Storia di Roma/L'espansione: differenze tra le versioni

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La conquista della [[w:Magna Grecia|Magna Grecia]], portò Roma a contatto con Cartagine, che già da tempo era impegnata nella lotta contro le colonie greche in Sicilia. La città di Cartagine, o punica, era amministrata da un'oligarchia di mercanti e di grandi proprietari terrieri, a capo dello stato vi erano due ''suffetti'' (magistrati con incarico annuale), eletti dal consiglio degli anziani formato da trecento membri; l'esercito era costituito da [[wikt:mercenario|mercenari]], mentre i cittadini facevano parte della flotta militare.
Tra Roma e Cartagine vi era una convivenza pacifica, che durava da due secoli, durante i quali erano stati stipulati ''tre trattati di commercio e alleanza''. Dopo il passaggio della Magna Grecia sotto le mani di Roma, il rapporto si inclinòincrinò; infatti entrambe le città volevano il controllo della Sicilia e soprattutto dello [[w:stretto di Messina|stretto di Messina]].
Il conflitto tra Roma e Cartagine cominciò nella Sicilia, a causa dei Mamertini (figli di Marte), che dopo aver chiesto aiuto a Cartagine per il controllo di Siracusa, fece altrettanto a Roma per liberarsi dei cartaginesi. Il senato incerto sul da farsi, delegò la decisione al comizi centuriati, che pressati dal consoli, decisero di intervenire, così nel 246 a.C. i legionari sbarcarono sull'isola sconfiggendo i cartaginesi e arrivando fino ad Agrigento. Inoltre per battere definitivamente Cartagine, Roma impedì gli aiuti e i rifornimenti che giungevano via mare; grazie all'aiuto degli alleati (greci ed etruschi) allestì una ''flotta militare'' che sconfisse a Milazzo quella cartaginese nel 260 a.C. Un tentativo, fu lo ''sbarco in Africa'' guidato dal console Attilio Regolo, ma non trovò successo. Solo nel '''241 a.C. Cartagine si arrese''', dopo una dura sconfitta navale presso le Isole Egadi; per la sconfitta le furono imposte: