Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iran-2: differenze tra le versioni
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:Base flight/SAR sq, Bell 214
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:Helicopter sq, Mi-17/171 (2), AB206A (~5)
*Fath (OIIF)/Faraj
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I tentativi russi di fornire un buon numero di aerei sono andati a vuoto per larga misura, per esempio MiG-27, 31, Su-27, e nel 2006 si è persino sentito dire che i 21 F-16 venezuelani sarebbero stati offerti all'Iran; anche stavolta gli USA, che già si erano opposi pesantemente alle vendite russe, si sono opposti anche a questo eventuale contratto. Nel 2000-2006, peraltro, la Russia ha già venduto 6 Su-25UBK, 12 Mi-171Sh, 21 Mi-171, 3 Mi-17B e un programma di 700 mln di dollari per modernizzare al meglio possibile MiG-29 e Su-24.
Dopo il 1979 l'IRIAF non è cambiata molto, per lo più sciogliendo alcuni squadroni e spostandone altri, talvolta formandone altri, con il concentrarsi degli F-4D a Shiraz, mentre due squadroni di F-4E mossero da lì a Hamedan, e uno di F-14 a Merhabad. Negli anni '90 non si sono registrate modifiche, anche se, con la maggior parte degli aerei ultratrentenni, la possibilità che molti di essi restino efficienti è dubbia. Gli F-4D, i quali stranamente continuano ad essere in servizio (eppure, erano solo 32 contro 177 F-4E), sarebbero ridotti ad appena 5 aerei efficienti. Pochi gli aerei cinesi, russi e irakeni per quella che una volta era una delle più potenti e moderne aviazioni mondiali. Per aggiornare la flotta si sono prese le strade più diverse, a parte risollevare l'antico sogno di possedere degli F-16 grazie all'offerta (provocatoria?) di Chavez, poi finita nel nulla. Israele fa propaganda in ogni modo contro l'Iran e il Jerusalem Post si è spinto ad ipotizzare la compera di ben 250 Su-30MKM e 20 Il-78, un contratto che ben difficilmente sarebbe adatto ad essere esercitato da una qualunque nazione dato il valore astronomico (dell'ordine delle decine di mld di dollari) e i tempi di consegna (presumibilmente oltre 10 anni). Si è persino supposto che il primo aereo venne consegnato per la fine del 2007, ma iraniani e Russi negano tutto.
Ecco la stima dei caccia iraniani (efficienti):
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La forza navale è composta di circa 20 mila uomini e i mezzi sono circa 1.500 considerando i vari motoscafi e lance disponibili. Pare che abbia anche una forza di elicotteri. Le installazioni principali sono l'Isola di Farsi, Sirri, e altre. Furono queste forze che nel 2004 catturarono 8 Royal Marines inglesi e poi si ripeterono nel 2007 catturandone altri 15. Nel 2008 5 mezzi dei Pasdaran si confrontarono con le navi americane assumendo atteggiamenti 'minacciosi' e avvicinandosi a 180 metri dalle unità USA, suscitando il timore di attacchi diretti con barchini esplosivi.
E veniamo quindi ai Basij, che significano letteralmente 'Modernizzazione', vennero istituiti nel novembre del '79 da Khomeini e sono un'organizzazione studentesca di tipo paramilitare. Attualmente si vedono molto in giro per le strade, ora che è in campo (giugno 2009) la contestazione ai risultati delle elezioni che hanno riconfermato il leader uscente. Erano in origine ragazzi troppo giovani o troppo 'vecchi' per il servizio militare regolare, si sono distinti per i massacri a cui sono stati sottoposti nelle azioni di guerra contro l'Irak. Del resto Khomeini disse che una nazione con 20 milioni di guiovani deve evere 20 milioni di fucilieri, così non sarà mai distrutta. L'età era tra i 18 e i 45 anni. Vennero spesso letteralmente sacrificati per aprire varchi nei campi minati e diventare 'martiti di Allah', arrivando a 2,4 milioni di effettivi addestrati già entro la primavera del 1983. Questo spiega lo sconcerto degli irakeni, anche se solo 450 mila di questi andarono al fronte, sufficienti però per impedire una vittoria totale all'esercito nemico. Ora hanno molti compiti ausiliari tra cui il controllo dell'ordine pubblico e hanno basi e organizzazioni un pò ovunque nelle città iraniane. Comandati attualmente da tale Hasan Taeb, hanno organizzazione decentralizzata e varie denominazioni degli affiliati, a seconda dell'età. I battaglioni sarebbero 2.500 chiamati Al-Zahra (donne) e Ashura (uomini), ciascuno è monosex con 300-350 elementi. Circa il 30% di questo esercito popolare sarebbe armato con armi relativamente pesanti. L'organizzazione è talmente capillare che le unità basiche di combattimento (cellule) sarebbero circa 30.000 con 15-20 elementi l'una. I Basij vennero usati spesso come forza di controllo interno con molti posti di blocco, calati parecchio dopo la guerra del 1988, ma mai spariti del tutto. Sono spesso protagonisti di arresti alle donne per avere violato le norme sui vestiti, o i giovani per i party misti (cioè donne e uomini) e altri reati indecenti, inclusa la proprietà di antenne satellitari. Pur essendo una forza su base volontaria e studentesca, hanno anche represso gli stessi movimenti di protesta studentechi, ma almeno si dimostrano meno propensi della polizia 'normale' nel percuotere i dimostranti, che come sempre, sono soggetti alle maniere forti delle forze di sicurezza. Fanno parte anche della 'protezione civile' locale, per esempio con i terremoti. Sebbene i Basij siano nati come forza di sicurezza contro le ingerenze delle grandi Potenze, nel tempo, diventando un elemento di pubblica sicurezza contro le proteste giovanili, il loro morale e prestigio sembra calato. Se i Basij cantavano le canzoni del martirio mentre assaltavano le truppe del 'Piccolo Satana' irakene, i loro figli adesso combattono contestatori che osano mettersi in abbigliamenti occidentali. Dato però che attualmente l'Iran è comandato da un presidente (non così popolare, malgrado i risultati delle elezioni), i Basij hanno avuto un certo revival di popolarità.
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**Armament: 4 C-802 1 x 20 mm, 2 x 12,7 mm
Venne costruita dagli olandesi nel lontano 1936.
Navi missilistiche:
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Tra i nuovi velivoli vanno citati senz'altro l'HEASA Azarakhsh, attualmente in servizio, sia pure in appena 11 esemplari prodotti (per giunta 6 di prima generazione, 4 di seconda e 1 di terza). Si tratta di un miglioramento dell'F-5E Tiger II e il suo nome in persiano sta per 'fulmine'.
Il suo successore, come si è detto sopra, è il Saeqeh, pare che sia entrato in servizio dal 2007 ma non si sa in quanti esemplari. Gli iraniani lo dichiarano comparabile all'F-18, ma se basti davvero dotare il disegno dell' F-15 di due derive anziché una per farne un Hornet è tutto da vedere. Al più potrebbe essere considerabile paragonabile all'YF-17, ma meno potente dato che i motori restano sempre grossomodo gli stessi.
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Il Ghadr-110, per esempio, è un missile MRBM a due stadi, con un raggio stimato di 2.500-3.000 km. Sarebbe uno Shahab-3A migliorato con maggiore gittata, manovrabilità e minore tempo di preparazione al lancio, che cala da diverse ore a soli 30 minuti.
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Tra le industrie Iraniane vi è la Iran Aircraft Manufacturing Industrial Company o HESA, costituita nel 1976 ed assieme alla IAIO, a cui fa riferimento, ovvero la Iran Aviation Industries Organization. E' basata a Shahin Shahr di Isfahan con grandi installazioni per almeno 250 mila mq, costruita a suo tempo della Textron per produrre il Bell 214, nell'ambito di un enorme contratto per il loro acquisto, tanto che la Bell-Textron dovette fondare una specifica divisione per l'evenienza. Dopo la Rivoluzione è stato bloccato tutto. Tuttavia la realtà è ritornata attiva nei nuovi programmi, con il Simorgh, Shahed-278, Azarakhsh, Saequeh, Shafaq e altri tipi.
Lo Shahed 278 ha volato per la prima volta nel 2009 e deriva dal modello 2061 e dal Bell 206.
L'elicottero Panha 2091 è l'aggiornamento del Cobra, che ha tra l'altro pannelli blindati per l'abitacolo, nuovo tettuccio, avionica di nuova generazione. Un progetto derivato dal Bell 206 è invece il Panha Shabaviz 2061, stavolta di nuova produzione.
L'Ababil è invece un prodotto della Ghods Aviation Industries.
Il Mohajer-1 o Mirsad-1 è un altro drone da 2,9 m, con la velocità di 120 kmh. Non avrebbe capacità di attacco diretto, ma potrebbe usare munizioni laser-guidate sui bersagli. L'Iran ha assunto in questi ultimi 20 anni una notevole esperienza in questo settore. Uno dei tipi avanzati, il mod. 4, è tato usato nel 2004 da Hezobollah per sorvolare il territorio israeliano per circa 5 minuti a 300 m circa, poi è caduto in mare. Fa parte di un totale di 8 esemplari venduti dall'Iran. Questo tipo di UAV sono in servizio grossomodo dal 2002.
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I missili balistici ASHOURA sono armi dichiarate in servizio dal 28 novembre 2007. Sono armi da 2.000 e passa km di portata, con diametro del corpo di 1,2 m.
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Il razzo Saegheh è un ordigno derivato dal razzo RPG-7, con testata HEAT in tandem. Il razzo pesa appena 1,4 kg ma la testata è di 1,1 kg, la lunghezza è di 590 mm per il razzo, v.iniziale di 150 m.sec, raggio di 1.800 m.
Il Misagh 1 è in servizio dal 1993 e pesa 16,9 kg, lunghezza 1,477 kg, diametro 71 mm, con una testata da 1,42 kg. La portata è di 5 km, la quota max di 4 km, la velocità di 700 m.sec.
Il cannone Fajr-27 è la clonazione dell'OTO da 76 mm, con analoghe prestazioni, svelato per la prima volta nel settembre 2006.
Le munizioni guidate ASM sono le Qadr e Qased. Il primo è un ordigno da 2.000 lb a guida TV ricavato dalla bomba Mk 84. Come le bombe americane, sono designate GBU (mod 67). Vi è un tipo simile, il Zobin. Le Qased sono di peso analogo, ma a guida laser (dichiarata, apparentemente è invece un'altra arma a guida televisiva). Pare che sia in servizio con gli F-4 Phantom.
I missili Raad sono il clone degli AT-3 Sagger. Pare che in tutto ne sono stati costruiti tra tutte le versioni 2.250 esemplari entro il 2004 e sono stati usati spesso in Libano. Il peso è di 11,78 kg e 23 pr i lsistema di guida. Le dimensioni sono 982 mm di lunghezza, la velocità 120 m.sec, portata 400-3.000 m.
Il missile Noor è un'evoluzione del C-802 cinese, non si sa molto di esso a parte la presenza di un turbogetto da 3,7 kN a 29.500 giri al minuto, con un raggio di 200 km.
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Naturalmente tutto questo ha sollevato delle proteste internazionali, anche se l'Iran ha ammesso di non avere arricchito l'Uranio a percentuali superiori al 5%, ovvero non in qualità 'bomba'. Al contrario, nazioni come Egitto e Sud Corea sono note per essere arrivate ad arricchire l'Uranio, ma non hanno avuto conseguenze pratiche per ragioni che stanno più nella politica che nella tecnica. Già nel 1992 Hans Blix, dell'AIEA, riportava che le ricerche iraniane erano compatibili con la dichiarata volontà di costruire impianti per scopi pacifici, mentre nello stesso anno l'Argentina aveva cancellato una vendita di materiale per 18 mln di dollari, sempre grazie alla mano 'invisibile' degli USA, a quel punto particolarmente agguerriti contro l'Iran. L'Argentina finì presto di essere un patner nucleare dell'Iran per via di questo 'mobbing'.
Il resto della storia è più che altro, attualità. La IAEA ha chiesto la visita dei vari siti iraniani anche se con impegni rilassati per vari aspetti, fino ad arrivare, grazie anche alle principali potenze europee (UK, Francia e Germania) all'accordo di Teheran dell'ottobre 2003, di cooperazione e con la forma iraniana di un ulteriore protocollo di controlli. Vi sono stati anche problemi come la mancata comunicazione iraniana dell'importazione di Uranio dalla Cina, ma non erano state rilevate evidenze di un programma nucleare segreto di cui molti sembravano ipotizzare l'esistenza. Nel giugno 2004, infine, è stata cominciata la costruzione del piccolo reattore IR-40 da 40 MW. Il novembre successivo l'Iran annunciò una sospensione temporanea e volontaria del suo programma di arricchimento dell'Uranio. Dato che i mediatori europei non riuscivano ad ottenere un miglioramento delle trattative, l'Iran appena eletto Ahmadinejad rimosse i sigilli alle infrastrutture per la produzione di uranio arricchito. Così da un lato all'Iran si richiedeva di terminare il processo di arricchimento dell'Uranio, in violazione di precedenti accordi, dall'altra lo si accusava di avere violato i suddetti riaprendo gli impianti. Il nuovo presidente annunciò che l'Iran era riuscito ad arricchire l'Uranio (11 aprile 2006), anche se solo del 3,5% con l'uso di 100 e passa centrifughe.
Oramai si gioca sporco: il 10 maggio 2007 l'Iran e la IAEA si sono ritrovati concordi nel negare veementemente che vi siano stati blocchi nell'attività degli ispettori dell'Agenzia, nell'ottobre 2007 El Baradei negò ogni evidenza del programma iraniano di armi nucleari. Nel febbraio 2009 El Baradei ha negato che vi sia una qualche necessità di attacchi aerei sull'Iran, mentre Hans Blix, già ridicolizzato dall'Amministrazione Bush quando (giustamente) dichiarava che l'Iran non aveva WMD, si è rifatto vivo dopo anni di silenzio per criticare l'inefficace approccio occidentale con l'Iran, che invece tra l'altro dovrebbe essere basato sull'assicurazione di evitare attacchi dall'esterno o attività sovversive dall'interno del Paese, per distendere invece che tendere una situazione potenzialmente critica.
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