Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Polonia-2: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Forze armate mondiali}} ==Aviazione== ===I caccia Lim 1/5<ref>''Strani MiG a Varsavia'', Rivista Aeronautica 1991</ref>=== I polacchi costruirono il loro MiG-17F Fresco C nonché il …
 
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Tutte le armi polacche moderne succedono dalla '''ViS wz.35''', un'arma disegnata nel '35 e realizzata in oltre 360.000 esemplari, in calibro 9x19 Para e pesante 950 gr oppure 1123 con 8 colpi. E' ancora un' ottimo progetto e un'arma ricercata dai collezionisti, una delle migliori pistole semiautomatiche della sua epoca e basata in larga misura sulla M1911 americana, con funzionamento a corto rinculo. Le prove dimostrarono che era stabile e molto accurata, grazie al suo rispettabile peso, e poteva conservare la sua affidabilità anche dopo oltre 6.000 colpi sparati. Ampiamente usata anche dai Tedeschi, per i quali continuò ad essere prodotta, essa era tuttavia assemblata alla Steyr, in Austria, perché era fin troppo ovvio il timore che queste armi, piuttosto piccole e facili da usare e nascondere, se fossero state realizzate interamente in Polonia potessero finire in mano alla Resistenza locale. Questo consigliò di realizzare le canne in Austria, oltre all'assemblaggio finale. Ma non fu difficile approntare fabbriche clandestine di canne e così la Vis venne presto ad essere parte dell'arsenale della guerriglia, associando alle canne le parti trafugate dalle fabbriche. Nel tardo 1944 tutta la produzione venne trasferita alla Steyr, e rimase, in forme sempre più semplificate, nelle catene di montaggio fino all'aprile 1945. Dopo la fine della guerra venne adottata in suo luogo, per il nuovo esercito polacco, la TT-33 sovietica, che peraltro era considerata inferiore all'arma indigena, ma che venne accettata per ragioni politiche e fabbricata a Radom. Come ultimo colpo di coda, nel 1992 una piccola serie di 27 pistole Vis venne fabbricata a Radom, per i collezionisti. Una piccola rivincita contro le avversità che si manifestarono contro il destino di quest'arma, che prima ebbe un breve servizio con le f.a. polacche, e poi con quelle d'occupazione tedesche, per essere infine rottamata con la liberazione sovietica e l'imposizione delle TT-43. Il settore delle pistole automatiche, in antitesi con mitra e fucili d'assalto, non ha mai visto i sovietici brillare particolarmente per efficienza e sicurezza delle realizzazioni e così fu anche in questo caso.
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Anche l''''RPG-76''' è una specialità polacca, in questo caso si tratta però di un ordigno c.c.. Il Komar (nome proprio) è in servizio dal 1980, anche se è stato progettato nel 1973. La sua particolarità è di ritornare al concetto base da cui sono nati gli RPG, ovvero il Panzerfaust. Questo significa un' ordigno molto semplice che in effetti pesa appena 2,1 kg totale, di cui 1,78 per il razzo. La lunghezza con calcio esteso è di 1190 mm. Il razzo, più piccolo dei normali RPG, è calibro 68 mm e penetra 260 mm di corazza, il suo motore a razzo è al solito calibro 40 mm e imprime una velocità di 145 m.sec (circa la metà degli RPG-7), per un raggio effettivo non superiore a 250 m. Il Komar porta quindi il nome che in polacco significa 'zanzara' ed è un pò una risposta al fatto che gli RPG-7 sono piuttosto ingombranti. Specie per le truppe aviotrasportate e altre unità speciali o leggere, questo significa che c'era spazio per un requisito per armi più piccole e così nel '71 l'Istituto militare polacco per la tecnologia iniziò il programma 'Argus' che inizialmente comprendeva possibilità sia di usare cannoni SR che lanciarazzi. Quest'ultimo venne scelto grazie all'esperienza del precedente PGN-60, e così la nuova arma è rimasta un lanciarazzi piuttosto che un mini-cannone SR come era il concetto originale padre degli RPG, ovvero il Panzerfaust. Parteciparono anche degli scenziati bulgari allo sviluppo di quest'arma inconsueta (in URSS, per lo stesso compito, si stavano clonando gli M-72 LAW americani come RPG-18, di calibro leggermente calato da 66 a 64 mm). Il prototipo venne presentato nel 1973, ma la collaborazione con la Bulgaria cessò ad un certo punto e questo sistema rimase un tipo esclusivo della Polonia. Lo sviluppo fu invero molto lungo, tanto che solo nel 1985 entrò in servizio come RPG-76 Komar. Dato che il piccolo calibro non gli consentiva di penetrare i carri armati moderni frontalmente (in verità questo è un problema anche di armi più grandi e sofisticate), essa è diventata un'arma di tipo specializzato per truppe non standard, prodotta a Niewiadowo. E' stata usata anche in Afghanistan dopo il 2001, ma nel 2003 essa è stata rimpiazzata da un piccolo numero di Carl Gustav, gli obicui cannoni SR portatili che offrivano maggiore potenza e flessibilità d'impiego.
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