Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-2: differenze tra le versioni

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La genia di portaerei britanniche classiche ebbe una violenta battuta d'arresto con la decisione del 1966 di arrestarne la costruzione: le possenti Eagle e Ark Royal sono rimaste pertanto il non plu ultra della loro cantieristica del settore. Poi ci si dovette arrangiare nell'inventare un nuovo tipo di nave, l'incrociatore 'tuttoponte', ovvero l'ennesima invenzione dopo lo sky-jump, lo specchio delle luci d'atterraggio (per comunicare al pilota visivamente l'angolo d'atterraggio) e il ponte angolato, che rende possibili su due 'corsie' sia l'appontaggio che il decollo simultaneo dei mezzi aerei. Le 'Invincible' , ovvero INVINCIBLE, ILLUSTRIOUS e ARK ROYAL erano concepiti come grosse navi di comando e controllo per i gruppi ASW britannici dell'Atlantico. Dopo che l'ultimo aereo convenzionale della RN decollò dai ponti il 27 novembre 1978, della storia della Marina che ha inventato le portaerei nel lontano 1917, restavano solo questi curiosi mezzi ibridi, armati con un lanciamissili prodiero Sea Dart (22 missili), una decina di elicotteri Sea King e una mezza dozzina di Sea Harrier. Questi ultimi erano apparentemente dei goffi e lenti velivoli, complicati e con una spinta esuberante se si considera che si trattava pur sempre di macchine leggere e subsoniche. Servivano essenzialmente per intercettare i bombardieri e ricognitori sovietici, che necessitavano, quando le navi britanniche operavano al di fuori delle aeree coperte dai caccia di terra (o dall'USN), di almeno una simbolica presenza di caccia intercettori, pronti se del caso a raggiungerli: con i radar era possibile per i 'Bear' vedere molto oltre la portata dei missili delle navi, ma era anche possibile localizzarli e inviargli contro dei caccia, pur sempre capaci di agguantarli o di farli allontanare. Sullo stesso tipo di criterio si stavano adoperando i sovietici con i molto meno efficienti Yak-36MP. Che poi i Sea Harrier finirono in realtà per dimostrarsi dei formidabili combattenti in Sud Atlantico, anche contro obiettivi al suolo o faccia a faccia dei Mirage, era una cosa non prevista. Tanto che prima della guerra si pensava addirittura di vendere, tra le altre operazioni di 'demolizione' della flotta (sottoposta a tagli francamente insensati) anche due delle tre 'Invincible', che pure erano appena entrate in servizio e che, assieme alla vecchia (ma rivelatasi poi utilissima) Hermes, rappresentavano tutto quello che la RN aveva nel settore. Con la Invincible e la Hermes, più un pugno di Sea Harrier e 10 Harrier GR Mk.3 (prontamente e sagacemente adattati al ruolo di striker imbarcati, una capacità che solo una macchina VSTOL poteva garantire dato che non erano affatto pensati per operazioni navali) la Gran Bretagna della Tatcher vinse alle Falklands, salvò la faccia e mandò in crisi definitiva la sanguinaria dittatura dei 'Generali' Argentini (anche se non era certo questione di diritti umani, visto che per l'occorrenza i Britannici erano in relazioni strette con il Cile di Pinochet, nel dopoguerra compensato con parecchie navi reduci dal conflitto).
 
Attualmente le 'Invincible' sono le uniche superstiti di quell'epoca, ancora sulla breccia dopo oltre un quarto di secolo. La capoclasse è però in 'prontezza operativa ridotta', situazione in cui versa dal 2005 e che durerà fino al 2010, quando dovrebbero 'staccare la spina' radiandola dal servizio. Forse essa, come le sue sorelle, troverà una seconda vita in qualche altra Marina, se non è troppo vecchia e logora. Dopo tutto, le reduci dal conflitto sono finite in Brasile, Cile, India e Pakistan. Ma questo è successo molti anni fa, quando erano ben più giovani di quanto non sia attualmente questa portaerei. Col tempo vi sono stati dei cambiamenti. I missili Sea Dart, per esempio, sono stati rimossi. Lo Sky-jump, aggiunto solo durante la costruzione per favorire gli allora nuovi Sea Harrier nei decolli a pieno carico, è stato quindi liberato dalla compagnia dei lanciamissili alla sua destra, mentre sono rimasti i Phalanx o i Goalkeeper. Restano in servizio attivo la seconda nave (Illoustrious) e la terza (Ark Royal, rinominata così dopo che all'inizio si pensava a Indomitable, perché era importante continuare ad avere una nave con questo nome in servizio). Però, una volta liberati gli spazi per i Sea Harrier con la rimozione dei lanciamissili, è venuto a mancare proprio il protagonista. Il Sea Harrier, per l'appunto, negli anni '90 modificato efficacemente con radar Blue Vixen e missili AMRAAM (sebbene con l'amletico problema di non avere abbastanza punti d'aggancio per portare questi, i serbatoi ausiliari, i cannoni e i missili Sidewinder, per non dire delle armi aria-superficie, nello stesso tempo: un problema che non hanno di sicuro gli AV-8B e i loro 11 punti d'aggancio, anche se sono velivoli meno veloci rispetto ai tipi britannici), non facevano rimpiangere i missili Sea Dart. Ora però sono stati radiati dal servizio (gli ultimi si trovano nelle portaerei della Indian Navy) alquanto prematuramente, e l'unica forza di Harrier è quella dei GR. Mk 9 della RAF. E'È stato un destino decisamente beffardo, se si considera che a suo tempo la Royal Navy dovette lottare non poco per avere aerei ad alte prestazioni sulle sue portaerei (nel periodo d'anteguerra) e poi, privata dei suoi velivoli ad ala fisse, vedette Phantom e Buccaneer ingrossare le fila (in verità piuttosto magre) della RAF. Adesso le sue portaerei hanno a bordo come standard velivoli dell'aviazione, una cosa simile a quanto accadeva in Brasile fino a non molti anni fa, ma in questo caso si tratta di una forza gestita in maniera congiunta. Fino a quando l'Harrier Force aveva anche i Sea Harrier FRS Mk.2 era certamente più credibile di adesso. Ora che ha solo i GR. Mk 9, ovvero gli AV-8B migliorati (ma senza radar e AMRAAM), si tratta solo di una componente d'attacco. Gli Harrier di nuova generazione in Gran Bretagna hanno avuto molti problemi 'nervosi' (ovvero del sistema elettrico) e ancora nel 1991 non erano pronti ad operare in Desert Storm. In seguito, però, si sono dimostrati fondamentali nei tanti conflitti successivi, per esempio in Afghanistan (dove erano stati preceduti da altri STOVL, gli Yak-36 sovietici, che ebbero un limitato periodo di prova come macchine da supporto tattico, per il quale dimostrarono peraltro di non avere sufficienti prestazioni, come del resto i tipi occidentali similari, nemmeno entrati in servizio). Ora si parla addirittura di radiare dal servizio, per fare cassa, pure gli Harrier, ma per adesso non vi sono decisioni definitive.
 
Quanto alle altre navi, la HMS Ocean è simile alle 'Invincibile', anche se è una portaelicotteri d'assalto anfibio, leggermente più piccola dele portaerei (che sono navi da 209 m e 22.000 t, ponte di volo largo 36 m). E'È una nave che nella fisionomia, specie della sovrastruttura, ricalca le precedenti. Ha una qualifica di LPH ed opera con 18 elicotteri, ma può anche usare gli Harrier (fino a 20), sia pure con limiti, come la mancanza di sufficienti supporti logistici e di uno sky-jump per un ponte di volo lungo solo 170 metri (la 'Ocean', per quanto grande, non è certo all'altezza dei 250 m di una 'Tarawa'). Infine la quinta unità navale. Come la MM, anche la RN ha 5 navi capaci di operare prevalentemente come portaeromobili. La Argus chiude in un certo un ciclo storico, con un ritorno alle origini. Porta il nome, non casualmente, della prima portaerei britannica. Quella era un transatlantico convertito, scelto perché, in quanto tale, aveva ampi volumi, alto bordo libero e buona velocità. Era una nave civile requisita, il Conte Rosso , un bastimento italiano. Anche la Argus, curiosamente, è una nave civile italiana, stavolta una meno lussuosa portacontainer (non ne esistevano nel 1917, né gli elicotteri, del resto, che non richiedono navi veloci per operare). Questa nave da 26.000 t è anche forse la più grossa della RN. Costruita nel 1981, di fatto venne usata come rimpiazzo per la sfortunata Atlantic Conveyor, persa nel 1982. La conversione ebbe luogo, dopo l'acquisto, nel 1984-88, per disporre di una nave di supporto elicotteri (ed Harrier-Sea Harrier) in tempi rapidi e con poca spesa. Ha un ponte di volo di 113 x 34 m, e hangar collegato di 1.300 m2, con un parcheggio aggiuntivo per aerei, su due ponti, che aggiungono altri 1.500 m2. Così accoglie fino a 12 Harrier e sei elicotteri Sea King o EH-101. Un sistema semplice per ottenere, non senza limitazioni (velocità, resistenza ai danni ecc) una piattaforma per velivoli dalla capacità comparabile a quella di una 'Invincible'.
 
Per sostituire le 'Invincible' è necessaria una nave di nuova progettazione, capace di operare con gli F-35B e anche velivoli tradizionali. Con la SDR del '98 si cominciò ad autorizzare due di queste nuove portaerei, che inizialmente erano previste in 40-50.000 t e note, dal '92, come CVF (portaerei del futuro, tradotto). Adesso si parla di navi da 60.000 t capaci di far volare anche aerei come un ipotetico EF-2000 navalizzato, grazie ad un ponte di volo di 290 m per un massimo di 70. Anche come capacità operativa si tratta di navi 'all'americana', con la possibilità di generare fino a 200 missioni al giorno. Differentemente dalle navi britanniche attuali, queste nuove unità avranno una sovrastruttura doppia, con in mezzo un elevatore, praticamente dove ora appaiono in fumaioli delle turbine a gas. Le catapulte sono elettriche, dall'accelerazione molto meno violenta rispetto a quella delle unità a vapore, a tutto vantaggio non solo della comodità ma anche della vita utile delle cellule (ovvero gli aerei). Va detto che gli EF-2000 costano già moltissimo nella versione 'terrestre' e non sarà facile finanziarne un ancora più costoso derivato navale, anche se andrebbero certo bene per molte missioni, anche meglio magari dello stesso F-35B. E'È anche impressionante che queste navi, teoricamente in servizio dal 2012 ma di fatto non prima del 2015 (quando le 'Invincible' verranno ritirate dal servizio), siano in realtà più corte delle 'Midway' del 1945 (oltre 300 m) e della 'Kutzetsov' dei primi anni '90 (305 m). Questo per rimarcare come siano grandi il gap di dimensioni e capacità, persino con paragoni tanto lontani nel tempo, tra le navi europee e le 'superpotenze', e in particolare gli USA, che sono un mondo a sé nel settore delle grandi navi da guerra. Il nome della nuova classe di portaerei britanniche sarà, forse non sorpendentemente, 'Queen Elizabeth', con la seconda unità battezzata 'Prince of Whales'. Un nome in verità non molto fortunato, se si considerano le disavventure della corazzata omonima, l'unica nave da battaglia britannica moderna ad essere affondata nella II G.M. Forse alla nuova nave toccherà un destino non dissimile, cancellata dalla devastante crisi economica che si prevede continui anche per i prossimi anni.
 
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