Bivona/Religione a Bivona: differenze tra le versioni

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===Dal Risorgimento all'Unità d'Italia===
[[Immagine:Portapia.jpg|thumb|250px|right|La [[breccia di Porta Pia]], [[20 settembre]] [[1870]]]]
L'[[Ottocento]] siciliano fu caratterizzato dal passaggio dalla [[Storia della Sicilia borbonica|restaurazione borbonica]] al [[Risorgimento italiano|risorgimento nazionale]] e all'[[unità d'Italia]], avvenuta nel [[1861]]<ref name=quarantuno>{{cita|Antonino Marrone, 1997|41}}</ref>. Questo periodo risultò cruciale anche dal punto di vista ecclesiastico e religioso, in quanto la Sicilia subì il passaggio dallo stato confessionale dei Borboni allo stato laico sabaudo, in cui venne notevolmente ridimensionato il ruolo sociale, economico e politico del clero<ref name=quarantuno>{{cita|Antonino Marrone, 1997|41}}</ref>.
 
Pertanto il clero secolare siciliano, dopo avere sostenuto l'unità della nazione, negli [[Anni 1860|anni sessanta]] dell'[[Ottocento]] assunse un atteggiamento critico verso il governo, accusato di [[anticlericalismo]], soprattutto perché esso intendeva sopprimere le corporazioni religiose e conquistare [[Roma]] e lo [[Stato Pontificio]]<ref name=quarantuno>{{cita|Antonino Marrone, 1997|41}}</ref>.
 
Il [[10 giugno]] [[1865]] i religiosi bivonesi stilarono una convenzione reciproca tra il clero secolare e le comunità degli ordini religiosi ancora esistenti a Bivona, con la quale essi garantivano la propria ''assistenza ai funerali e la celebrazione dei divini uffici''<ref name=quarantuno>{{cita|Antonino Marrone, 1997|41}}</ref> e la propria cura nei riguardi dei sacerdoti secolari e regolari defunti<ref name=quarantadue>{{cita|Antonino Marrone, 1997|42}}</ref>.
 
La definitiva rottura tra il clero di Bivona e il governo italiano si ebbe il [[28 settembre]] [[1866]], quando venne rese esecutiva anche in Sicilia la legge di soppressione delle corporazioni religiose<ref name=quarantadue>{{cita|Antonino Marrone, 1997|42}}</ref>: in seguito a tale provvedimento, il clero bivonese reagì manifestando contro i progetti governativi che minacciavano l'autorità papale, e quando questi vennero realizzati (il [[20 settembre]] [[1870]] con la [[breccia di Porta Pia]]), i religiosi di Bivona decisero di isolare ed estromettere dalle cariche quei pochi sacerdoti che un decennio prima favorirono politicamente l'unità nazionale<ref name=quarantadue>{{cita|Antonino Marrone, 1997|42}}</ref>.
 
===La dottrina sociale della Chiesa===