Chiesa di Santa Rosalia ([[XIII secolo|XIII]]-[[XIV secolo]]), sita nella parte bassa di Piazza Guglielmo Marconi.
Sulla data di fondazione della chiesa non si ha alcun dato certo: alcuni la pongono nel [[XIII secolo]], altri nel [[XIV secolo]], nel periodo in cui i Chiaramonte detenevano il potere signorile su Bivona. Secondo quest'ultima ipotesi, i potenti signori chiaramontani avrebbero introdotto nel paese il culto di Santa Rosalia, in quanto anch'essi palermitani.
La Chiesa di Santa Rosalia subì, nel corso dei secoli, diverse distruzioni e conseguenti ricostruzioni, dovute alla continua ricerca da parte dei bivonesi del sasso sul quale, secondo le credenze popolari, era comparsa più volte la Santa, e di altri segni della permanenza della vergine a Bivona. Alla fine del [[XVII secolo]] la chiesa venne dotata di un portale in stile barocco. Oggi l'edificio si presenta a navata unica con due piccole cappelle laterali, ed è dotata di sagrestia e campanile.
Al suo interno si trovano il Fercolo di Santa Rosalia, scolpito nel [[1601]], un crocifisso ligneo, alcune tele sette-ottocentesche e una piccola botola attraverso la quale è possibile osservare il tronco della [[quercia]] sotto la quale Santa Rosalia soleva pregare durante la sua permanenza nel bosco di Bivona.