Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Appendice 4: differenze tra le versioni
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Nel primo dopoguerra lo studio delle onde di ogni tipo aumentò e si estese a vari campi. Nel '22 Marconi riprese l'idea nella famosa conferenza all'I.R.E., lo stesso anno ci pensarono gli americani Taylor e Young dell'USN, nel '25 Breit e Tve del Carnengie Institute di Washington realizzarono un vero radiotelemetro, sistema che serviva solo per la misurazione della distanza e non anche per la scoperta.
Mentre Marconi si applicava anche alla realizzazione di un sistema efficace (che poi presenterà in Italia suscitando finalmente un pò di attenzione) il dott. Rudolph Kunhold, del Centro Ricerche Telecomunicazioni (NVA) della Marina, studiò il sonar e poi riuscì a realizzare un prototipo del radar tedesco, che grazie ad un oscillatore (o forse due) Philips della potenza di 70 w, riuscì a produrre un radar da ben 0,6
Il prototipo del '33 non funzionava bene data la scarsa potenza del trasmettitore. Usando poi un magnetron si poté arrivare a lunghezze d'onda molto ridotte, dell'ordine dei 13,5 cm, ma non erano modulate e il magnetron di per sé aveva solo una potenza di 100mW. Al dunque si trattò di un fallimento, che contribuirà ad indirizzare verso l'adozione di onde più lunghe. Addirittura si pensava che le onde centimetriche, essendo vicine a quelle ottiche, non fossero ottimali per la localizzazione di bersagli aerei. L'ignoranza del resto era ricambiata dagli Inglesi, che stentarono fin oltre il 1940 a credere che anche i Tedeschi avessero il radar (almeno nel settore della difesa contraerei, visto che quelli navali li avevano già 'avvicinati'). Nel '34 Kunhold si rivolse alla Telefunken e costituì la GEMA. In seguito si cambierà la sigla da De.Te. a FuM, ovvero Funkmesstechnik.
====La prima generazione====
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