Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-5: differenze tra le versioni

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*testata: 9 kg
*Gittata: 8-12 km
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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===Missili balistici tattici<ref>Po, Enrico: ''I missili balistici del KBM Bureau'', RID gen 2001</ref><ref>Striuli, Lorenzo: ''Lo Scarab oggi'', RID Mar 09 68-76</ref>===
[[Immagine:SCUD 2.JPG|330px|left|]]I primi missili tattici balistici sovietici erano i famosi 'Scud', entrati in servizio nel '57, contemporaneamente ai primi FROG. Gli Scud erano inizialmente del modello 'Scud-A' secondo la denominazione NATO, ed era trasportato da un carro cingolato JS-III modificato. Esso era pesante appena 4.400 kg e la testata da 40kT era lanciabile solo entro i 130 km. Nel '65 venne fuori invece lo 'Scud-B', stavolta su autocarro MAZ-543 8x8. Verso il 1970 comparve lo 'Scud-C', un missile molto più controverso dalla carriera meno sicura. In ogni caso, si rilevava che nel '78 esistessero in URSS 520 missili Scud-B e C, ma questo totale dev'essere forse correlato al totale dei lanciatori, non certo quello dei missili di per sé, se si pensa che solo in Afghanistan ne sono stati tirati oltre 2.000 e che poi essi e le loro copie sono stati usati ampiamente nella 'guerra delle città' tra Irak e Iran. Gli Scud erano usati a livello di Armata o Gruppo di Armate, in brigate missili Scud con comando, 3 batterie su 3 lanciatori e 3 mezzi di ricarica. Vari i clienti degli 'Scud', che hanno raggiunto un'elevata diffusione. La Libia ha ricevuto ben presto gli Scud-B e poi i 'C'. Almeno i primi, se non anche i secondi, sono stati usati per tentare di colpire Lampedusa nel 1986, come ritorsione per l'attacco americano. Mentre si stimava che l'SS-23 fosse ancora in servizio in appena 10 lanciatori nel 1982, all'epoca si stimava vi fossero 550 Scud in servizio nell'URSS.
 
Lo 'Scud' è stato importante per l'operatività che ha consentito, anche se la precisione non è mai stata molto buona per obiettivi limitati. Nondimeno, sebbene spesso paragonato alla V-2, di questa era pesante la metà e con un diametro pari anch'esso alla metà del massimo dell'arma tedesca, di cui almeno parzialmente è tecnologicamente figlio. Con la possibilità di essere trasportato e lanciato da un unico mezzo ad alta mobilità, con una preparazione al lancio di minuti, la sua capacità di fuoco e sopravvivenza sono ben superiori rispetto ai vecchi missili tedeschi, che dovevano essere trasportati smontati e rimessi insieme prima del lancio. Con uno Scud è possibile uscire con l'arma già caricata, percorrere fino a 250 km, lanciare e ritornare senza rifornimento ed entro una notte. Così è stato possibile mandare a vuoto quasi tutte le missioni (circa 3.000) fatte dagli Alleati durante la guerra contro l'Irak nel '91. Gli Irakeni usavano anche gli Al-Hussein con una sezione di serbatoi allungata che permetteva oltre 600 km di portata, consentendo loro di essere superiori al modello base, ma con molta meno precisione.
 
SS-1C 'Scud-B':
*Dimensioni: 11,4 x0,84 m
*Pesi: 6.370 kg, testata 1.000 kg da 40-100 kT o HE, o chimica
*Gittata: 80-280 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 930 m a 180 km per lo Scud B, 1.100 m a 450 km per lo 'Scud-C'; motore a razzo monostadio liquido e sistema INS di prima generazione.
 
 
 
[[Immagine:2P16 Luna.jpg|330px|left|thumb|]]
Quanto ai FROG, essi divennero disponibili come arma per la divisione, quando i razzi nucleari analoghi erano piuttosto assegnati, in ambito NATO, dal corpo d'armata in su, segno evidente di come i Sovietici considerassero capillare l'uso delle armi nucleari sul campo di battaglia. FROG significa Free Rocket Over Ground, ed entrarono in servizio nel '57 con le versioni più vecchie, il che, assieme agli 'Scud', significò un notevole potenziamento delle capacità nucleari sovietiche. I vari FROG-1/5 erano su mezzi cingolati, inclusi quelli anfibi tipo PT-76 che ebbero un 'mini-FROG', il modello 3. Il FROG-6 è da addestramento e così in pratica l'unico mezzo rimasto negli anni '80 era il FROG-7 del '65, su ZIL-135 6x6, per ogni divisione (o almeno quelle di maggiori qualità) motorizzata e corazzata, con un battaglione su comando e due batterie su due lanciatori l'una. La versione 7a ha testata atomica da 550 kg e quella 7b una chimica da 390. Gli Egiziani, tra gli altri, lanciarono almeno diversi FROG-3 e 7 e così i FROG-2 e 3 da parte siriana sul Golan, mentre i primi tirarono anche 3 Scud. Almeno un FROG sarebbe stato abbattuto dagli Israeliani con i missili HAWK, stando a quanto dichiarato. [[Immagine:Soviet FROG-7.jpg|300px|right|thumb|FROG-7]]A metà anni '80 l'URSS aveva 680 lanciatori FROG-3 e 7, i Bulgari 36 FROG-7, DDR 24 FROG-7, Cecoslovacchia (30 FROG-3 e 7), Ungheria (24), Polonia (52 FROG-3 e 7), Romania (30 FROG-3 e 7). Tra le nazioni fuori del Patto di Varsavia c'era la Yugoslavia (16 FROG-7), Egitto (12), Siria (24), Libia (48), Siria (24), Yemen del Sud (12), tutti con il più recente modello -7, mentre Cuba aveva 50 FROG-4 e la Corea del Nord 50 FROG-5 e 7.
 
Questi semplici anche se non molto precisi razzi richiedevano 30 minuti per la preparazione al volo, possibilmente con l'ausilio di un servizio meteorologico per calcolare il vento in quota. La sua versione navale è il FRAS, che è un vettore -poco diffuso- per cariche di profondità nucleari o anche siluri ASW entro gittate di 30 km circa, e relativa rampa di lancio. Era in servizio quantomeno negli incrociatori 'Moskva', ma poi è stato sostituito dal più costoso missile Sylex che ha anche capacità antinave.
 
FROG-7:
*Dimensioni: 9,1 x0,55 m
*Pesi: 2.200 kg, testata 550 kg da 10-200 kT o 550 kg HE, o 390 chimica
*Gittata: 11-70 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 450-700 m a 40-65 km ; motore a razzo monostadio solido<ref>Per queste armi di prima generazione: Armi da guerra 4</ref>
 
[[Immagine:SS-12_Scaleboard.JPEG|330px|left|thumb|]]Il successivo '''SS-12 'Scaleboard'''' è invece un'arma del '69, simile come capacità al Pershing americano di qualche anno prima e come tale si tratta di un avanzato sistema, basato al solito su di un mezzo ad alta mobilità. Era assegnato ai comandi di Gruppo d'armata con apposite brigate costituite come quelle dei più piccoli 'Scud' e come questi ha un MAZ da trasporto 8x8, del tipo 537. In tutto ne sono stati schierati 60 lanciatori e già nel '77 ne venne realizzato un successore, l'SS-22, che entro il 1982 era arrivato a circa 60 rampe, più degli SS-23 e della trentina di SS-21 stimati all'epoca in carico all'Armata Rossa. Esso era migliorato come precisione e la testata era ridotta a 550 kT per un CEP di 320 m, mentre la gittata aumentava almeno a 880 km. Entrambi i sistemi consentivano alle forze sovietiche di colpire obiettivi a media distanza dal fronte in alternativa all'aviazione. Lo 'Scaleboard' è stato il primo missile tattico sovietico a propellente solido e dall'aspetto assai massiccio, non è chiaro perché sia stato così rapidamente sostituito date le sue caratteristiche, quando molti FROG e Scud erano invece lasciati ancora in servizio negli anni '80.
 
*Dimensioni: 11,25 x 1,05 m
*Pesi: 8.800 kg, testata 1.250 kg da 800 kT
*Gittata: 220-280 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 480 m a 800 km; motore a razzo monostadio solido e sistema INS di seconda generazione.
 
Quest'arma era un miglioramento netto rispetto agli 'Scud' (1.000 kg a 280 km, precisione di circa 1.000 m, testata da 100 kT al massimo), ma non pare avesse testate alternative del tipo HE o chimiche. Il tutto ottenuto con una massa inferiore del 25% rispetto a quella di una vecchia A-4/V-2 e appena di un terzo superiore rispetto ai missili 'Scud', che già concentravano le prestazioni del missile tedesco del periodo bellico (a cui, parzialmente a torto, sono spesso comparati) in meno della metà della massa.
 
 
Quanto al KBM Bureau, da questo sono passati i progetti di tutti i tipi di missili tattici sovietici dal 1975 in poi, il che ha compreso anche i tipi più recenti, noti in ambito NATO come SS-21 'Scarab', SS-23 'Spider' e SS-26. In questa disamina apparentemente non è compreso l'SS-22, la versione migliorata e più precisa dell'SS-12 'Scaleboard', probabilmente perché questa nuova arma, che la NATO considerava di un nuovo tipo, era in realtà solo una versione migliorata del modello precedente e progettata dallo stesso DB.Il missile balistico, di tipo non guidato, era già parte di molte divisioni sovietiche, con il FROG-7. Noto come 'Luna-M', quest'ultimo era un razzo molto migliorato rispetto agli altri, ma pur sempre un'arma non guidata. Distribuito ai reparti nel '65 era certo già parzialmente obsoleto, ma dopotutto non peggiore dell'equivalente Honest John americano, dal raggio decisamente inferiore (37 km). La sua gittata non era forse del tutto sufficiente e certo è da notare come il sistema Smerch, con i suoi razzi da 300 mm e 800 kg, sia capace di raggiungere non meno di 70 km già nelle sue prime versioni (con un lanciarazzi a 12 colpi) rispetto al FROG e al suo semplice sistema di lancio autocarrato, con una rampa senza protezione. Tuttavia questo grosso razzo balistico era capace di portare testate HE, nucleari e chimiche e la sua semplicità lo ha reso non solo diffusissimo, ma gestito persino da organizzazioni di guerriglieri come accade in Afghanistan. La sua principale limitazione è la precisione, con un CEP (il 50% di probabilità di colpire dal centro del bersaglio) di 500-700 m a 65 km, e forse anche meno preciso di così. Senza testate a submunizioni, come per esempio i razzi americani usati dalla Corea del Sud, è difficile colpire qualcosa di importante con tale imprecisione eccetto che non sia una grande installazione o una città, bersagli però in grado di assorbire parecchi colpi senza conseguenze. Esso venne usato in molte occasioni, per esempio durante la guerra del Kippur, sia da Egiziani che da Siriani. Va detto che in situazioni diverse, anche i FROG andavano bene: nel '62, tra i materiali sbarcati dai Sovietici a Cuba per rinforzare il regime di Castro dalle pressioni americane, c'erano anche 6 di questi razzi, armati con testata nucleare, e nessuno si rese conto di questa loro presenza. Avessero gli Americani tentato uno sbarco anfibio, sarebbe bastata una testata per annientarli sulle spiagge, ma per fortuna di tutti la situazione si sbloccò senza combattere.
 
In ogni caso, passando ad uno scenario di attacchi di tipo più preciso e meno automaticamente nucleare, i FROG non erano adatti, e per giunta gli autocarri 8x8 ZIL-135 che li portavano non erano anfibi, cosa che invece i sovietici consideravano importante, mentre il razzo, scoperto, era piuttosto vulnerabile a danni e temperature basse o molto alte, con immaginabili effetti anche sulla sua precisione. Agli inizi degli anni '60 gli americani studiavano il preciso e molto moderno missile Lance, mentre i Britannici avevano proposto senza successo il loro Blue Water alla NATO. Dal '72 l'MGM-52 Lance sostituì il razzo balisto H.J. Nel mentre, dagli ultimi anni '60 i sovietici stavano facendo studi su di un missile tattico che sostituisse i FROG. La sostituzione non avrebbe mai avuto compimento data l'economia e la diffusione del razzo, ma il progetto di per sé fu presto messo a punto. Esso doveva funzionare bene con temperature tra -40 e +50°, lanciabile anche con vento laterale di 70 kmh e il CEP doveva essere dell'ordine dei 220 m alla massima distanza, come del resto faceva il Lance, che era valutato avente un CEP di 225 m a 75 km. Non è nemmeno escluso che si volesse un CEP di appena 160 m, secondo i servizi d'informazione americani. Il KBM Bureau, diretto da S.P. Nepobidimy, rispose presentando una proposta in concorrenza con l'NPP Splav, che era stato l'autore dei sistemi LUNA. Vinse il KBM della cittadina di Kolomna, a 100 km a N.E. di Mosca, già autore fino agli ultimi anni '50 (quando si chiamava ancora il Shavyrin DB) di mortai, e poi di una lunga serie di missili controcarri. Infatti al KBM sono ascritti i progetti dei 9K11 Malytka (i famosi AT-3 Sagger), i 9K114 Shturm (AT-6), 9M120 Ataka (AT-9), e infine i 9K121 e 9K125 Vikhr-M e Krizantema (il secondo è la versione per veicoli del primo). Era l'OTR-21 TOCHKA. Il nuovo missile balistico era noto anche come 9M79, lo sviluppo venne fatto nel periodo 1968-74, le prove iniziarono nei primi anni '70 e venne adottato nel '75, per poi essere identificato dalla NATO nel '76 quando ebbe la designazione di SS-21 Scarab. Questo sistema è installato su di un mezzo 6x6 anfibio, molto simile a quello dell'SA-8, noto come 9P129 e venne distribuito ai reparti occidentali nel '76, comparendo in Germania Orientale nel 1981. Si stimava che dovesse essere prodotto fino al 1987, ma come si vedrà, le cose sarebbero andate diversamente. Pare che i sovietici fossero già al corrente delle specifiche generali del SAM-D, il futuro Patriot, e che volessero un ordigno per distruggerne le batterie. Gli Americani erano al corrente della nuova arma e così diedero ai loro missili da subito delle capacità antimissile, sia pure più volte aggiornate, il che significa che le prestazioni reali erano piuttosto limitate (malgrado i successi dichiarati nel 1991).
[[Immagine:Soviet SS-21 Scarab.JPEG|330px|left|thumb|]]
I missili del tipo 9M79 hanno un aspetto caratteristico, molto tozzo con alette di stabilizzazione nella parte centro.-inferiore e di controllo all'estremità, accanto al motore a razzo. Le dimensioni sono di 6,4 x 0,65 m, peso di circa 2.000 kg. Il motore è monostadio e vi è una piattaforma inerziale del tipo 'strap-down', con deviatori del getto del razzo e grate di controllo, caratteristiche dei missili tattici e aria-aria (AA-12) sovietici di ultima generazione, inclusi gli RDS-10 Pioneer, ovvero gli SS-20, nonché i successivi SS-23. Quest'arma è più grande e pesante dei missili Lance e del loro successore ATACMS (MGM-140) il che è dovuto probabilmente ad una minore evoluzione della microelettronica e sottosistemi vari destinati ai missili russi, ma ha anche consentito poi di aumentare le prestazioni senza problemi di volume. La gittata dell'SS-21 è valutata inizialmente in 70 km, ma con una testata da 484 kg HE. Il Lance arrivava a 121 km ma con la carica nucleare da 212 kg. La testata da 454 kg invece era trasportabile solo a 70 km, quindi vi sarebbe un'equivalenza reale tra i due tipi di missile. Gli ultimi SS-21 invece hanno la testata da circa 500 kg portabile fino a 120-150 km, nel tipo 9M79-1 Tochka-U del 1993. In realtà questo missile era stato sviluppato in fretta nel 1984-88 e messo in produzione già nel 1989.
 
In ogni caso sarebbe davvero strano che gli SS-21 avessero avuto una gittata paragonabile a quella del lanciarazzi 'Smerch' allora in sviluppo, per cui almeno con la testata nucleare dovrebbe essere stata maggiore. Quanto alle testate, ce n'é una da 10-100 kT e CEP di 150 m, la 9M79B con carica AA-60, ma esiste anche una testata HE chiamata 9M123F, sempre da 482 kg di cui 120 di esplosivo, che se adottante un sistema di guida terminale radar ridurrebbe il CEP a circa 30 m(non vi sono però prove che tale sistema di guida finale sia stato adottato); vi è poi la 9M123K che porta un grappolo di 50 submunizioni controcarro o un maggior numero di bomblets a frammentazione. Sono testate attivate a distanza utile da terra con un telemetro laser di bordo e si diffondono in un'aerea di 3,5-7 ettari a seconda della quota. Non esistono, a quanto è stato dichiarato, testate chimiche, mentre negli anni '80 venne iniziato piuttosto il programma per una testata EMP per danneggiare i radar NATO, specie di sistemi come i Patriot. Non si capisce poi se si tratta della 9N123R, oppure di un altro tipo ancora. La sua funzionalità sarebbe, secondo alcune informazioni, di tipo antiradar con guida sul bersaglio. Quanto ai tipi chimici, si sa che ufficialmente non ve ne sono, ma in precedenza Frog e Scud erano prodotti per il 4% con carica nucleare. In ogni caso il sistema di guida è come detto, un INS, più precisamente sviluppato dalla TsNIIAG, a suo tempo nota come TsNII-173, ovvero l'Istituto di Ricerca Centrale sull'Automazione e l'Idraulica, centro di primaria importanza per le ricerche sovietiche del settore; esso è simile a quelli usati dai vari missili SS-13, 23, 25. Gli SS-23 hanno in comune con gli SS-21 anche le testate nucleari. I controlli, basati sia sulle alette a griglia (sopratutto per la gittata) e sui deflettori del getto, per la direzione, sono efficaci essenzialmente nella parte iniziale e finale della traiettoria. Come per l'ATACMS, si ipotizzano anche traiettorie di tipo semi-balistico, che darebbero senso alla dotazione di tali superfici di controllo in due serie più i deflettori.
 
Il sistema di lancio 9P219 ha chassis 6x6 derivato dal BAZ 5921 della Zavod, parente del BAZ 5937 o 9A33 per il lancio del sistema SAM 9K33 Romb (l'SA-8). Questo mezzo è lungo 9,485 m, largo 2,782, alto 2,373, ha 4 persone nella cabina anteriore protetta da un sistema NBC FVU-100N e il missile è portato dentro il mezzo, protetto da due portelloni blindati e climatizzato entro certi limiti. In acqua e a terra viaggia a 8 e 60 kmh tramite due idrogetti posteriori e le sei ruote motrici, 15 su terreno vario, grazie ad un motore da 300 hp diesel.Autonomia 650 km su strada. Esiste una turbina a gas per mantenere il generatore da 50 kW senza usare il motore principale. Per il lancio il missile è elevato a circa 80° e vi sono sistemi computerizzati per il calcolo della posizione e un sistema di isolamento termico che protegge la testata prima del lancio stesso. Peso totale 18,145 t, il mezzo può funzionare anche con soli 3 uomini e il missile viene lanciato in 16 minuti dall'arresto della marcia, e se necessario un altro viene caricato in 30-40.
 
*SS-21/OTR-21/9M79---SS-22---SS-23/OTR-23/9M714---SS-26/9M72:
*Dimensioni: 6,4x 0,65 m--7,31x0,97 m--7,3x0,92 m
*Pesi: 2.000 kg---?---4.630---3.800 kg
*IOC: 1975--1977--1980--1999
*Gittata: 70-150 km---880---450 km--280/400 km
*Testata HE: 484--?---772--712 kg
*Velocità: max 900 m.sec--max.?---1.700 m.sec
*RCS: 0,1--?---0,03--? m2
*manovra: 4 g--?---13 g--?
*CEP: 30-150 m--320 m--30-150 m--10 m?
 
L'ordinamento dei Tochka è di un apposito battaglione missili tattici della divisione sia corazzata che meccanizzata, con reparto comando e due batterie su 2 lanciatori l'una. Vi sono poi mezzi come semirimorchi per i missili di ricarica (4 mezzi), gru di ricarica (altrettante), e 2 mezzi di manutenzione su autocarro ZIL 131, mentre gli altri sono basati sullo stesso chassis del lanciamissili. Vi sono poi a livello di batteria sezioni meteorologiche, ricognizione e lancio, con autocarri, radar meteo RMS-1 o ARMS-3, palloni sonda RKZ-1 con sensore di trasmissione passivo (questi dovevano essere illuminati dal radar di terra per seguirli e calcolare il vento). Dal 1989 sono in distribuzione i palloni Ulybka che hanno trasmittenti di bordo e che non richiedono illuminazione da terra. L'ultimo modello del mezzo di lancio ha un sistema topogeodetico 1T25 che migliora la localizzazione della postazione di lancio rendendo meno importante la ricognizione della sezione apposita, per trovare il punto di lancio prestabilito (naturlmente con sistemi come il GPS o il GLONASS tutto è diventato più semplice).
 
Dopo il trattato INF (Intermediate Nuclear Forces) per bandire i missili di oltre 500 km di gittata, il grosso missile OTR-23 è stato cancellato dall'inventario e così l'URSS si è trovata senza più i vecchi Scud (9K72) che i loro successori 9K714 OKA. Così è stata costretta a riorganizzare i lanciatori dei missili dal 1989, aumentando i battaglioni a livello di brigate con 12-18 sistemi di lancio per servire i Corpi d'Armata e le Armate. In tutto i soli Russi hanno ricevuto 300 TEL (stima del 2000) con 1.200 missili almeno (per i quali erano disponibili 310 testate nucleari secondo i russi al tempo del 1992), mentre altri clienti sono stati tra l'altro la Bulgaria, Cecoslovacchia, DDR (24 missili e 4 lanciatori), Ungheria, Siria, Ukraina, Polonia, Yemen e altre nazioni ex-sovietiche. Molte non l'hanno più in servizio, ma nel Medio Oriente è invece ben considerato come successore dei FROG, anche se non ha la gittata sufficiente per fare lo stesso con gli Scud.
 
Il tipo B, l'9M79M, è capace, mantenendo un peso pressoché uguale (10 kg circa in più) di arrivare a 120-150 km, con una gittata minima di 20; la sua velocità massima in picchiata arriverebbe a 1.800 m.sec, con un angolo di 85 gradi e precisione di 95 metri con un INS migliorato. é un'arma quindi difficile da intercettare. Ad Abu Dhabi vennero tirati ben 6 missili nel '93 per dimostrare un CEP di appena 15 metri, forse perché (difficilmente esistono altre spiegazioni a meno di non usare un radar attivo che cerca il bersaglio) all'epoca era maggiormente efficiente il GLONASS e il missile aveva un ricevitore, giusto come facevano gli americani con il modello evoluto dell'ATACMS nella stessa epoca. Ora che l'India ha deciso di partecipare al GLONASS, vi sono possibilità di rendere il sistema, nel frattempo decaduto per l'insufficiente numero di satelliti, nuovamente operativo. Inoltre pare vi siano dei sistemi a correlazione otticha sugli 'Scarab-B' osservati durante gli anni '90; è stata proposta nel 1992 anche una testata con il dispenser aeronautico RBK-500 armato con le munizioni 'intelligenti' SPBE-D, pesanti 14,5 kg e funzionanti come analoghi sistemi occidentali, con un sensore IR a doppia frequenza e proiettile autoforgiante; la caduta è rallentata a 17 m.sec con un sensore dotato di 30° di angolo d'osservazione e movimento rotatorio di scansione per la ricerca del bersaglio.
 
Tornando all'export, la Siria fu la prima ad averne, per un totale di 18 missili e 6 lanciatori consegnati dal 1983. Vi furono dei lanci già da quell'anno e poi altre consegne, mentre dal 1986 la cosa fu giudicata tanto allarmante che gli americani passarono 6 mld di dollari alla IAI e Rafael per costruire i loro sistemi antimissili balistici, ovvero il programma Arrow. I Siriani sono diventati poi utenti piuttosto interessati al mantenimento dell'arma in servizio, con 18 lanciatori e almeno 36 missili in una apposita brigata. I Russi hanno circa 350 complessi di lancio, i Bielorussi 40, i Libici 6, poi vi sono i Kazacki (pochi), gli Ucraini con ben 90 lanciatori e 500 missili circa (il che fa capire che la quantità di 1.200, in realtà, è stata ampiamente superata, visto che la stragrande maggioranza dei lanciatori è rimasta in Russia), lo Yemen con un massimo di 10 lanciatori e un'ottantina di armi. All'export sarebbe in servizio solo la prima versione dell'SS-21, ma non è detto che negli anni '90 non vi siano state forniture, visto che oramai, dal '93, la Russia fa parte del trattato MTCR (per la limitazione dei sistemi balistici) e le esportazioni dei vecchi Scud vennero ridotte o annullate data la loro gittata vicina o superiore al limite dei 300 km. Lo Scarab è un sistema efficiente ma costoso. Nel 1992, l'ultimo anno in cui gli Scud erano offerti all'export, costavano 1 milione di dollari l'uno; il ben più piccolo Scarab 1.700 mila dollari (ovvero il doppio di un ATACMS), più 3,3 per il TEL e 700 mila per il mezzo da rifornimento. In ogni caso, le esercitazioni hanno dimostrato che trattasi di un sistema preciso ed affidabile, anche in Ucraina, dove tuttavia l'ultimo dei 18 missili lanciati in esercitazioni cadde su di una casa e nonostante avesse solo una testata da esercitazione uccise 3 persone. In Yemen si fece di peggio: nella guerra civile del 1994 vennero tirati circa 30 missili. In Cecenia, nel 1999, vennero tirati su Grozny ben 60, e forse 130 missili in poco più di due settimane, dal Daghestan. L'efficacia e l'affidabilità furono molto buone. Purtroppo questo non evitò perdite umane, anzi, il lancio del 21 ottobre 1999 colpì un affollato mercato (secondo i russi anche di trafficanti d'armi) uccidendo 137 persone e ferendone il doppio. Altri missili colpirono la zona e uno centrò un ospedale, un reparto di maternità, dove rimasero uccisi 35 civili (pare fosse un 'errore' di mira) e una moschea affollata. In tutto vennero tirati (e seguiti dai satelliti USA) 10 missili che in quell'orrenda giornata uccisero 280 persone e ne ferirono oltre 400, colpendo zone civili e massacrando anche donne, bambini, neonati. In seguito vennero usati gli Scarab anche per colpire i villaggi, suscitando molto timore oltre che danni. Non sarà superfluo dire che questi crimini di guerra non hanno avuto alcuna conseguenza a livello internazionale per la leadership russa. Un conflitto in cui Mosca ha usato i suoi ordigni in maniera meno sanguinaria è stato quello con la Giorgia l'estate del 2008, in cui almeno 14 missili sono andati a segno contribuendo a smantellare il dispositivo militare di Tblisi. Quanto ai missili, la loro vita utile sarebbe di circa 10 anni (ma di fatto tali limiti sono spesso superati senza troppi problemi) e differentemente dagli Scud, l'apparato motore e di direzione non sono facili da copiare per nazioni emergenti. Tuttavia la Corea del Nord avrebbe ottenuto dalla Siria, nel 1996, un sistema completo in cambio di missili Hwasong 6. Dopo un primo lancio fallito, il sistema KN-02 ha ottenuto in questi ultimi anni un'operatività adeguata per entrare in servizio e venire prodotto entro i prossimi anni in almeno 150 esemplari, con raggio d'azione di oltre 120 km. Il sistema di lancio è diverso con un grosso cassone rettangolare e una struttura in generale simile a quella di un camion civile.
 
[[Immagine:SS-23_Sofia_Military_History_Museum.JPG|330px|left|thumb|]] Per i compiti d'impiego con le Armate c'era invece un nuovo sistema, l''''SS-23 Spider''', ovvero l'OTR-23 OKA, designazione industriale 9M714, entrato in servizio nel 1980 e radiato dal 1987. Quest'arma non aveva in realtà ragione di essere distrutta per via del trattato INF in quanto esso non copriva i missili di meno di 500 km e l'OKA era in effetti un'arma da 450 km. Ma Reagan pretese da Gorbachev la sua demolizione nel 1987. Fu un duro colpo e bisognò lottare molto contro la resistenza a questa decisione, che era fortissima e non senza ragioni. Una era il costo, lo sviluppo era arrivato a 4 mld di rubli e passa. Un'altra era l'efficacia, essendo l'OTR-23 un diretto discendente della tecnologia dell'SS-21, di cui è un pò la versione pantografata. Nel 1987 poi, gli Americani pensavano che queste armi fossero presenti solo con 10 lanciatori e con un solo missile l'uno, tutti raggruppati in una sola base in URSS. Era chiaramente uno sbaglio visto che i Sovietici avevano avuto tutto il tempo di produrne una buona quantità e schierarla. C'erano 6 lanciatori a Weisselfels e altri 47 a Jena, DDR, 40 a Stankovo, 26 a Tsel, 26 a Slobudka e 22 a Semipalatinsk. Se gli Americani erano preoccupati per gli SS-23 noti, a maggior ragione lo sarebbero stati se avessero conosciuto la presenza di non meno di 82 lanciatori più 33 non ancora in servizio, e 167 missili pronti al lancio. Questo potente missile d'armata era stato pensato dagli anni '70 e sebbene costoso, il programma fu sveltito e reso più efficiente dalla tecnologia già sviluppata per l'SS-21.
 
Più perfezionato di questo, ma sempre con il sistema di controllo aerodinamico a griglia in coda, pesava 7,31 m con diametro di 97 cm, peso 4.630 kg e gittata di 450 km. Il tempo di preparazione era di 15 minuti e il sistema di guida era anche più perfezionato di quello del Tohcka. La testata era HE o nucleare: la 9M714B da 772 kg atomica, la 9M174K cluster (da 716 kg), una chimica, una da penetrazione nel terreno sia HE che nucleare. Da notare che sia l'SS-21 che l'SS-23 sono armi capaci di seguire una traiettoria semi-balistica, a differenza degli SS-1 Scud che sono più prevedibili nel volo. Gli SS-21 sarebbero stati capaci, secondo le stime occidentali, di manovrare con accelerazione di 4 g durante la fase d'attacco finale, gli SS-23 addirittura con 15 g di agilità. Entrambe le possibilità sono molto utili per causare problemi al sistema di guida di un missile SAM tipo il Patriot, che è avvantaggiato se può prevedere la traiettoria dell'arma nemica. Inoltre la traccia radar di entrambi i tipi è stata ridotta, si stima, a 0,1 m2 per l'SS-21 e a 0,03 m2 appena per l'SS-23. Si consideri che la RCS è per un piccolo FROG di 0,1 m2 e per uno Scud di 0,3. La riduzione della sezione radar e la capacità di manovra finale sono indubbiamente due carte in più per sopravvivere alle difese antimissile.
La velocità finale è di 600-900 m.sec e 1000-1800 rispettivamente, quando Frog e Scud arrivano a valori pressoché analoghi. L'angolo di caduta è di 25-70° per SS-21 e FROG, 40-85 per SS-23 e Scud. Per fare un paragone, gli Al-Hussein (Scud modificati) arrivavano a 650 km e a 2.200 m.sec di velocità finale<ref>P&D feb 1992</ref>.
[[Immagine:9P120_Temp-s.jpg|330px|left|thumb|]]
I missili SS-22 erano dalle caratteristiche simili a quelle di un grosso SS-23, e come questo, sono andati demoliti (ma qui a ragione) per via dell'INF (idem per gli SS-12 loro predecessori). Quanto al CEP, l'SS-23 aveva circa 30 m se con guida finale con correlazione con immagine radar, la stessa tecnologia usata dal Pershing II americano.
 
La produzione del missile ebbe luogo a Votkinsk, che prima produceva lo Scud. Il lanciatore era l'9P71 8x8, simile ma più grosso di quello del missile SS-21. Il peso era di 24,07 t, dimensioni 11,76 x 3,13 m, velocità 60 kmh e produzione alla Lenin TMS di Pietropavlosk. Il mezzo di ricarica 9T230 è analogo a questo.
 
In tutto sarebbero stati prodotti 430 missili e 130 lanciatori, per un totale di 7 brigate riequipaggiate. A questo si aggiunse la DDR con 4 lanciatori e 24 missili, la Cecoslovacchia ebbe ben 10 lanciatori, la Bulgaria 8. Quest'ultimo esercito, sia pure con testate convenzionali, era rimasto in possesso dell'OKA che così è sopravvissuto alla demolizione forzata che ebbe luogo fino almeno al maggio del 1991, con notevole lentezza, dei suoi confratelli sovietici.
[[Immagine:OTRK IskanderM.jpg|330px|left|thumb| IskanderM]]
Visto che le esigenze operative sono rimaste, alla fine è rinato il missile che era stato cancellato. Dal 1990 il KBM si è rimesso al lavoro per rimediare alla cancellazione dell'SS-23 dagli arsenali sovietici e sotto la direzione di Nikolai Gushchin venne testato già nel 1995. Arma monostadio come tutte le altre della famiglia, ha aspetto tozzo. Lungo 7,3 m per 92 cm di diametro, testata da 700 kg per i russi o 415 per l'export, pesa 3.800 kg in tutto, con sistema di guida che si avvale anche di GPS o GLONASS. Vi sono testate EMP, HE, sistemi radar-attivi di guida finale o elettro-ottici dell'Istituto Centrale di Ricerca Scientifica per l'Automazione el'Idraulica (TsNIIAG), riducendo l'errore a circa 10 metri. I Russi hanno ricevuto la versione 'full' da 400 km di portata, ma per via del trattato MTCR per il controllo dei missili, la versione export è ridotta a 280 (dev'essere proibito il commercio di armi da oltre 300 km). La piattaforma di lancio è quasi la stessa di quella dell'OTR-23, così come la fabbrica. Il missile è stato visto per la prima volta all'expo di Nizhny Tagl del luglio del 2000, come sempre dipinto in verde scuro (come anche il TEL, e tutti i mezzi della categoria sovietici e russi). Esso era stato rivelato solo nel 1999 ma all'epoca aveva già superato con successo i test a Kasputin Yar, nel locale poligono. L'SS-26, noto come ISKANDER (nomignolo di Alessandro Magno), è un'arma potente ed avanzata, che ha oramai come unico contraltare in Occidente l'ATACMS, assai più piccolo, ma utilizzante lo stesso lanciatore dell'MLRS (sarebbe come se in URSS vi fosse stato un unico lanciatore per l'SS-21 e lo Smerch o l'Uragan). L'uso di missili tattici precisi può senz'altro ridurre le perdite di aerei contro obiettivi pericolosi. Del resto questo lo sa bene anche Israele, che ha ricevuto a suo tempo i Lance con testata a submunizioni APAM (usata anche dall'US Army), che è capace di saturare un'area di 820 m di diametro con le schegge che provocano le sue 836 bomblets da 470 gr l'una (quindi ben oltre il CEP dell'arma, che alla massima distanza è di 455 m a 121 km, ma la gittata con la testata convenzionale non supera i 70 km ) con lo scopo di soppressione delle difese aeree nemiche nelle zone più pericolose (ma non pare sia stato usato nella valle della Bekaa). Entrambi i missili, l'SS-21 e l'SS-26, sono stati usati in conflitti regionali, specie in Caucaso. Mentre in Afghanistan sono stati lanciati circa 2.000 Scud e un numero imprecisato di Frog (nonostante il potere aereo sovietico vi sono stati numerosi lanci nelle zone dove la guerriglia aveva reso difficile le cose per i velivoli sovietici, specie dopo l'arrivo degli Stinger), nel caso degli SS-21 vi sono stati lanci in Cecenia, per esempio, e presumibilmente anche in Georgia. Lì è stato anche usato, l'estate del 2008, l'Iskander, noto anche come SS-26 'Stone' in codice NATO. Ma già durante la seconda guerra di Cecenia ne vennero lanciati non meno di 60. L'estate scorsa gli Iskander hanno colpito Gori e gli oleodotti tra Baku e Supsa. A Gori sarebbe stato colpito anche il museo di Stalin, altro segno dei tempi<ref>A&D Ott 2008</ref>.
 
===Missili tattici aeroportati<ref>Raupach, Ingo: ''Armi guidate russe aria-superficie'', RID set 1995 p. 58-62</ref>===