Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iran: differenze tra le versioni

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/* Le armi dell'Iran
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I sistemi missilistici contraerei sono il SAYAD-1, copia dell'SA-2 o meglio dell'HQ-2 cinese, la sua versione -1A ha nuovi sensori di ricerca e lo SHAHAB è un tipo simile al Crotale francese o meglio allla versione HY-7 cinese. Non è chiaro da dove vengano questi missili: forse vennero catturati agli Irakeni nella guerra, come sosteneva la stampa occidentale nel 1999, o forse sono stati venduti dalla Cina visto che gli irakeni non pare fossero clienti di questo tipo di missile. In ogni caso, la gittata massima di questi sistemi d'arma radioguidati su piattaforma a 4 rampe è di 12 km e la quota di 5,5, per un peso di 84 kg e testata di 14. La centrale di tiro è la SKYGUARD svizzera, originariamente comprata per i cannoni binati da 35 mm.
 
Quanto riguarda l'artiglieria è ancora più complesso: i razzi leggeri da 107 mm FADGR 1 o HASEB, da 107 mm a 12 tubi o la loro versione mono o bitubo leggera; l'HADID che è il BM-21 con autocarro Mercedes 2634, impiegante anche razzi locali come il NOOR o il FADJIR. I BM-21 erano stati comprati anche dallo Scià in quanto non c'erano sistemi occidentali altrettanto efficaci ed economici, e la loro capacità di fuoco è ben conosciuta e rispettata. La versione da 30 tubi è su scafo dell'autocarro 4x4 Mercedes LA 911B. Poi si sale di livello e s'incontrano i razzi OGHAB da 230 mm e 45 km di gittata, su rampa tripla montata su autocarro Mercedes del tipo di cui sopra. 330 di questi grossi razzi vennero usati contro l'Irak. Poi ci sono i razzi da 240 mm e 43 km di gittata e 333 mm e 75 km di gittata del tipo FADRJ. La versione a 12 tubi da 240 mm ha avuto l'uso da parte di Hetbollah fin dal 1996, ed è stato usato contro Israele, su scafo Mercedes 6x6 del modello 2624. I guerriglieri anti-Israele come si sà sono ampiamente sostenuti dagli iraniani, inclusi i missili controcarri usati in quantità durante la guerra del 2006. Poi vi sono i razzi da 333 mm SHAHIN 1 da 13 km e 384 kg, e da 20 km e da 530 kg (la versione -2). Lo ZEZAL 2 da 610 mm pesa 3,5 t e raggiunge ben 200 km ed è il più grande di tutti i razzi iraniani; ma non vanno dimenticati anche i NAZEAT, la copia del FROG russo, in 6 versioni (almeno) da 356 o 450 mm e con peso di 830-18501.850 kg, gittata di 80-115 km e rampa di lancio Mercedes 2624 6x6 o un tipo russo 8x8.
 
Quanto ai semoventi d'artiglieria, il RAAD-1 è un semovente in servizio dal 1996. Si tratta di un altro prodotto del DIO, pesante 17,5 t, dimensioni 6,72 x 3,1 x 1,66 (più la torretta), e 4 d'equipaggio. Il suo armamento è un 2A18 da 122 mm, il motore un V-8 da 330 hp, che assieme alle sospensioni a barra di torsione ragantisce una velocità di 65 kmh. Raad significa tuono e
I semoventi d'artiglieria non sono poi trascurabili, con il RAAD 2 che è la copia dell'M109A1 (che l'Iran ricevette in ben 450 esemplari), ma più pesante -36 t- data la presenza di un obice da 155/39 mm che è la copia dell'M185 americano, e sopratutto lo scafo in acciaio anziché nel più costoso alluminio. Spessori fino a 20 mm sono impiegati nella costruzione. Ha una gittata di 18 km con munizioni normali e 24 con quelle a razzo, ma può avere anche cannoni a gittata prolungata. LA riserva è di 30 colpi. IL RAAD 2 ha uno scafo originale, ma con componenti come il treno di rotolamento a 6 ruote (uguale a quello del T-72) e diesel V-84MS da 840 hp con trasmissione SPAT 1200, di origine russa. La RAAD 2M ha invece il diesel boxer ucraino 5TDF da 700 hp del carro T-64. il semovente RAAD 1 è invece basato su scafo del BORAGH con torre clonata dal 2S1 e acciaio spesso fino a 17 mm. Grazie al motore da 330 hp arriva a 65 kmh, come il suo cugino più pesante, e ha un obice da 122/33 mm da 15 km di gittata. Non mancano poi le copie del 2A18, meglio noto come D-30 che è l'arma del RAAD 1, e l'M114A1 con canna da 39 calibri, forse rimasto allo stadio di prototipo.
di fatto è un'interpretazione locale del 2S1 con scafo Boragh in acciaio spesso fino a 17 mm. Arriva a 65 kmh e ha un obice da 122/33 mm da 15 km di gittata.
 
Quanto ai mezzi corazzati, il BORAGH di cui sopra è stato fatto dalla VEIG, Vehicle and Equipments Group. E' praticamente una sorta di copia del [[w:BMP-1|BMP-1]] che è presente in servizio in 200 esemplari, con 6 ruote doppie per lato come quelle dell'M113- pure questo è in servizio in 200 esemplari-, motore diesel non identificato da 330 hp, 75 kmh, 625 km di autonomia. Ha dieci fanti a bordo, ma solo una mitragliatrice da 12,7 mm. Così la versione BORAGH 2 ha cannone da 30 mm e lanciamissili RAAD, similmente ad un BMP-1/2.
 
Il Raad-2 è più potente, pare in servizio o in produzione dal 1997, con dimensioni analoghe ma obice da 155/39 mm HM44.
Poi ci sono i carri armati: 200 T-72S, 100 T-62, 100 Chieftain, alcuni M60A1, poi T-54/55/59/69. Molti sono stati catturati in guerra, per esempio i T-62, e anche alcuni T-72. I superstiti di 900 Chieftain e grossomodo altrettanti M-47, 48 e 60 costituiscono il resto della forza corazzata del periodo bellico, ma non mancano anche i carri cinesi ampiamente usati da entrambe le parti, e poi ulteriori acquisti come quello dei T-72S di terza generazione. Vi sono anche i carri ZULFIQAR,del 1994, con cannone da 125 mm HM50, prodotto dallo stabilimento Hadid, diesel da 1000 hp, ruote tipo quelle dell'M60. La produzione sarebbe iniziata nel 1997. Lo Shalid Kolah Dooz Industrial Complex ammoderna invece i vecchi carri russi-cinesi con pezzi da 105 mm e corazze reattive, designati T-72Z o SAFIR 74 (se ci sono le mattonelle ERA).
ISe semoventiil d'artiglieriaRaad-1 nonè sonouna poisorta trascurabili,di conclone del 2S1, il RAADRaad 2 che è la copia dell'M109A1 (che l'Iran ricevette in ben 450 esemplari), ma più pesante -36 t- data la presenza di un obice da 155/39 mm che è la copia dell'M185 americano, e sopratutto lo scafo in acciaio anziché nel più costoso alluminio. Spessori fino a 20 mm sono impiegati nella costruzione. Ha una gittata di 18 km con munizioni normali e 24 con quelle a razzo, ma può avere anche cannoni a gittata prolungata. LALa riserva è di 30 colpi. IL RAAD 2 ha uno scafo originale, ma con componenti come il treno di rotolamento a 6 ruote (uguale a quello del T-72) e diesel V-84MS da 840 hp con trasmissione SPAT 1200, di origine russa. La RAAD 2M ha invece il diesel boxer ucraino 5TDF da 700 hp del carro T-64. ilPare semoventeche, RAADusando 1munizioni èmigliorate, invecela basatosua suportata scafoaumenti delda BORAGH con torre clonata dal 2S1 e acciaio spesso fino15 a 1730 mm.km Grazierispetto al motoreprimo da 330 hp arriva a 65 kmhRaad, comee ille suomunizioni cuginosono più pesante,potenti e hadi undiversi obicetipi, datra 122/33cui mmun datipo 15a kmguid di gittatalaser. NonIl mancanocannone poisembra lepraticamente copiequello deldegli 2A18M109A1, megliol'M185. notoUna comeversione D-30migliorata, cheil èRaad-2M, l'armaha delil RAADdiesel 1,ucraino e5TDF l'M114A1al conposto cannadel davecchio 39V-8 calibri,e forseuna rimastovelocità alloaumentata stadioa di70 prototipokmh.
 
Non mancano poi le copie del 2A18, meglio noto come D-30 che è l'arma del RAAD 1, e l'M114A1 con canna da 39 calibri, forse rimasto allo stadio di prototipo.
 
 
Il Boragh della VEIG, è una specie di BMP-1 domestico, entrato in produzione anch'esso attorno al 1997: 13 t, dimensioni 6,72 x 3,1 x 1,66 m (senza torretta), 3+8 d'equipaggio, armamento base una 12,7 Mod.38, motore V-8 diesel da 330 hp, velocità 45-65+ kmh a seconda delle condizioni, raggio 550-650 km. Esso è nient'altro che il BMP cinese (noto anche come Type 86 o WZ-503), a sua volta copia del BMP sovietico, con una certa riduzione di peso e miglioramento di velocità e corazza. Il mezzo è ancora anfibio e provvisto di sistema NBC e IR di visione notturna. Tra i tipi più recenti, nel maggio 2002 si seppe della produzione di un mezzo di rifornimento, un portamortaio da 120 mm e il Boragh con torretta simile a quella del BMP-2. Quello che distingue di più il mezzo iraniano sono le 6 ruote doppie, simili a quelle dell'M-113 americano. L'arma di bordo ha 1.000 colpi (pochi, l'M113 arriva a 2.000). La versione IFV o BORAGH 2 ha invece il cannone 2A42 da 30 mm stabilizzato su due assi e mitragliatrice da 7,62 coassiale, più lanciamissili (probabilmente però si tratta del Raad e non dei tipi più moderni). Vi è anche una versione portamortaio da 120, una AT con lanciamissili Toophan. Il RAAD-1 è il Boragh con l'arma da 122 mm come quella dell'2S1 sovietico, e il Raad-2 che è arrangiato come M109, con pezo da 155/39 mm HM44 costruito dal DIO di Hadid, e sembra una copia dell'arma M185 dell'M109A1. Vi è poi un mezzo previsto per la lotta contraerea, con impianto da 23 mm.
 
Non ce ne sono molti: 40 nel 2000, 140 nel 2005, oltre al Kazakhstan che pare ne abbia una certa quantità.
 
 
Poi ci sono i carri armati iraniani, con un numero impressionante di tipi, anche se i numeri assoluti non sono parimenti elevati: 200 T-72S, 100 T-62, 100 Chieftain, alcuni M60A1, poi T-54/55/59/69. Molti sono stati catturati in guerra, per esempio i T-62, e anche alcuni T-72. I superstiti di 900 Chieftain e grossomodo altrettanti M-47, 48 e 60 costituiscono il resto della forza corazzata del periodo bellico, ma non mancano anche i carri cinesi ampiamente usati da entrambe le parti, e poi ulteriori acquisti come quello dei T-72S di terza generazione. Vi sono anche i carri ZULFIQAR,del 1994, con cannone da 125 mm HM50, prodotto dallo stabilimento Hadid, diesel da 1000 hp, ruote tipo quelle dell'M60. La produzione sarebbe iniziata nel 1997. Lo Shalid Kolah Dooz Industrial Complex ammoderna invece i vecchi carri russi-cinesi con pezzi da 105 mm e corazze reattive, designati T-72Z o SAFIR 74 (se ci sono le mattonelle ERA).
 
Forse i più interessanti sono i carri ZULFIQAR, del 1994, con cannone da 125 mm HM50, prodotto dallo stabilimento Hadid, motore diesel, ruote tipo quelle dell'M60. Si tratta di un progetto grossomodo dei primi anni '90 (attorno al 1993), in produzione dal 1996 sebene non in gran numero (100 esemplari circa del modello 1 entro il 2001, poi sono seguiti i 2 e i 3), è un mezzo da 36 t, dimensioni 7 x3,6 x 2,5 m, equipaggio 3-4 persone, armamento 125 mm e 7,62 mm, motore da 780 hp, velocità 70 kmh e autonomia 450 km.
 
Noto anche come Zolfaqar, è stato progettato dal Brig. Gen Mir-Younes Masuomzadeh, con sei prototipi già sperimentati nel 1997. Apparentemente è simile ad un T-72, ma in realtà ha una torretta squadrata di disegno locale, e le sospensioni sono quelle dei mezzi M48/60, così come le 7 ruote per parte. La trasmissione parrebbe uno sviluppo delle tecnologie americane, è designata SPA-1200, l'armamento è il pezzo 2A46 da 125 mm, e non è chiaro se dotato di caricatore automatico. Il DIO produce le munizioni di tutti i tipi necessari, tra cui le HE da 23 kg (3 kg di carica), non è chiaro se costruisce anche i tipi controcarri. Il sistema FCS è lo Sloveno EFCS-3 come quello dei T-72Z, vi è un LWR e corazze ERA protettive. Tra i tipi derivati, vi sono anche quelli del modello 3, che pare sarà anche disponibile all'export dal 2010, andando ad arricchire il già affollato mondo degli esportatori di carri armati, mezzi oramai in auge essenzialmente in Asia, dove continuano ad esservene delle considerevoli armate.
 
Lo Shalid Kolah Dooz Industrial Complex ammoderna invece i vecchi carri russi-cinesi con pezzi da 105 mm e corazze reattive, designati T-72Z o SAFIR 74 (se ci sono le mattonelle ERA).
 
Il T-72Z o Safir-74, è un mezzo da 36 t, dimensioni scafo 6,45 x 3,37 x 2,40 m (torretta inclusa), con 3 o 4 membri d'equipaggio. La corazzatura è grossomodo la solita per i carri della famigia T-54-55 (e cloni cinesi), ovvero molto consistente per il peso, anche se a scapito dell'abitabilità per le ridotte dimensioni disponibili: torretta frontale, 203 mm, lati 150 mm, 64 mm posteriore, 39 tetto; 97 mm scafo frontale superiore (a 55 o 60°), 99 mm parte frontale bassa (non è chiaro a che inclinazione), 79 mm lati superiori, solo 20 mm inferiori, 46 mm parte posteriore dello scafo, 20 mm pavimento e 30 mm tetto. Il che significa una considerevole protezione eccetto che sui fianchi inferiori, dove è malamente sufficiente per trattenere i colpi da 12,7 mm (forse una migliore redistribuzione della protezione, assai consistente superiormente, sarebbe stata migliore soluzione) e dove si fa per questo gran conto sulle ruote di grosso diametro (pesanti quasi 200 kg l'una). Questo 'tallone d'Achille' è rimasto anche su carri sovietici più moderni, anche se almeno gli M-84 Yugoslavi hanno introdotto dei rinforzi in tale settore. Il mezzo è anche dotato di corazze ERA, cannone M68 da 105 mm, armi da 7,62 e 12,7 mm, motore V-46-6 da 780 hp (come quello del T-72) e 65 kmh grazie anche alla sospensione basata su barre di torsione.
 
Questo carro del DIO è provvisto di cannone americano, motore ucraino, corazze ERA non è chiaro di quale tipo, e il sistema FCS Sloveno Fontana 3. Nell'insieme è un mezzo adeguatamente rivitalizzato, anche se ovviamente non è al livello dei migliori carri sul mercato.
 
Il ben più piccolo Tosan è invece un carro leggero basato sullo Scorpion britannico, in servizio dal '97 e con un cannone da 90 mm. Non ce ne sono molti, solo una ventina. Peso 8 t, dimensioni estremamente contenute di 4,9 x 2,2 x 2,1 m, 3 persone d'equipaggio, corazzatura di 12,7 mm, motore diesel anziché il Jaguar a benzina originario, è attualmente in 'produzione di massa' con tutte le riserve che si possono fare su tale affermazione di tanti programmi iraniani. E' un mezzo concepito per le forze di 'reazione rapida', in quanto aviotrasportabile, come del resto gli 80 Scorpion originali ancora in servizio. Oltre ad un cannone da 90 mm di tipo imprecisato, ma a pressione presumibilmente media-bassa (come quello dell'AML), ha un missile Toophan. La sua mobilità è tale, come degno discendente da una famiglia di mezzi d'esplorazione, da non richiedere mezzi portacarri grazie al suo ridotto peso e all'efficienza delle sospensioni e trasmissione. Questo lo rende autonomo rispetto ad eventuali portacarri e mezzi di supporto.
 
Il Cobra BMT-2 è un APC progettato entro il 1996 e in produzione dal 1997, con un cannone da 23 mm russo binato oppure un 30 mm, pure russo, tipo quello del BMP-2. Venne sperimentato già nel maggio 1996 come prototipo ed è prodotto assieme allo Zulfiqar.
 
 
I missili balistici sono anche presenti con i missili SHAHAB 3 da 1.300 km, programma iniziato nel '93, grazie anche ai motori nordcoreani e sistemi di telemetria di produzione cinese, ma i primi lanci di prova non hanno fatto molto successo con 2 successi su 7 lanci, nel poligono di Semnan. Le leghe d'acciaio sono pure nordocoreani e altri aiuti sono stati previsti dalla Russia. Lo SHAHAB 4 da 2.000 km. I missili tattici FATEH A-110 da 200 km forse la versione guidata dei razi ZEZAL 2.
 
Ma nonostante questo e la quantità di armi prodotte, nonché le relative munizioni, i prodotti più avanzati non sono presenti: nonostante anche il caccia-addestratore in prova, la necessità di armi è tale che solo la Russia è stata capace di porvi rimedio, per esempio con 30 Mi-17 per 150 milioni di dollari del 2001. Poi vi sono in trattativa altri MiG-29 oltre a quelli ex-irakeni e quelli russi (26 forniti), i Su-24 (idem, ex irakeni e sovietici), missili SA-10, SA-11, SA-15, SA-16 o IGLA-1E, radar Gamma DE e Casta 2E2, missili Granat/SS-N 21 Sampson, e molti altri tipi di armi e aerei SU-30 per rimpiazzare gli oramai invecchiati F-4 e F-14. Dall'altro lato è iniziata in piccoli numeri anche la produzione di cloni di AIM-54, anche se a basso ritmo.
 
 
===IRIAF, 2003<ref>Fassari, Giuseppe: ''L'aeronautica iraniana'', Aerei maggio-giugno 2006</ref>===