Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Sukhoi: differenze tra le versioni

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Rielaborando il progetto nella maniera più semplice possibile, si ottenne un primo, valido risultato. I Su-7 erano noti come 'Fitter-A' e il tipo migliorato Su-7 Fitter-B, con alcune modifiche di dettaglio. Così, quando venne mostrato il nuovo aereo, il 9 luglio 1967, a Domodedovo, in una storica manifestazione che vide l'URSS mostrare i suoi 'gioielli' ad un preoccupato Occidente, il nuovo aereo venne subito chiamato Fitter-C.
 
 
Il cielo quel giorno si popolò di un gran numero di aerei sovietici che mostravano come anche in URSS stessero nascendo apparecchi di una nuova generazione, più sofisticati e temibili di quanto ci si aspettasse da parte degli osservatori occidentali: MiG-23, Su-15, e sopratutto i MiG-25. La cosa era stata pensata in maniera abbastanza azzardata, perché la maggior parte dei nuovi apparecchi erano poco più che prototipi, e la reazione occidentale, assai sovradimensionata, non sarebbe poi tardata ("Teen fighters").
 
Tra i velivoli mostrati quel giorno vi era "il primo aereo a geometria variabile" sovietico, il Su-7IG (''izmenyaemaya geometriya'', geometria variabile) . Ma con quel tale, formidabile, numero di velivoli di nuova concezione presentati, non stupisce che il nuovo Sukhoi da attacco, il quale non era altro che l'adattamento ad una rozza forma di ala a freccia variabile del Su-7, passasse quasi inosservato.
 
La macchina sarebbe entrata poi in produzione, ma molto limitata. I piloti non mancarono di apprezzare la riduzione della velocità di sostentamento di circa 100 kmh, ovvero sotto i 300 orari. Ben presto la macchina, che era solo un velivolo sperimentale, venne sostituita da un modello successivo, che aveva un nuovo e più efficiente motore, il Lyul'ka Al-21F-3.
 
Il modello venne chiamato ‘Fitter C’ in ambito NATO e risultò il primo 'Fitter' di seconda generazione.
 
Il Su-17 non era l'epigono di un progetto passato, ma il prologo di una nuova e capace genìa.
 
 
Il Su-17 originale era una macchina simile al predecessore, con la sola, grande eccezione delle semiali esterne, che disponevano di una sezione mobile lunga 4,2 metri, con un perno di rotazione sistemato quindi a circa metà dell'ala, che per il resto restava fissa, a freccia moderata e a larga corda. Erano aggiunte paretine antiscorrimento sul dorso dell'ala, 2 per ciascuna, per poter incrementare la stabilità del velivolo nei vari assetti di volo.
 
L'ala a geometria variabile (o meglio, la 'semiala a geometria variabile') è stata la chiave del suo successo. Essa non è affatto un modello sofisticato, in quanto dispone di sole 3 posizioni, 30 gradi per il decollo e il moto a volo lento, 63 per il volo supersonico e una posizione intermedia per il regime transonico/subsonico. La ridotta lunghezza della semiala mobile riduce se non altro gli sforzi torsionali della struttura e semplifica il posizionamento del baricentro dell'aereo, oltre a liberare spazio prezioso nella fusoliera.<br/>La variazione della freccia era manuale, ma dato che le posizioni erano solo tre, non c'erano problemi nel gestirle da parte del pilota.
 
Si potrebbe dire che l'ala a geometria variabile del Sukhoi era poco più di un ipersostentatore molto sofisticato.<br/>Nondimeno, garantiva il decollo e atterraggio a velocità accettabili, nonostante l'incremento di peso di oltre 3 tonnellate, quasi interamente costituita da un carico utile netto di combustibile ed armi.
 
L'aereo aveva anche un motore più potente ed efficiente. Sebbene il Lyul'ka Al-21F sia, per gli standard odierni, un motore assai pesante, la sua potenza è ad oggi di tutto rispetto, tanto che sebbene esso pesi poco più di un J79, il turbogetto classico di riferimento ne eguaglia la potenza anche senza A/B (con immenso risparmio dei consumi).<br/>La dotazione di carburante è incrementata in maniera sostanziale solo con i modelli successivi, grazie ad una armoniosa "gobba" (che è concepita secondo la regola delle aree) che, sfruttando la lunghezza della fusoliera, ne aumenta il volume della stessa in misura apprezzabile. Il totale del carburante imbarcato è di 4550 litri sui modelli più recenti, un incremento di oltre il 50% rispetto al vecchio "Fitter", mentre esternamente esistono 2-4 serbatoi da 800 litri, contro i 2 da 600 originari.
 
 
Anche la dotazione di sistemi avionici è risultata incrementata, ma anche questo è successo essenzialmente con i modelli successivi, a partire dal "Fitter D" in special modo.
Il sistema comprende un telemetro radar, radar doppler di navigazione, IFF, RWR ed altro ancora, poi integrata con sistemi come i telemetri laser-designatori. Le "scatole nere" sono disposte sia (soprattutto) dietro che davanti l'abitacolo.
 
Il pilota ha un campo visivo accettabile, grazie all'elevata posizione dell'"ufficio". Benché esso sia situato sopra il condotto della presa d'aria frontale, nel cui cono esistono le antenne del telemetro radar e l'eventuale illuminatore laser, esso appare assai ampio, e anche nei modelli "con la gobba" esso ha un ampio settore di visuale, anche nel critico ''ore 6''.<br/>Il problema è semmai che il tettuccio ha una larga costola metallica lungo la linea di mezzeria, con uno specchio retrovisore sistemato nel mezzo. Il pilota ha un considerevole spazio disponibile, e benché i comandi siano ancora piuttosto pesanti e la strumentazione di tipo analogico, la macchina appare ben concepita, grazie anche ad un'efficiente pilota automatico, per consentire un volo veloce e sicuro a bassa quota.
 
I cannoni restano gli NR-30 in tutte le versioni, con 80 colpi l'uno. Con la granata pesante 0,390 kg esso è risultato molto più indicato per gli attacchi al suolo delle armi da 23mm. La dotazione comprende un massimo di 4 tonnellate ripartite in 8- 9 punti d'aggancio, 4 sotto le ali, 2 coppie in tandem sotto la fusoliera (la maggior parte è capace nominalmente di 1.000 kg). Esiste la possibilità di portare bombe, razzi fino al 240 - 330 mm, missili AA-8 o AS-7, 9, 10, 11, 12 o 14, a seconda delle versioni.
 
 
Oltre al Su-17 vennero previste delle versioni da esportazione denominate Su-20 e Su-22 che differivano dal modello da cui derivavano essenzialmente per avionica e dotazioni d'arma meno sofisticate.
 
*'''Su-17''' 'Fitter-B': aereo iniziale, con un motore AL-7F e la fusoliera originale.
*'''Su-17''' 'Fitter-C': primo vero "Fitter" di seconda generazione, con un nuovo motore e altri aggiornamenti.
*'''Su-20''' 'Fitter-C': versione da esportazione.
*'''Su-17M''' 'Fitter-D': questo aereo aveva un nuovo muso, allungato di circa 40 cm, con un radar doppler di navigazione a bassa quota (una sorta di TFR primordiale) sistemato sotto il labbro della presa d'aria, e nel cono della presa d'aria un telemetro laser. Il nuovo cacciabombardiere entrò in servizio nel 1976.
*'''Su-20''' 'Fitter-D': versione da esportazione del Su-17M dal quale si differenziava per
la possibilità di adottare il missile aria-aria R-3S ed i razzi S-24, telemetro radar SRD-5MK abbinato al missile R-3S, sostituzione del pod cannone esterno SPPU-22 (mobile) con l'UPK23 (fisso), 2 serbatoi ausiliari sotto la fusoliera, e vari sistemi avionici esterni, tra cui anche un sistema di guida caccia su di un pod esterno (da qui, forse, l'uso dei Fitter come caccia a lungo raggio)
*'''Su-17U''' 'Fitter-E': biposto da addestramento-operativo.
*'''Su-22''' 'Fitter-G': versione da esportazione del Su-17U, nessuna differenza degna di nota.
*'''Su-17M1-2''' 'Fitter-F-J': monoposto migliorati rispetto al precedente, con una nuova, elegante linea del dorso, dovuta all'aumento del volume interno destinato per il combustibile. Avevano molti aggiornamenti anche nell'avionica.
*'''Su-22''' 'Fitter-J': versione da esportazione del Su-17M2 dal quale si differenziava per
il nuovo timone, diverso e più alto di 10,5 cm, stabilizzatori allargati di 139 mm l'uno, e altre modifiche
*'''Su-17M3''' 'Fitter-H': tra i miglioramenti, i punti d'aggancio supplementari per missili AA-2/AA-8. Entrato in linea dal 1980.
*'''Su-22M3''' versione da esportazione del Su-17M3 dal quale si differenziava per
nuovo telemetro laser Klyon-PS, mirino ASP-17B al posto del ASP-17, radioaltimetro A-031 al posto del RV-5, RWR SPO-15 invece del SPO-10 Sirena-3M
*'''Su-17M4''' 'Fitter K': ulteriore aggiornamento, riconoscibile dalla presa d'aria alla base della deriva per raffreddare l'elettronica, assai potenziata. Esso aveva una serie di nuove armi, tra cui missili laser-guidati, grazie al telemetro laser ora utilizzabile anche per la designazione delle armi guidate.
*'''Su-22M4''' versione da esportazione del Su-17M4, nessuna differenza degna di nota.
 
In servizio dal '71 con 2 squadroni aventi l'originario 'Fitter-B', il nuovo aereo è stato sempre un velivolo enigmatico, mai pienamente apprezzato nella sua efficacia operativa anche dalla NATO, più preoccupata dai più moderni MiG-23.