Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Tunisia: differenze tra le versioni

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'''Note sugli equipaggiamenti''':
 
Iniziamo dagli F-5<ref>Joe Baugher</ref>. La Tunisia non era uno Stato definibile in alcun modo come 'democrazia', ma nondimeno fermamente intenzionato a restare nel campo occidentale. Gli USA furono quindi interessati a fornire un certo quantitativo di armi. Nel 1981 vennero ordinati 6 o forse 8 F-5E e 4 F-5F, consegnati poi nel 1984-85. In seguito sono anche arrivati 4 F-5E ex-USAF, nel 1989. Questo piccolo numero di aerei sono tutti concentrati in una sola Escadrille de Chasse (a quanto pare, le definizioni sono ancora, o lo erano fino a non molto tempo fa, francofone). Si parlava di un' aggiornamento del sistema radar negli anni scorsi, ma pare senza molti risultati.
 
Chi non ha avuto molti scrupoli nel rifornire la Tunisia di armi, invece è stata la vicina Italia. Sono arrivati negli anni '80, tra gli ultimi clienti, i G.222 da trasporto. Ma in precedenza c'erano stati molti altri contratti. L'esercito ha ordinato dei trasporti truppa Tipoe 6614 4x4 come principale mezzo della categoria. L'aviazione ha avuto aerei italiani per la maggior parte dei compiti di prima linea. I primi jet, e gli unici aerei da combattimento per molto tempo sono stati gli MB.326. La Tunisia pensò bene di trovare in questi aerei un caccia economico e comprò 8 MB-326B, che pure erano ancora equipaggiati con il motore Viper 11 da 1.135 kgs, erano la prima versione armata del Macchi (ricavata con 6 punti d'aggancio sotto le ali) e la Tunisia ne fu l'unico utente. Seguirono poi 8 MB-326KT, della seconda generazione basata sul MB.326K, e dotati del Viper 20 da 1.500 kgs. Per quanto possa sembrare singolare, la Tunisia, che fu la prima cliente dell'MB.326 (nonché l'unica della versione B) fu anche utente dell'ultima versione, la L. Questa aveva un Viper serie 600 da 1.814 kgs, co-sviluppato tra RR e Fiat, che venne messo a punto per il potenziato MB.326K, un vero aereo da combattimento monoposto. Piuttosto singolarmente, il progetto K venne poi rielaborato come biposto e il risultato fu l'MB.326L. La Tunisia stavolta fu 'solo' la principale utente di questa versione, ordinandone 4 attorno al 1974, ma non ne ebbe l'esclusiva visto che il Dubai ne ordinò altri 2. Così la Tunisia, primo e forse fondamentale cliente estero dell'MB326, lo accompagnò in tutte e tre le generazioni apparse, fino a quando il progetto non divenne obsoleto (con lo stesso motore ma con abicacolo rialzato venne fuori l'MB.339A) e terminò il suo 'ciclo-vita'. Con 20 aerei, questi restano a tutt'oggi i più numerosi jet militari tunisini di sempre. Chiaramente la Tunisia non aveva né le ambizioni né le possibilità di svilupparsi in maniera completa nel settore militare, e per udire un bang sonico sopra Tunisi bisognerà aspettare gli anni '80.