Caccia tattici in azione/Monoplani della Regia: differenze tra le versioni

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Nel frattempo venne costruito un 'novissimo' G.50, il bis, che nonostante la sigla, non aveva un nuovo motore ma solo modifiche di dettaglio, come coda ingrandita e protezioni migliori di quelle -pressoché inesistenti- per il pilota, più carburante con l'uso (finalmente) dell'originaria stiva bombe, e una radio come standard; volò il 9 settembre 1940, e verrà usato sopratutto come caccia bombardiere tropicalizzato. Dall'ottobre del '41 la sua carriera venne superata da quella dei C.200 e 202, e le sue ultime azioni furono quelle del contrasto agli sbarchi alleati, dove diversi G.50 'bombe alari' (da 100 kg) vennero usati dal 158 e 159 imo Gr.Assalto sulla Sicilia, nel luglio 1943.
 
Anche se qualche successo venne colto anche dai G.50, la loro giornatacarriera piùnel neradeserto fusubì senzauna ombrasgradita di dubbiosvolta il 18 novembre 1941. Iniziò l'Operazione Crusader, e con essa i bombardamenti sugli aeroporti, che all'epoca erano per lo più presidiati dai G.50. AdA sera, ad Ain el Gazala, quella sera, vennero distrutti non meno di 13 aerei, dei quali 10 erano Freccia. Ma non era finita. A Sidi Rezegh, il 19 novembre, atterrò il 20° Gruppo caccia con 22 G.50 bis. Era un campo avanzato, e questo esponeva a vari rischi i suoi occupanti. Sul lato sud dell'aeroporto cominciarono ad apparire delle blindo inglesi. Poi anche carri armati. Caricarono contro le difese del campo di volo, pressoché inesistenti, e distrussero o catturarono ben 19 G.50, mentre tre riuscirono a decollare tra le pallottole. Circa 80 persone vennero fatte prigioniere. Fu così che laLa Regia Aeronautica perse 34 aerei in due giorni, e peggio che mai, ben 29 di essi erano G.50, così da ridurre di molto la possibilità di contrastare l'aviazione nemica. Anche per questo fu necessario mandare in tutta fretta i C.202 Folgore. IlIn quella che fu senza dubbio la loro più nera giornata, il disastro dei G.50 erafu persino peggiore di quello che subirono poco tempo prima i C.200, quando 15 di essi decollarono per scortare 8 Ju-87. Era il 27 settembre e questi velivoli, del prestigioso 10° Gruppo, si persero durante il viaggio di ritorno sul mare. 5 ritornarono, ma 10 -tra cui anche l'aereo di Lucchini- finirono in mare, con la perdita di due piloti.
 
Dei circa 700 G.50 prodotti, all'8 settembre ce n'erano ancora 48, ma solo 17 considerati di pronto impiego, quasi tutti del 50° Stormo Assalto (che aveva 19 G.50), più altri 13 della 154° Sq a Rodi (intercettori) e pochi aerei a Tirana, Araxos, e uno persino del 160° Gr ad Ajaccio. In seguito divennero addestratori per l'ANR, mentre a Sud rimaser pare, solo un velivolo, usato per l'addestramento caccia e sopravvissuto fino ad oltre la guerra.