sue spalle non sarebbe stato facile. La soluzione poteva essere eventualmente quella di far sganciare il pulsogetto, davanti a cui stava incassato l'abitacolo (come se fosse una specie di 'racer' o di auto da F.1); in ogni caso l'Alto comando tedesco si rifiutò di prenderlo in considerazione data la caratteristica semi-suicida che comportava. Sarebbe stato un velivolo ideale per i kamikaze Giapponesi, i 'Betty' portarono senza successo le Ohka di pari peso, ma di gittata molto minore. Quando essi avessero posseduto armi da 300 km di gittata (anziché circa 30-40), le cose sarebbero certamente andate meglio, ma piuttosto che puntare sul pulsogetto si pensò alla Ohka Mod 22 con motoreattore, che causò problemi e ritardi oltre che una decisa riduzione delle capacità complessive, a parte la gittata aumentata a 130 km.