Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Austria: differenze tra le versioni

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[[File:Flag of Austria.svg|150px|left|]]
L''''[[w:Austria|Austria]]''', come nazione non esisteva nel 1945, ma essendo stata inglobata dalla Germania senza opporre resistenza, essa fu trattata da perdente e occupata dagli Alleati come accadde con la Germania, anche qui con 4 parti relative alle Potenze vincitrici. Del resto era qui che nacque Hitler, e specialmente i Soveitici non erano disposti a dimenticarsene. Nel '55 grazie ad una efficace azione di 'smarcatura' dalla Germania (specialmente nazista), l'Austria divenne indipentente, ma con una Costituzione che le vietava armi offensive, inclusa ogni sorta di missili e razzi (non ripetendo così la 'svista' che consentì di lasciare alla Germania post IGM la possibilità di sperimentarli in libertà). La situazione del piccolo Stato alpino, pur essendo neutrale come la vicina Svizzera, è rimasta quindi molto difficile, debole e incuneato com'era dentro il Patto di Varsavia e NATO. Non c'é mai stata una seria intenzione di respingere un'invasione di un nemico che sarebbe stato troppo forte comunque. La nazione austriaca è stata piuttosto scossa dalle violazioni aeree e dal fuoco d'artiglieria durante il 1991 e le cose sono un pò cambiate, poi c'é stato l'intoppo dell'elezione di Haider, dichiaratamente di destra non propriamente moderata, che ha comportato un isolamento maggiore per l'Austria. Tra la sconfitta del giovane governatore della Carinzia e l'appetito industriale per i nuovi caccia austriaci si è consumata una difficilissima e criticata partita di riequilibrio politico per portare l'Austria nel consesso degli Stati Europei 'che contano'. Nel frattempo gli Austriaci hanno già avuto a che fare con molte missioni all'estero e anche collaborazioni, come quella con gli Spagnoli per il veicolo da combattimento Pizarro. Naturalmente l'Austria non ha una marina, anche se mantiene alcune vedette per le acque interne e tra le sue truppe speciali vi sono anche sommozzatori d'assalto. Nonostante il basso budget per la difesa, l'Austria si è impegnata in parecchi ammodernamenti, non solo l'EF-2000: anche i Leopard 2, gli Ulan, di recente non è mancato nemmeno l'ordine per dei veicoli protetti prodotti dalla vicina Iveco.
 
 
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===Armi austriache<ref>tratto da vari fascicoli di Armi da guerra</ref>===
Iniziamo dal notare le '''pistole Glock''', ampiamente costruite in polimeri e largamente esportate. Esse sono tuttavia più importanti per il mercato civile, quindi ne facciamo giusto un accenno, così come le MG 74, che altro non sono che le MG-3 tedesche, armi standard anche per l'Heer austriaco.
 
[[File:AUG A1 407mm 03.jpg|350px|right|thumb|Lo Steyr A1 con la canna da 407 mm]]
A parte questo, in termini militari si parte dall'eccellente '''Steyr-Mannlicher AUG''' da 5,56 mm. Come altri tipi che hanno cominciato ad arrivare in servizio in tempi recenti, come l'SA-80 britannico e il FAMAS, lo Steyr è un fucile bullpup. AUG significa Armee Universal Gewher, fucile universale dell'Esercito. Esso ha configurazione Bullpup, ovvero con l'otturatore praticamente dentro il manico. Arma estremamente moderna, è costituita per lo più di materiale plastico e nylon, mentre le uniche parti metalliche sono la canna e i meccanismi interni, oltre alla camera di scoppio. Il caricatore è dietro il calcio che ha un'elaborata ma funzionale impugnatura, e un ulteriore impugnatura anteriore. L'aspetto è quasi fantascientifico, a maggior ragione considerando che è entrata in produzione nel 1978. Ha anche un mirino da 1,5 ingrandimenti come strumentazione fissa. Può essere inoltre modificato in vari modi: la sua è infatti una concezione modulare, da cui si possono estrapolare molti tipi di armi, un pò come l'M63 di Stoner. Questo significa canne e ottiche diverse, e la predisposizione per sistemi di visione notturna. Di fatto è possibile trasformarlo su di una sorta di carabina, un fucile di precisione con canna allungata e pesante, e un fucile-mitragliatore. Non solo, ma con un pratico sistema di lanciagranate alla volata, con relativo alzo metallico,è possibile lanciare granate MECAR da 40 mm con carica HEAT fino ad almeno 100 m di gittata utile, trasformandolo in un fucile controcarri.
 
Ampiamente usato per la sua maneggevolezza anche fuori dell'Austria, ha le seguenti caratteristiche:
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*Cadenza di tiro: 650 c.min. (750 per il mitra).
 
La diffusione è stata ampia: dal 'Col Moschin' in Italia, alle truppe del Camerun, Pakistan, Nuova Zelanda, Olanda, Irlanda ecc. La canna negli anni '90 era diversa per calibro e lunghezza: o il 9 mm para o il 5,56 mm. La 9 para è lunga appena 400 mm, la lunghezza del 5,56 mm è di 407 o 621 mm, quest'ultimo per le armi di squadra. Il sistema dei 5,56 mm è con funzionamento a presa di gas, così le 9 mm, che però hanno chiusura dell'otturatore a massa; il caricatore del 9 mm ha dimensioni minori e necessita di un adattatore. Il castello è uguale per tutti, compreso il cannocchiale standard Swarosky da 1,5 ingrandimenti integrato alla maniglia di trasporto. VI era il selettore per tirare in semiautomatico o automatico. Il calcio è dotato di due aperture, in genere è chiusa quella di sinistra, ma se il tiratore è mancino la copertura di plastica è spostabile a destra per non farsi sparare in faccia i bossoli. La migliore delle armi è quella con canna standard, le altre tendono ad essere troppo sbilanciate, in avanti per per le armi di squadra, e all'indietro con i fucili corti; la mitragliatrice è leggermente sbilanciata in avanti e ha un caricatore di soli 42 colpi. L'azionamento è facilissimo e fluido. Le canne hanno un efficace soppressore di fiamma, l'arma è nel tipo standard molto stabile. La costruzione è notevolmente curata con la martellatura a freddo come sistema di fabbricazione. La precisione è ottima, specie nel tipo standard e nel tipo mitra, quest'ultimo superiore ai tipici modelli di questa categoria, dato il peso elevato per la pallottola. Insomma, un'arma formidabile, che ha anche un rompifiamma efficace per i fucili d'assalto<ref>RID dic 1997</ref>.
 
I fucili di precisione sono un'altra caratteristica: l''''SSG 69''' da 7,62 mm del '69 è un eccellente arma della Steyr; ha canna forgiata a freddo, caricatore da 5 colpi a leva, ma sostituibile anche con uno ad astuccio da 10 colpi; vi è anche un telescopio Kahles ZF69 a sei ingrandimenti, ma sostituibile anche con quelli di tiro notturno. Il peso è di 4,6 kg, la lunghezza di 1.140 mm di cui 650 di canna.
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Ma l'arma più potente è il cannone a lunga gittata da 155/45 mm. Vediamo come nacque. Negli anni '70 la ditta belga PRB, già famosa fabbrica di munizioni, si mise d'accordo con la canadese Space Research Corporation per formare la Space Research Company o SRC, basata a Bruxelles. Il risultato non era vertente sullo spazio, ma sulla 'terra', visto che il prodotto fu il '''GC 45 da 155/45 mm''', ordinato in 12 esemplari dai marines thailandesi più kit di modifica per gli obici M114 di vecchio tipo. Questi cannoni vennero costruiti inizialmente, con i primi due esemplari, in Canada, ma gli altri ebbero natali nella Voest-Alpine austriaca, che poi ne estrapolò il '''GHN-45'''. Questo cannone ebbe subito un importante successo export, allorché i Giordani ne ordinarono ben 200; la produzione iniziò nel 1981 e la consegna nel 1982; in realtà pare che almeno 150 di questo ingente ordine siano finiti direttamente in Irak, di cui la Giordania era alleata, mentre anche i pezzi Thailandesi sono stati usati al confine contro la Cambogia.
 
Questo cannone, frutto degli studi del solito Jerry Bull, genio dell'artiglieria moderna (l'uomo capace di mandare in orbita satelliti usando cannoni di corazzata, per intenderci), erano pesanti artiglierie a lunga portata: nel momento in cui la NATO si orientava al 155/39, capace di 24 km di gittata con i proiettili normali e 30 con quelli a razzo, qui si arrivava a 30 e 39 km rispettivamente. Il pezzo era trainato da un autocarro 6x6 da 10 t, e in seguito è stata aggiunta una utile APU sulla parte anteriore dell'affusto. Così quest'arma diventa praticamente un cannone 'autopropulso' con prestazioni di tutto rispetto. Mentre altri pezzi muniti di APU hanno velocità di 8-16 kmh (rispettivamente i francesi TR e gli FH-70), questo arriva a 35 kmh e gli 80 litri del serbatoio garantiscono 150 km di autonomia: più di molti carri armati della II GM. In situazioni normali viene usato l'autocarro, ma se necessario l'APU consente davvero di 'svicolare' al più presto dalla postazione di tiro senza attendere l'aggancio con il veicolo. Ma è la balistica che fa più impressione, essendo capace di tirare vari tipi di proiettile sfruttandone appieno il potenziale della carica di lancio. La granata M107 americana è tirabile a 17.800 m, mentre l'M101 arriva a 24.000 m; ma il proiettile a gittata prolungata ERFB si arriva a 30 km e con il ERFB BB (base bleed) si toccano i 39 km. Il normale ERFB pesa 45,54 kg di cui ben 8,62 di esplosivo composizione B (TNT e RDX), da comparare con i 6,52 kg di TNT o 6,98 di 'B' della granata americana M107. Esiste anche una gamma di colpi nebbiogeni, illuminanti e l'ICM con 13 kg di granate M42 antipersonale e antimateriale. Assieme al G5 esso è stato il cannone campale più potente degli anni '80.
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Movimento: 70° orizzontale, -5/+72 verticale
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*Motore: Steyr 6 cld, diesel da 320 hp
*Prestazioni:65 kmh max,520 km di autonomia, 75% pendenza, 1 m guado, 2,41 trincea, gradino 0,8 m.
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Quanto allo Steyr '''4K 7FA''', esso è stato il successore degli APC 4K 4FA, che vennero realizzati nel 1961-69 dalla fabbrica di Osterreische. Questo mezzo venne prodotto in 460 esemplari, tra cui il tipo SPz G2 con torretta monoposto da 20 mm della Oerlikon (quella degli M113 svizzeri, apparentemente) e il G1 con la M2 da 12,7 mm.
Per dare un successore a questi mezzi, apparve per l'appunto lo Steyr Spz 4K 7FA, con una corazzatura molto valida e ben inclinata, base del carro SK-105. Questo APC apparve poco dopo, nel 1977; il mezzo è stato costruito su licenza dalla Grecia come Leonidas, mentre anche la Nigeria e la Tunisia ne avevano avuti al 1985. Differentemente dal carro il motore è a destra, in avanti, mentre il pilota è a sinistra; la corazza è sufficiente contro il 20 mm, quando all'epoca era difficile sopravvivere, per molti APC, persino al 7,62 perforante. Dietro il pilota c'é il cannoniere usualmente armato con una postazione scudata da 12,7 mm: aprendo i portelli superiori della sua cupola, questi gli fanno da protezione laterale. Dietro ancora vi sono 8 uomini, non è chiaro dove sia quindi il capocarro (forse tra questi? il cannoniere?); tutti hanno la faccia rivolta verso l'esterno, con due feritoie di tiro per parte e un portello superiore a cui, se necessario, si possono aggiungere fino a 4 armi da 7,62 per trasformare questo mezzo in una specie di veicolo da combattimento vero e proprio per la fanteria. Tra le versioni un mezzo con torre da 90 mm, portamortai da 81 e 120 mm, e addirittura due mezzi contraerei studiati ma non messi in produzione. Indubbiamente un'eccellente mezzo da combattimento per la fanteria, veloce e ben protetto, ragionevolmente armato. E' estremamente basso e la sua mobilità in zone difficili resta paragonabile, se non migliore, a quella dell'SK-105 di cui ha la meccanica, ma nonostante sia più leggero, è leggermente più lento. Venne anche esportato in Grecia con 467 esemplari e Nigeria per altri 170.
 
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[[File:Radpanzer Pandur Austria 3.JPG|330px|right|thumb|Il Pandur 6x6 ha un'aria piuttosto tozza]]
Ma il più interessante dei mezzi recenti è senz'altro il '''PANDUR''', scelto già dai Portoghesi come nuovo APC<ref>per questo mezzo vedi Po, Eugenio: ''Pandur I e II'', RID feb 2006 p. 46-51</ref>. La Steyr è di Vienna, ma fa parte attualmente della G.D. European Land Combat Systems. Il Pandur venne sviluppato un pò sulla falsariga di quanto facevano gli Svizzeri della MOWAG, iniziando con un modello 6x6 dal 1979. Certo era tardi rispetto alla DAF che in Olanda era già riuscita a costruire 750 YP-408 8x8, tra il 1964 e il 1968, per l'Esercito Olandese, oppure la Porsche e la D.B. che dal '64 realizzarono il TPz-Fuchs, realizzato in ben 1.614 esemplari dalla Thyssen Henschel sia per la Germania che per altre 5 nazioni; o la Renault con il VAB sviluppato dal 1967, prodotto in 3.840 pezzi 4x4 per l'Esercito e esportato in altre 13 nazioni, o la ENASA-Pegaso che dal '72 realizzò il BMR-600 in 682 pezzi per l'esercito spagnolo e poi forniti ad altre 4 nazioni almeno. Infine il Piranha della MOWAG, realizzato a partire dal 1972, è stato un vero best-seller pur nascendo come iniziativa privata destinata per lo più all'export. Nato per l'esigenza dell'esercito austriaco per un mezzo da ricognizione, i prototipi vennero realizzati entro il 1984, ma per ragioni di bilancio il programma venne annullato. Venne quindi offerto al British Army ma senza seguito. La presentazione avvenne nel 1985, poi seguirono 6 di preserie nel 1986, e un prototipo venne inviato in Svezia per valutazioni in ambiente artico, sperando nell'acquisizione da parte degli svedesi. Ad un certo punto andarono anche nel deserto e due di essi, un prototipo e un esemplare di preserie con la torretta MECAR da 90 mm, vennero catturati dagli irakeni nel 1990, andando successivamente persi.
Ma il più interessante dei mezzi recenti è senz'altro il PANDUR, scelto già dai Portoghesi come nuovo APC. La Steyr è di Vienna, ma fa parte attualmente della G.D. European Land Combat Systems
. Il Pandur venne sviluppato un pò sulla falsariga di quanto facevano gli Svizzeri della MOWAG, iniziando con un modello 6x6 dal 1979. Certo era tardi rispetto alla DAF che in Olanda era già riuscita a costruire 750 YP-408 8x8, tra il 1964 e il 1968, per l'Esercito Olandese, oppure la Porsche e la D.B. che dal '64 realizzarono il TPz-Fuchs, realizzato in ben 1.614 esemplari dalla Thyssen Henschel sia per la Germania che per altre 5 nazioni; o la Renault con il VAB sviluppato dal 1967, prodotto in 3.840 pezzi 4x4 per l'Esercito e esportato in altre 13 nazioni, o la ENASA-Pegaso che dal '72 realizzò il BMR-600 in 682 pezzi per l'esercito spagnolo e poi forniti ad altre 4 nazioni almeno. Infine il Piranha della MOWAG, realizzato a partire dal 1972, è stato un vero best-seller pur nascendo come iniziativa privata destinata per lo più all'export. Nato per l'esigenza dell'esercito austriaco per un mezzo da ricognizione, i prototipi vennero realizzati entro il 1984, ma per ragioni di bilancio il programma venne annullato. Venne quindi offerto al British Army ma senza seguito. La presentazione avvenne nel 1985, poi seguirono 6 di preserie nel 1986, e un prototipo venne inviato in Svezia per valutazioni in ambiente artico, sperando nell'acquisizione da parte degli svedesi. Ad un certo punto andarono anche nel deserto e due di essi, un prototipo e un esemplare di preserie con la torretta MECAR da 90 mm, vennero catturati dagli irakeni nel 1990, andando successivamente persi.
 
Sostituiti questi, il successo alla fine arrise nel 1994 quando gli Austriaci ordinarono 68 veicoli come APC, consegnati nel 1995-96 e del resto utili per le missioni di peacekeeping dove le ruote contano molto più dei cingoli. 17 di questi mezzi vennero infatti prontamente spediti per le missioni internazionali ONU e divennero ben noti, mentre gli altri andarono a due battaglioni, uno occidentale e l'altro orientale, presenti sul territorio nazionale. Avevano solo una M2HB e 6 lanciafumogeni., con i soliti portelli posteriori e feritoie laterali per l'equipaggio. In seguito, a questo modesto ordine seguì nel 1996 uno per i Kuwaitiani, da parte però della AV Tecnologies, la consociata americana della Steyr. Quest'ordine era per la Guardia nazionale kuwaitiana e ammontava a 170 milioni; già entro novembre 1997 vennero consegnati in ben sei versioni diverse, tra cui sofisticati modelli cone le torrette da 25 mm, portamortaio da 81, recupero, comando, ambulanza e ricognitore con cannone da 90/48 mm Cockerill.
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Le versioni previste sono varie, tra cui quelle anfibie, con 11 kmh di velocità massima per il Pandur I modificato; tra le armi previste ve ne sono molte, ma solo quelle da 30x173 mm con la torretta SP-30 della stessa Steyr (per il Portogallo), usata anche per l'IFV Pizarro spagnolo e per il corrispondente Ulan austriaco (sono le due versioni nazionali dell'ASCOD). Le altre due sono da 25 mm e da 90, per il Kuwait. Insomma, sebbene sia un prodotto minore, è riuscito a ritagliarsi una sua fetta di mercato tra i colossi già affermati del settore, con un mezzo più leggero ma più economico per esempio, del VBC italiano.
 
'''Pandur I, II, II''' (8x8)
*Peso: 13,5--15,5--22 t
*equipaggio: 2+8: 2+10; 2+12
*Dimensioni: 5,7 x2,5x 1,82 m---6,6 x 2,68 x 2,08 ---7,54 x 2,68 x 2,08 m
*Motore: Steyr WD a sei cilindri da 195 kW (275 l); WD 612.55 da 212,5 kW (300 l); Cummings ILS da 400 hp (350 l)
*Prestazioni:100 kmh v.max, 700 km, guado 1,2 m, trincea 1,1 m; 105 kmh, 600 km, 1,2 m; 105 kmh, 700 km, 2,2 m<ref>Po, Eugenio: ''Pandur I e II'', RID feb 2006 p. 46-51</ref>.
 
 
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L'armamento è di una potente arma Mauser MK 30-2 da 30 mm più una MG3 da 7,62 in torretta biposto; il motore diesel è da 600 hp per il Pizarro, la versione spagnola, ben 720 hp per l'Ulan austriaco. La velocità massima è di circa 72 kmh. Nata dall'accordo tra Steyr e Santa Barbara, ora entrambi parte della G.D. americana, ha anche la versione con carro leggero armato di pezzo da 105 mm (come il TAM argentino), lanciamissili SAM e ATGM, ambulanza, ecc.
 
Il prototipo venne completato nel 1992 e interessò inizialmente sopratutto gli Spagnoli per accomagnare i Leopard 2, ma dal 2005 è anche in servizio con gli austriaci. Gli Spagnoli ne hanno 144 di cui 123 IFV e 21 recupero, ma nel 2004 ne sono stati ordinati altri 212 di cui 170 IFV (gli altri 42 in versioni comando, ARV, osservazione artiglieria) per altri 707,5 milioni di euro; in tutto ci si aspetta di arrivare, piuttosto in controtendenza vista l'importanza dei mezzi ruotati odierni (e la tradizione spagnola nel settore) anche 900 mezzi.
 
Il mezzo standard ha la mitragliera da 30x173 mm azionata con sistemi elettromeccanici e stabilizzata su due assi, spara fino a 800 c.min. Le munizioni sono fino a 205 per il 30 mm e 700 per la 7,62 coassiale, considerando solo le munizioni pronte all'uso. Non vi sono peraltro missili c.c.
Il mezzo standard ha la mitragliera da 30x173 azionata con sistemi elettromeccanici e stabilizzata su due assi, spara fino a 800 c.min. Vi è un sofisticato sistema di controllo del tiro dell'Indra spagnola, con sistema digitale collegato a apparati termici, laser, computer balistici ecc. L'armamento è potente, la corazza non è da meno essendo in acciaio sufficiente contro le armi da 14,5 mm a 500 mm sui fianchi; vi è anche la predisposizione per le ERA nel caso del Pizarro. Le corazze aggiuntive passive consentono la protezione dagli APFSDS da 30 mm, sull'arco frontale (60°) da 1 km. Interessante è che gli austriaci stiano sviluppando una versione chiamata Ulan 2, che ha la torretta del BMP-3 con armatura addizionale; un'ulteriore conferma che la strana disposizione di armi di questo mezzo russo è funzionale, mentre lo scafo è più discutibile (per il motore posteriore, essenzialmente e lo scarso spazio per la truppa). Nel giugno 2008 è stato anche annunciato il DONAR, un semovente da 155 mm basato sul PzH 2000 ma su scafo ASCOD, più leggero, e attualmente vi è già un prototipo che ha fatto le prime prove in Germania. L'ASCOD è stato dispiegato in Kosovo dopo lo sbarco in Albania.
 
Il mezzo standard ha la mitragliera da 30x173 azionata con sistemi elettromeccanici e stabilizzata su due assi, spara fino a 800 c.min. Vi è un sofisticato sistema di controllo del tiro dell'Indra spagnola (l'Mk.10), con sistema digitale collegato a apparati termici, laser, computer balistici ecc. L'armamento è potente, la corazza non è da meno essendo in acciaio sufficiente contro le armi da 14,5 mm a 500 mm sui fianchi; vi è anche la predisposizione per le ERA nel caso del Pizarro. Le corazze aggiuntive passive consentono la protezione dagli APFSDS da 30 mm, sull'arco frontale (60°) da 1 km. Interessante è che gli austriaci stiano sviluppando una versione chiamata Ulan 2, che ha la torretta del BMP-3 con armatura addizionale; un'ulteriore conferma che la strana disposizione di armi di questo mezzo russo è funzionale, mentre lo scafo è più discutibile (per il motore posteriore, essenzialmente e lo scarso spazio per la truppa). Nel giugno 2008 è stato anche annunciato il DONAR, un semovente da 155 mm basato sul PzH 2000 ma su scafo ASCOD, più leggero, e attualmente vi è già un prototipo che ha fatto le prime prove in Germania. L'ASCOD è stato dispiegato in Kosovo dopo lo sbarco in Albania. A suo tempo partecipò alla gara norvegese, dove funzionò bene ma perse contro il CV9030.
Le versioni:
 
Le versioni:
*'''Pizarro''' - Spagnolo IFV Spagnolo
*Ulan - Austriaco IFV
*'''Ulan''' - IFV Austriaco
*LT-105 Light Tank - carro leggero con pezzo da 105 mm, per l'export (e forse anche per una sperabile sostituzione degli SK-105 austriaci); i Thailandesi, già acquirenti piuttosto insoddisfatti dei carri americani Stinger, ne hanno comprati 15 per i loro Marines. La torretta è della General Dynamics, forse la stessa o simile di quella approvata per i vari progetti tipo questo o l'AGS.
*Mezzi ulteriori come il VCOAV per l'osservazione avanzata, il VCREC per il recupero, il VCZ per i genieri, il DONAR, e forse anche un futuro mezzo per il British Army (fino a 1.000), successori del Warrior<ref>Dati dalla voce di wiki.en [http://en.wikipedia.org/wiki/ASCOD]</ref>.
 
===Caccia moderni e la storia dell'aviazione austriaca<ref>dati da Take Off</ref>===
[[File:Roundel_of_the_Austrian_Air_Force.svg|150px|left|thumb|Lo stemma dell'aviazione austriaca]]I primi jet da caccia furono i modesti D.H. Vampire T.Mk 55 (biposto), comprati durante gli anni '50.
 
Nel novembre 1960 gli Austriaci scelsero il Saab-29 Tunnan, preferendolo alle proposte fatte dai Blocchi (F-86 e MiG-17), comprandone 15 per 8 mln di corone svedesi. Questi erano aerei ex-Flygvapnet ricomprati dalla Saab e ricondizionati; gli Svedesi curarono anche l'addestramento ei 15 piloti e 40 specialisti, necessari per dare il via alla specialità in Austria (addestramento fatto per lo più all'F15). Consegnati i caccia nel luglio 1961, seguì un secondo contratto per altri 15 aerei al costo di 7,7 mln, ricondizionati dalla SFA di Malmo e trasformati in caccia-ricognitori con 3 macchine sul lato sinistro al posto di due cannoni. Per fare questo bastava mezz'ora di lavoro e se ne ottenevano dei caccia ricognitori abbastanza validi per entrambi i ruoli (ma ovviamente, con un compromesso al 50%). I J29F ebbero impiego con i Jagdbomber-Staffel 1 e 2, basati a Schwechat (Vienna) e Klegenfurt, sia come cacciabombardieri che (sorprendentemente) in maniera secondaria come caccia. Radiati nel 1972, vennero sostituiti dai Saab 105OE. Gli Austriaci avevano quindi trovato un fornitore che non fosse 'dei Blocchi', neutrale come loro (all'epoca anche la Francia era della NATO).
[[File:T.Mk 55 Austria.JPG|300px|right|thumb|Il DH Vampire]]
Un altro aereo svedese suè il Saab 105OE (Osterreich), con motori J85 da 5,74 kN; essi ebbero modo di servire in 4 squadroni, malgrado fossero solo 40 esemplari. Furono l'unica commessa per l'export del Saab Sk 60. In tempi più recenti sono giunti anche i Draken. I J 35D, il primo modello "maturo" di questo caccia. Aveva un motore RM6C con una spinta da 7.830 chili a pieno postbruciatore, e quattro AIM-9B. Entrato in linea nel 1963, tre anni dopo il primo volo. 24 aerei denominati S-35OE vennero consegnati nel 1987 all'aviazione austriaca. Dato che l'aviazione non aveva missili (come del resto nemmeno l'esercito) a causa delle clausole politiche (l'Austria aveva perso la guerra assieme alla Germania, a cui era integrata), essi operarono solo con il cannone da 30 mm.
 
Si parlava anche di eventuali export di Saab 37 Viggen, e sopratutto dei JAS-39 Gripen, ma le cose sono cambiate nel dopo-Guerra fredda e piuttosto che restare isolata, l'Austria ha voluto integrarsi con l'Europa. Così ecco l'ultimo capitolo della saga dei caccia austriaci.
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===La 'chiacchierata' scelta del nuovo caccia<ref>Sgarlato, Nico: ''Il tormentone degli EFA austriaci'', Aerei nov-dic 2007 p.15</ref>===
 
===La 'chiacchierata' scelta del nuovo caccia===
Dal 1938 al 1945 l'Austria era parte integrale della Germania Nazista, annessa da Hitler anche a costo di provocare una crisi con l'Italia fascista (il tutto è riportato anche da Chaplin ne 'Il Dittatore'). Alla fine della guerra i sovietici avevano occupato l'Austria orientale arrivando fino alla capitale Vienna, mentre gli Americani raggiunsero Linz, dove catturarono i resti di 2 divisioni SS Panzer. Era il 9 aprile e la Germania capitolò. Come la Germania, anche l'Austria fu ripartita in 4 Zone d'Occupazione tra UK, URSS, USA e Francia. Vienna, già annessa non senza qualche problema alla Germania stessa, cercò di dimostrare che non era parte della Germania, ma una realtà indipendente: persino nella lingua, definita austriaco anche se non c'era molta differenza con il Tedesco.
[[File:J29F_%27Yellow_F%27_(Zeltweg_-_Hangar_8).jpg|300px|left|thumb|Il Tunnan e relativo motore]]
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Die Presse riportò però che il 4 maggio la Lockheed offrì altri F-16 di seconda mano, per un valore di circa 700 mln di euro. Più l'offset portato al 100%, per la prima volta nella storia delle vendite di aerei Lockheed.
 
 
In seguito venne deciso di non procedere a delle acquisizioni ad 'interim' e questo innervosì sopratutto la Lockheed.
 
Ma a quel punto, l'EF-2000, fino ad allora poco considerato, tornò alla ribalta: il 15 maggio le news riportarono che da un lato la scelta era attesa entro un paio di settimane, dall'altro che l'Esercito preferiva dal punto di vista tattico, l'EF-2000, giudicato superiorisuperiore agli altri aerei. La situazione era nelle mani del ministro della Difesa Herbert Scheibner, mentre dall'altro lato Rudolf Fussi stava preparando già un referendum anti-intercettori.
 
Alla fine era diventata una questione del tutto politica ed economica, e il Gripen, prima favorito rispetto al vecchiotto F-16 e al costoso e ancora non pronto EF-2000, era praticamente sparito dietro di questi contendenti. Nel frattempo atterrarono a Graz 2 F-16, 1 EF-2000 e 1 Gripen per la presentazione ufficiale a circa 300 politici e uomini d'affari. Oramai il contratto, fissato attorno a 1,8 mld di euro, era da assegnare entro breve tempo. Al pubblico sembrava piacere di più il Gripen, i rapporti tra Austria e Svezia erano molto migliorati dopo la consegna dei Draken, ma questo non significava molto. La cosa era oramai vista da molti osservatori come un confronto tra i Repubblicani americani e la CSU tedesca: l'Austria avrebbe dato un segnale politico su chi seguire e non era affatto pacifico quale sarebbe stata la scelta.
 
EADS [(European Aeronautic and Space Company]), Saab (più BAe) e Lockheed erano sempre più intenzionate ad accaparrarsi il più grande contratto austriaco nel settore militare e gli americani erano adesso disposti ad offrire oltre 200 progetti per collaborare con 350 compagnie austriache e università.
 
Il 25 maggio 2002 la solita Die Presse annunciò che però anche l'F-16 venne scartato da questo gioco al massacro, e stavolta in maniera definitiva. Il Gripen ritornò in testa, assieme all'EF-2000. Visto che non c'era molta differenza nel rapporto qualità-prezzo, la decisione sarebbe stata più che altro politica. Nel frattempo settori dell'industria austriaca si stavano movendo a favore dell'EF-2000, attratti dagli offset offerti dall'EADS. Gli F-16, oramai, essendo offerti solo come 'usato' e non come macchine nuove, non erano più quotati come i vincitori. Nel frattempo si rifecero vivi i Russi offrendo caccia vs debiti: nessun denaro da spendere in cambio di 24 MiG-29SMT per un ammontare pari alla riduzione di debito concordata.
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Per EADS fu una vittoria anche perché fino ad allora nessuno aveva comprato l'EF-2000, come del resto il rivale Rafaele, stranamente non offerto in Austria. Appena la settimana prima l'Australia aveva scartato entrambi, dichiarando di volere direttamente aspettare il JSF.
 
Nel frattempo la BAe e Saab si consolavano con l'ordine per 24 Gripen Cechi, del valore di 1,9 mld di euro. Anche questi caccia leggeri, quindi, in pratica costavano moltissimo denaro: circa 80 mln di euro di media. I 50 F-16 polacchi costavano invece 3 miliardi di dollari, sensibilmente di meno quindi. Più che l'aereo di per sé erano i tanti 'articoli' correlati, la manutenzione, addestramento ecc che gonfiavano i costi. Però era sicuro che nemmeno i caccia 'economici' di ultima generazione possono davvero diffondersi alla stregua di quello che facevano i loro predecessori appena 20 anni fa. E i costi presto avrebbero comportato dei problemi anche agli Austriaci.
 
Già il 10 luglio si diffuse una cifra relativa agli EF-2000: per 24 di questi erano chiesti infatti non 1,79, ma 2,4 mld. Die Presse infatti dichiarava in quel giorno che il costo effettivo era diverso e chiaramente superiore rispetto alla cifra teoricamente scelta. I 24 EF-2000 avrebbero comportato un costo di 2,085 mld, contro 1,856 dei Gripen, con pagamento alla consegna. Dilazionando il pagamento in 5 anni, però, il costo era di 2,168 vs 1,976 mld. Se il pagamento fosse stato, più realisticamente fatto in 9 anni, il costo sarebbe salito a 2,4 mld contro 2,257. Non c'era una grande differenza con i Gripen, dell'ordine del 10%, ma il punto era che si trattava di mezzo miliardimiliardo di euro in più rispetto a quanto annunciato. A questo si aggiungano anche i maggiori costi di manutenzione, i tempi di consegna più lunghi e i problemi di 'dentizione' del nuovo EF-2000 comparato al già sperimentato Gripen, grandemente più economico in costi di esercizio. Insomma, il prezzo di 1,17979 mld di euro si riferiva praticamente al 'nudo aereo' e non al programma complessivo e ad un pagamento che per le finanze austriache non poteva certo essere fatto 'pronta cassa'.
 
Si seppe anche come andarono le cose in termini di prestazioni: i vari criteri di valutazione assegnarono al Gripen 902,63 punti, l'EF-2000 941,94. Appena il 4% in più contro un costo marcatamente maggiore. Invece l'F-16, offerto fino quasi all'ultimo in un tipo di seconda mano, non ebbe successo, non essendo stato presentato con il radar di 'ultima generazione' e con la mappa digitale mobile richieste, per cui già il 7 maggio venne messo fuori competizione.
 
I costi d'esercizio per il Gripen erano circa 25 mln di euro all'anno, molti, ma non così tanti rispetto a circa 50 milioni richiesti dall'EF-2000. Per questo ancora il 25 giugno il Capo di CSM Horst Pleiner e il capo del settore 'materiali' Peter Correri avevano accordato la preferenza al Gripen. Ma il governo preferì ignorare tale raccomandazione e apparentemente scelse l'aereo più avanzato tecnologicamente, senza tanto pensare a quanto gli sarebbe costato poi mantenerlo. Ma anche qui il problema era dovuto alla politica e ai ritorni economici. Ebbene, nemmeno qui la proposta Saab/BAe era inferiore, anzi era addirittura considerata migliore da parte del Ministero dell'Economia austriaco. L'unica differenza era che in concreto gli offset EADS da attuare subito erano di 1,37 mld contro 1,31 di BAe/Saab. L'offestoffset offerto da EADS nell'arco di 15 anni sarebbe arrivato a 5,482 mld complessivi, ma anche così l'opposizione al governo austriaco parlò di scarsa trasparenza sia per le ragioni di scelta del caccia sia per la natura dell'offset garantito. Di fatto, Josef Cap dell'SPOe (socialisti) diceva che nessuno sapeva né da dove venissero né dove andassero quella montagna di euro movimentati dal contratto. I cui dettagliodettagli furono definiti come 'una lista di regali da chiedere a S.Claus' piuttosto che un qualcosa di concreto, specie se si cercava di capire come si sarebbero superati i due mld di euro di compensazioni, che ancora non eran nemmeno la metà di quanto calcolato. Tra i beneficiari c'era senz'altro tale Hannes Androsch, ex-vice segretario dell'SPOe e detentore della compagnia Fischer Advanced Composite, che senz'altro avrebbe avuto un aumento notevole di affari, visto che il suo prodotto ammontava a 105 mln di euro l'anno, ma i freni da produrre per gli Airbus sarebbero valsi non meno di 400 mln, con altri possibili contratti. Così la lobbying di certi personaggi chiave del partito al governo, e di altri industriali (la KTM ebbe tra l'altro in questo pacchetto un ordine per 20 mln in moto per l'Heer tedesco) riuscì a 'deviare' un contratto che tecnicamente ed economicamente sembrava destinato al Gripen appena pochi mesi prima. A questo si aggiunga l'influenza sui rapporti con le principali nazioni europee occidentali, e in particolare con realtà economiche come Airbus e Daimler-Chrysler. Il tutto con la promessa di consegne entro la fine del 2004 del primo di questi caccia. Nel frattempo le polemiche scuotevano la tranquilla Austria e anche oltreoceano. Per curare una minaccia che certo non era affrontabile con i caccia, le alluvioni dell'estate del 2002, l'Austria stava pensando di spendere 650 mln di euro, il che l'avrebbe costretta a ritardare la consegna o a ridurre l'ordine per gli EF-2000. Nel frattempo la Lockheed-Martin era indignata per i rilievi (mai avvenuti prima) a cui era stato sottoposto il funzionamento del radar del loro caccia, e infine si chiedevano come poteva l'EADS sottoporre un contratto in poche settimane e firmarlo già il 5 settembre, quando loro in genere ci mettevano fino ad un anno dalla scelta ufficale. Rimarcavano anche che negli ultimi due anni da soli avevano venduto ben 320 caccia F-16, mentre il consorzio Eurofighter era rimasto a soli 148 in tutti gli anni di attività. Infine, la rivista Format aveva riportato un sondaggio commissionato dal Ministero della Difesa, che comportò un esito impressionante: il 68% degli austriaci era favorevole a cancellare il contratto, contro il 20% favorevole a mantenerlo.
 
Già il 9 settembre venne deciso di postporre l'ordine effettivo dopo le elezioni del 24 novembre 2002. Dopo 3 mesi però ancora non ci si era accordati su quale coalizione stringere tra il Partito popolare -favorevole all'EF-2000 e gli altri partiti. All'inizio del 2003 anche Thomas Prinzhorn del partito FPO aveva chiesto che il contratto venisse cancellato e sostituito con la proposta Saab per 18 aerei a 1 mld di euro. Inoltre, nel frattempo, i costi 'veri' dell'EF-2000 divennero noti: tanto che per ridurre a 1,7 mld il costo del valore fu necessario ridurre a 18 gli aerei ordinati.
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Il 18 marzo 2003 il governo austriaco aveva comunque detto che avrebbe continuato l'acquisizione degli EF-2000. Ma i pagamenti non sarebbero occorsi con la presente legislatura, in che significava nessun esborso di denaro prima del 2006.
 
Infine il 25 giugno 2003 il programma fu rimesso in discussione davvero per via del voto contrario dei parlamentari. Insomma, venne rimesso tutto in discussione, e diDi ragioni ce n'erano: per esempio, il fatto che solo 6 dei 18 aerei sarebbero stati in media pienamente operativi in media, e che nessuno di essi era un biposto da addestramento operativo, il che significava dover per forza mandare i piloti all'estero per l'addestramento, un costo aggiuntivo.
 
Infine, la necessità di usare dei caccia 'gap-filler' venne confermata: nel febbraio 2004 la "Luftstreitkräfte" (l'Aviazione, ora separata dall'Esercito) aveva ordinato come caccia stop-gap niente di meno che 12 F-5E svizzeri, per aspettare l'entrata in servizio dei primi EF-2000 che, arrivando non prima del 2007. Questi caccia erano un altro 'colpo di scena', perché a suo tempo erano in competizione con i Draken, allorché questi vennero scelti dalla Svizzera nel 1986. L'aviazione austriaca aveva chiesto alla Saab quanto gli sarebbe costato prolungare la vita dei Draken fino al 2007 e la risposta svedese non fu troppo confortevole: i bei tempi dei rapporti tra le due nazioni erano, almeno aeronauticamente, andati dopo lo scaricamento per ragioni non propriamente razionali, del loro JAS-39. Così, dato l'ammontare del conto prospettato, gli Austriaci andarono a cercare i loro famosi caccia ad interim (quelli che avevano chiesto e cancellato svariate volte, tanto da trasformare tutta la questione in una farsa), in Svizzera e furono proprio gli sconfitti dai Draken a succedergli, sia pure per breve tempo. Mai dire mai.
Questo ovviamente significava varie cose: che l'Austria doveva addestrare i suoi piloti su di un nuovo, 'temporaneo' caccia, e che EADS non erafosse capace di proporre uno straccio di caccia ad interim che fosse almeno pari ad un F-5E.
 
L'affare degli EF-2000, riveduto e corretto, fu concluso il 1 luglio 2003, ma all'inizio del 2004 venne diffusa la notizia che il totale era stato ridotto a 18, poi nel 2007, quando il 12 luglio venne consegnato il primo caccia a Zeltweg, si era già scesi 'ulteriormente': per un costo di 943.500.000 € si includevano solo 15 aerei, addestramento piloti e equipe di terra, logistica, manutenzione e un simulatore. Di questi 9 sarebbero stati nuovi Tranche 1 nuovi e 6 Tranche 1 Block 2B Upgrade R2 ex-LW, ufficialmente 'usati' ma di fatto nuovi.
 
In ogni caso, tutta questa vicenda è stata particolarmente goffa e difficile da gestire. L'Austria nel frattempo era rimasta con i Draken ain servizio per oltre 7 anni al di fuori di quanto pianificato negli anni '80 e con appena 17 piloti 'supersonici'. A questo si è aggiunta anche una brutta storia di corruzione: 87.600 euro regalati alla moglie di un alto ufficiale dell'Aeronautica, che provenivano da una persona vicina all'EADS, ma come spesso accade in questi casi, non chiaramente identificabile come suo agente, cosicché gli avvocati riuscirono a dimostrare che tale regalo fosse avvenuto al di fuori dei suoi incarichi nella compagnia, insomma 'aveva agito per iniziativa privata'. Il generale è stato rimosso dall'incarico e il contratto è rimasto valido.
 
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L'attività dei sistemi di controllo radar austriaci ha visto i Draken intercettare qualche aereo serbo, ma solo nel '93 con il cambiamento della Costituzione vennero approvati i missili AIM-9, differentemente i caccia serbi potevano scappare a piacimento con la loro accelerazione. Nel 1993, il 27 ottobre, due F-16 dell'USAF vennero sorpresi da due Draken austriaci, che vennero fatti volare bassi tra le montagne per non essere notati dagli americani: questi entrarono nello spazio aereo austriaco e vennero subito intercettati. In seguito vi furono altri casi interessanti, come nel 2002 quando un KC-10 venne beccato mentre riforniva 2 F-117, e quando nel 2003 venne identificato un misterioso C-130 che era della compagnia Tepper, specializzata nel trasporto di armi (uno dei suoi aerei si schiantò nel 1989 mentre portava armi all'UNITA in Angola) e droga (con la sparizione di non meno di 22 C-130 e 6 P-3 demilitarizzati, usati presumibilmente come vettori).
 
<ref>[http://www.acig.org/artman/publish/printer_381.shtml Articolo acig]</ref>
 
===Note===