Archeoastronomia/Giovanni Schiaparelli: differenze tra le versioni

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Il suo interesse si volse però quasi subito alle comete, per le quali ipotizzò che non si trattasse di corpi solidi come gli asteroidi, ma fossero invece formate da materia friabile. Schiaparelli pensò che questa materia si sfaldava e i frammenti che ne derivavano potevano incontrare l’orbita della Terra dando luogo a quel fenomeno che conosciamo come '''Stelle Cadenti'''. La sua ipotesi si rivelò esatta ed egli fu dunque il primo a comprendere la natura degli sciami meteoritici, il più famoso dei quali manifesta i suoi effetti il 10 agosto, notte di S.Lorenzo, con una vera e propria pioggia di meteoriti.
 
 
[[Immagine:GiovanniSchiaparelli.jpg|thumb|left|Giovanni Schiaparelli]]
 
La sua scoperta gli procurò fama col vantaggio che Schiaparelli poté dotare l’osservatorio di Brera di un telescopio da 22 cm di fabbricazione tedesca, che per l’epoca aveva prestazioni eccezionali.