Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iran: differenze tra le versioni

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Ma nonostante questo e la quantità di armi prodotte, nonché le relative munizioni, i prodotti più avanzati non sono presenti: nonostante anche il caccia-addestratore in prova, la necessità di armi è tale che solo la Russia è stata capace di porvi rimedio, per esempio con 30 Mi-17 per 150 milioni di dollari del 2001. Poi vi sono in trattativa altri MiG-29 oltre a quelli ex-irakeni e quelli russi (26 forniti), i Su-24 (idem, ex irakeni e sovietici), missili SA-10, SA-11, SA-15, SA-16 o IGLA-1E, radar Gamma DE e Casta 2E2, missili Granat/SS-N 21 Sampson, e molti altri tipi di armi e aerei SU-30 per rimpiazzare gli oramai invecchiati F-4 e F-14. Dall'altro lato è iniziata in piccoli numeri anche la produzione di cloni di AIM-54, anche se a basso ritmo.
 
Come missili antinave da segnalare i '''Kowsar''', un interessante sistema leggero, tra i più piccoli missili antinave mai costruiti. E' in servizio dal 2006 e le sue caratteristiche comprendono un peso di 100 kg di cui 29 di testata, lunghezza 2,507 m, diametro 18 cm, alette ripiegabili con apertura alare che passa da 45 a 58,7 cm quando distese. La gittata è di 15-20 km a circa 15 m di quota, e mach 0,8. Di fatto sembrerebbe assai simile all'AS-15TT francese, ma a quanto pare ha diversi sistemi di guida, forse TV, o IR o radar. E' lanciato solo da mezzi di terra con piattaforme mobili. Si dice che sia capace di resistere alle ECM, ma non è chiaro se si tratti di un'arma unica, oppure della produzione su licenza di due tipi diversi: il C-701 e il TL-10A cinesi. Sopratutto, questo missile avrebbe la taglia giusta per spiegare i danni limitati patiti dalla INS Hanit, che venne colpita da un misterioso missile o un drone il 14 luglio 2006, nell'imperversare della guerra contro Hezbollah. Questo fu una replica della tragica sorte dell'EILAT di 39 anni prima, ma quest'arma non era certo un grosso Styx e forse proprio la sua piccola mole ha impedito che venisse localizzata. Avesse Hezbollah tirato una salva più corposa o successive altre, forse gli Israeliani avrebbero davvero perso la nave e non solo qualche danno (pare che l'arma colpì una gru piuttosto che l'opera viva, da qui i danni limitati) e 4 marinai uccisi. Invece, un secondo missile colpì un mercantile egiziano, anche qui con danni, ma anche più pesanti, anche se senza vittime. Si pensava che si trattasse di C-802 o della copia iraniana Noor, ma queste armi, della taglia di un Exocet, non si sarebbero certo limitate a produrre danni superficiali, più consoni ad una piccola arma antinave come questa, della categoria AS-15 piuttosto che Exocet.
 
Un tipo di missile prodotto in loco è anche il Noor, copia iraniana del C-802 cinese, ordigno da oltre 100 km di gittata e 165 kg di carica esplosiva.
 
Ma non va dimenticato nemmeno il siluro Hoot, arma antinave a supercavitazione da quasi 200 nodi, praticamente lo SKVHAL russo introdotto in servizio con i 'Kilo' attorno al 2006. Peraltro il primo lancio è stato tirato da una nave di superficie contro un sottomarino bersaglio, il 2 e il 3 aprile 2006. Nonostante i proclami iraniani che questa sia un'arma indigena, è ben poco creduta tale ipotesi visto che la disponibilità dei Russi a fornire armi avanzate comprende anche i siluri, e che quest'arma ha le stesse capacità del tipo russo, che già è l'unica arma al mondo con tale velocità (praticamente è un missile subacqueo che si muove in un vuoto fatto da bolle d'aria da esso stesso generate).
 
 
Un'altra arma di produzione locale, ma non propriamente indigena come concezione, è il Khaybar KJ2002, arma in servizio dal 2004, circa 3 anni dopo la progettazione. Pesa solo 3,8 kg e la lunghezza della canna è tra 680 e 780 mm, a seconda dei tipi. Calibro 5,56x45 mm NATO, spara 800-850 c.min. con un raggio utile di 450 m. Deriva dal precedente S 5.56 del gruppo DIO. Questo fucile è un'arma bullpup, che discende in definitiva dall'originale Norinco CQ, il quale era peraltro un fucile convenzionale, la copia dell'M16A1 americano. Invece, dopo il riarrangiamento, l'arma è diventata simile al FAMAS francese. Tra le sue caratteristihe vi è un selettore di tiro a 4 posizioni, di cui una è dedicata alla oramai diffusa pratica di tirare 3 colpi, un modo per economizzare le munizioni per un fucile che altrimenti finirebbe i suoi 30 proiettili in poco oltre 2 secondi di tiro continuato. Si dice che sia un'arma a basso rinculo e molto precisa, con contruzione modulare e peso contenuto, con la canna del tipo più lungo e con i proiettili, in circa 3,7 kg. Esistono anche bipodi e baionette opzionali, anche se in verità, data la compattezza dell'arma, non ideali per un fucile bullpup. La costruzione è in due pezzi di plastica con dentro i meccanismi metallici di sparo. Interessante il nome, che è quello di un'oasi a 95 miglia da Medina, protagonista di una battaglia storica, ma anche la più grande colonia ebraica della penisola araba.
 
===IRIAF, 2003<ref>Fassari, Giuseppe: ''L'aeronautica iraniana'', Aerei maggio-giugno 2006</ref>===