Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Pakistan-2: differenze tra le versioni

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Quanto ai trattati internazionali, il Pakistan è strettamente coinvolto nel confronto con l'India, ma certamente, si tratta di una situazione che verte più sulle decisioni politiche che sugli sviluppi tecnologici, onde evitare una corsa agli armamenti costosa e dal dubbio valore di deterrenza (non esiste un modo sicuro per 'neutralizzare' una nazione nucleare che opera proprio al confine); il Trattato di non Proliferazione venne visto dai Pakistani come occasione per ratificare, assieme agli Indiani, l'eliminazione delle armi nucleari, poi però vi sono stati dei problemi: entrambe le nazioni hanno pensato che non aveva senso ratificare un trattato come questo senza essere prima considerate potenze nucleari; quello per la messa al bando dei materiali fissili venne considerato inizialmente come fattibile, avviando dei colloqui fin dal '98; quello per la messa al bando dei test nucleari lo vedrebbe favorevole, ma solo se l'India facesse altrettanto.
 
Il Pakistan vede con diffidenza il rafforzamento militare indiano, e l'idea delle 'guerre limitate' che finirebbero per avvantaggiare Nuova Delhi, grazie ai numerosi Su-30 e agli AWACS Phalcon, il che potrebbe spingere a salire 'di gradino' al livello nucleare se le cose prendessero una piega chiaramente sbilanciata a suo favore. Una situazione quindi di non-equilibrio potrebbe portare a conseguenze gravissime. Inoltre, c'é il problema della difesa antimissilistica: l'India voleva il sistema ATBM Arrow 2, e ha in trattativa armi classe SA-10 o Patriot. Questo potrebbe portare a vanificare anche la minaccia dei missili Pakistani, o almeno a far 'percepire' l'invulnerabilità dell'India alle poche armi pakistane. I Gruppi di impiego rapido indiani potrebbero poi spostare, con la loro concentrazione di potenza di fuoco, rapidamente la bilancia sul campo di battaglia, rischiando a quel punto un innalzamento da parte di Islamabad, al livello nucleare, se non vi fosse la volontà di accettare una sconfitta. E'È evidente quindi, che la deterrenza nucleare pone dei problemi qualora una delle due potenze sia convenzionalmente superiore all'altra e non vi sia la volontà politica di evitare conflitti. Un trattato di riduzione delle forze convenzionali modello Europa, come quello tra i blocchi contrapposti fino al '90, sarebbe parimenti un qualcosa di auspicabile per disinnescare un pericolo continuo e temibile di aumentare la pressione alle frontiere.
 
Detto della necessaria volontà politica per non avvitarsi in una spirale di riarmo potenzialmente incontrollabile, ecco le armi sviluppate dal Pakistan, a parte le bombe a caduta libera, sicuramente portate dai caccia tattici più avanzati, come gli F-16.