Elezioni in Italia/Ufficio/Scrutatore: differenze tra le versioni

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L'iscrizione avviene presso l'Anagrafe del Comune di residenza, aperta a tutti i cittadini che hanno più di 18 anni e dunque godono dell'elettorato attivo e passivo. L'iscrizione dura a vita, eccetto due casi: decade e va ripetuta nel caso di cambio del Comune di residenza, e in caso di rifiuto di una nomina.
 
La nomina è compito di una Commissione Elettorale che si riunisce in udienza pubblica adunanza nella sede del Comune e assegna gli incarichi per tuttitutte ile seggisezione elettorali presenti nel territorio. Indel passatoComune. laComunicazione nominadella avvenivariunione tramiteè sorteggioaffissa aldue computergiorni (leggeprima n.nell'albo 95pretorio deldell'edificio 1989),comunale. mentreMembri attualmentee lapoteri chiamatadella èCommissione direttaElettorale esono nominativadisciplinati (leggedal D.P.R. n. 270223 del 2005)20 marzo 1967.
 
In passato la nomina avveniva tramite sorteggio al computer (legge n. 95 del 1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (legge n. 270 del 2005).
La Commissione deve votare all'unanimità un insieme di persone fra gli scritti all'albo. Qualora dopo le prime due votazioni non si raggiunga l'unanimità, ogni membro della commissione può proporre 2 nomi e si vota a maggioranza. In caso di parità, si dà la precedenza al candidato più anziano.
 
La Commissione deve votare all'unanimità un insieme di persone fra gli scritti all'albo. Qualora dopo le prime due votazioni non si raggiunga l'unanimità, ogni membro della commissione può proporre 2 nomi e si vota a maggioranza. In caso di parità, sidei voti, laè precedenzaproclamato aleletto candidatoil più anziano di età.
 
La riforma segna un ritorno al sistema in vigore dal 1948 al 1992, che prevedeva una ripartizione dei 5 scrutatori proporzionale ai voti dei partiti nella precedente elezione. Anche il Presidente era designato dalla Cortedi appello, ma su indicazione dell'ufficio elettorale del Comune.
 
La Commissione elettorale può adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità. L'incarico elettorale è anche visto come un primo modo per avvicinare i giovani alla politica. Un secondo criterio possibile è quello di bilanciare persone alla prima esperienza elettorale con altre che in passato hanno già svolto l'incarico, e di bilanciare l'assegnazione a persone con tessere di partito, che dichiaratamente appartengono ad uno schieramento, in modo da garantire una rappresentanza a maggioranza e opposizione. A questa forma di equilibrio politico, critica nelle votazione delle schede elettorali da annullare, già contribuisce la partecipazione dei rappresentanti di lista.