Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Perù: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: È
Riga 94:
 
Le fregate Classe 'Carvajal' hanno partecipato in questi anni ad importanti esercitazioni navali multinazionali. All'esercitazione RIMPAC (Rim of the Pacific) partecipano insieme a forze navali degli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Giappone, Australia, Corea del Sud e Cile sin dal 2002 quando a perteciparvi fù la Montero. Dal 2001 la marina peruviana organizza nelle acque peruviane con l'US Navy, l'esercitazione bilaterale SIFOREX (Silence for Excercises) finalizzata alla lotta ASW, alla quale le Carvajal ne prendono parte insieme a forze navali degli Stati Uniti. Annualmente nel mese di agosto viene organizzata l'esercitazione PANAMAX. Questa esercitazione viene svolta alla scopo di poter costituire in breve tempo una forza multinazionale in grado di difendere il traffico marittimo nella zona del Canale di Panama, nel caso di un eventuale minaccia proveniente dal mare, quale potrebbe essere un eventuale attacco terroristico e di favorire la cooperazione militare tra le nazioni partecipanti. Questa forza, il cui comando è affidato alla US Navy, è integrata da unità navali di Stati Uniti, Argentina, Cile, Colombia, Honduras, Repubblica Dominicana, Panama e Perù. Nel 2004, nel corso dell'esercitazione, la fregata 'Mariátegui' ha eseguito una serie di simulazioni di difesa del Canale. La più attesa esercitazione multinazionale a cui le fregate Carvajal prendono parte è la UNITAS nelle sue tre fasi: Fase Atlantico, Fase Caraibi e Fase Pacífico. Particolarmente importante, per la sua complessità e completezza è stata la partecipazione all'esercitazione UNITAS 45-04 in cui le Carvajal sono state impegnate in simulazioni di azioni di combattimento ASW, ASuW, AAW e di pattugliamento costiero. La partecipazione delle 'Carvajal' oltre agli scopi addestrativi è anche quella di proiettare la marina peruviana nell'ambito internazionale, fortificando allo stesso tempo la presenza del Perù nell'ambito marittimo del continente americano e nel bacino del Pacifico.
 
 
 
===Aeronautica===
Line 124 ⟶ 126:
 
La FAP non ha dato mai una grande prova di efficienza contro l'Ecuador, eppure essa era ed è rimasta una delle più potenti del Sud America. La sua linea di Su-20/22 ha sofferto di molti problemi di manutenzione, e le macchine del primo lotto avevano una dotazione di avionica molto limitata, anche se il secondo lotto ha visto dei miglioramenti e la dotazione di missili Atoll o Aphid. La loro azione era, come nel caso dei libici, anche quella di caccia a lungo raggio e anche se non erano particolarmente efficienti in tal senso, uno di questi colpì un C-130 americano impegnato in missione ELINT al largo delle coste, nel 1991, uccidendo uno degli uomini d'equipaggio, ma il grosso aereo riuscì ad evitare danni mortali da parte dei potenti cannoni NR-30.
 
 
==Le guerre delle Ande<ref>Da Frè, Giuliano: ''Guerre dimenticate'', RID Maggio 2009</ref>==
Esiste un contenzioso tra l'Ecuador e il Perù. E non è cosa recente. Infatti, già nel 1535 vi furono scontri tra Conquistadores per disputarsi quella parte che è una vasta zona ricca di foreste, la regione di Amazonas. Dal XIX vi sono state battaglie e guerre periodiche. Dopo che nel 1857-60 vinse il Perù, privando l'Ecuador dell'accesso all'Atlantico, ne l'41 questi si fece sotto un'altra volta ma solo per subire l'azione di 15.000 soldati appoggiati da mezzi corazzati e aerei, con tanto di un'azione di parà (la prima del Sud America). Alla fine, con il Trattato di Rio de Janeiro, del '42, quest'aerea venne assegnata a Lima una volta per tutte. E non si tratta di cosetta da poco: 205.000 km2, in Sud America non si ragiona come in altre parti del mondo, dove alle volte i territori contesi sono solo poche decine di km2. Malgrado che l'USAAF stabilisse la linea di confine nel '47, gli Ecuadoregni non accettarono mai questa situazione, e così continuarono ad occupare la Cordigliera del Condor in maniera periodica, fino a denunciare il Trattato di Rio nel '60. Da questa zona si può dominare la valle del Cenepa, ricca di miniere e petrolio. I due Stati si arroccarono in linee fortificate aspettandosi il peggio. Successe che il 28 gennaio 1981 una pattuglia peruviana fece una scoperta: una base avanzata ecuadoregna, il campo militare nell'Alto Cenepa nota come Nueva Paquisha. Ma i Peruviani non vollero che si andasse oltre: avevano i potenti Su-22 Fitter, appena consegnati dai sovietici. Li usarono con la copertura dei Mirage 5P. I 38 aerei russi, dell'11° Grupo, vennero scortati dai Mirage del 6° Grupo di Chiclayo, seguiti poi dai Mi-8TV dell'Esercito che sbarcarono truppe eliportate. Vittoria completa: appena 4 giorni dopo la scoperta, il 2 febbraio, il campo militare non esisteva più, vennero catturati blindati, batterie a.a. e messi fuori combattimento 200 soldati.
 
Ma non finì qui, nonostante questo disastro: altri scontri nel 1984, 1991, 1992. L'Ecuador venne colto, all'epoca della guerra di confine del 1981, con l'aviazione in riorganizzazione e non la usò. Dopo il 1992 entrambe le parti si lanciarono in una forsennata corsa al riarmo, propedeutica per la guerra successvia, quella del '95, poi nota come 'Del Condor'. La FAP peruviana, nata nel '29 ma con esperienze nate nel 1910, era diventata una forza di tutto rispetto. Nel periodo 1968-80 la simpatia del governo per l'URSS portò a grosse forniture di armi. Ma anche Francia e Italia fecero lo stesso. A parte l'esercito e la Marina -quest'ultima servita sopratutto dalle 'Lupo' e dai sottomarini Type 209 tedeschi- l'aviazione peruviana ebbe delle commesse impressionanti per gli standard del Sud America. Anzitutto vennero ordinati ben 47 Mirage 5P, già in servizio dal '68; poi 52 Su-22,, di cui nel 1981 erano in linea i primi 38 dei 52 complessivamente ordinati; negli anni '70 arrivarono anche 18 Camberra B.Mk 68 di seconda mano, 36 aerei americani A-37 (dal '75), 17 OA-37 (dal 1992), e poi gli MB.339. Questi ebbero inizialmente grandi piani, tra cui la produzione su licenza per un totale di 66 aerei con un accordo con l'Aermacchi del 1981. Tuttavia nel 1984 quella che sarebbe stata l'unica produzione su licenza del 'Macchino II' venne annullata per via dei fondi insufficienti. In tutto vennero consegnati dalla Macchi 19 esemplari. Il tipo monoposto K non ebbe seguito, differentemente dal precedente MB-326K-Impala Mk.II. Il fatto è che i caccia, nonostante tutto, latitavano, perché i Mirage 5 erano pur sempre macchine poco dotate di radar. La loro integrazione con nuovi aerei era necessaria, specie dopo che 10 erano stati mandati in Argentina per rimediare alle perdite subite contro gli inglesi. Così vennero ordinati 26 Mirage 2000P, poi però ridotti ad appena 12 (sempre per ragioni economiche, il che dimostra come sia stata una condizione indispensabile rinunciare agli MB.339 per riuscire ad ordinare una squadriglia striminzita dei '2000, altrimenti da abbandonare in toto). Le consegne ebbero luogo nel 1985-88. Attualmente vi sono solo uno o due aerei ancora in condizioni di volo, a causa della carenza di parti di ricambio, ma è notizia di questi giorni (Agosto 2009) che i superstiti verranno aggiornati pesantemente, più o meno allo standard 2000-5.
 
Ma non era solo un fatto di cacciabombardieri: vennero anche comprati 10 C-130, 54 An-26 e 32, 54 Bell 47G e J, 38 Bell 205 ovvero gli UH-1D e H (in servizio dal '65), 18 Bell 206 (dal '74), 35 Bell 212 (1972-87, a cui si aggiunsero anche sei AB-212ASW delle 'Lupo'), 8 Bell 214 e 412 (tutti nel 1983-91), 21 Bo.105, una piccola parte dei 1.401 prodotti (la cui linea si è chiusa proprio questi giorni), consegnati nel 1983-89. L'Armada navale ebbe anche 10 AS Sea King, 1978-79 e infine l'Agusta vendette sei suoi elicotteri A.109 (1990). A tutto questo si aggiunsero gli obiqui Alouette, sia del tipo II che del più evoluto III, già presenti negli anni '60. Un discorso a parte per gli elicotteri russi, i cui rappresentati erano ben 36 Mi-24 consegnati dal 1983 al 1986; 6 Mi-6A (tuttavia radiati nel 1988 per problemi di ricambi), e infine il vero 'mulo' del Patto di Varsavia: 118 Mi-8 e 17, ovvero versioni NATO 'Hip-C' e 'H'.
 
Questa potenza (ma l'elenco non è forse completo) portava la FAP a 10.000 effettivi già nel 1980, che potevano disporre di 138 aerei da caombattimento. Nel 1990 gli scontri con Sendero Luminoso e la tensione con l'Ecuador, avevano portato il totale a 15.000 effettivi di cui la metà professionisti. Le tradizioni aviatorie dei discendenti degli Incas erano di tutto rispetto. Anche il fatto che c'erano già 2.100 donne volontarie, servizio aperto con notevole anticipo sulla NATO, già nel 1986. All'epoca c'erano 116 aerei e 36 elicotteri per operazioni di prima linea. In tutto questi erano suddivisi in 9 Gruppi aerei con 22 squadroni, il tutto gestito da tre Zone di difesa Aerea.
 
Le basi erano
 
:la 'Jorge Chavez', Lima- Callao. Questa aveva il 3° Gruppo Aereocon gli squadroni elicotteri 332 (con i Mi-8 o 17), 341 (Bell 205, 212 e 214). Poi c'era l'8° Gruppo di trasporto con gli squadroni 841 con i B-707 e L-100-20, 842 con gli An-32 e 74; 843° con i Cessna 185 e Queen Air A-80.
 
:La Mariano Melgar, di La Joya, della zona meridianale, con il 4° Gruppo Aereo dotato dei caccia: 411° Squadrone (Su-22) e 412° (Mirage 2000P)
 
:La base 'Capitano Abelardo', Chiclayo (settentrione), con il 6° Gruppo e il suo 611 Squadrone (Mirage 5P)
 
:base 'Capitano Concha', Piura, sempre a settentrione, ma con il 7° Grupo Aereo, 711° Squadrone, A-37B.
 
:base 'Renan' E. Oliviera', Pisco (Centro), con il 9° Gruppo, 921° Squadrone, Camberra
 
:base 'Capitano Montes', Talara (Settentrione): 11 Gruppo/111° Squadrone con i Su-22
 
:base 'Coronel Vignete, Iquitos (settentrione): Reparto Nazionale da trasporto de la Selva o TANS, con DHC-6, Y-1211, PC-6.
 
:base 'Rodriguez Ballon', Arequipa (merdionie), 211° gruppo forze speciali, con i Mi-8 o 17.
 
A questo si aggiungeva l'esercito con le basi a N di Trujillo e Cajamarca; Huanuco, Lasa Mpalmas, Ancon e Limatambo al centro; Ramon, Ayacucho, Cusco, Puerto Maldonado a Sud. Infine la Marina, con le basi navali di Callao e S.Juan de Marcona, con circa 800 persone e 30 elicotteri.
 
Tutto questo rappresentava la potenza di combattimento aereo del Perù. Ma c'erano dei problemi: la crisi economica degli anni '80 e '90, e la guerriglia ancora attiva nel Paese comportarono una riduzione delle capacità operative della potente aviazione peruviana, per non parlare della ridotta efficienza degli equipaggiamenti sovietici, che ora erano senza praticamente assistenza (nonostante che i Su-22 siano costati complessivamente circa 250 mln di dollari a suo tempo, tutt'altro che una cifra disprezzabile).
 
A quanto ci si era ridotti in concreto? Pare ad appena 3 Mirage e 7 Su-22 efficienti. Al contrario, i piccoli A-37 erano pienamente operativi, ma certo, con limiti non indifferenti per le loro capacità di combattimento relativamente modeste, specie con la caccia nemica in giro.
 
La FAE equadoriana, nata nel '44, era molto più piccola, ma dopo la lezione del 1981 si riorganizzò il servizio. 'Pochi ma buoni' gli aerei e valida l'organizzazione. La FAE aveva due zone operative, in cui si ripartivano i suoi 5.000 effettivi. La sua base principale era Taura, che era anche il QG della 2a Zona Aerea. Lì c'era la 21a Ala de Combate che a sua volta comprendeva ben 3 squadroni, tutti quelli principali. C'era il 2111 Escuadron con 11 Jaguar S/B, comprati nel 1977 e rinforzati da un lotto ex-RAF del '91, con tre altri apparecchi. C'era poi il 2112 de Caza, che aveva 13 Mirage F.1JA/JE, del 1978-80, in aggiornamento con il radar Cyrano IV (ma in teoria l'avrebbero dovuto anche anche prima, a meno che non fossero dei tipi da impiego diurno, come gli F-1A). Infine c'era il 2113 de Combate, con i Kfir C-2, aerei giunti da Israele in 11 esemplari nel 1982.
 
Poi c'erano i mezzi secondari, ma pur sempre importanti: 22a Ala (stormo) de Transporte a Guayalquil, con l'esc 2211 dotato di sei DHC-6 del 1975; il 2212a aveva circa 12 Alouette III, il 2213° con circa 20 Cessna 150a Aerobat per addestramento e collegamento.
 
La 23a Ala de Combate era a Manta, aeroporto Eloy Alfaro, circa 60 aerei addestrativi e tattici con gli Escuadron de combatte 2311 (circa 20 A-37B), 2312 (20 T-33A vecchi di 40 anni, in radiazione), 2313 (circa 20 Strikemaster Mk.89-90).
 
Infine c'era l'11a Ala de Transporte, con sede all'aeroporto Mariscal Sucre, QG della 1a Zona Aerea: Escuadron 1111 su HS-748, DHC-7 e altri tipi; e il TAME con 7 C-130B e H, più alcuni B-727.
 
La base addestrativa di Salinas aveva poi i superstiti di 24 Turbo-Mentor, comprati nel 1977-80.
 
Gli altri servizi erano l'Ejercito con un reparto aereo creato nel '65 e sotto il controllo della 15a Brigata Paquishia (circa 20 IAI-201, CN-235M e S.King Air, più circa 30 elicotteri come i Gazelle, Ecureil, Lama, Super Puma e i precedenti Puma). Infine la Marina, con la sua Aviacion Naval del '67, portava alla causa altri 250 uomni su 4 squadroni che complessivamente avevano dei CN-235, T-34C, S.King Air più circa 6 Bell Jetranger, recenti rimpiazzi per i 3 Alouette a suo tempo usati nelle Esmeraldas, le corvette lanciamissili capaci di contrastare anche le 'Lupo' nonostante le dimensioni minori. Sarebbe stata una battaglia fratricida a colpi di Aspide e Otomat, ma lo scontro rimase a terra e anche in aria.
 
Quanto alla cronologia delle due aviazioni:
 
*Perù: 1910, primi piloti addestrati all'aeroclub di Peruano, 1912 comprato un idro Avro Burga dall'Esercito; 1917, esercito invia ufficiali in Argentina per addestrarsi; gen 1919, Servicio de Aviacion Militar del Ejercito del Peru; gen 1920, esordio della marina con il suo Cuerpo de Avidoeres Naval de l'Armada Nacional; 18 feb 1929, nate le Fuerza Aeras che inglobano le altre due forze aeree; luglio 1950, la CAP divenne FAP, Fuerza Aerea Peruviana.
 
L'Ecuador ebbe le prime esperienze nel 1912, il 25 gen 1920 venne fuori la Compagnia di Aviazione dell'esercito, il 3 luglio 1935 la FAEE, Forza aerea dell'Esercito dell'Ecuador; 1944, diventa arma indipendente come FAE; nel 1965 venne creata l'aviazione dell'esercito e il 19 giugno 1967 quella della Marina.
 
 
Insomma, questa era l'organizzazione quando i rapporti tra i due governi ricominciarono ad aumentare le tensioni piuttosto che scioglierle, fin dalla fine del '94. E siccome c'erano le elezioni per l'aprile del '95, Fujumori, in carica dal '90, avrebbe gradito presentarsi con una guerra vinta a suo vantaggio. In fondo, il Perù aveva vinto sempre contro l'Ecuador. Fujimori era un tipo particolare: in origini era solo un ingegnere della minoranza di origine giapponese, ma dal 1992 era lui a dominare la scena politica e si candidava per un terzo mandato. La cosa era anticostituzionale. Nel frattempo anche in Ecuador il partito al potere dal '92 era in difficoltà dopo le elezioni del '94 e le proteste popolari. C'erano tutte le premesse per la solita scelta sudamericana: se c'é una difficoltà interna si prova la roulette russa della guerra contro qualche nemico storico (vedi Falklands). Così all'inizio del 1995 il 25° Btg Callao peruviano ebbe ad ordinare, per bocca del suo comandante, all'omologo ecuadoriano del 63° btg, lo scombero dell'Alto Cenepa. Cominciarono le trattative, ma senza successo, tra la 5a Divisione peruviana e la 21a Brigata Condor ecuadoriana. Già il 9 e l'11 gennaio vennero catturate pattuglie peruviane. Il 21 i Peruviani decisero di fare sul serio: un intero battaglione peruviano venne portato da circa 22 Hip e Hind creando la base Norte nella zona contesa tra le due nazioni; dopo il 26 si registrarono combattimenti con circa 30 morti e accuse su entrambi i contendenti. Gli Ecuadoregni rilanciarono con l'attacco di elicotteri, che armati di razzi colpirono la città di Tumbes, al confine. Passarono pochi altri giorni, che un Mi-8TV dell'esercito venne abbattuto da un missile Blowpipe degli ecuadoregni, che dimostrarono di farne un uso piuttosto efficace contro i grossi elicotteri peruviani anche nelle battaglie successive. I 5 a bordo rimasero uccisi. Il 31 toccò invece, non è chiaro per quale causa, ad un Gazelle Ecuadoregno.
 
A quel punto era proprio guerra, combattuta tra 5ima peruviani e 2 mila ecuadoregni delle due grandi unità viste sopra: la 5a divizione e la 21a Brigata. I Peruviani passarono al contrattacco dal 30 gennaio ed ebbero il supporto della propria aviazione tattica, in un'escalation sempre più dura. Il 6 andò a schiantarsi contro una montagna uno dei Camberra, il 7 toccò ad un Mi-24 o 25, il primo a causa del maltempo, il secondo per via dei missili SAM tiratigli contro dai soldati (Blowpipe), anche qui con 5 vittime complessive (tutti gli aviatori a bordo). Altri due elicotteri tornarono danneggiati dai colpi.
 
Nel frattempo le trattative politiche fallirono e il 9 febbraio ricominciarono le battaglie aeree e terrestri con maggiore violenza, con 16 missioni di cacciabombardieri sul fronte, con Su-22, Mirage, Camberra (questi di notte); poi toccò ai Su-22 e agli A-37 che attaccarono il 10 febbraio, su Tiwintza, che venne duramente colpita. Gli Ecuadoregni abbatterono un Mi-17 e danneggiarono un altro Hip.
 
Non si poteva andare avanti a lungo così; quindi la FAR portò in azione i Mirage del 2112°, che non delusero. Alle 14.15 individuarono dei cacciabombardieri nemici (altre fonti parlano delle 12.40), dopo pochi minuti dal decollo da Taura. Presto due Mirage abbatterono altrettanti Su-22 scoperti a circa 600 su Tiwintza. Per l'occasione usarono i missili Magic Mk.2, arma in produzione dal 1984 e capace di eguagliare l'AIM-9L e recentemente fornita assieme ai Python Mk. 3 per gli Kfir. I due piloti rimasero uccisi, anche se il primo riuscì a lanciarsi. Era il vicecomandante della squadriglia 'Los Tigres'. I Mirage 2000P erano in giro e il loro radar venne sentito dai sistemi degli F.1, ma essi si tennero piuttosto a distanza, nonostante il rischio mortale posto dai Mirage in giro. Questo diede luogo inevitabilmente a polemiche sull'utilizzabilità di questi modernissimi caccia. Altri due caccia della FAE, due Kfir, volarono di lì a poco sulla valle del Cenepa, e trovarono tre A-37B. Uno venne abbattuto (il pilota si salvò) e gli altri due costretti ad una precipitosa ritirata. I Mirage 2000P forse ingaggiarono i Jaguar, ma non vi sono riscontri. Poi dal 12 febbraio iniziarono le missioni d'appoggio al suolo, nelle quali, la piccola ma efficiente FAE riuscì ad appoggiare con gli A-37 le truppe di terra, scortati dai Mirage e persino dai Jaguar. Il 13 febbraio vennero mandati all'attacco gli elicotteri di una forza di Hip e Hind, ma uno di ciascun tipo venne abbattuto dalla contraerea sul fiume Tatangosa. L'Hip, un Mi-17, era dell'esercito. Poi c'erano i problemi di combattimento in quota, perché molti elicotteri erano poco adatti all'uso in alta montagna durante i caldi mesi estivi, per cui stavano avendo dei problemi di funzionamento.
 
Il 14 si seguitò a combattere con gli aerei da attacco peruviani, un Camberra venne danneggiato, ma uno Kfir venne gravemente danneggiato (forse rottamato dopo l'atterraggio) da un SA-14. Un A-37 della FAE venne poi danneggiato da un SA-7. L'SA-14 proveniva da uno stock fornito a suo tempo dal Nicaragua e si dimostrò subito un brutto cliente.
 
Così si arrivò al 17 febbraio, quando finalmente venne imposto dalla comunità internazionale il 'cessate il fuoco'. Senonché il 21 i passi di Tiwintza e Apama vennero minati dagli elicotteri peruviani, ma senza togliere alla FAE il controllo del cielo, nonostante l'inferiorità numerica. Non solo, il 22 venne lanciato un battaglione aviotrasportato con CH-47 e Bell 212 contro Tiwintza. Ma sempre per via della copertura aerea della FAE non ebbero modo di supportarli con gli aerei tattici. Nonostante vi fossero stati successi iniziali, alla fine i circa 50 morti causati da questi scontri non cambiarono il possesso della posizione strategicamente fondamentale per gli Ecuadoregni. La tregua iniziò il 1 marzo 1995, a Montevideo, e dopo di allora vi saranno solo alcuni piccoli scontri di frontiera. In tutto, in 6 settimane, c'erano stati circa 500 morti e feriti, a parte 28 indios rimasti vittime innocienti della battaglia (altri 7.000 vennero sfollati), più 208 mln di dollari per nazioni già in forte crisi economica. Gli aerei persi furono un Camberra, un A-37, 2 Su-22, un Mi-24 e 4 Mi-8 e 17, contro un Gazelle e uno Kfir (quest'ultimo 'solo' gravemente danneggiato).
 
La FAE dimostrò a tutti gli effetti come una forza piccola ma efficiente, ben posizionata, era superiore ai risultati possibili per un'organizzazione più numerosa ma meno efficiente. Quasi la riedizione di quel che fecero i Mirage F.1 sudafricani in Angola pochi anni prima.
 
Ma al di là di questo, la tensione non si è stemperata totalmente. Il Perù ha ottenuto però molto di più per rinforzarsi. Malgrado il gran numero -troppi!- di velivoli in carico, una riorganizzazione c'é stata. Sono stati comprati 150 carri T-72 e numerosi altri sistemi d'arma moderni, inclusi SA-18 e altri tipi. Per la Marina sono arrivate le 4 Lupo ex-MM, mentre l'aviazione si è potenziata con 21 MiG-29, 14 Su-25, e pare anche 3 MiG-25 Foxbat da ricognizione; 10 Mi-26 da trasporto super-pesante e 17 di tipo medio; per rimpiazzare il Mi-24 è stato addirittura comprato un unico Ka-50, nel 1998.
 
La FAE ha avuto problemi ben maggiori con tre governi caduti in 8 anni -1997/2005- e una crisi economica notevole. Il trattato di pace di Brasilia del 1998 ha poi risolto la questione dei confini, che hanno premiato sopratutto il Perù, ma con Tiwintza e altre parti concesse all'Ecuador. Questo ha sopratutto avuto un accesso privilegiato al bacino dell'Amazonas e alla sua rete commerciale. Bisognava comprare un altro squadrone da caccia su 12 F-5E e F, 20 AMB-312 e sei A-109K, ma non se ne è fatto nulla per ora. Vennero poi ordinati, piuttosto, sette Mi-17 che si sono aggiunti a un Mi-8 catturato ai Peruviani, e due Bell 412EP (ma per la Marina). Gli Kfir sono stati aggiornati allo standard C-7 (undici aerei, tutti quelli operativi grazie all'acquisizione nel 1998 di altri due aerei) con il radar EL/M-2032.
 
===Marina, al 2003<ref>De Fre, Giuliano: ''La Marina da guerra del Perù, P&D Marzo 2003 pagg. 42-49</ref>===