Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del nord: differenze tra le versioni

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Ora, finita la guerra, la Corea era nel caos. I Giapponesi mandavano avanti e amministravano una penisola in cui la povertà era preoccupantemente alta anche per gli standard dell'epoca. Gli USA avrebbero voluto un mandato ONU per amministrare la Corea da parte di USA, URSS e Cina; ma Francia e Gran Bretagna erano fredde, essendo queste preoccupate di incitare i movimenti nazionalisti che ne stavano minando gli imperi coloniali. Cosa fare? Stalin nell'agosto del '45 aveva finalmente dichiarato guerra ai Giapponesi, ora che i Tedeschi erano bell'e sistemati (a che prezzo..), e nella loro travolgente avanzata le truppe sovietiche avevano occupato sia la Manciuria che la Corea. L'idea sovietica era con tutta evidenza quella di isolare il Giappone dal continente. Ora che i Giapponesi erano diventati succubi degli Americani, per l'URSS era importante non lasciare spiragli di influenza sul territorio asiatico circostante. Per ridurre la portata dell'avanzata sovietica, che rischiava di influenzare il Giappone, gli USA proposero di limitare le zone d'influenza al 38° parallelo, sopra per i Sovietici, sotto per gli americani. E Stalin, per non sembrare troppo aggressivo, accolse la proposta pur avendo chiaramente la possibilità di prendersi tutta la Corea. E così a settembre del '45 erano già presenti le suddivisioni che sarebbero rimaste nel tempo: Corea del Nord, affidata ad un fuoriuscito Marxista, Kim II Sung, e governo militare americano provvisorio a Seul. Ma adesso c'era un problema di fondo su cui si sarebbe subito costituita la divisione sociale della penisola. I 'Nordisti' vennero rapidamente instradati sulla via del Comunismo. I 'Sudisti' erano occupati dagli americani che provenivano dall'appena conquistato Giappone. Questi ultimi si ritrovarono a fare i conti con una realtà che certo non immaginavano. Non sapevano una parola di coreano, non sapevano la geografia di una nazione su cui praticamente non ebbero mai ad operare in termini militari, non vedevano altro che gente poverissima e senza capacità di formare a breve una democrazia parlamentare; per giunta i Coreani nel loro isolamento non conoscevano l'inglese e non sapevano esprimere altro che il disprezzo e l'odio -purtroppo ben meritato- per i Giapponesi. Questi ultimi erano di fatto gli unici che potevano amministrare la Corea e vennero mantenuti ai loro posti, cosa utile ma che non aiutò la popolarità della loro presenza.
 
La questione era oramai quella di come gestire la situazione al Sud. Gli Americani tentarono varie possibili vie per contattare dei leader locali, politicamente credibili, mentre la confusione non accennava a diminuire. La povertà e la miseria erano comuni al Nord e al Sud, e inizialmente anche la mancanza di armi era problema comune ai due stati neoformati. Dopo una prima fase in cui i Giapponesi vennero mantenuti ad amministrare la Corea, gli Americani si trovarono costretti a licenziarli, ma in alternativa trovarono coreani che a loro volta erano collaborazionisti dei Giapponesi: davvero non un gran passo in avanti. I Comunisti presero piede anche al Sud. Certo non erano malvisti come coloro che collaborarono alle repressioni e alle immancabili torture giapponesi, e inoltre predicavano la sparizione della grande proprietà latifondista, che al solito per tutti i Paesi, era causa di sfruttamento dei contadini e della loro povertà. E'È una dinamica che attualmente si può trovare nel Sud America, per esempio. Ma siccome i comunisti potevano essere e magari erano la quinta colonna dei Sovietici, gli Americani, con uno sfoggio decisionale che R.Nassigh definisce 'maccarthismo in anteprima' finirono per scegliere gli elementi più conservatori; e più affini, visto che alcuni erano stati educati nei college americani e altri in scuole missionarie.
 
Ora, il caos politico del Sud era difficile anche da descrivere, e persino un governo Provvisorio sostenuto dai Cinesi nazionalisti fece la sua comparsa, praticamente in competizione con quello americano. Alla fine gli USA ruppero gli indugi e si affidarono a Syng-Man Rhee. Chi era costui? Uno che aveva studiato in America, un valido politico, gradito alla maggioranza dei movimenti di destra, e feroce nazionalista. Come i Nordcoreani anche lui voleva l'unificazione della Corea e non avrebbe esistato forse nemmeno con una guerra se ne avesse avuto modo. E gli Americani, che non erano certo in cerca di altri problemi, non gli concessero le armi che chiedeva per l'esercito Sudcoreano. Quanto all'aviazione, praticamente venne lasciata in un limbo di non-esistenza.
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*27 divisioni di fanteria con (non è chiaro se ne sono i costituenti oppure in aggiunta) 15 brigate corazzate, 14 di fanteria, 21 d'artiglieria, 9 lanciarazzi; 10 brigate forze speciali di tiratori scelti, 9 di fanteria leggera, 17 di ricognitori
*Unità d'addestramento della Riserva Militare: 600.000 effettivi in 37 divisioni, formate da maschi di 17-45 anni e donne nubili di 17-30 non impiegati in importanti attività civili; mobilitati con la responsabilità delle Unità militari provinciali per 40 gg l'anno, costituiscono il grosso delle forze di riserva per le divisioni, ma al contempo usate per la sicurezza delle retrovie piuttosto che per compiti di prima linea; sono sotto il controllo del Ministero della Difesa
*Milizia dei Contadini e Lavoratori: uomini 45-60 anni, donne 17-30 (nubili), uomini 17-45 anni che non siano inclusi nella precedente; l'addestramento dura 30 gg l'anno complessivi. E'È una sorta di enorme sistema di difesa civile, con 3,5 milioni di persone coinvolte, armate in maniera leggera o disarmate, un pò sullo stile delle PLA cinesi, che variano dalle unità di prima linea fino a quelle paramilitari, espanse progressivamente in numero e partecipazione mano a mano che si allontanano da funzioni di prima linea. Si occupano della sicurezza di sicurezza del territorio e attività industriali e agricole, e solo in seconda battuta è usata come rimpiazzi per le unità da combattimento
*Unità paramilitari e di frontiera: oltre 189.000 per compiti di sicurezza e controllo sia interni che al confine, comprendendo anche le cosidette Brigate Veloci d'Urto dei Giovani. Sono aumentati di molto dati i fenomeni di contrabbando e diserzione.
 
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Il problema da capire semmai è cosa se ne fanno i Nordcoreani di questi sistemi. Ufficialmente il programma militare serve per evitare aggressioni dalla Corea del Sud, ma in realtà vi sono anche molti altri problemi. Per esempio, l'export militare: forse un domani, accanto a moltissime armi convenzionali esportate in varie nazioni, e ai missili, vi saranno anche ordigni nucleari? Quanto ai sistemi WMD, vi sono un gran numero di impianti anche per i sistemi chimici, che hanno aiutato anche i Siriani nella loro produzione. Mentre Pakistan e Iran sono ben serviti dalla tecnologia missilistica. Tuttavia, questo nasconde la debolezza della nazione, la fame, la povertà che incidono pesantemente. I Nordcoreani praticano quindi un gioco pericoloso, che si potrebbe considerare d'azzardo, o anche una politica 'd'estorsione' mettendo sul piatto della bilancia dei rapporti economici e geopolitici la disponibilità di armi nucleari. L'esplosione di Punggye-yok che secondo i russi avrebbe dimostrato 15 kt e secondo gli americani meno di 1, e forse non era nemmeno nucleare. Però le borse asiatiche sono crollate lo stesso, e i governi delle maggiori potenze locali e mondiali si sono dichiarati contrariati dall'esperimento (sotterraneo), per non parlare della Corea del Sud. Non è chiaro poi se l'Iran abbia seguito l'esperimento e magari anche finanziato.
 
Ma se la politica del rischio calcolato non funzionasse, allora la Corea crollerebbe su se stessa, avendo sacrificato tutto il resto, e con un rischio di crollo del regime oramai dato per imminente da 10 anni. Un'ipotesi, un colpo di coda sarebbe l'attacco a Seoul, magari con un'azione di bombardamento d'artiglieria e un attacco per prendere una città di confine come Ojoungbu, contrattando poi il non attacco di Seoul. Ma era un gioco che sarebbe riuscito meglio 20-30 anni fa, non adesso. E poi la Cina è molto interessata al territorio nordcoreano e non è detto che siano gli USA il 'vero nemico' per l'ottica del Caro Leader. Il test nordcoreano ha causato problemi ai Cinesi: il lancio di un terzo satellite spia giapponese, Abe che minaccia di far entrare il Giappone (con le sue ricche riserve di plutonio) nel club del nucleare, l'Australia che vorrebbe fare altrettanto e così via. Questo non va certo verso la direzione che vorrebbero i Cinesi, interessati alla supremazia nell'Asia Centrale e Orientale. E'È un gioco pericoloso, dunque. Se gli USA, come chiedevano i 'falchi' avessero colpito la Corea nei suoi stabilimenti nucleari, questa si sarebbe rivalsa sui 'Sudisti' e gli USA si sarebbero presi la responsabilità (con l'amministrazione Bush, già malvista come nessun'altra presidenza americana). Quindi una vittoria politica per Kim Jong II. Nel frattempo l'ONU ha condannato con la Risoluzione 1718 il test e ha chiesto un embargo militare, ma premere maggiormente sulla carta delle sanzioni sarebbe una catastrofe per la Corea del Nord, già devastata in termini di sicurezza alimentare. Se implodesse uno Stato così armato e nucleare, questa sarebbe una situazione che nessuno si augurerebbe di dover gestire. Mentre a Sud parte dell'opinione pubblica favorevole al dialogo ha ridotto l'entusiasmo dopo il test nucleare, il che rischia di inceppare un processo virtuoso di comunicazione degli Stati. Del quale potrebbero nuocere gli abitanti non umani della DMZ. Da oltre 50 anni, in questa terra di nessuno non c'é speculazione e traffico (che a Seoul ha causato così tanti problemi, con una città caotica e preda della corruzione), e tra un campo minato ed un altro esiste una vera e propria oasi per la natura. Recentemente, sono state avvistate anche impronte di tigre. Una specie che si riteneva scomparsa dalla penisola molto tempo fa.
 
== Note ==