Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Norvegia: differenze tra le versioni

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==La Marina Norvegese oggi<ref> Da Frè Giuliano, KNS, RID Agosto 2009</ref>==
===Storia recente ed organizzazione===
Data l'immensa estensione costiera, è chiaro che la Reale Marina Norvegese o Kongelike Norske Sjofrsvaret ha una gran parte nella 'Difesa Totale' pensata dal governo di Oslo nel periodo successivo alla fine della II GM.
Data l'immensa estensione costiera, è chiaro che la Reale Marina Norvegese o Kongelike Norske Sjofrsvaret ha una gran parte della 'Difesa Totale' pensata dal governo di Oslo nel periodo successivo alla fine della II GM. Pur facendo parte della NATO, la Norvegia non accetta basi permanenti e armi nucleari NATO sul suo territorio. Le sue coste arrivano a 2.700 km lineari, ma in realtà con i fiordi si raggiungono circa 20.000 km! Le isole e gli isolotti sono parimenti numerosi. Chi indovinerebbe il numero? Circa 150.000. In tutto la Norvegia, che ha l'estensione terrestre di 387 mila km2, ha al contempo una ZEE di qualcosa come 2.240.000 km2. Tutto questo dice molto della necessità norvegese di controllare il mare, da cui dipende larghissima parte della propria economia, sia per la pesca, sia per il petrolio del Mare del Nord con le piattaforme off-shore. Infine la Marina mercantile, attualmente la sesta del mondo, ha 1.400 navi e passa; appena 10 anni fa erano 2.200 e assommavano a 24 milioni di tonnellate, cioè oltre 10.000 t l'una di media. Una marina d'alto mare dunque. La sua cantieristica è formidabile, sopratutto per le costruzioni civili. In tutto circa l'80% della popolazione si concentra sulle coste e la gran parte è impegnata nelle attività marittime. La Norvegia, antichissima nazione vichinga, ha sempre avuto nella geografia la necessaria spinta all'esplorazione marittima, e data l'avversità del clima, le sue capacità marinaresche si sono affinate abbastanza da poter poi navigare dappertutto, fino forse nelle Americhe, di sicuro alla Groenlandia. La Norvegia ha avuto varie vicissitudini storiche; dalla Svezia è diventata indipendente dal 1905; la prima flotta 'di stato' norvegese venne creata circa 1000 anni dopo l'epopea vikinga, già durante il dominio danese, nel 1509, combattendo poi valorosamente nel 1510-1814. Nella II GM, a parte affondare con le difese costiere l'incrociatore Blucher, la più grave perdita subita dai tedeschi durante quella campagna del 1940. Durante la guerra i norvegesi fuoriusciti dalla patria continuarono a combattere con dure perdite, 27 navi e 933 marinai, davvero molto per una piccola forza esiliata.
 
Data l'immensa estensione costiera, è chiaro che la Reale Marina Norvegese o Kongelike Norske Sjofrsvaret ha una gran parte della 'Difesa Totale' pensata dal governo di Oslo nel periodo successivo alla fine della II GM. Pur facendo parte della NATO, la Norvegia non accetta basi permanenti e armi nucleari NATO sul suo territorio. Le sue coste arrivano a 2.700 km lineari, ma in realtà concontando anche i fiordi si raggiungono circa 20.000 km! Le isole e gli isolotti sono parimenti numerosi. Chi ne indovinerebbe il numero? Circa 150.000. In tutto laLa Norvegia, che ha l'estensione terrestresuperficie di 387 mila km2, ha al contempo una ZEE di qualcosa come 2.240.000 km2. Tutto questo dice molto dellasulla necessità norvegese di controllare il mare, da cui dipende larghissima parte della propria economia, sia per la pesca, sia per il petrolio del Mare del Nord con le piattaforme off-shore. Infine la Marina mercantile, attualmente la sesta del mondo, haoltre 1.400 navi e passa; appena 10 anni fa erano 2.200 e assommavano a 24 milioni di tonnellate, cioè oltre 10.000 t l'una di media. Una marina d'alto mare, dunque. La sua cantieristica è formidabile, sopratutto per le costruzioni civili. In tutto circa l'80% della popolazione si concentra sulle coste e la gran parte è impegnata nelle attività marittime. La Norvegia, antichissima nazione vichinga, ha sempre avuto nella geografia la necessaria spinta all'esplorazione marittima, e data l'avversità del clima, le sue capacità marinaresche si sono affinate abbastanza da poter poi navigare dappertutto, fino forse nellealle Americhe, di sicuro alla Groenlandia. La Norvegia ha avuto varie vicissitudini storiche; dalla Svezia è diventata indipendente dal 1905; la prima flotta 'di stato' norvegese venne creata circa 10001.000 anni dopo l'epopea vikinga, già durante il dominio danese, nel 1509, combattendo poi valorosamente nel 1510-1814. Nella II GM, a parte affondare con le difese costiere l'incrociatore Blucher, la più grave perdita subita dai tedeschi durante quella campagna del 1940. Durante la guerra i norvegesi fuoriusciti dalla patria continuarono a combattere con dure perdite, 27 navi e 933 marinai, davvero molto per una piccola forza esiliata.
Dopo la fine della guerra, alla Marina norvegese è stato posto come compito la protezione delle ZEE e fin dal 1964, il parlamento ha autorizzato la partecipazione a missioni ONU; ma i soldati dell'esercito erano già impegnati in questo compito dal '47.
 
Dopo la fine della guerra, alla Marina norvegese è stato posto come compito la protezione delle ZEE e fin dal 1964, il parlamento ha autorizzato la partecipazione a missioni ONU; ma i soldati dell'esercito erano già impegnati inall'estero questo compitofin dal '47.
In tutto la Marina ha portato fino ad oggi 60.000 marinai oltremare in oltre 30 missioni NATO o ONU, dalla crisi del Golfo del '91 (un singolo pattugliatore) all'Enduring Freedom di 10 anni dopo con i Reparti speciali. La Marina norvegese aveva però partecipato sopratutto alla difesa costiera con navi di piccole dimensioni e una robusta difesa costiera, nella più classica delle tradizioni scandinave; dal 1960, con un programma navale di nuova concezione, è stata notevolmente espansa, fino a rubare alla Svezia il titolo di marina più potente della regione: circa 15 sottomarini, 5 fregate, ben 46 unità veloci d'attacco e una nuova industria che vide sistemi interessanti di propria concezione. Uno fu il lanciarazzi ASW Terne, l'altro il missile antinave leggero a guida IR Penguin, che è entrato in servizio prima degli altri tipi occidentali (eccetto qualche modello minore, come gli SS-12), ovvero nel 1972; i sensori e sistemi di combattimento della Konsberg sono pure estremamente interessanti e si ritrovano persino sui sottomarini U-212.
 
In tutto laLa Marina ha portato fino ad oggi 60.000 marinai oltremare in oltre 30 missioni NATO o ONU, dalla crisi del Golfo del '91 (un singolo pattugliatore) all'Enduring Freedom di 10 anni dopo con i Reparti speciali. La Marina norvegese, avevamalgrado peròciò, partecipatofino a pochi anni fa era intesa sopratutto allaper la difesa costiera con navi di piccole dimensioni e una robusta difesa costiera, nella più classica delle tradizioni scandinave; dal 1960, con un programma navale di nuova concezione, è stata notevolmente espansa, fino a rubare alla Svezia il titolo di marina più potente della regione: circa 15 sottomarini, 5 fregate, ben 46 unità veloci d'attacco e una nuova industria che vide sistemi interessanti di propria concezione. Uno fu il lanciarazzi ASW Terne, l'altro il missile antinave leggero a guida IR Penguin, che è entrato in servizio prima degli altri tipi occidentali (eccetto qualche modello minore, come gli SS-12), ovvero nel 1972, perché i Norvegesi non aspettarono certo l'affondamento dell'Eilat prima di pensare a tali armi; i sensori e i sistemi di combattimento della Konsberg sono pure estremamente interessanti e si ritrovano persino sui sottomarini U-212.
 
A parte il gran numero di piccole navi, vi sono attualmente programmi importanti, anzitutto le fregate 'Nansen', i sottomarini 'Ula', pattugliatori Skjold e cacciamine.
 
Ma in tutto, questala componente delle F.A. NorvegesiMarina hannoha solo 3.700 effettivi, aumentabili a 9.450 in caso di mobilitazione parziale: se viene chiamata quella totale, per quanto improbabile, si arriva a 32.000, grossomodo come la Marina Italiana!. Il servizio militare è ancora obbligatorio in Norvegia, a 19 anni, anche see dura solo tra 6 e 12 mesi. Poi si passa alla difesa attiva fino a 35 anni e dopo, fino a 44, ai servizi territoriali,; ilvi che comportasono richiami annuali tra due e 4 settimane. Dopo iDa 45 anni in su è possibile far parte della Guardia Nazionale. Come si vede, èsi tratta ancora ildel concetto di una 'nazione in armi', per opporsi a qualunque invasore seppure con un esercito in tempo di pace molto ridotto, riguardoil allecui F.A.nucleo è in servizio permanente, che sono per lo più professionisteprofessionista. E' l'unico modo per essere in grado di resistere senza spese paurose ad un aggressore più numeroso senza spese rovinose. La Norvegia, come il Cile, è stretta e si potrebbe tagliare in due abbastanza facilmente, ma è anche montuosa e per giunta, gelida, così che sarebbe difficile avanzare al suo interno. Del resto laera Norvegia eraanche l'unica nazione NATO a diretto contatto con l'URSS, e le operazioni in clima artico rivestivano molta importanza per l'Alleanza Atlantica per questo settore relativamente secondario, ma pur sempre molto importante. Spesso inglesi, americani e altri venivano ad addestrarsi in questo settore. Ironicamente, visto che la Norvegia è stata invasa sì dai Tedeschi, ma solo perché batterono nel tempo gli anglo-francesi, anch'essi intenzionati a non lasciare neutrale la Norvegia. Un esempio di come si possa vincere una battaglia e perdere la guerra dell'informazione. Del resto la Polonia è stata invasa anche dall'URSS, ma in genere si ricorda solo l'invasione tedesca.
 
 
===Le unità navali===
[[File:KNM_Fridtjof_Nansen-2006-06-01-side.jpg|380px|right|]]
Iniziamo con la principale novità recente: le possenti fregate multiruolo NANSEN. Esse sono navi che simboleggiano bene la crescita qualitativa e dimensionale delle navi rispetto al 'pulviscolo ben armato' tipico delle unità da difesa costiera, checerto potenti tuttaviama non sono impiegabili oltremare con facilità (anche se Colombole passònavi l'Atlanticoda conguerra benvikinghe altri,erano miseriben mezzi,più quindi non è mai detto cosa si possa fare volendo farlopiccole). Quello che è certo, è che per impieghi a lungo raggio c'é bisogno di navi flessibili e ben equipaggiate.

Le 5 'Nansen', ovviamente sostitute delle vecchie 'Oslo', sono state ordinate il 23 giugno 2000 alla spagnola Bazan, orache attualmente è stata ribattezzata IZAR. OltretuttoLa Oslo, la capoclasse Oslo delle vecchie fregate, era addirittura affondata il 25 gennaio 1994 a causa di un incidente in mare, mentre la Stavanger era già radiata e cannibalizzata nel 1998. Le altre 3 sono state radiate nel 2005-7, una delle quali, la Narvik, è attualmente nave-museo, dopo 41 anni di onorato servizio come parte dell'unica classe d'alto mare della Marina norvegese, più volte ammodernata con missili Penguin e Sea Sparrow. LePer fortuna, le loro eredi vennero previste fin dal 1993 come Future Escort Frigate Program, all'epoca si pensava a sei navi. Vi furono molte proposte e nel 1999 venne scelta quella vincente: Spagna -all'epoca ben piazzata con le moderne F-100 in costruzione- e la Lockheed-Martin per l'AEGIS SPY-1F leggero. Proprio così, si tratta di navi AEGIS malgrado che il contratto per 5 navi è stato di appena 1,63 mld di dollari. Eppure le critiche non mancarono a tutto campo, incluse le dimensioni eccessive delle navi, i costi, ecc, incluso l'armamento troppo teso ancora alla lotta ASW e in generale insufficiente.
 
Le NANSEN sono state costruite tutte dai cantieri del Ferrol , con costruzione modulare fatta in parte dai cantieri Bergen norvegesi. Che piacciano o no, sono pur sempre delle ottime navi, sorelle minori delle altrettanto valide F-100. E non sono costate certo molto, appena 330 mln per nave è relativamente un buon affare.
 
La prima, la Fridtjof Nansen, è stata impostata il 9 aprile 2003 e varata già il 3 giugno 2004, per poi essere messa in servizio il 5 aprile 2006, nemmeno tre anni di tempo! La rapidità della loro costruzione è indubbiamente stata un successo notevolissimo, considerando i ritardi che si verificano in molte altre classi. La seconda nave è la R. Amundsen, consegnaconsegnata 21 maggio 2007, la Otto Sverdrup seguì il 30 aprile 2008. La quarta è la Helge Ingstad, ora in consegna; la Thor Heyerdahl, altro nome che fa 'tremare i polsi' agli amanti delle esplorazioni, è stata varata l'11 febbraio 2009 e ovviamente si pensa di metterla in servizio nelnell'autunno 2010, verso l'autunno. Stranamente non c'é qualcuna di esse che abbia come nome Erik il Rosso, nome che sarebbe indubbiamente appropriato per questa classe di navi dedicate agli uomini di mare norvegesi.
 
Il loro progetto è la versione ridotta delle Alvaro de Bazan, ovvero le F-100, che invece, in versione ingrandita, hanno trovato cliente la RAN australiana, con 3 classe 'Hobart'.
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Nel caso norvegese, si tratta di navi da 137,25 m (-10 metri circa rispetto alle F-100), larghezza 16,8 m, immersione 4,9. Il dislocamento è di 5.290 t; ovviamente la struttura è stealth, mentre il radar è sistemato con le sue 4 facce sopra la plancia, in un arrangiamento tutto sommato elegante per questo tipo di navi. L'enorme torrione domina totalmente tutta la sovrastruttura anteriore e supera nettamente anche quella posteriore. La plancia è bassa, ma ben raccordata sui lati dello scafo, data la sua larghezza. Le fiancate, al solito, sono a doppia inclinazione. Il sistema motore è limitato in potenza, di tipo CODOG, con 4 diesel spagnoli Bazan Bravo 12V da 4,5 MW e una LM-2500 da 21,5 MW, tutto questo abbinato a due eliche a passo variabile e che permette una notevole economia di esercizio, anche se non consente di superare i 27 nodi.
 
L'autonomia è di 4.500 nm a 16 nodi, alquanto limitata a dire il vero alquanto limitata. I motori generatori elettrici sono 4 MTU-396 da 900 kW. La velocità, comunque, non è peggiore, per esempio, delle 'Formidable' di SingaporeFREMM e solo di poco inferiore rispetto allea navimolte dimoderne altre nazioni,unità da 28-29 nodi.
 
Il sistema radar è l'AEGIS SPY-1F, ovviamente installato con l'aiuto della Konsgberg, che rappresenta l'eccellenza nell'elettronica in Norvegia. E' il più piccolo apparato della famiglia, pensato proprio per tutte le Marine che non possono permettersi grandi caccia missilistici da 7.000 e più tonnellate come quelli USA; del resto anche le F-100 spagnole lo hanno adottato, le prime in Europa, così l'estensione alle unità costruite per la Norvegia è stato qualcosa di abbastanza automatico. Poi vi sono due sistemi di controllo del tiro Mk.82, due radar AN/SPG-62 in banda I e J, tre radar per la ricerca in superficie in banda S e X, radar di sorveglianza navale RSR-210N, sistema di controllo tiro Sagem Vigy 20.
 
Il sonar è l'MRS-2000 a scafo, un sistema moderno e sofisticato; ecosì come il CAPTAS Mk.2 rimorchiato attivo-passivo, tutti e due forniti dalla Thales ma con migliorie locali.
 
Le ECM sono la CS-3701 TRSS per la funzione ESM, il Terma DL-12T per le contromisure, lanciatori di falsi bersagli IR, radar e sonar, nonché il LOKI, sistema che serve per le contromisure anti-siluro.
 
Detto questo, vi sono le armi. Il lanciatore singolo Mk 41 è peraltro ben poca cosa rispetto alle capacità multi-bersaglio dell'AEGIS. Solo un lanciatore, solo 8 celle, che in pratica rendonorende necessario usare gli ESSM, visto che così è possibile ospitare ben 32 armi. Poi a prua vi è il SR da 76 mm in versione stealth. Si potrebbe anche usare un 127 mm, dati gli spazi disponibili, ma visto che la nave ha l'AEGIS, sarebbe molto più consigliabile valorizzarloaumentare i lanciamissili con almeno 2 o 3 Mk.41, visto che in genere le navi che hanno questo sistema e sono destinate alla difesa aerea hanno quantomeno 4 moduli. In effetti vi è la predisposizione per un altro sistema Mk 41 con ben 24 celle (tre moduli), che risolverebbe la questione e consentirebbe di usare in pratica anche l'ASROC e l'SM-2, che richiederichiedono una cella di lancio per missile.
 
A parte questo, vi sono due lanciamissili quadrupli per i nuovissimi NYTT o NSM, i successori dei Penguin, già selezionati dalla Polonia (anche se difficilmente eguaglieràeguaglieranno il successo dei predecessori); il contratto di produzione è del giugno 2007, quindi parliamo di armi davvero recenti. Costruiti in compositi per le migliori capacità stealth, hanno un raggio di 185 km (come gli OTOMAT), sono adatti alla guerra costiera e con turbogetto Microturbojet TRI-40, capacità sea skimming, transonichevelocità transonica, GPS, e ovviamente un sensore IIR, che è già stealth di suo (nessuna emissione E.M.), e che permette di trovare facilmente anche bersagli a terra; vi è anche un TERCOM, a testimonianza che si tratta in realtà di un'arma d'attacco contro-costa, più che antinave.
 
Infine vi sono i sistemi ASW: un elicottero NH-90 con ampie strutture, due lanciasiluri binati che però, anziché gli obicui MU-90, hanno gli Stingray in versione presumibilmente evoluta (questi erano i primi 'siluri intelligenti' nel settore ASW), e quattro M2 Browning.
 
Il tutto è gestito dall'IPMS e dall'IBS, che sono sistemi di gestione della piattaforma avanzati eche consentono di ridurre l'equipaggio ad appena 120 effettivi, migliorando il confort e le spese di gestione, ora che gran parte degli effettivi sono professionisti.
 
La NANSEN è stata invitata il 26 febbraio scorso (2009) ad Aden, per compiti anti-pirateria, la nuova ragion d'essere delle Marine post-Guerra fredda. E’ stato questo l’esordio della nuova classe di navi da guerra norvegesi.