Bivona/L'antica Giudecca: differenze tra le versioni

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*un documento del [[1489]], con cui il viceré Fernando de Acuña invitò i procuratori di ciascuna giudecca siciliana ad un Consiglio Generale;
*altri documenti del [[1492]], attinenti all'editto di espulsione degli ebrei dalla Sicilia.
 
===Storia===
La storia della comunità ebraica di Bivona è quasi del tutto sconosciuta: si conoscono le famiglie più agiate della Giudecca, ma non si conoscono i nomi di chi ricopriva le magistrature ebraiche all'interno della comunità. Sicuramente erano ruoli ricoperti da gente ricca e facoltosa, non solo a Bivona, ma anche nelle altre comunità siciliane.
 
===Demografia===
Dalla prima testimonianza sulla Giudecca di Bivona si deduce che la comunità, nel [[1454]], doveva aver superato il numero di quaranta famiglie (numero necessario per l'istituzione della sinagoga locale). Con il documento del [[1472]] si ha la conferma di una numerosa presenza di 70 famiglie (pari, all'incirca, a 300-350 persone), ovvero il 7% della popolazione bivonese. L'incremento demografico della Giudecca bivonese fu dovuta anche ai rapporti che essa intratteneva con la comunità ebraica di Palermo: numerosi ebrei palermitani operarono nel territorio di Bivona, alcuni addirittura si trasferirono nella cittadina agrigentina. Altro elemento che favorì la crescita della popolazione ebraica fu la nomina a ''Mastro Secreto del Regno'' conferita nel [[1474]] al signore di Bivona Sigismondo de Luna: con tale carica egli assunse il ruolo di "protettore" degli ebrei.
 
==Bibliografia==