Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Svizzera-2: differenze tra le versioni

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{{Forze armate mondiali}}
==Al 2008<ref>da wiki.en</ref>==
==Aereonautica svizzera<ref>Da Fé, Giuliano: L'Aviazione federale svizzera nel XXI secolo', RID Novembre 2006, pagg. 54-61 </ref>==
Attualmente le F.A. svizzere hanno un servizio di coscrizione obbligatoria che si estende tra 17 e 34 anni, ovviamente non continuamente. I sottufficiali arrivano a 36 anni e gli ufficiali superiori fino a 52. Le persone tra 19 e 49 anni sono 1,707 mln di ragazzi e 1,662 di ragazze (stime al 2005), di cui rispettivamente 1,375 e 1,342 abili al servizio militare. Ogni anno arrivano all'età militare 46.320 ragazzie e 43.829 ragazze (e così anche in Svizzera si conferma la riduzione della popolazione femminile rispetto a quella maschile, un segno che in biologia starebbe a significare declino, tipico delle specie residuali come il Varano di Komodo). Le spese sono 4,78 mld di franchi svizzeri o 4 mld di dollari (all'anno fiscale 2006), pari allo 0,9% del PIL.
Le F.A. sono tutte note come Schweizer Armee, suddivise nel corpo d'aviazione e terrestre, ma anche in esercito regolare e milizia, come abbiamo già visto in precedenza. L'esercito federale svizzero è erede delle truppe cantonali, diventate 'federali' nel 1848, quando divenne illegale per ciascuno dei cantoni fare guerre o stipulare pace da solo. La Costituzione proibiva un vero e proprio esercito (max 300 persone più la polizia), metre la coscrizione diventava obbligatoria, per un livello pari al 3% della popolazione e una riserva del 4,5%, ovvero un totale di 80.000. Sembrava grossomodo quanto necessario per le necessità di difesa della Confederazione erede di quegli Elveti sconfitti duramente da Cesare (che in una sola battaglia, grossomodo, massacrò un ammontare analogo di guerrieri, ma erano altri tempi). Seguiranno mobilitazioni come quella del 1871 durante la guerra franco-prussiana, repressioni di lavoratori ecc, e nel 1874 una revisione della Costituzione al paragrafo 19 annunciò la costituzione di un esercito basato su ogni cittadino abile, arrivando a 700.000 e passa effettivi, e poi, teoricamente, durante il XX secolo, a 1,5 mln, ovvero in proporzione alla popolazione un esercito inferiore solo a quello israeliano.
Grazie all'impressione fatta dagli Svizzeri a Guglielmo I la nazione venne salvata da un'eventuale invasione, anche se l'influenza spagnola arrivò anche lì uccidendo molti soldati mobilitati per l'emergenza della I GM. Anche nella pacifica Svizzera vi erano delle manifestazioni, alle volte di lavoratori (specie quelli addetti ai pericolosissimi tunnel sotto le montagne, tipo il Gottardo), alle volte di ant-fascisti, contro cui nel 1932 fu mandato l'Esercito. Quello che non ebbe il coraggio di fare l'omologo italiano con la marcia su Roma, lo fecero a Ginevra i soldati, ma contro chi dimostrava la sua disapprovazione per la fascistizzazione dell'Europa (anche in Germania l'aria stava cambiando in fretta), uccidendo 13 manifestanti disarmati. Questo causò un colpo durissimo alla fama dell'esercito svizzero, che non è mai stato dimenticato dai movimenti pacifisti e di sinistra. Questi incidenti vennero anche causati dalla volontà (tipica di fatti del genere) di far contrapporre ai cittadini dei soldati provenienti dalle campagne (conservatrici e poco 'attente' a certe sottili concezioni politiche: la contrapposizione tra campagne e città è stata spesso determinante nelle repressioni e guerre civili). L'ultima mobilitazione generale dell'esercito avvenne naturalmente durante la II GM al comando del gen. Henri Guisan.
 
Dopo i decenni della Guerra fredda, per fortuna senza altri problemi di questo genere, nel 1989 l'esercito svizzero venne scardinato largamente dal successo di un'iniziativa nata dal Gruppo per la Svizzara senza un esercito, che ebbe il 35,6% dei consensi. La riforma che ne seguì tenne conto di ciò e in generale, della riduzione del pericolo del dopo-guerra fredda, riducendo la forza a 400.000 effettivi con l'Aremee 95. Forse anche per questo, con questa riduzione, la seconda iniziativa popolare del 2001 ebbe solo il 21,9% dei sostegni all'abolizione totale dell'Esercito. Nel 2004, però, la semplice constatazione che la minaccia era pressoché sparita a tutti i confini, fece sì che la ben armata Svizzera riducesse le truppe (beninteso considerando i riservisti, dato che l'esercito permanente è sempre stato molto ridotto e con il compito più che altro di addestrare le reclute) ad appena 220.000 con il progetto Armee XXI, approvato nel maggio 2003, quando la Milizia era ancora forte di 524.000 effettivi. Poi divennero 220.000 di cui 80.000 riservisti. Attualmente i soldati pientamente professionisti sono appena 3.600, più i coscritti e volontari. Nonostante la riduzione, non è più possibile rimandare per gli studi universitari. Tuttavia un terzo dei ragazzi sono esclusi per vari motivi dall'uniforme, vestendo però i compiti di protezione civile o servizio civile.
Ovviamente, data la complessità della Svizzera, l'istruzione viene fatta tenendo conto del linguaggio d'origine delle reclute, eccetto che i 'Romanzi' che vengono istruiti in tedesco, in ogni caso, per semplificare la convinvenza, si suppone che tutti gli Svizzeri in età militare debbano conoscere almeno due lingue della confederazione. Le donne non sono obbligate al servizio ma possono farlo come volontari, sebbene le 2.000 soldatesse non sono considerate per l'uso di armi eccetto che per autodifesa, per il resto hanno gli stessi diritti e doveri degli uomini.
 
La competizione per entrare nell'aviazione, oramai ridotta numericamente a poca cosa, è molto alta per i piloti e parà, che già da 16 anni si allenano nel tempo libero. Per le truppe di terra vi è una nuova categoria, cosidetta 'coscritti con singola scadenza', ovvero persone che servono per 300 giorni di fila. La differenza è che dopo non devono essere richiamati di continuo ogni anno per mantenersi aggiornati. Ma non possono essere più del 15% del totale, gli altri sono invece tenuti ad un servizio di 18-21 mesi e poi 3 settimane per anno (4 per gli ufficiali) fino ad un totale di giorni prestabilito, oppure entro i 26 anni. Dopo di che diventano riservisti, carica mantenuta fino a 32 anni. Naturalmente per i soldati che vogliono fare carriera devono fare un iter diverso e professionale, anche se, dato il tempo di servizio molto allungato in caso degli ufficiali superiori, non sempre vi è tutta questa volontà di salire di grado. In ogni caso, con la riforma attuale, il soldato può essere promosso al massimo a sergente, ma non più a tenente, cosa non molto desiderata a dire il vero, perché la vita da sergente è più attiva e meno afflitta dalle scartoffie. Per il servizio particolare, quello delle Guardie Svizzere fornite al Vaticano, bisogna essere cattolici e con addestramento basico militare già fatto in Svizzera.
 
Quanto alla Marina, ovviamente essa non esiste come tale, ma vi sono piccole navi da pattuglia,una decina armate con due 12,7 mm, per controllare essenzialmente i grandi laghi svizzeri, come quello di Ginevra e Lucerna, nonché il Lago Maggiore.
 
 
 
Ministri della Difesa dal dopoguerra ad oggi:
 
:1940-1954: Karl Kobelt
:1955-1966: Paul Chaudet
:1967-1968: Nello Celio
:1968-1979: Rudolf Gnägi
:1980-1983: Georges-André Chevallaz
:1984-1986: Jean-Pascal Delamuraz
:1987-1989: Arnold Koller
:1989-1995: Kaspar Villiger
:1996-2000: Adolf Ogi
:2001-2008: Samuel Schmid
:2009-: Ueli Maurer
I Gradi sono ovviamente multilingue, qui in Tedesco, Francese e Italiano:
 
*Rekrut (Rekr)/ recrue (recr) / recluta (recl)
*Soldat: (Sdt) / soldat (sdt) / soldato (sdt)
*Gefreiter (Gfr) / appointé (app) / appuntato (app)
*Obergefreiter (Obgfr) / appointé-chef (app chef) / appuntato capo
 
Sottufficiali:
*Korporal (Kpl) / caporal (cpl) / caporale (cpl)
*Wachtmeister (Wm) / sergent (sgt) / sergente (sgt)
*Oberwachtmeister (Obwm) / sergent-chef (sgt chef) / sergente capo
*Feldwebel (Fw) / sergent-major (sgtm) / sergente maggiore
*Fourier (Four) / fourrier (four) / furiere
*Hauptfeldweibel (Hptfw) / sergent-major chef (sgtm chef) / sergente maggiore capo
*Adjutant Unteroffizier (Adj Uof) / adjudant sous-officier (adj sof) / aiutante sottoufficiale
*Stabsadjutant (Stabsadj) / adjudant d’état-major (adj EM) / aiutante di stato maggiore *Hauptadjutant (Hptadj) / adjudant-major (adj maj) / aiutante maggiore
*Chefadjutant (Chefadj) / adjudant-chef (adj chef) / aiutante capo
 
Ufficiali inferiori:
*Leutnant (Lt) / lieutenant (lt) / tenente (ten)
*Oberleutnant (Oblt) / premier-lieutenant (plt) / primo tenente (Iten)
*Hauptmann (Hptm) / capitaine (cap) / capitano (cap)
 
Ufficiali superiori:
*Major (Maj) / major (maj) / maggiore (magg)
*Oberstleutnant (Oberstlt) / lieutenant-colonel (lt col) / tenente colonnello
*Oberst / colonel (col) / colonnello
*Brigadier (Br) / brigadier / brigadiere
*Divisionär (Div) / divisionnaire / divisionario
*Korpskommandant (KKdt) / commandant de corps / comandante di corpo
*General / général / generale / General OF-9 (questa figura, però, è nominata solo in tempo di guerra e per adesso questo è accaduto solo 4 volte).
 
 
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La struttura di comando è in tempo di pace sotto il controllo del Chef der Armee, che riferisce al capo del Dipartimento difesa e al Consiglio federale. Attualmente tale carica è ricoperta da André Blattan (Korpskommandant)che deve far dimenticare il predecessore R.Nef, coinvolto in molestie sessuali nel 2005. In tempo di guerra o di crisi, l'Assemblea federale elegge un Generale come comandante in capo (Oberbefehlshaber der Armee). Le forze operanti al di fuori della Svizzera talvolta sono dirette da comandanti con un grado diverso da quelli normalmente esistenti, come nel caso dell'impegno in Corea.
 
Per i servizi d'intelligence, vi è il sistema ONYX, una specie di piccolo 'Echelon', lanciato nel 2000 per sorvegliare le comunicazioni satellitari di ogni tipo (fax, telefono e internet), e completato nel 2005 con tre siti sul territorio nazionale. Come gli altri sistemi del genere, filtra dalle comunicazioni le parole chiave, un pò come nel caso americano 'Bush-Bomba' (che a scriverlo nello stesso messaggio, almeno qualche anno fa, significava ritrovarsi schedati da Echelon, altro che intercettazioni giudiziarie e rispetto della privacy). Questi sistemi stanno diventato sempre più diffusi a livello mondiale (qualcuno ricorderà forse 'Nemico pubblico', film del '99) e in quest'ottica da 'Grande fratello' tutti siamo sempre più spiati, dalle telecamere quando ci muoviamo in strada alle Email. Alle volte questo aiuta, ma il più delle volte fa solo il gioco dei 'poteri forti'. Per esempio, nel 2006 il giornale Sonntagsblick riportò che tramite Onyx era stata spiato un fax egiziano che parlava di campi di detenzione segreti nell'Europa orientale, la cosa non venne confermata ma il giornale si è ritrovato sotto accusa già il giorno dopo per avere reso noti documenti segreti (il che significava indirettamente che questi documenti esistevano).
 
L'interesse svizzero per la propria sicurezza, del resto, è almeno motivato dalle missioni ONU che spesso vengono portate avanti anche con le sue truppe, per esempio nel 1996-2001 la missione SHQSU in Bosnia con un piccolo numero di soldati basati a Sarajevo, sia pure disarmati. Erano riconoscibili per il caratteristico basco giallo. Il SWISCOY è invece la missione in Kosovo. La missione in Corea, esistente dopo l'armistizio, ha ancora 5 svizzeri in zona per controllare la DMZ.
 
L'esercito svizzero non è scevro da critiche, incluso l'acquisto degli F-18 Hornet, sottoposti al famoso referendum che vide tuttavia i sì vincere con oltre il 57% dei voti. I militari sono criticati perché cercano di giustificare la loro esistenza facendo lavori 'socialmente utili', ovvero proteggere ambasciate e servizi di sicurezza vari, visto che la polizia locale non è in grado di farlo, tanto che per il Forum economico di Davos è necessario affidarsi alla Germania per il servizio d'ordine. Il movimento contro l'esercito o GSoA è ancora attivo e in particolare verso i programmi aeronautici, i più costosi ed 'evidenti' per l'opinione pubblica.
 
Tornando alla coscrizione, questa dovrebbe essere tale da coinvolgere i cittadini fino a 30 anni con i richiami, ma visto che l'alternativa dopo i 25 anni è pagare il 3% in più di tasse, raramente scelgono di farsi richiamare. La loro pratica con l'esercito inizia a 17 anni con la lettera di precettazione, a 18 vi è un giorno di visita e coordinazione sugli indirizzi futuri, per esempio, se si tratta di aviazione, sarà poi necessario un tempo di 2 anni nella scuola di volo, prima ancora del servizio militare. Chi vuole fare il servizio civile deve spiegarlo e richiederlo al suo Cantone prima del tempo di servizio. L'età per fare il servizio sarebbe 19, ma spesso si pospone a 20 per ragioni di scuola, e con l'università è possibile rimandare fino a 23.
 
L'arruolamento ufficiale inizia 3-6 mesi prima del servizio vero e proprio, con la visita di 2-3 giorni, durante i quali sono anche possibili i ricorsi con appositi certificati medici o dichiarazioni di obiezione di coscienza. Se si è esentati si pagano il 3% in più di tasse.
 
Il 60% dei coscritti vengono arruolati per un periodo di 260 giorni per le reclute, 500 per sottofficiali e 600 per gli ufficiali. E' una pratica comune portare a casa uniformi e fucili per essere subito pronti (si potrebbe dire 'minuteman') in caso di mobilizzazione, con tanto di una minima riserva di 50 colpi in un contenitore sigillato, da usarsi per autodifesa durante il tragitto per i punti di mobilitizzazione. Tramite i punti di mobilitizzazione, dove vi sono altre armi e munizioni, tutto il processo è molto rapido ed efficiente, tanto che si stima di potere mobilitare l'esercito e la milizia entro 12 ore dall'allarme.
 
L'addestramento base, come già detto, dura 18 o 21 settimente: 7 di istruzione basica, sei di istruzione specifica e 5 o 8 di servizio effettivo. I caporali hanno invece 3 settimane di specializzazione, 6 di specializzazione per il loro grado e 5 o 8 di servizio effettivo; i sergenti invece, 3+19+6/9. Così a salire, tanto che un tenenete ha 3 settimane di istruzione specializzata, 34 per il suo grado, e 6-9 di servizio. I Granatieri (fanteria corazzata) hanno invece 25 settimane d'addestramento. Più ancora l'ADD, un'unità simile al SAS formata di recente, ha soldati tutti professionisti e con 18 mesi di addestramento consecutivi.
 
Passato il servizio militare, come si è detto, continuano gli obblighi con 3-4 settimane l'anno fino a 30 anni.
 
Le scatole sigillate di munizioni tali devono restare tranne che in caso di emergenza, è severamente proibito farne un qualunque altro uso; dall'estate del 2007 non sono più forniti tali box di proiettili. Fino a 30 anni è richiesto l'impiego nelle sessioni di fuoco in poligono, e con un caricatore di 20 colpi è necessario tirare a segno con almeno 42 punti. Sennò, il coscritto dovrà a proprie spese comprare altri proiettili e ritentare, e se non ci riesce, potrebbe essere costretto a fare due settimane di addestramento complementare. Del resto non è difficile fare centro con il SiG-550, un fucile fatto apposta per i tiri a lungo raggio e di precisione.
 
Vi sono tante opzioni, per esempio, c'é chi può chiedere di fare il servizio militare senza armi, ma alle volte è necessario portarne una e allora gli viene dato un fucile di ..legno. Il servizio civile non va confuso con questa esenzione e dal 1996 è ammessa l'obiezione di coscienza, ma con un'avvertenza: la durata dello stesso, discusso ed eventualmente approvato dalle autorità cantonali, dura il 50% di più di quello militare vero e proprio, ovvero 390 giorni, come 'dissuasione' dall'eccesso di domande. C'é chi vuole fare qualcosa di mezzo, ovvero partecipare alla Protezione civile, altra opportunità di servire lo Stato ma senza armi in pugno. Ci vogliono due settimane di addestramento iniziale, e poi il fortunato (è senz'altro la 'migliore opzione') deve servire appena 2 giorni all'anno. Al solito, bisogna pagare il 3% di tasse in più, come nel caso degli esentati per ragioni mentali, religiose, fisiche o morali.
 
I volontari sono sottoposti ad un iter simile a quello del servizio di leva normale.
 
Tutto il personale riceve uno stipendio minimo, al solito più per ragioni psicologiche che pratiche: 4 franchi al giorno per le reclute; i comandanti arrivano a 30. Se il cittadino già lavora, lo stato gli dà anche l'80% del salario che percepiva lavorando e durante il servizio non è possibile licenziarlo (ma così non è immediatamente prima o dopo). Vi è anche un'assicurazione per gli studenti, lavoratori indipendenti e disoccupati, specie se hanno figli a carico.
 
Quanto alle strutture, il 95% degli Svizzeri ha un bunker di protezione, inclusi quelli che ospitano interi ospedali. Questi shelter sono sia pubblici che privati. Fortificazioni permanenti, opere di demolizione e trappole controcarri sono comuni, così come gli aerei sono protetti in caverne. Tutto questo viene dalle esperienze della II GM, per far pagare all'Asse eventualmente un alto prezzo per invadere la Svizzera, cosa che aiutò a lasciarla in pace, anche per via del prezzo elevato pagato per invadere i Balcani, Creta e la Russia. Solo negli anni '80 e '90 molte fortificazioni, oramai obsolete, sono state dismesse. Attualmente ve ne sono di importanti a S.Maurice, al passo del Gottardo e Sargans. Controllare i passi sarebbe una cosa vitale sia per un eventuale invasore che per gli svizzeri, che necessitano di importare molte risorse per la loro economia e quindi non tollererebbero la distruzione o la cattura dei passi più importanti.
 
Quanto alla struttura di comando, molti ufficiali non sono di carriera, e spesso provengono dalla milizia con 5 mesi di addestramento intensivo, specie nel condurre piccole unità tattiche. Questo è cambiato solo con l'Armee XXI che ha visto cedere di fronte alle richieste dell'economia svizzera, dato che gli ufficiali necessitavano di due anni di carriera lontano dalle loro occupazioni 'normali', così gli ufficiali svizzeri adesso seguono un percorso professionale simile a quello di altri ufficiali del mondo. Le scuole sono sotto il controllo della HKA dell'Esercito, che ha varie istituzioni per addestrare tutti i soldati e gli ufficiali richiesti. Attualmente i soldati professionisti e la milizia sono grossomodo pari in numero tra coloro che accedono ai posti di ufficiali.
 
 
'''Equipaggiamenti''':
 
*armi leggere: fucili SIG 550 / Sturmgewehr 90, SIG 510 / Sturmgewehr 57, pistole SIG P220, mitra Brügger & Thomet MP5 e MP-9, MTE-224VA; mitragliatrici MG51, MG55, FN Minimi, bombe a mano HG 85, lanciagranate mod 97, fucili Remington 870, Sako TRG-42 da 8,6 mm, e Hecate II da 12,7 mm
 
*Armi c.c.: razzi Panzerfaust 3, missili M47 Dragon (in radiazione), TOW
 
*Armi c.a.: FIM-92 Stinger
 
*Corazzati: 224 Panzer 87 Leopard WE (2A4); 580 APC M113 (Schützenpanzer 63), 347 Radschützenpanzer 93 "Piranha", 186 Schützenpanzer 2000 (CV9030), 110 Panzerjäger 90/Piranha I 6x6 (110); artiglierie semoventi con 224 M109 Panzerhaubitze 88/95 KAWEST; 329 mezzi pattuglia Eagle I e II/Aufklärungsfahrzeug 93/97
 
 
==Aeronautica svizzera<ref>Da Fé, Giuliano: L'Aviazione federale svizzera nel XXI secolo', RID Novembre 2006, pagg. 54-61 </ref>==
La Svizzera è una nazione pacifica e neutrale dal Congresso di Vienna del 1815 (quello che dichiarò illusoriamente la 'Restaurazione' dopo il ciclone napoleonico), eccetto per una guerra civile, assai breve ma certo misconosciuta ai più, accaduta nel 1847, e per le crisi legate alle guerre mondiali, in cui gli svizzeri ebbero anche modo di darsi da fare in combattimento. Nel 1891 l'Esercito svizzero, stavolta in splendido isolamento (ovviamente la Svizzera non ha una Marina) valutò di comprare un pallone d'osservazione e nel 1900 nacque a Berna una scuola per aerostati che servì per equipaggiare la compagnia aerostati dell'Esercito, istituita dal Consiglio federale nel 1897. Per gli aerei fu diverso e più difficile: dopo che già diversi aeroclub si stavano equipaggiando con apparecchi leggeri, onda lunga di quella splendida invenzione d'oltreoceano (al di là dei tanti 'padri' dell'aviazione), e alla fine, nel 1911 l'Esercito provò un Dufaux Tipo 5. Ma non v'erano soldi per assistere questi progetti, fino al 1912 con una colletta collettiva di 1.7 milioni di franchi che permise di aprire aeroporti e comprare aerei come 2 Bleriot XI, 1 Aviatik C.1, 1 M.S. Mo.35FG Helene, in tutto una decina di aerei disponibili allo scoppio della guerra, nel 1914. Allora venne creato il Schweitzerische Fliegertruppe, e venne organizzzato un servizio che, sfruttando la neutralità della Svizzera, arrivò ad un centinaio di macchine entro il 1918, tra cui 20 Nieuport Bebe, ma anche locali. All'epoca era facile costruire un aereo, e la precisione della meccanica svizzera si poteva ben applicare; e così fu, con la Hafeli, che produsse biplani HD-1 e 2 nel 1916, e i DH-3 nel 1917. I primi vennero radiati entro il 1922, i secondi, realizzati in 110 esemplari, durarono invece fino al 1939. Anche la Wild produsse una serie di apparecchi chiamati Spezial, prodotti un una trentina di esemplari. Con mezzi tanto raccogliticci fu possibile comunque organizzare, nel 1914-18, 40.000 missioni con 73 piloti brevettati (erano 8 all'inizio della guerra). Vennero perduti dozzine di aerei in 98 incidenti gravi, cosa apparentemente inspiegabile senonché le perdite umane furono di 12 aviatori, la maggior parte degli aerei andò distrutta in maniera incruenta. Anche così si trattò certamente di perdite umanamente dolorose. Nel primo dopoguerra vennero costruiti altri aerei, i DH-5, e alcuni Spezial, ma nell'insieme l'aviazione fu assai trascurata. Solo nel 1930 si vide un riarmo, ancora una volta per la pressione pubblica. Allora vennero stanziati 14 milioni di franchi, e finalmente arrivarono aerei moderni come 65 Dewoitine D-27, 60 Fokker C-V, 90 bombardieri tattici C-35. Aeroporti sorsero a Payenne, Thurne, Bellinziona, Berna etc. Nei tardi anni '30 vennero comprati i migliori caccia europei disponibili: i Morane-Saulnier MS.406H e i BF-109E. I primi arrivarono a raggiungere 291 esemplari tra il 1939 e il 1943. Dopo le amare esperienze dell'invasione della Francia si può ironizzare sull'eccellenza degli MS.406: eppure, all'epoca una macchina di costruzione economica, robusta, con carrello retrattile, abitacolo chiuso, motore a cilindri in linea, eccellente agilità e un poderoso cannone da 20 mm HS. Surclassato dai Bf-109E, era in ogni caso un apparecchio non disprezzabile. Stranamente non vennero comprati aerei italiani, quando di questi ne venivano esportati a dozzine durante gli anni '30, anche nelle vicine Francia e Austria. Non era nemmeno un fatto politico, perché arrivarono per l'appunto anche i Bf-109, quelli i cui fratelli avrebbero sterminato gli MS-406 nel 1940. Ma nell'aviazione svizzera entrambi si ritrovarono nella stessa barca. I Bf-109 erano sia D che E e arrivarono in 40 esemplari. L'aviazione svizzera era nel frattempo stata ribattezzata Schwizerische Flugtruppe dal 19 ottobre 1936.