Bivona/Il circondario storico: differenze tra le versioni

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Nell'ambito di ogni singolo comune, il consiglio comunale (composto da cittadini maschi, alfabeti, di età superiore a 25 anni, selezionati su base censitaria, professionale o accademica) eleggeva la giunta; il sindaco, invece, veniva nominato direttamente dal re<ref name=settantacinque>{{cita|Antonino Marrone, 1996|75}}</ref>. Il consiglio provinciale, formato da un numero di consiglieri proporzionato alla popolazione censita nei mandamenti che formavano un circondario, aveva funzione consultiva e deliberativa, e disponeva, come organo esecutivo, della Deputazione provinciale, composta dal governatore e da un numero prestabilito di membri eletti dal consiglio provinciale<ref name=settantacinque>{{cita|Antonino Marrone, 1996|75}}</ref>. Quest'ultimo, insieme con il consiglio comunale, poteva essere sciolto solamente dal sovrano<ref name=settantacinque>{{cita|Antonino Marrone, 1996|75}}</ref>.
 
===I problemi del circondario bivonese===
===La sottoprefettura di Bivona===
Il plebiscito per l'annessione della Sicilia al [[regno d'Italia]] sotto la sovranità di [[Vittorio Emanuele di Savoia]], svoltosi il [[21 ottobre|21]] ed il [[22 ottobre]] [[1860]], anche nel circondario di Bivona risultò ampiamente a favore dell'Unità d'Italia; ciononostante, proprio nel circondario bivonese si contò la più alta percentuale di voti contrari: su 667 voti contrari espressi in tutta l'Isola, infatti, il 34,5% (pari a 230 voti) si ebbe solamente nella circoscizione territoriale di Bivona.
 
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L'avvio del nuovo sistema amministrativo mostrò notevoli difficoltà soprattutto nel circondario di Bivona, l'unico nella provincia di Girgenti ad essere separato ''per difetto di strade e di telegrafo da ogni centro di governo''.
 
===La sottoprefettura di Bivona===
 
==Criminalità==