Elezioni in Italia/Ufficio/Scrutatore: differenze tra le versioni
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La nomina è compito di una Commissione Elettorale che si riunisce in udienza pubblica nella sede del Comune e assegna gli incarichi per tutti i seggi presenti nel territorio. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio al computer (legge n. 95 del 1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (legge n. 270 del 2005).
La Commissione elettorale può adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità. L'incarico elettorale è anche visto come un primo modo per avvicinare i giovani alla politica. Un secondo criterio possibile è quello di bilanciare persone alla prima esperienza elettorale con altre che in passato hanno già svolto l'incarico, e di bilanciare l'assegnazione a persone con tessere di partito, che dichiaratamente appartengono ad uno schieramento, in modo da garantire una rappresentanza a maggioranza e opposizione. A questa forma di equilibrio politico, critica nelle votazione delle schede elettorali da annullare, già contribuisce la partecipazione dei rappresentanti di lista.
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