Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-3: differenze tra le versioni

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corr. orotgr.
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La Cavalleria corazzata (armoured Cavalry)aveva invece compiti di esplorazione, con troop (compagnie) come unità base, uno squadrone (=battaglione) per divisione, una brigata (130 carri, 110 IFV, 24 semoventi, circa 80 elicotteri) per Corpo d'Armata. La combinazione di mezzi corazzati ed elicotteri era particolarmente curata nel caso delle unità di cavalleria, strutturate sopratutto per essere altamente mobili. Tant'é che gli squadroni assegnati alle divisioni non avevano carri armati ma solo Bradley, per svolgere missioni di ricerca, sicurezasicurezza sui fianchi e in avanti, ed interventi in combattimenti limitati quando necessario.
 
Il tutto era inquadrato nel nuovo concetto di Airland Battle, ovvero la blitzkrieg aggiornata con le tecnologie americane. Ora che il Patto di Varsavia si stava sgretolando, la necessità di fare strage di carri sovietici in marcia sulla Germania era molto diminuita; piuttosto le operazioni andavano ripensate in ambienti esterni all'Europa Centrale, come dimostrato dalla pronta riprova nel Deserto arabo. A dire il vero non tanto pronta, visto che sono occorsi 45 giorni per mandare finalmente i carri armati M1 nel deserto saudita, pur in assenza di una opposizione armata. In effetti, questo è stato uno dei motivi del programma C-17, che ha la caratteristica di portare i più pesanti rifornimenti fino alle retrovie dei campi di battaglia (se non oltre), cosa improponibile con i C-5. Le unità 'pesanti' in stile Europeo, dove i comandanti e le truppe erano assegnati al 'limes' tedesco, conoscendo un teatro di combattimento di pochi chilometri d'estensione, non si sarebbero più ripresentate; in un certo senso era la riproposizione della guerra di trincea (con 'elmetti' per soldati pesanti tra 10 e 56 tonnellate); ora invece servivano truppe proiettabili rapidamente e nel mondo, visto che non era semplice nemmeno per l'USAF spostare così tanti rifornimenti in poco tempo, idem anche per la possente US Navy e persino le navi 'preposizionate' con armi e mezzi non erano sufficienti: per supportare Desert Shield/Desert Storm vi fu uno sforzo impressionante, superiore persino a quello che potevano fare gli americani, tanto che riuscirono a spostare molti dei propri rifornimenti ricorrendo ad aiuti di nazioni 'amiche', persino della Cecoslovacchia. Nuove tecnologie e nuovi mezzi erano disperatamente necessari in tal senso: i C-17 erano stati richiesti in 210 esemplari, poi però ridotti a 120; costavano troppo persino rispetto a quello che valevano. Ma un cannone d'assalto da 105 mm (basato sul LAV o su qualche altro mezzo cingolato o ruotato) pesante 17 t poteva essere trasportato in 4 esemplari da un C-17 o 6 da un C-5. Ma questi mezzi 'leggeri', già studiati innumerevoli volte negli anni '80, non sarebbero riusciti ad ottenere risultati e la sostituzione degli M551 Sheridan (perché non semplicemente il riarmo con un 105 mm a lungo rinculo?) non avrebbe trovato risposte, visto che apparentemente, per accontentare gli strateghi americani ogni nuovo AFV doveva comunque essere grossomodo armato e corazzato come un M1 Abrams: troppo per qualunque tecnologia si usasse nella costruzione di un AFV così leggero. Ma in ogni caso, si pensava nel 1991 ad una forza leggera di 3-5 battaglioni corazzati leggeri (LAB), più un REeggimento di cavalleria per il XVIII Corpo, un nuovo LACR con 3 squadroni per 120 mezzi AGS. Lanciato ad occupare strisce d'atterraggio, opererebbero poi contro le forze di seconda linea e alle spalle di quelle di prima, operando una specie di concetto occidentale di 'desantya' alla sovietica (con ASU e BMD), costringendo le forze nemiche a concentrarsi e a cadere vittime dell'aviazione, che ovviamente dovrebbe garantire il supporto tattico.