Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Norvegia: differenze tra le versioni

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/* Gli aerei norvegesi
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L'autonomia è di 4.500 nm a 16 nodi, a dire il vero alquanto limitata. I motori generatori elettrici sono 4 MTU-396 da 900 kW. La velocità, comunque, non è peggiore, per esempio, delle FREMM e solo di poco inferiore rispetto a molte moderne unità da 28-29 nodi.
 
Il sistema radar è l'AEGIS SPY-1F, ovviamente installato con l'aiuto della Konsgberg, che rappresenta l'eccellenza nell'elettronica in Norvegia. E' il più piccolo apparato della famiglia, pensato proprio per tutte le Marine che non possono permettersi grandi caccia missilistici da 7.000 e più tonnellate, come quelli USA; del resto anche le F-100 spagnole lo hanno adottato, le prime in Europa, così l'estensione alle unità costruite per la Norvegia è stato qualcosa di abbastanza automatico. Poi vi sono due sistemi di controllo del tiro Mk.82, due radar AN/SPG-62 in banda I e J, tre radar per la ricerca in superficie in banda S e X, radar di sorveglianza navale RSR-210N, sistema di controllo tiro Sagem Vigy 20.
 
Il sonar è l'MRS-2000 a scafo, un sistema moderno e sofisticato; così come il CAPTAS Mk.2 rimorchiato attivo-passivo, tutti e due forniti dalla Thales ma con migliorie locali.
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La NANSEN è stata invitata il 26 febbraio scorso (2009) ad Aden, per compiti anti-pirateria, la nuova ragion d'essere delle Marine post-Guerra fredda. E’ stato questo l’esordio della nuova classe di navi da guerra norvegesi.
 
===Guardia costiera===
[[File:KV Svalbard.jpg|380px|right|La SVARBARD, nonostante non sia l'ammiraglia della Guardia Costiera, è di gran lunga la più grande e potente della sua flotta]]
La Marina Norvegese è essenzialmente una forza da combattimento, perché per i pattugliamenti civili ci pensa la Guardia Costiera. Dagli anni '70 la scoperta dei giacimenti petroliferi ha comportato sempre più impegni non combattenti ma pur sempre essenziali per pattugliare il mare, e così nel '76 venne creata la potente Guardia Costiera norvegese, o Kystvakt, rinforzata specialmente dopo le guerre del Pesce degli anni '70, il cui controllo ricade pur sempre sulla Marina militare, ma che è appunto un'organizzazione autonoma La Norvegia ha due aree di pesca protette di oltre 2 mln di km2. Per pattugliare queste e altre aree d'interesse, o semplicemente le linee costiere così lunghe, vi è quindi una forte componente navale d'altura, che supera le 30.000 tonnellate complessive, competendo con la stessa Marina. L'ammiraglia è la HARSTAD, un OPV moderno da 3.100 t, in servizio dal 2005. E' lungo 83 metri ha ha due potenti diesel R.R. Marine per 19 nodi, sistemi anti-inquinamento per combattere persino fughe di carburante di petroliere da 200.000 t, oltre che sistemi anti-incendio e di salvataggio di altre navi, e due gommoni a chiglia rigida, un L70 da 40 mm e varie armi da 12,7 mm. Dal 2002 è in servizio lo SVARBARD, 18 nodi e stavolta armato di un Bofors da 57 mm e con la possibilità di portare due elicotteri anche di tipo NH-90. Infatti si tratta di una grande nave da 103 metri e ben 6.500 tonnellate (superando anche ogni nave della Marina quanto a dislocamento), prototipo di una classe che poi in Norvegia non si è concretizzata, ma che ha avuto successo in Canada con il programma di 8 navi PC-5 simili a questa. La possente OPV in parola, dal disegno moderno e forse inteso anche con un certo grado di stealthness, è accompagnata da altre tre navi meno moderne, le ''''Nordkapp'''' da 22 nodi e 3.200 t, autonomia 7.500 nm e in servizio dal 1982. Figlie dei tempi della Guerra Fredda, queste unità non sono solo pattugliatori: come alcuni tipi dell'US Coast Guard sono anche stati pensati per impieghi di combattimento, per esempio sei missili Penguin, cannone da 57 mm, 4 da 20 mm, e persino due tls trinati da 324 mm, più un lanciabombe ASW. Anche se non sempre hanno quest'armamento a bordo, si tratta di navi degne in realtà di essere chiamate fregate 'a bassa intensità', anche per via dei sensori, che continuano a fare di questi vecchi combattenti dei validi mezzi navali: nel 2002-6 è stato portato un radar di superficie TRS-3D, sonar Simrad SP-270 e C3I EDO Combat System. PEr giunta sono navi a scafo rinforzato e operano anche con sistemi di comunicazione satellitare e un elicottero che può essere anche l'NH-90. In tutto si tratta di navi estremamente sofisticate e potenti per la loro epoca e in generale per navi 'non di prima linea', capaci di inseguire fino a 64 bersagli in simultanea. Vi sono anche sistemi di stabilizzazione, i GIROFIN dei CNR (Fincantieri) che sono anche a bordo delle 'Lupo' e 'Maestrale'. Fu proprio una di queste navi a partecipare a nome della Norvegia alle operazioni nel Golfo del 1990-91.
 
Altre unità della Guardia Costiera sono tra le altre una da 814 t ex- nave civile olandese (la Eigun), una da 498 t (la Stalbas), la Lafjord da 814 t, la Tromso da 1.970 t, la Eikvin, l'Alesund da 1.400 t, il Titran (ex civile del 1989, comprata nel 1996), e il Garsoy da 200 t del 1988.
 
Attualmente vi sono 5 pattugliatori tipo 'Nornen' da 750 t in costruzione, 2006-9, navi da 16 nodi e con armi da 12,7 mm, presi in leasing per 15 anni e usati anche per compiti di rimorchiatori e anti-inquinamento. Dal 2008 sono in servizio i tre grandi 'Barentshav' da 3.200 t con motori diesel-LNG (Gas naturale liquefatto), per 20 nodi di velocità massima, con un cannone da 40 mm e solo sedici uomini d'equipaggio inclusi civili, ma aumentabili a 40 se necessario.
 
===I reparti costieri===
Infine vi sono le componenti 'terrestri' della Marina, a cominciare dalla '''Guardia Nazionale''' che ha una branca navale che fino a pochi anni fa aveva 4.900 effettivi su 4 comandi regionali o SHV e 31 di zona. In tutto possedevano 235 navi costiere e portuali, più 77 vedette veloci, sia civili che militari, spesso armate con armi da 12,7 mm, e infine a terra c'erano 74 stazioni di sorveglianza costiera. In caso di guerra tutta quest'organizzazione sarebbe passata sotto il controllo dei Comandi navali maggiori, COMNAVNON e COMNAVSONOR.
 
Attualmente vi sono riorganizzazioni in corso e i lservizio è su due comandi reginoali e uno operativo, mentre la struttura è stata snellita e più adatta a respingere minacce asimmetriche (pirati, terroristi ecc.) La Guardia Nazionale, attualmente, ha un Consiglio Nazionale di 33 elementi con rappresentanza delle varie F.A. e associazioni d'arma e uffici diffusi capillarmente nel territorio.
 
Ma è sopratutto la soppressione della potente artiglieria costiera la novità della ristrutturazione del XXI secolo, avvenuta nel 2002. La '''Kystartilleret''' risaliva al 1899 e ancora nel 1990 (?) aveva ben 34 batterie con due o 4 cannoni l'una, suddivise in trenta posizioni blindate costiere associate ad armi come i campi minati telecomandati, lanciasiluri di grosso calibro T-1, e i cannoni di per sè che erano da 75, 105, 120, 127 e 150 mm, molti dei quali risalenti all'era tedesca. Poi c'erano i reparti da Fortezza e il Genio Guastatori, difesa aerea e logistica.
 
Il progetto di ristrutturazione del 1993 aveva già eliminato molti pezzi della II GM e lasciato l'artiglieria costiera con circa 1.400 elementi, ridotti poi a tre batterie con i soli pezzi svedesi da 120 mm, sei con cannoni pure svedesi da 75 m in torri blindate, mentre cinque batterie avevano ricevuto gli Hellfire da difesa costiera del tipo RBS-17 su mezzi ruotati 4x4 e vedette S-90N. Completavano il tutto tre lanciasiluri fissi ma stavolta con i TP-613 filoguidati a lungo raggio, e altrettanti campi minati telecomandati da centrali sotterranee.
 
Tutto questo era potente, ma vulnerabile ai commandos, e allora fin dal '34 erano stati creati dei battaglioni di fanteria che recentemente avevano ottenuto tra l'altro armi da 20 mm, mortai da 81, cannoni da 84 mm Carl Gustav, missili RBS-70 e sistemi di sorveglianza radar; inoltre erano stati dotati di blindati e veicoli vari per muoversi con maggiore scioltezza nel respingere eventuali attacchi alle fortificazioni. Da non dimenticare anche il servizio anti-mine, che dipendeva sempre dall'artiglieria costiera.
 
Poi, il 1 gennaio 2002, con la Guerra fredda oramai finita, il corpo di difesa costiera è passato in riserva ed è stato sciolto ufficialmente il 17 giugno 2007. Tuttavia gli effettivi dell'artiglieria costiera sono passati al KJK, il Comando Ranger Costieri, che venne creato il 10 dicembre 2001 per raggiungere poi l'operatività piena il 17 agosto 2005. Questo ha base a Trondenes e di fatto costituisce un'evoluzione della difesa costiera, stavolta è una forza mobile che ha spiccate capacità anfibie. Queste sono assicurate solo da 5 'Reynosund' di vecchio tipo, e altre due messe in riserva. Ognuna stazza 850 t e porta fino a 7 carri e 200 soldati, oppure 120 mine, o ancora vengono usate per appoggiare gli incursori subacquei. In più, di recente, sono apparse le piccole ma veloci CB 90N svedesi, comprate nel 1996-99; altre 16 sono state consegnate alla Guardia Nazionale nella sua branca navale (che in pratica, secondo la pratica scandinava, ombreggia l'esercito regolare in tutti gli aspetti). Ognuna porta fino a 20 soldati o 2,8 t di carico, missili Hellfire e armi leggere. Il lancio dei missili è possibile con il sistema Konsgberg Protector M-151. In futuro si parla di due LPD vere e proprie, perché i Ranger sono stati mandati per mare sopratutto con navi olandesi e britanniche. Ma i Ranger norvegesi sono anche famosi perché sono stati mandati in Afghanistan, precisamente dal novembre 2007. Pare che abbiano dato risultati eccellenti, essendo unità d'elite di alto profilo professionale; ma certo, in quel settore non c'é bisogno di LPD.
 
Ma i veri reparti 'd'elite' sono per la Norvegia i '''Marinejegere''', che sono parte del Marine Ranger Command, da non confondersi con i cugini 'costieri'. Sono circa 200 elementi il cui QG è a Ramsund con un altro paio di distaccamenti separati. La scuola subacquei è vicino a Bergen, la SDFS e serve per tutti i reparti di subacquei norvegesi. Del resto, fin dal 1981 la Norvegia ha un comando unificato per tutte le forze speciali, l'FSK (Forsvarets Spesialkommando). Gli Incursori risalgono al 1951, anche se sono indipendenti solo dal '68, e fanno un pò quello che ci si potrebbe aspettare da questo tipo di unità: dalla ricognizione alle tecniche d'infiltrazione, a quelle anti-infiltrazione, alle 'demolizioni subacquee' ecc. ecc. Ovviamente, data la geografia, sono anche bravi come rocciatori (almeno alcuni gruppi di questi, addestrati alla Jegerksole dell'Esercito norvegese), e sono anche utilizzati come paracadutisti d'assalto (addestrati sempre nella stessa scuola). Per completare il tutto, in tempi recenti sono stati anche addestrati maggiormente in compiti antiterrorismo e difesa delle piattaforme off-shore, grazie all'addestramento dato dai SEAL e dall'SBS. Incredibile quante cose sono richieste a questo minuscolo reparto che fa di tutto oltre al nuoto d'assalto subacqueo. Nemmeno a dirlo, anche loro sono stati mandati in Afghanistan con la TF K-BAR assieme alle SF USA, NZ, Canadesi, Australiane. I Norvegesi contribuirono con 70 di loro. Questa TF operò nel Nord del Paese tra l'ottobre 2001 (quindi ancora prima dell'invasione ufficiale) e l'aprile 2002, accreditandosi di 42 missioni in cui uccise o catturò 200 persone, senza avere morti propri. Prima ancora gli incursori norvegesi erano parte delle truppe mandate in Kosovo, fin dal '99. In seguito, le operazioni in Afghanistan sono continuate come l'Anaconda del 2002-3, quando i 'frogmen' norvegesi ebbero anche la Citazione del presidente Bush (NPUC) l'8 febbraio 2005, un'onoreficienza americana. Infine da ricordare i Minedykkerkommandoen, gli esperti di esplosivi per demolizioni e guerra di mine navali, che sono di base a Ramsund. Essi sono stati per un certo tempo anche l'unità di riferimento per gli incursori navali veri e propri fino a quando non divennero indipendenti (anche loro ebbero il loro '68..), e che sono stati recentemente usati in Afghanistan, Irak e Macedonia.
 
Quanto all'equipaggiamento, esso è difficile da conoscere, ma certamente comprende tutta la panoplia di armi leggere speciali, fucili d'assalto, mitra, cariche esplosive, lanciarazzi, fucili di precisione, pistole silenziate ecc. ecc, nonché mezzi speciali per muoversi sott'acqua.
 
 
 
==Fonti==
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