Inform e Glulx/Cosa occorre per iniziare: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 72:
Impossibile poi, non citare lo stratosferico JIF ([http://www.vincenzoscarpa.it/inform/manuale/Jif20me.zip versione 2.0 - Megapack Edition], sulla quale è basato il manuale, o [http://www.slade.altervista.org/viewpage.php?page_id=1 successiva]), lo strumento di programmazione più completo per questo linguaggio. Scritto in Java da Alessandro Schillaci, questo programma multipiattaforma <ref>JIF funziona infatti su Windows, Linux e Linux-MacOs e supporta appieno sia Inform che Glulx. Ulteriori informazioni riguardo alla sua installazione, potete trovarle al capitolo 6.</ref> ricalca sotto certi aspetti le orme di IF-IDE, ma è decisamente più completo e potente di quest’ultimo; l’unica nota dolente è che richiede, per essere eseguito, l’installazione del [http://www.vincenzoscarpa.it/inform/manuale/j2re14.zip JRE 1.4] (o superiore) che può rallentare il sistema sui computer più vecchi<ref>Acronimo di ''Java Runtime Environment'', è un file per Windows lungo circa 13 megabyte (la versione 1.4 o successiva per Linux la potete scaricare dal sito ufficiale della Sun), che permette di utilizzare qualsiasi programma scritto in Java sul vostro computer.</ref>.
 
Per quanto riguarda invece gli utenti Linux e Macintosh, le rispettive versioni di Frotz sono [http://www.vincenzoscarpa.it/inform/manuale/frotz-2.42.tar.gz Frotz 2.42] per il primo, e [http://www.vincenzoscarpa.it/inform/manuale/MaxZip-178.zip MaxZip 1.78]<ref>Poiché questo programma può dare a volte dei problemi di visualizzazione delle lettere accentate, è vivamente consigliato usarlo da finestra terminale impostando il set dei caratteri Windows.</ref> per il secondo. [http://ccxvii.net/gargoyle/ Gargoyle] (così come [http://ccxvii.net/spatterlight/ Splatterlight] per il Macintosh), invece, è un programma che è in grado di eseguire delle avventure testuali scritte in vari formati (tra cui, ovviamente, lo Z-code); il risultato è davvero straordinario, grazie soprattutto all’utilizzo di un font proprietario caratterizzato da un’alta leggibilità<ref>Esiste anche ''Parchment'', un interprete Z-code per i browser. Ulteriori informazioni potete trovarle all’indirizzo [http://code.google.com/p/parchment/ ttphttp://code.google.com/p/parchment/].</ref>.
 
Altri programmi possono essere reperiti all’indirizzo [http://www.ifarchive.org/ http://www.ifarchive.org/] e comunque, dal momento che Inform sotto questo aspetto è universale (è uguale a livello di codice su tutte le piattaforme che lo supportano), tutto quello che verrà detto dal secondo capitolo in poi andrà bene per tutti.