Caccia tattici in azione/USAAF: differenze tra le versioni

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Fu la battaglia di Natale che creò il 'mito', quando 13 P-40 e 14 Buffalo contrastarono altri aerei giapponesi, di cui -come anche della precedente- si conoscono anche i vari reparti, e che comprendevano 66 Ki-21, 27 Ki-30, 32 Ki-27 e 25 Ki-43. I P-40 rivendicarono ben 24 aerei contro due di loro, i Buffalo, che insistevano nei combattimenti manovrati, ebbero 4 vittorie ma altrettanti aerei e piloti persi, tanto che a quel punto lo Sqn. 67, dopo due battaglie, era già finito. In realtà la battaglia non comportò, molto probabilmente, per i Giapponesi più di 10 perdite, ma altri 8 caddero in mare dopo la battaglia. Si disse persino che un pilota americano ebbe 5 vittorie in quel giorno, ma i documenti dell'AVG gliene assegnano in tutto 4,83. Ad ogni modo la battaglia riscosse il rispetto dei giapponesi e l'elogio di Churchill, che paragonò l'impeto dell'AVG a quello dei piloti britannici della BoB. Il 28 dicembre 1941 però gli aerei da bombardamento giapponesi ebbero una brutta battuta quando 10 degli inesauribili Ki-21 sorpresero il campo d'azione di Mingaladon e distrussero molte strutture e aerei. Il 30 lo squadrone Hell's Angels lasciò Rangoon per essere sostituito dai Panda Bears che portarono 17 aerei. Il comandante dello squadrone li usò offensivamente con azioni di mitragliamento sugli aeroporti nemici, dato che questi erano troppo forti per lasciargli l'iniziativa complessiva. I Giapponesi provarono a fare lo stesso, ma il 4 gennaio 23 Ki-27 subirono 7 perdite contro i P-40, ma poi giunsero anche due formazioni di bombardieri con la scorta di 30 caccia. Gli americani rivendicarono 6 bombardieri e 4 caccia, ma ebbero 4 aerei abbattuti assieme ad un pilota. L'8 gennaio uno dei P-40 in mitragliamento sugli aeroporti venne abbattuto e il pilota fatto prigioniero. Dopo che i Giapponesi ebbero a che fare con i P-40 eseguirono sopratutto attacchi notturni sugli aeroporti e Mingaladon rimase distrutto, con gli aerei decentrati per necessità nei vicini campi di riso. Da lì continuarono ad operare e a scortare i Blenheim inglesi e a mitragliare gli aeroporti nemici. Altra battaglia il 25 febbraio 1942, quando 9 P-40 rivendicarono ben 24 aerei, e il 26 febbraio ne rivendicarono altri 21, risultati notevolmente superiori alle perdite reali giapponesi.
 
 
Ad un certo punto Chiang Kai Shek voleva che i P-40 volassero in supporto delle truppe cinesi, ma queste azioni erano troppo pericolose e provocarono perdite. Nel frattempo Rangoon cadde l'8 marzo, quando arrivarono anche i P-40E. Dato che Chennault riuscì a convincere il capo dei Nazionalisti cinesi che l'AVG doveva fare sopratutto azioni aria-aria, i piloti, che ad un certo punto erano esasperati e iniziarono una specie di sciopero, vennero poi rimessi in condizione di combattere la guerra più a loro congeniale e in uno degli ultimi giorni abbatterono altri 11 aerei giapponesi.
 
In tutto, in appena 10 settimane, l'AVG dichiarò qualcosa come 291 vittorie e altre 76 probabili. Nel febbraio comparvero anche 30 P-40E, ma il 1 maggio 12 o 22 P-40 dovettero essere distrutti perché l'avanzata giapponese -che l'AVG spesso contrastava anche a terra- mise in pericolo il loro aeroporto.
 
L'aeroporto di Loi-wing venne abbandonato per Paoshan, che però venne distrutto da un altro bombardamento giapponese, cosicché gli Americani dovettero ritornare a Kunming, dove vennero distrutti ad un certo punto gli aerei in riparazione di cui sopra. Il 12 maggio 1942 gli americani eseguirono una missione di oltre 640 km e mitragliarono un aeroporto vicino Hanoi, colpendo 16 aerei al suolo contro una perdita loro. Il 12 giugno vi furono altre 9 vittorie, il 13 vi fu uno scontro contro 9 Ki-21, 4 Ki-27 e 5 nuovi Ki-45, dichiarati abbattuti ben 11 aerei tra cui uno dei nuovi Ki-45, contro due P-40 ma con i piloti salvi.
 
Il 9 luglio, anche per via delle piogge tropicali, ogni attività fu sospesa. Quanto ai bombardieri, che Chennault avrebbe voluto istituire prima con 18 Hudson, poi con altri tipi, solo per 4 giorni fu possibile mettere le mani ed usare 4 B-25C, nel luglio 1942. Il 9 luglio l'AVG venne inglobato nell'USAAF come 23rd Fighter Group con i suoi squadroni 74, 75 e 76. Vennero anche consegnati 11 P-43 Lancer, che però non vennero usati dato che erano considerati poco affidabili (ed estremamente simili ai Ki-44 giapponesi..). Il 9 luglio 1942 l'ultimo caduto, Red Shamblin, colpito durante un mitragliamento al suolo.
 
In tutto, nelle 30 settimane di attività vennero dichiarati 297 aerei, 153 probabili, ma vi furono anche la perdita di 78 aerei e 13 piloti in azione, altri 9 erano morti in incidenti e 3 catturati. Altre fonti parlano di 268 aerei rivendicati nei sette mesi di attività, più quelli probabili. Dei P-40 solo 12 erano rimasti abbattuti in combattimento aereo, 8 dalla flak, 13 da attacchi aerei sugli aeroporti, 23 incidentati (specie nel periodo di acclimatazione) e 22 incendiati. Tra gli assi dell'AVG il migliore fu Robert Neale con 15,55 vittorie, anche se quelle in combattimento aereo furono 13 (forse aveva anche avuto azioni d'attacco al suolo), forse il più famoso fu Tex Hill con 11,25 vittorie, ma in tutto gli assi furono ben 26. Questo risultato sembra straordinario e lo è, ma non nella misura in cui gli americani vollero farlo diventare. I riscontri postbellici, al solito, mostrano delle differenze, visto che l'aviazione dell'esercito giapponese avrebbe avuto non pochi problemi ad operare davvero se avesse avuto tante perdite in così poco tempo. Secondo le ricerche successive, per quanto opinabili e contestate (ovviamente, quando la Storia la scrivono i vincitori, sono sempre 'gli altri' a sbagliare), il totale di aerei abbattuti sarebbe stato di circa 115 con ben 400 aviatori uccisi. Comunque, anche così si tratta di un risultato eccezionale, specie in termini di rapporto abbattimenti-perdite. Tra i piloti anche il futuro asso Boyington, che ebbe due vittorie, o forse 6 di cui 4 al suolo.
 
In ogni caso, vale la pena di analizzare l'andamento delle battaglie. Il P-40 anzitutto era ben superiore, se fosse stato usati bene, come lo fu, ai caccia giapponesi. Gli americani dissero ovviamente di trovarsi di fronte a nugoli di Zero, ma per loro fortuna, questo non accadde: inizialmente c'erano solo o quasi Ki-27 dell'Esercito, poi integrati da alcuni Ki-43 e da qualche Ki-44. Il P-40 era capace di volare a 563 kmh e di portare 4 armi da 12,7 mm di cui due nel muso e due nelle ali, sebbene diventasse piuttosto instabile sopra i 7.600 m. Pare che Chennault conoscesse i risultati di uno Zero catturato nel novembre 1940 dai Cinesi e così informò i suoi che i combattimenti manovrati non erano in pratica possibili con simili avversari, ma bisognava sfruttare al massimo velocità e potenza di fuoco. I tre squadroni, così, ebbero già le dritte giuste per non farsi coinvolgere in un campo per il quale non avrebbero avuto sufficienti qualità. Uno dei P-40 andò distrutto durante l'imbarco, gli altri divennero parte degli squadroni, che come si è detto, erano 3: il 1st 'Adam and Eve', il 2nd 'Panda Bears' e il 3th 'Hells Angels'. Durante l'addestramento il caldo causò molti problemi a uomini e motori, e tre piloti rimasero uccisi, oltre a diversi aerei fuori uso. Ma da dove venivano i volontari? Gli USA erano ancora ufficialmente neutrali, così questi vennero reperiti con una campagna di arruolamenti tramite la civile CAMCO, che visitava le basi militari. I piloti avevano uno stipendio di 260 dollari mensili, già buono, ma a loro venivano promessi 600-750 dollari al mese mentre per il personale di terra c'erano 150-350 dollari. Non solo, ma vi era anche un premio promesso dai Cinesi di 500 dollari per aereo abbattuto. I P-40 iniziarono la loro attività con un aereo che il 10 dicembre 1941 eseguì una missione di ricognizione sui campi nemici. I P-40 difesero sopratutto la Birmania, ovvero l'allora Burma, perché questa era l'unica via di rifornimento per i Cinesi con il resto del mondo, tramite la Burma Road. I caccia P-40 erano veloci rispetto agli aerei giapponesi, e ben armati. I bombardieri Ki-21 e 30 erano validi, ma non sufficientemente efficaci nel sopravvivere ai caccia nemici. I Ki-27 erano più lenti di quasi 100 kmh, i Ki-43 erano più lenti di circa 50 kmh, ed entrambi armati solo con due armi da 7,7 mm, nonché incapaci sia di incassare i colpi americani, che di abbattere facilmente i loro avversari. Il fatto che moltissimi piloti americani si salvarono col paracadute nonostante la perdita degli aerei è spiegabile grazie alle protezioni e alla robustezza dell'aereo, specie in relazione al debole armamento degli avversari. Ad alta quota, però, l'agilità e le prestazioni dei caccia giapponesi erano pericolose e vi sarebbe stata la necessità di disimpegnarsi se attaccati, con una rapida picchiata.
 
Il P-40 era quindi avvantaggiato, eccetto che in salita e in agilità rispetto ai giapponesi. Ma spesso c'era troppa enfasi nei combattimenti aerei: una volta accadde, attorno al febbraio 1942, che i P-40 dichiararono 15 Ki-27 quando solo 2 vennero perduti, per fare un esempio. L'attitudine degli sprotetti aerei nemici a prendere fuoco era un'altra causa delle loro perdite. A bassa quota il P-40 era veloce persino più di uno Spitfire Mk I e di un Bf-109E, ed era anche assai agile. Solo in quota soffriva, come si sarebbe visto in Europa.
 
Nelle Filippine, c'erano dozzine di P-40, ma il 7 dicembre gran parte venne distrutta, per lo più al suolo. L'USAAF però aumentò grandemente il numero dei reparti con tali aerei, tanto che nell'aprile del '44 arrivarono a ben 2.499 nella sola USAAF, quasi uguali al numero di P-47 e 51. L'URSS ricevette in tutto ben 2.397 esemplari. Considerati migliori degli I-16 e Hurricane, ma non all'altezza dei P-39. Essi ebbero un parere positivo da parte dei piloti anche come armamento: spesso per alleggerirli si rimuovevano tutte le mitragliatrici eccetto due: erano 'più che sufficienti, così potenti com'erano'. I Sovietici trovavano che solo i più recenti caccia tedeschi erano nettamente superiori, ma non di molto. La Francia Libera ne ebbe circa 60 F e L, la RNZAF ne ebbe 293, la RAAF 842. Quest'ultima ebbe assi come Caldwell, che si comportarono decisamente bene.
 
Il P-40 è rimasto citato nei bollettini di guerra italiani tra il 18 luglio 1941 e il 16 agosto 1943, ma in realtà combatté ben più a lungo. Il P-40 era nato come caccia ad alta velocità e in effetti il prototipo arrivò a 574 kmh a 4.600 m di quota. Non era considerato grave se quest'aereo diveniva meno efficace in quota, per via della scarsa probabilità che gli USa venissero mai attaccati da bombardieri strategici. Ma il peso era già di 2.400 kg e così l'aereo da un lato era robusto e dall'altro era un pò troppo pesante rispetto ai coevi che stazzavano tra i 1.700 e i 2.000 kg a vuoto. Entro il settembre del '40 il P-40 divenne un caccia diffuso, con 200 dei 500 esemplari consegnati ai reparti secondo le previsioni; ma in realtà si decise di lasciar perdere una parte dell'ordine perché si doveva dare la precedenza ai Francesi, le cui macchine, mai consegnate, vennero tosto rilevate dalla RAF. Questa però non era soddisfatta degli aerei perché privi di serbatoi autostagnanti (non è chiaro se avessero anche le protezioni balistiche) e con sole due armi da 12,7 mm. Relegati all'addestramento, vennero seguiti da 110 modello B o Mk.IIA, e poi i P-40C o Mk.IIB che aumentava a 4 le armi alari (due 7,7 per i precedenti) più le solite due da 12,7 mm. Di questi pare che ne vennero prodotti 1.123 ma solo 193 per l'USAAF, gli altri per l'export. In fatto è che questi aerei non erano adatti all'uso ad alta quota per le carenze di potenza, e così non vennero usati per il Fighter Command. Piuttosto vennero usati come ricognitori tattici a bassa quota al posto dei lenti Lysander. Sopratutto, però, gli aerei vennero usati in Mediterraneo, eccetto che per Malta (fatto piuttosto curioso, a dire il vero). 300 aerei raggiunsero l'Egitto tra marzo e ottobre del '41, tramite una lunga e difficile rotta di avvicinamento con scalo alla Costa d'Oro, dove venivano sbarcati dalle navi. Il primo squadrone era stato il No.250, maggio 1941, Palestina. Tanto che i primi avversari che incontrarono furono i D.520 francesi. Il primo aereo 'nemico' dell'Asse abbattuto fu l'8 giugno, un Z.1007 in ricognizione diurna su Alessandria. Con la Battleaxe i P-40 combatterono sia col 250 sqn che con il 2° della SAAF, mentre il 3° RAAF era in ricostituzione. A bassa quota il Tomawhak era superiore a un pò tutti gli aerei italiani, anche se l'MC.200 era un degno avversario; ma al primo impatto con i Bf-109E il 18 giugno, 4 aerei tedeschi combatterono contro 7 Curtiss abbattendone -e senza perdite- tre esemplari. Se si somma il 4:1 contro gli Hurricane più o meno nello stesso periodo, il Bf-109 stava davvero cambiando le carte in tavola. Il quarto squadrone, reduce dalla Grecia dove ebbe i suoi Gladiator perduti, fu il No.112 Sqn, quello che inventò lo Sharkmouth. Iniziò ad operare il 14 settembre. Con il No.5 SAAF, verso l'autunno 5 dei 15 squadroni erano equipaggiati con i Curtiss, ma i Bf-109E, F e gli MC.202 causarono molti dolori anche ai nuovi caccia, piuttosto obsoleti. Alla primavera del '42 c'erano rimasti solo due squadroni di Tomahwak, della SAAF, e il 3 giugno subirono 5 perdite contro i Bf-109. L'ultima missione fu l'8 dicembre 1942 quando 12 aerei vennero mandati a scortare un ricognitore su Antelat (Cirenaica), subendo una perdita. In tutto, i Tomawhak costruiti ammontarono, almeno per quello che concerne gli aerei così denominati tra P-40, 40B e 40C, a ben 1.563.
 
Nel frattempo, come si è detto prima, il P-40 divenne un aereo migliore grazie al V-1710 con una nuova versione del 1940, che poteva tenere a 3.600 m di quota 1.160 hp per 30 minuti oppure 1.470 per 5 minuti. Ora il nuovo aereo non aveva più le armi nel muso, ma solo nelle ali più la possibilità di usare bombe o serbatoi sotto l'ala e fusoliera. Divenne il P-40D o il Kittyhawk Mk I che venne realizzato in 560 esemplari, ma tutti quelli oltre il 42imo ebbero 6 anziché 4 armi da 12,7 mm su richiesta dei reparti. Quindi: 2x12,7, poi 2x12,7 + 2x7,7, poi 2x12,7+4x7,7 , poi 4x12,7, poi 4x12,7 mm. Ma l'aereo era anche più pesante di 400 kg e nonostante la velocità massima arrivata a circa 580 kmh, vi erano problemi di agilità e di affidabilità, e una brutta tendenza all'imbardata al decollo, nonché problemi in picchiata e richiamata. La salita non era del tutto soddisfacente, almeno non con il tipo di motore senza WEP (1.470 hp) inserito. Il primo reparto ad averlo fu il 3° RAAF, entro il 27 dicembre 1941. Nell'esordio, il 1 gennaio 1942, 9 dei suoi aerei abbatterono 3 aerei tedeschi contro una perdita, forse dovuta ad un mitragliere di uno Ju-87 italiano. Il 9 vi fu un altro scontro, con 10 P-40 che attaccarono una formazione di ben 21 CR.42 cacciabombardieri, 11 MC.200 e 8 MC.202. Perdite: 1 P-40 e due C.200. Nel frattempo anche il 112 Sqn ebbe i P-40 di nuova generazione, e presto seguirono altri 4 squadroni della DAF (Desert Air Force), più i 4 su Hurricane e due su P-40 Tomawhak. Non erano poi così tanti, a pensarci bene. Dal 16 maggio il 112 Sqn inaugurò l'attacco al suolo con quelli che ora erano noti anche come Kyttibomber. Ma il problema era che oramai non c'erano più validi caccia puri per la DAF, aspettando ancora gli Spitfire. I Kittyhawk scortarono spesso i Beaufighter e altri tipi che attaccavano i convogli dell'Asse o obiettivi a terra. I Kittyhawk si dimostrarono molto robusti e prestanti a bassa quota. Entro il giugno del '42 altri due reparti SAAF vennero equipaggiati con questi aerei, il No.2 e 4. Ma oramai stava arrivando il P-40F con il Merlin da 1.300 hp con compressore a due stadi. Purtroppo solo 330 vennero destinati ad aiuti esteri, così come solo 21 dei 1.300 del tipo K, gli altri per il Pacifico o l'URSS. Entro il 1943 però 595 dei 600 P-40M vennero forniti alle forze del Commonwealth. Essi avevano un V-1710 migliorato che permetteva di risparmiare un minuto nella salita a 4.600 m e ben 4 per i 7.600 m. Quanto la stabilità direzionale, essa non era proprio buona, anche sui prestanti P-40F e K, così i lotti successivi ebbero una fusoliera allungata di 48 cm, introdotta con i P-40L, dalla 51a prodotta sul totale di 700 del gen-apr 1942. Oramai i tipi nuovi uscivano a getto continuo. Il P-40L toglieva due armi e aveva la riduzione dei colpi delle altre 4 da 281 a 201, nonché la rimozione del serbatoio alare da 140 litri. In tutto pesava 120 kg in meno, e raggiungeva 593 kmh. Spesso anche i reparti di prima linea avevano provveduto con i loro aerei a fare lo stesso.
 
Il P-40 era un velivolo inizialmente valido. Tra i primissimi ad entrare in azione a P.Harbour, assieme ai P-36, ottenne varie vittorie già in quel 7 dicembre 1941. Ma contro i caccia dell'Asse era superato, sebbene molto dipendesse anche dalle Tattiche. Tra le unità USAAF, in genere dotate dei prestanti (anche se piuttosto pesanti) P-40F o L, va segnalato il gruppo 'Chickentail' che ebbe un valido rapporto abbattimenti-perdite. Ma in generale i P-40 divennero, specie quelli della SAAF, vittime predestinate per cacciatori come Marseille e gruppi a caccia come il JG27. Gli stessi Macchi 202, per quanto poco armati, erano un nemico più che valido. E ce n'erano molti: nel giugno 1942, l'intelligence ULTRA ebbe una quantità di informazioni che tra l'altro comprendevano, in forza alla 5a Squadra aerea, qualcosa come 104 C.202: 47, di cui 40 pronti (71 piloti diurni) per il Primo Stormo; altri 57 per il Quarto (47 pronti) con 58 piloti. Questo significava 104 aerei totali, di cui quelli al momento efficienti erano 87 (gli altri 17 erano pur sempre in riparazione e prima o poi sarebbero stati riparati). Altri 63 MC.200 di cui 52 pronti con 64 piloti diurni e 12 notturni erano nel 2° Stormo, e infine c'erano 32 bombardieri (19 pronti ) Z.1007, e varie unità con i CR.42. S-79 e G.50. Insomma, ben 167 caccia che erano o poco inferiori rispetto ai P-40, oppure nettamente superiori. Anche considerando i velivoli efficienti, c'erano comunque 139 aerei pronti, l'equivalente di circa 8 squadroni da 18 aerei l'uno. E questo ovviamente non comprendeva i Bf-109F: fossero stati più o meno come i MC.202, sarebbero stati ben 200 caccia di prima scelta contro niente o quasi (c'erano in introduzione i primi Spitfire Mk V Trop), e per giunta erano aerei usati pressoché esclusivamente per missioni di caccia libera, anziché caricati di bombe e mandati a mitragliare gli obiettivi al suolo. Ma del resto così la DAF fermò l'avanzata dell'Asse e in seguito, nonostante le perdite, vinse la guerra d'Africa. I caccia dell'Asse, troppo impegnati contro i loro corrispettivi, riuscirono a fare piuttosto poco contro i bombardieri.
 
Il P-40, a bassa quota, poteva battere in maneggevolezza il Bf-109, in potenza di fuoco e in robustezza; l'unico modo che il Bf-109 poteva usare per vincere era combattere 'in verticale' con veloci picchiate e cabrate. Da notare che l'Allison aveva un sistema a iniezione, che permetteva -differentemente dal Merlin- di picchiare senza perdere alimentazione nell'accelerazione.
 
Il nuovo P-40N avrebbe potuto essere una risposta notevole alla richiesta di elevate prestazioni. Nonostante la sua potenza fosse piuttosto ridotta, a circa 3.000 m poteva superare i 600 kmh: ovvero andare più forte persino di un Bf-109G. Però durò poco: presto le mitragliatrici ritornarono ad essere 6, e l'aereo venne appesantito da serbatoi, bombe fino a 680 kg e così via, tanto che di fatto venne usato solo come cacciabombardiere. La velocità poi scese a circa 550 kmh, persino peggio degli altri P-40, ma del resto è ammirevole che con una potenza non superiore a quella di un MC.202, questo pesante aereo potesse ancora volare più veloce, sopratutto a bassa quota, dove normalmente operava, e anzi, decisamente molto veloce.
 
Quanto al Kittyhawk I con il motore Allison aveva un salita di 8,5 m.sec a 3.500 m e tangenza di 8.840 m, ma con il Merlin poteva salire a 8,1 m.sec a 5.200 m, tangenza 10.450 m, e maggiore velocità. Con l'Allison non c'era un controllo automatico della pressione del carburatore, tanto che era necessario stare molto attenti al decollo, specie della manetta che poteva superare il fermo. Dopo il decollo, era necessario tenere premuto un bottone per oltre mezzo minuto per far rientrare il carrello. La velocità massima era stata trovata dai Britannici meno buona di quanto dichiarato: 530 kmh a 4.570 m. I Tipi migliorati con il Merlin tra l'altro erano dotati di impianti idraulici d'emergenza separati, il trim era elettrico con un comando laterale, ed era utile per le picchiate, per aiutare gli alettoni in picchiata, quando si appesantivano inevitabilmente. Gli alettoni erano leggeri e molto efficaci nella maneggevolezza del P-40. Il timone era invece piuttosto duro da azionare, e talvolta si bloccava se spinto oltre un certo angolo.
 
 
{| cellpadding="2" cellspacing="0" style="margin:3px; border="1" solid #87CEEB;" align="center"
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|'''P-40B'''
|'''P-40E'''
|'''P-40F'''
|'''P-40N'''
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!bgcolor="#87CEEB" colspan="3"|Caratteristiche generali
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|Lunghezza||9,66 m||9,66 m||P-40F-5-CU: 11,38 m||10,16 m
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|Apertura alare||11,38 m||11,38 m||11,38 m
||11,38 m
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|Altezza||3,76 m||3,76 m||3,76 m||3,76 m
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|Superficie alare||21,92 m²||21,92 m²||21,92 m²)|| 21,92 m²
|- align="center"
|Peso (vuoto-norm-max)||2.535-3.323-3.447 kg||2.880-3.760-4.000 kg||2.990-3.855-4.238 kg||2.905-3.505-4.020 kg
|- align="center"
|Motore||Allison V-1710-33, 1.040 hp||Allison V-1710-39, 1.150 hp (860 kW)||Packard V-1650-1, 1.300 hp
|align="left"|
* Allison V-1710-81, 1.200 hp o P-40N-40: V-1710-115, 1.360 hp
|- align="center"
!bgcolor="#87CEEB" colspan="3"|Prestazioni:
|- align="center"
|V.max||352 mph (566 km/h)||360 mph (580 km/h)||364 mph a 20,000 ft (585 km/h)||378 mph (608 km/h) a 5,000 m (16,400 ft)
|- align="center"
|Velocità di crociera||n.d.||270 mph (435 km/h)||n.d.||280 mph (455 km/h)
|- align="center"
|Autonomia||730-1230 mi (1.173-1.977 km) ||650 mi (1.050 km)||700-1.500 mi con due taniche da 141,5 Imp gal (1k125-2,400 km) ||745 mi (1.200 km)
|- align="center"
|Tangenza||9.875 m||8.840 m||10.500 m||9.450 m
|- align="center"
|Salita:||14,5 m/s||10,7 m/s||a 6.100 m in 11,6 min||11,4 m/s
|- align="center"
|Carico alare||152.3 kg/m²||171.5 kg/m²||176 kg/m²||159.9 kg/m²
|- align="center"
|Potenza:peso||0.16 hp/lb||0.14 hp/lb (230 W/kg)||0.15 hp/lb ||0.16 hp/lb (260 W/kg)
|-
!bgcolor="#87CEEB" colspan="3"|Armamento
|-
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*2x12,7 mm e 4x 7,62 mm
|
* 6x 12,7 mm, 281 cp. l'una
* 680 kg di bombe
|
*4 o 6 M2 da 12,7 m, 240-312 cp l'una *2x227 kg bombe
|
* 4x 12,7 mm
* 1,500 lb (680 kg) bombe
|}
 
==Bibliografia==