Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Grecia-2: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Forze armate mondiali}} Quanto concerne gli aerei da combattimento, partiamo dal 1974, quando la prima linea greca era armata di F-84F, RF.84F, F/RF-5, F-104G e gli '''F-102'''. Que...
 
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[[Immagine:Corsair.sideview.fairford.arp.jpg|350px|left|thumb|Un F84F greco]]
Quanto agli '''A-7''', si tratta di aerei d'attacco con discrete capacità ognitempo ed eccellente capacità di carico e autonomia. L'A-7 era curiosamente la versione subsonica dell'F-8, in servizio dal 1957, e in volo dal 27 settembre 1965, per poi entrare in servizio -al posto dell'A-4- dal 1967. In tutto vennero realizzati oltre 1.000 aerei. La Grecia ne rimase interessata e dal '75 vennero consegnati i primi A-7, per un totale di 60 A-7H e 5 TA-7H alla base di Suda e per poco tempo, in un altro squadrone a Larissa.

Agli inizi degli anni '90 erano presenti in 47 superstiti dei 59 consegnati del tipo A-7H e 6 TA-7H biposto. L'ordine risaliva al 1974 per cui si può ben dire che questi aerei, assieme ai T-2, F.1 e F-4 rappresentassero la nuova generazione dei caccia tattici greci. Degli 60 A-7H, derivati da vecchi A-7 aggiornati, uno venne convertito in biposto (così spesso si parla di soli 59 aerei di questo modello), e solo nel 1978 altri 5 apparecchi, tutti biposto, vennero consegnati (così da formare il totale di cinque velivoli). Simile all'A-7E in versione terrestre, l'A-7 manteneva anche il gancio d'arresto, ali ripiegabili e il sistema di navigazione e attacco Navigation Weapon Delivery System o NWDS, assai sofisticato. L'addestramento avveniva con l'US Navy sulla base di Cecil Field, le consegne tra il 1975-77 per i Mira 340, 345 e 347, tutti operativi in missioni d'attacco antinave o TASMO. A dire il vero, gli A-7 sono capaci anche di volare a circa 11001.100 kmh e utilizzare missili AIM-9 e cannone Vulcan: talvolta è accaduto che questi monomotore hanno così compiuto missioni di intercettazione nonostante la loro natura fosse di macchine d'attacco e nonostante la grande varietà di aerei supersonici da caccia con la PA/EPA.
 
Nel 2009 la carriera del Corsair, efficiente ma mai particolarmente diffuso aereo d'attacco, si è ristretta all'ultima oasi greca. Infatti sia il Portogallo che la Thailandia non li hanno più in servizio. Quest'ultima in particolare li ha messi a terra nel 2007 in attesa dei Gripen, come del resto i vecchi AV-8S spagnoli. I Greci hanno circa 49 aerei modello E e H, infatti a questi ultimi, modello basico per la PA, sono sopraggiunti a dar loro man forte, nel 1992, altri 61 'E' ex-USN più 13 TA-7C biposto. Essi vantavano diverse innovazioni, come la sonda IFR, il FLIR AN/AAR-45, e altra avionica aggiornata.
 
I sostituti sono possibilmente l'EF-2000, o il Gripen, o anche altri F-16. Stranamente non vi è parola sul Rafaele, mentre in alternativa ai tipi di cui sopra (gli F-16C sono i più numerosi, almeno 99 in servizio e 20 in ordine), vi è l'F-18E. Pare che dopo la crisi dell'Ossezia dell'anno scorso i prodotti russi come MiG-35 e Su-35 siano andati fuori mercato per ragioni politiche. Ora gli A-7 sono in servizio con gli squadroni 335 e 336 e hanno avuto molta attività in passato, cimentandosi anche nel ruolo di intercettori, nonostante la loro velocità sia subsonica e la maneggevolezza non eccezionale. Tra i vantaggi, però, ve ne sono alcuni non tanto ovvi: la velocità massima è pur sempre elevata per missioni a bassa quota, e la mancanza di postbruciatore consente di usare la piena potenza per lungo tempo prima di andare in crisi di consumi; il cannone e i missili sono sufficienti per le azioni aria-aria, e l'emissione termica ridotta con un picco di appena 500 C° contro i 700 dell'F-16 (senza AB!) fa sì che l'aereo sia ingaggiabile proficuamente solo con un attacco ad ore sei. Anche se i pezzi di ricambio ceduti dagli americani sono stati molti, quando hanno rottamato la loro flotta di aerei, gli A-7 greci oramai hanno tra le 5.600 e le 9.000 ore di volo, un valore incredibile, e così si rende necessario sostituirli con qualcosa di più moderno e sopratutto, nuovo, anche se il carico bellico dell'A-7 resterà probabilmente un qualcosa di non raggiunto dai più nuovi e veloci caccia multiruolo. In effetti l'A-7 per raggio e carico bellico non è tanto distante da un Tornado e permette missioni d'attacco più potenti di quelle tipiche di macchine come l'F-16 e l'AMX (molto simile ad una moderna interpretazione, ma in 'minore', dell'A-7), con carichi normali di circa 12 bombe Mk 82 su distanze di 700-800 km.
 
Le fonti danno per presenti in servizio, tra gli altri aerei, anche 34 F-4 e 19 RF-4, oltre a 26 Mirage 2000EG e 17 M.2000-5. <ref>Sgarlato, Alberto: ''I Corsair greci'', Aerei Mar-apr 2009</ref>.
 
 
 
 
[[Immagine:Greek Dassault Mirage F-1CG special colors cheme 1.jpg|350px|right|thumb|Uno scherma molto insolito per il Mirage F.1, certo non il 'Blue Aegean' standard.]]
Ed eccoci ai '''Mirage F.1'''. Tentando di differenziare la propria linea di volo dall'acquisto di macchine solo americane, il governo di Atene ordinò nel 1974 40 Mirage F.1CG, che giunsero in sostituzione dei vecchi F-102 attorno al 1975 con consegne terminate nel 1977. La commissione greca però non acquistò anche i missili francesi, relegando i Mirage ai soli missili a corto raggio AIM-9 P, prima due, poi, dal 1984, quattro. Le unità sono state il 334 e il 342 Mira.
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Fino all'avvento degli F-16, gli F.1 vennero impiegati in maniera usualmente efficace nelle battaglie aeree non ufficiali sopra l'Egeo. Questo è stato vero al punto che, nei tardi anni '80 il 334 è stato trasferito al nuovo 126 Sminarkia Nakis (che significa gruppo da combattimento) a Iraklion, principale base aerea di Creta. L'armamento era solo di missili a corto raggio R.550 e AIM-9P-3, poi presumibilmente è arrivato anche l'aggiornamento con i tipi più recenti, ma sempre a corto raggio: nessun R.530 è stato comprato per questi aerei, riducendone le capacità belliche complessive, anche se in questo modo entravano in azione più leggeri e veloci. Però senza armi a medio raggio, costose e dall'efficienza complessiva assai dubbia, era impossibile acquisire un margine di vantaggio decisivo contro i caccia F-16 e si restava inferiori rispetto ai Phantom (gli F-104S turchi, pare, non abbiano avuto un uso effettivo degli Sparrow: forse erano nella configurazione con il Vulcan?). Durante il tentativo di mettersi in coda ad un F-16 turco, tuttavia, un F.1 greco si schiantò in mare, ma i Mirage si confermarono comunque dei temibili avversari, malgrado l'anemico motore, anche per i Fighting Falcon, uno dei quali a sua volta precipitò in mare dopo aver finito il carburante. Gli ultimi 28 Mirage, dopo un servizio ventennale nel 334 e 344 Mira (Gruppo) vennero addirittura offerti nel 2000 all'Aeronautica Militare Italiana, come caccia transitorio in attesa dell'EF-2000. Non se ne fece niente, se non altro perché il numero era troppo basso rispetto ai 32-35 richiesti, ma questa offerta dice molto sulla crisi della difesa aerea italiana dell'epoca.
La radiazione, dopo 28 anni di servizio, avvenne nel 2003, e a quel punto i 24 aerei superstiti volarono le ultime di 160.000 ore di volo, per una media di 40004.000 per apparecchio. Molti Mirage erano battezzati con i nomi di isole dell'Egeo e tutti ebbero una livrea dorsale blu scuro, chiamata 'Blue Aegean', tra le più eleganti e soprattutto efficaci per la mimetizzazione sopra le acque di questo mare. Due sono ancora in servizio come macchine sperimentali, e resteranno in servizio per qualche anno ancora.
 
[[Immagine:Mirage 2000EG.jpg|330px|left|thumb|Un '2000EG]]
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Quanto all'operatività del '2000, i piloti non sono rimasti molto soddisfatti<ref>Rollino, Paolo: ''I Mirage di Tanagra'', Aerei Ottobre 1992 pagg-16-20</ref>: a parte la mancanza dei missili più potenti di cui si è detto sopra, il fatto è che anche i sottosistemi non erano perfettamente messi a punto, specie il radar multimode RDM. In questo senso, i piloti greci consideravano il '2000 inferiore sia come caccia che come cacciabombardiere rispetto all'F-16. La cosa è stata tanto vera che gli ultimi 12 apparecchi ordinati sono rimasti congelati tra il 1989 e il 1992, ovvero non consegnati, in attesa che venissero risolti i problemi tecnici che presentavano. Certo fa impressione se si considera che i Mirage 2000 sono invece molto graditi ai piloti indiani, che ne hanno ricevuti 40 e poi altri 7 almeno con un ordine suppletivo. Nonostante la presenza dei MiG-29, di fatto i Mirage 2000 in India sono rimasti i più quotati caccia tattici fino all'arrivo dei Su-30. Questo per via sia dell'affidabilità che della capacità dei sistemi aria-suolo, superando in questo senso nettamente i MiG. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano gli Egiziani del raffronto Mirage-F16, visto che sono anche loro utenti di entrambi. I Taiwanesi, invece, non pare abbiano lamentele riguardo ai loro Mirage 2000-5 di ultima generazione, anche perché almeno al momento della consegna erano gli unici aerei dotati di armi a medio raggio a guida radar attiva della loro aviazione, oltre che di un'eccezionale radar leggero di ultima generazione, l'RDY.
 
In ogni caso, i Mirage 2000 sono aerei capaci di mach 2.,3 e come intercettori puri vengono spesso preferiti all' F-16, grazie sopratutto all'ottimale aerodinamica (a delta) per le quote e velocità elevate. I sistemi per l'attacco al suolo, invece, non pare abbiano soddisfatto appieno, se è vero com'era vero all'epoca, che venivano programmate poche missioni d'attacco, di fatto considerando i Mirage come caccia da alta quota<ref>Rollino, Paolo: ''I Mirage di Tanagra'', Aerei Ottobre 1992 pagg-16-20</ref>.
 
[[Immagine:050618-F-16-GR-01.jpg|350px|right|thumb|]]
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Nell'ottobre 2002 venne consegnato il primo dei nuovi F-16 greci, forniti sempre in conto FMS (e con serial conseguentemente dell'USAF, di cui gli ultimi 3 numeri sono visibili sulle code) con il contratto 'Peace Xenia III', iniziando dai biposto come da richiesta del cliente. Le consegne hanno avuto luogo fino al 2004 e hanno riguardato i 340 e 343 Mira, con 20 aerei monoposto ciascuno, oltre ai biposto.
 
Con l'assegnazione di questi ultimi di 130 F-16, la PA si è assicurata uno degli aerei più capaci della famiglia Fighting Falcon. E pensare che già coi primissimi esemplari gli israeliani riuscirono nel bombardamento di Osirak, raid su di un raggio di quasi 10001.000 km: questi F-16 hanno un'avionica almeno di due generazioni successiva, e in più il 50% di carburante in più. Questi aerei, per quanto leggeri, sono delle macchine specializzate per attacchi ognitempo e a lunga portata, un deterrente notevole anche per i vicini turchi. Anche se modernissimi, di fatto hanno un ruolo simile a quello dei vecchi Corsair II. Fino all'arrivo degli EF-2000, sempre che mai accada, resteranno i più moderni aerei da combattimento greci, ora che la PA del resto è ridotta a qualche decina di Phantom aggiornati, alla quarantina di Mirage 2000 -non aggiornati-, ad eventuali A-7 ed F-5 in riserva (mentre gli F-104 sono stati radiati nel '93), e al grosso degli F-16 consegnati. Di questi, vale ricordare ancora che sia i Block 50 che i -52 di ultimissima generazione sono intesi maggiormente come aerei d'attacco o multiruolo, in netta controtendenza rispetto ai primi Block 30 che erano sopratutto aerei da caccia e intercettori. Anche con l'arrivo degli EF-2000, il compito dell'attacco a lungo raggio resterà appannaggio degli F-16 Block 52 che verosimilmente hanno un'autonomia largamente maggiore, specie a bassa quota.
 
===Armi di bordo===