Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Appendice 4: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: apostrofo dopo l'articolo indeterminativo
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: È
Riga 19:
====La prima generazione====
[[Immagine:Pole_Freya_radar_illustration.png|220px|right|thumb|Il Freya in un'altra versione]]
Stranamente, anche nel campo navale i Tedeschi ebbero cura di realizzare dei sistemi radar di ottime caratteristiche, specie per l'epoca della loro realizzazione. Nel '36, grossomodo al contempo del FuMo 39, apparve il sistema terrestre FuMG 80 Freya. In Italia, USA, GB le ricerche andavano avanti e comparivano prototipi, ma di sicuro non fu Marconi (come qualche volte viene riportato) l'inventore del radar, anche se la sua conferenza fu molto utile nell'indirizzare l'attenzione verso tale strumento. In Italia, in ogni caso, non c'era nessun altro che ne fosse interessato fino a circa la metà degli anni '30. Per allora i Tedeschi avevano già il suddetto Freya, radar che aveva un'antenna rotante con frequenza di 125 MHz e potenza di 30 kW garantiva una portata inizialmente di 80 km, poi aumentata a ben 120 (e durante la guerra, fino a circa 160), che per l'epoca significavano molto tempo disponibile per il contrasto. Era piuttosto preciso, con valori di +/-150 m e 0,5 gradi per distanza e direzione. L'antenna aveva una superficie di circa 3 m2, dunque piuttosto piccola. E'È ben vero che un caccia dell'epoca per salire, diciamo, a 6 mila metri ci metteva almeno 7-8 minuti ad essere ottimisti, mentre adesso ce ne metterebbe circa uno; ma è anche vero che i bombardieri moderni volano a circa 900 kmh come velocità di crociera: 120 km sarebbero 8 minuti di preavviso, e se si considerano circa 5 minuti di tempo di risposta tra l'allarme e il decollo, è chiaro che non c'é molto da sprecare. Ma all'epoca un bombardiere difficilmente volava oltre i 240 kmh in crociera, anche i tipi più veloci che stavano giusto entrando in servizio facevano al più 300-320 kmh: quindi 80 km, o 120 nel '39, diciamo che significavano almeno 20 minuti di preavviso, un tempo preziosissimo che poteva consentire l'intercettazione prima dell'obiettivo (anche perché all'epoca non c'erano certo armi stand-off). Era mobile, cosa non di poco valore. Il problema con il Freya era che non poteva misurare la quota dei bersagli, cosa molto importante per l'epoca (dati i tempi di salita), ma questa non è una prestazione facile da ottenere con un radar piuttosto primitivo (tanto che spesso sono stati usati sistemi radar appositi, da soli o integrati nelle antenne di scoperta). Inoltre, la portata variava parecchio, tra i 20 e i 200 km secondo alcune fonti, a seconda della quota di volo del bersaglio che per le onde di 2,4 m di lunghezza (circa 120 MHz) non era certo un particolare di poco conto. Quanto alla precisione, era grossomodo capace di misurare la distanza con errore di 125-150 m.
 
Ad ogni modo la produzione procedette con lentezza: solo 7 erano in servizio nel settembre del '39. La loro utilità divenne evidente il 18 dicembre 1939 quando, pur con molte difficoltà di coordinamento, i Bf-109 e 110 distrussero 12 Wellington sui 22 incontrati. Erano inviati a colpire la flotta tedesca nella grande base di Wilhemshaven, perché all'epoca ci si preoccupava di non causare danni a proprietà civili e vittime alla popolazione (in atroce contrasto con i bombardamenti incendiari di appena qualche anno dopo). Considerando che la formazione fu scoperta dai radar ad almeno 113 km dalla costa, questo dà l'idea della potenzialità anche di un radar piuttosto primitivo come questo (ma assolutamente all'avanguardia per l'epoca). In seguito non mancheranno altri tipi che seguiranno la linea del Freya, ma con potenza e dimensioni molto superiori: il FuMG 42 'Wassermann' e il FuMo 51 'Mammut'. Nel frattempo il Freya era stato reso capace di misurare la quota dei velivoli con l'introduzione, a metà del '40, di tre lunghezze d'onda (e quindi frequenze), da 1,8, 2,4 e 2,8 metri. Per adempiere allo stesso compito il Wassermann era invece dotato di sfasatori. Il Freya, nelle sue ultime edizioni arrivava a 2,3-2,5 metri di lunghezza d'onda, con 20 kW di potenza, 160 km di portata e buone capacità di ottenere la valutazione dell'elevazione, anche se non furono mai straordinarie. Il '''FuG 402 Wassermann''', invece, era entrato in servizio nell'estate del '42 con una portata di circa 220 km, precisione di 0,25° azimut e 0,75° elevazione, lunghezza d'onda 0,7-4 m ovvero tra 75-250 MHz, facilmente variabile per ovviare alle ECM. E dopo l'incursione britannica a Cap d'Antifer, anche le lunghezze d'onda dei radar principali tedeschi dovettero cambiare, con i Wurzburg resi capaci di operare tra i 54 e i 67 cm, i Freya tra i 2,3-2,5 metri, i sistemi navali Seeakt da 0,7 a 1,2 m. Non basterà per neutralizzare le windows inglesi, per cui è piuttosto misterioso se e come questo cambiamento venne introdotto.