Elezioni in Italia/Ufficio/Scrutatore: differenze tra le versioni
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→Nomina: Non tutte le Corti d'Appello sono in capoluoghi regionali (CDA di Brescia, Messina ecc.) |
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In passato la nomina avveniva tramite sorteggio al computer (legge n. 95 del 1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (legge n. 270 del 2005).
La Commissione deve votare all'unanimità un insieme di persone fra gli
La riforma segna un ritorno al sistema in vigore dal 1948 al 1992, che prevedeva una ripartizione dei 5 scrutatori proporzionale ai voti dei partiti nella precedente elezione. Anche il Presidente era designato dalla [[Corte d'Appello]], ma su indicazione dell'ufficio elettorale del Comune.
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La Commissione elettorale può adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità. L'incarico elettorale è anche visto come un primo modo per avvicinare i giovani alla politica. Un secondo criterio possibile è quello di bilanciare persone alla prima esperienza elettorale con altre che in passato hanno già svolto l'incarico, e di bilanciare l'assegnazione a persone con tessere di partito, che dichiaratamente appartengono ad uno schieramento, in modo da garantire una rappresentanza a maggioranza e opposizione. A questa forma di equilibrio politico, critica nelle votazione delle schede elettorali da annullare, già contribuisce la partecipazione dei rappresentanti di lista.
Invece, per i Presidenti di Seggio, esiste un albo nazionale a parte,
Lo Scrutatore incaricato riceve copia della nomina a firma del [[Sindaco]] attraverso un messo notificatore del Comune, al quale restituisce una firma per presa visione. La comunicazione avviene una ventina di giorni prima delle elezioni. L'ufficio di Scrutatore di seggio è obbligatorio per le persone designate. Lo srutatore designato può rinunciare per gravi e giustificati motivi all'incarico, comunicandolo entro 48 ore dalla notifica all'anagrafe (in forma scritta o per via telefonica).
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