Caccia tattici in azione/USAAF-3: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 44:
 
===Il P-38 in volo===
[[File:A-10, F-86, P-38 & P-51 Heritage formation.jpg|400px|left|thumb|]]
Entrando nell'abitacolo del P-38, del quale la versione più diffusa in Italia è stata la L, il pilota aveva una serie di impressioni, sia positive che negative, ma le prime erano preponderanti. Uno, la visuale era tutt'attorno molto valida, perché era presente un abitacolo sopraelevato e interamente vetrato. La cloche non era il classico 'manico di scopa' o manico da vanga dell'epoca, ma una specie di volantino simile a quello degli aerei di tipo commerciale, segno dell'esperienza della Lockheed. L'abitacolo, tanto per cambiare con i caccia americani, era ampio: anzi, così grande, che i piloti di bassa statura erano un pò in difficoltà anche con la regolazione del sedile. Il cruscotto era ampio, ma anche troppo affollato di strumenti, specie per via dei due motori presenti. Stranamente, nei caccia americani spesso gli strumenti erano poco razionalemnte disposti, mentre in tanti altri tipi più angusti, come i caccia francesi, tedeschi e giapponesi, tutto era molto più razionale e facilmente leggibile. L'aereo era stabile: stabile nel rullaggio, nel decollo. La stabilità era dovuta ai motori, che in genere erano a doppia versione: una a giri destrorsi e una sinistrorsa, il che annullava il momento torcente delle due eliche: così con il tipi V-1710-49 e -53 consentivano un decollo senza imbardate laterali, come al solito con i normali caccia. Non solo, ma la visibilità anteriore era eccellente, assolutamente migliore dei normali caccia monomotori eccetto forse i P-39/63. L'unica cosa che non andava, inevitabilmente, era che la doppia trave di fusoliera e la grande ala erano deleteri per la visibilità laterale. L'aereo era una macchina difficilmente giudicabile in volo: visto frontalmente, era addirittura più piccolo del P-47, visto di lato, anche, visto di pianta ovviamente no. L'aereo in ogni caso, era inconfondibile e questo era spesso un vantaggio nelle formazioni numerose. Spesso i P-51 che si avvicinavano ai B-17 o 24 da proteggere venivano scambiati per Bf-109 e i mitraglieri tendevano a mitragliarli, talvolta abbattendoli: i P-38 no, al più si potevano scambiare per un Bf-110 o 410 ma era più difficile, così potevano andare all'attacco dei caccia vicini ai bombardieri senza essere pigliati sotto tiro perché i P-51 erano simili ai Bf-109 e i P-47 ad un FW-190.
 
Riga 58:
Un aereo con tanti pregi e pochi difetti, che in Italia ebbe parecchi incidenti data la difficoltà di adattarsi ad un aereo tanto grande e pesante, così diverso dai tipici velivoli europei. I P-38 hanno continuato per poco tempo a volare nel dopoguerra, perché presto divennero superati. In realtà, dopo il 1944 i P-47 e sopratutto i P-51 sostituirono progressivamente i Lighting come macchine di prima linea, non prima però che questi venissero prodotti in quasi 10.000 esemplari, quantitativo non meno importante dei circa 15.000 di ciascuno degli altri due della triade di caccia principali dell'USAAF, dato che si trattava di bimotori.
 
L'armamento del P-38 era sempre e comunque concentrato nel muso: un cannone M2C Hisso 20 da 20 mm con 150 colpi, ecircondato da 4 AN/M2C da 12,7 mm Browning con 2.000 cp complessivi,. Era una potenza di fuoco complessiva non solo elevata, ma anche molto concentrata. Questo aiutava a mirare meglio e a ottenere una concentrazione di fuocorisultati formidabilevalidi su ogni bersaglio, anche se cv'erano giàmacchine aereialmeno armatialtrettanto anche meglioarmate. Il FW-190A-3/4/5, per esempio, aveva 2 armi da 7,92 con 12.000 cp l'una, 2 MG151 con 250500 cp l'uno, e 2 MG-FF con 60120 cp l'uno. Tanto per far capire quanto fosse difficile valutare in concreto il livello dila potenza di ciascun aereofuoco, quando sono coinvolti velivoli con armamento composito, ecco una cronologia di cosa accadeva durante i loro scontri: il FW-190, per i primi sette secondi, poteva superare in potenza di fuoco il P-38; poi restava con due soli cannoni e le mitragliatrici, mentre il P-38 restava aaveva piena potenza di fuoco per 15altri otto secondi,: posto che l'HS-404 era grossomodo efficace come l'MG151, per(e ilquindi resto'elisi' un 20 mm a testa), restavano un solo cannone da 20 tedesco più due armida leggere7,92 contro 4 M2, per cui è probabile che passasse in leggero vantaggio il P-38 quanto a potenza distruttiva; il FW-190 ritornava in vantaggio dopo il 15imo secondo, quando il P-38 finiva le munizioni da 20, ma dopo circaaltri 21-22 secondi di fuoco non aveva più i cannoni da 20 mm e a quel punto era limitato solo alle due armi da 7,92 mm, mentre il P-38 restava con le sue 4 M2 per altri 12 secondi circa (750-800 c.min con 500 proiettili per arma); alla fine 'vinceva' nei combattimenti prolungati il FW-190, perché le sue due armi da 7,92 mm consentivano un'altra ventina di secondi di autonomia di fuoco. Tuttavia si trattava di un potenzialearmamento talmente ridottomodesto, che era più che altro utile per dare il colpo di grazia a qualche avversario danneggiato. In tutto, il FW-190 aveva la possibilità di tirare 3,5 raffiche da 20 mm con gli MG FF, al contempo fino a 12 raffiche da 20 con gli MG151, e circa 30 con le MG-17. Il P-38 aveva la possibilità di sparare 7,5 raffiche da 20, poie circa 18 raffiche da 12,7 mm. CosìLe l'efficaciaarmi delerano fuocoazionabili deisia due contendenti,separatamente che spessotutte siinsieme sfidarono(quindi inil azione,calcolo variavasi moltocomplica a seconda dello stato di consumo delle riserve interneulteriormente). Il P-38 restava letale fino a quando aveva la possibilità dipoteva sparare; il FW-190 aveva una potenza 'di picco' maggiore, ma dato il maggior calibro delle armi (quindi meno proiettili), essa decadeva con maggiore rapidità. L'eccesso di autonomia di fuoco per le 7,92, del tutto inadeguate nella seconda metà della guerra, venneverrà poi risolto quando divennero disponibili le MG131, che in cambio della riduzione a 475 cp e quindi a circa 40 secondi complessivi (900 c.min meno il sincronizzatore di tiro), davano una potenza ancora efficace contro ogni bersaglio. Tuttavia esse non divennero disponibili come standard se non con l'A-7 e successivi, per quando il P-38 era oramai sempre più rimpiazzato dai Mustang e Thunderbolt.
 
===Il servizio===