Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Bulgaria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: È
Riga 80:
Invece, la Bulgaria si è anche premurata di costruire numerosi semoventi sia di tipo mortaio che obice, probabilmente tutti su scafo analogo a quello del 2S1 sovietico. I carri armati sono stati i T-55, ma la Bulgaria è stata anche tra le poche nazioni del Patto a comprare i T-62, scarsamente efficienti ma pur sempre superiori ai T-55, più ovviamente diverse centinaia di carri armati T-72.
 
Ma la cosa più interessante è la progettazione del BMP-23. Questo è in sostanza lo scafo (anfibio) del 2S1 trasformato in un mezzo da trasporto truppe. Così come i cecoslovacchi non risultarono soddisfatti dei BTR sovietici e si fecero il proprio tipo di veicoli APC (l'OT-64 SKOT) i Bulgari preferirono battere altre strade rispetto agli angusti BMP e anche qui, produssero un mezzo tutto sommato superiore a quello che passava Mosca. Il BMP-23 ha un largo scafo (necessario per assicurare al semovente da 122 mm la galleggiabilità), il che aiuta molto ad assicurare agli occupanti un miglior confort. Sebbene più pesante e forse costoso rispetto al BMP, già per questo è superiore. Naturalmente è anche più grande: dimensioni 7,28 x 3,05 x 2,53 m, peso 15,2 t, ma è il prezzo da pagare per l'abitabilità interna. Un'altra innovazione del veicolo è la torretta, che ha una soluzione d'armamento particolare. Differentemente dal BMP-1 ha un cannone ad alta velocità iniziale, come nel caso del BMP-2; ma non è l'arma da 30 mm, ma la mitragliera da 23 mm, analoga a quella dello ZSU-23-4. Questo consente molte cose: il 23 mm è ancora un calibro ragionevolmente economico rispetto al 30 mm; l'alzo e la cadenza di tiro sono sufficienti per sparare anche contro i velivoli a bassa quota, specie se piuttosto lenti (elicotteri in primis), la potenza delle munizioni è comunque elevata, sia AP che HE (v.iniziale 970 m.sec, peso 180 gr circa); la precisione del tiro, anche a distanze ben maggiori di quelle del 73 mm, è ancora ottimale. Anche se non può perforare un carro armato, quindi si tratta di una soluzione d'armamento valida. E'È possibile poi intercambiare armi e munizioni con gli ZSU delle stesse unità corazzate, cosa che nel caso del 30 mm è stata possibile solo laddove siano stati anche immessi in servizio i 2S6 Tunguska (relativamente rari dato il costo), visto che il 30 mm non ha altre applicazioni in ambito terrestre al di fuori dei BMP e BMD. Inoltre lo scafo, che normalmente ospita 3 d'equipaggio e 7 fanti, è abbastanza grande da ospitare armi più pesanti e-o aggiuntive. Il mezzo presenta anche il lanciatore per i missili AT-3, poi sostituiti con gli AT-4. Venne visto per la prima volta sfilare nel 1984 e in questo è simile al suo collega M-980 yugoslavo, che anch'esso si affidava a un cannone automatico leggero e a lanciamissili c.c. Ne è stata presentata anche una versione con una torretta più moderna, pare direttamente quella del BMP-2, con cannone da 30 mm e lanciamissili AT-5. La corazzatura è in acciaio e sufficiente contro mitragliatrici pesanti e schegge. Il motore da 315 hp consente circa 61 kmh di velocità massima. Il BMP-23 non ha trovato apparentemente successo all'export. La soluzione della mitragliera da 23 mm, ampiamente diffusa ma non come arma per corazzati, è stata poi ripresa dai sovietici per il BTR-94, ordinato dalla Giordania (peraltro, pare che in tal caso avesse il 23 mm aeronautico, assai meno potente).
 
===Forze navali===
Quanto alla '''Marina''', essa è stata molto valorizzata nella riforma per la sua intrinseca capacità di 'proiezione di potenza', ed è stata messa a livello di operare con gli standard NATO. Lo sforzo ha richiesto di mettere fuori servizio i 4 sottomarini, mentre nel 2005 la Bulgaria ha comprato delle fregate NATO usate. Ha scelto le più piccole e semplici disponibili: le 4 E-71 Wielingen ex-belghe, di cui ha comprato un'unità, la BNS Wandelaar (F-912, costruita nel 1977), ora BG Druzki e ammiraglia della flotta. E'È stata usata per l'emergenza Libano, sotto comando della Marina Tedesca, la prima volta che la Bulgaria abbia organizzato una missione di peacekeeping navale. Del resto il Mar Nero non era visto, per la presenza della flotta sovietica, come un posto in cui la NATO potesse organizzare un assalto anfibio e quindi nemmeno la Marina bulgara era preparata più di tanto a sostenere un'eventuale assalto alle proprie, ridotte coste. Nel 2008 altre due delle 4 fregate vennero comprate e nominate SMELI e GORDI, assieme ad un cacciamine 'Tripartite'. La Marina Bulgara ha due basi principali, Varna e Atiya.
 
La '''Marina''' ha QG a Varna, la 1a divisione Fregate, il 18° squadrone sottomarini, il 3° di contromisure mine, il 5° contromisure mine, il 18° supporto. I Depositi sono ad Atyia- Vi è infine il 4° Sqn pattugliatori, il 6° Contromisure mine, il 7° da Sbarco, la Base navale per gli elicoterri ''Chayka'', la 63a Forza speciale di ricognizione, la divisione missili antinave costiera, la Batteria d'artiglieria costiera, il battaglione Ingegneri navali, i Centri di comunicazione, servizio idrografico e la scuola 'Nikola Vaptsarov' per alti ufficiali di marina. Fino al 2005 c'era anche la NSRAD, un servizio di intelligence segreto, sciolto per ragioni sconosciute e considerato altamente segreto e senza dati disponibili riguardo alla sua attività. Una delle sue sezioni era la Omicron Unit, vi erano anche la Gamma, Theta e la Zeta unit.