Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Spagna: differenze tra le versioni

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Programmi d'aggiornamento vedono la compera di 45 NH-90 per sostituire gli immortali UH-1, i Chinook attualmente allo standard C saranno aggiornati allo standard D, e sopratutto i nuovi TIGRE, che assieme agli EFA, F-100 e LEOPARDO rappresentano i nuovi programmi 'rivoluzionari' della Spagna. I primi 6 arriveranno in prestito dalla Francia, dopo di chè arriveranno 24 macchine di questo tipo, estremamente tribolato e ancora afflitto da problemi, ma nondimeno tra i più moderni disponibili. Consegne dal 2010, 30 anni dopo l'inizio del programma che é stato anche premiato da 22 esemplari ordinati dall'Australia, nazione che ha molti punti di contatto con la Spagna in termini militari (F-18, Perry, P-3 etc.) che in definitiva sono comuni alle nazioni recentemente assurte recentemente a potenze di primo piano dopo un periodo di decadenza dal dopoguerra.
 
==Situazione attuale<ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Spanish_Army Dati wiki.en]</ref>==
Attualmente l'Ejercito de Tierra, fondato nei suoi elementi d'origine attorno al XV secolo, ha una forza complessiva di 118.000 effettivi, al comando del Gen del Ejército de Tierra Fulgencio Col Bucher. E' il più vecchio e il più grande dei Servizi, ha guarnigioni anche alle Baleari, Canarie, Melilla, Ceuta, e sta attraversando l'ennesima riorganizzazione. Prima aveva 9 Comandi operativi reginali. Poi sono stati ridotti a 6: Comando Centrale, Meridionale, Levante, Es-Pirenei, Nord-Ovest, Ovest, ma restano anche i comandi delle zone militari Canarie e Baleari, mentre Ceuta e Melilla, di recente al centro di tensioni durissime per l'arrivo degli immigrati (così come le Canarie), sono stati posti sotto la responsabilità del Comando Sud. Il comando dell'ET nel suo insieme, è invece attribuito ad un generale a 3 stelle.
 
Prima l'ET era diviso in Forze Territoriali Operative di Difesa, e Forze di Intervento; in tutto vi erano 3 divisioni e 10 brigate, per la difesa di Gibilterra e dei Pirenei per l'intervento veloce, mentre 2 divisioni da montagna e 14 brigate aveva la responsabilità di mantenere la sicurezza nei comandi Regionali e rinforzare la Guardia Civil e la polizia. Ma a parte tutto, la Spagna resta lontana dai maggiori conflitti: a parte l'attrito con il Marocco, per il resto no ha 'nemici' naturali e la maggiore problematica è l'immigrazione massiccia, e adesso i problemi che una disoccupazione in salita fino al 20% sta causando all'economia Spagnola, molto legata all'edilizia, la cui 'bolla' è scoppiata l'anno scorso. In realtà, anche le unità di Intervento rapido non erano necessariamente stanziate ai confini, ma vicino alle grandi città, perché molti ufficiali avevano anche lavori part time e pertanto la cosa conveniva anche alla loro vita non militare.
 
Oramai però le unità di pronto intervento e quelle territoriali sono in fusione e le Brigate sono diventate le unità fondamentali: nondimeno, da 24 sono state ridotte ad appena 15, con la dismissione di 9 brigate territoriali; di queste brigate 11 sono organizzate dentro le 5 divisioni ancora esistenti, mentre 3 sono indipendenti e una in riserva. Come curiosità comparativa, l'ET ha recentemente superato l'EI italiano in numero di soldati, sia pure di poco. Le migliori divisioni sono la Prima, ovvero la Corazzata BRUNETE, che ha la sua brigata corazzata nella zona di Madrid e la sua brigata meccanizzata verso S-E, vicino Badajoz. La Seconda Divisione è la 'Guzman el Bueno Division', un'unità motorizzata, e rappresenta la principale forza nel Sud e piena capacità di manovre rapide. La Terza Divisione 'Maestrazgo', è nel comando Est, due brigate con ridotta capacità di mobilità; così per le due brigate di ciascuna delle altre due divisioni, quelle di Montagna, ovvero la 4a URGEL e la 5a NAVARRA. Entrambe sono ovviamente a Nord, zona pirenaica. Le 4 brigate indipendenti sono 2 di cavalleria corazzata, 1 aeroportata, e una paracadutisti (che è quella di riserva).
 
Tra le altre innovazioni, vi è stata anche la riorganizzazione dell'artiglieria delle unità non incluse nelle brigate; questo ha significato la creazione di un COmando di artiglieria campale,con una brigata d'artiglieria, un comando di artiglieria costiera (prima erano due reggimenti), e il comando artiglieria c.a., da aggiornare in maniera significativa in futuro quanto a dotazioni.
 
La forza dell'ET era stata fino a circa 280.000 effettivi di cui 170.000 coscritti, è stata ridotta poi dal 1987 ad appena 240.000, di qualcosa meno dei 250-258 mila dell'EI (che in quella fase passò in leggero vantaggio); riducendo i coscritti e aumentando i volontari, si scese poi a 195.000 effettivi nel 1991. Di questi 19.000 erano a Ceuta e Melilla, sopratutto la Legione Spagnola e altre unità specializzate, tra cui 4 reggimenti di Nord Africani. Altri 5.800 uomini erano alle Baleari e 10.000 alle Canarie.
 
La Legione Spagnola venne fondata nel Marocco durante il 1920, sotto il comando del CSM e con la reputazione di essere la più forte delle unità dell'ET, modellata sull'esempio della Legione Francese. Essa venne ridotta in numero nel 1987, e attualmente sta riducendosi a 6.500 effettivi. Ha un numero di ufficiali di carriera superiore a quello delle altre unità dell'ET, ma è pur sempre in gran parte formata da coscritti volontari. Differentemente dai Legionari francesi, però, il numero di stranieri non ha mai ecceduto il 10% e inoltre è stato abolito nel 1986, eccetto che per quelli che erano già in servizio nella Legione.
 
La Legione è suddivisa in 4 Tercios, una specie di via di mezzo tra brigata e rgt, e comandata da un colonnello. Sono il primo e il secondo, a Melilla e Ceuta, i più importanti dei 4. Ognuno è stato recentemente privato di un btg motorizzato e pertanto attualmente è dotato di un solo btg motorizzato, uno meccanizzato, una cp c.c. e una per il QG. L'equipaggiamento è costituito da APC BMR 6x6; quanto agli altri due, un altro Tercio è alle Canarie con due btg motorizzati e una cp comando; il quarto è a Malaga.
 
Attualmente il Ministro della Difesa sta pensando ad una forza di intervento rapido esclusivamente da volontari, tra cui la Legione, la brigata parà, quella aviotrasportata, le unità della Marina (fanti), da mandare in azione se necessario, persino con un preavviso di 12 ore. Il problema maggiore è dato dalle capacità di trasporto, non del tutto sufficienti.
 
I mezzi dell'ET a lungo sono stati piuttosto inferiori rispetto a quelli NATO, d'altro canto non c'erano né i soldi né la necessità di armarsi in maniera maggiore e poi la nazione era pur sempre rimasta a lungo sotto la dittatura di Franco, il che non gli rendeva più facile procurarsi armi moderne. Nondimeno ebbe 700 carri M47 e 48 e poi 299 AMX-30E fabbricati in Spagna tra il 1974 e il 1983. Questi vennero aggiornati con motori tedeschi, FCS ed ERA, ma la soluzione definitiva è stata sopratutto la compera dei Leopardo 2 e, in minore misura, delle Centauro per le unità più mobili. Non erano molti nemmeno i 1.200 M113, ma le blindo AML-60, 90 e gli APC ruotati hanno dato un nuovo significato alla mobilità, perché la Spagna ha preferito orientarsi prematuramente verso la soluzione dei mezzi ruotati, più mobili e più economici rispetto ai pesanti cingolati. Tra questi, circa 1.200 BMR di concezione nazionale, accompagnati dai BLR 4x4 per le unità leggere paramilitari o di polizia. Per aggiornare l'artiglieria campale e quella c.c. vennero presto ordinati molti nuovi sistemi, specie gli HOT e vari tipi di semoventi. La FAMET, con i suoi elicotteri, arrivava ad un totale di circa 280, di cui un settimo erano BO 105 armati con HOT o cannoni da 20 mm; assieme alla contraerea, era pertano la parte più moderna dell'Esercito, che invece aveva un'artiglieria campale piuttosto modesta per numeri e modernità.
 
Il processo di miglioramento qualitativo ha coinciso con quello della riduzione quantitativa, e così se l'ET era di circa 280.000 uomini negli anni '80, 240.000 dopo il 1987, 195.000 dopo il 1991, al 2001 era sceso ad appena 135.000 effettivi di cui 50.000 professionisti; quello fu l'ultimo anno di servizio di leva, abolito quindi 3 anni prima che in Italia. Pare che attualmente la riduzione abbia portato ad una forza di appena 86.000 elementi, a cui aggiungere in caso di emergenza nazionale 80.000 della Guardia Civil, sempre sotto il controllo del Ministero della Difesa.
 
I gradi:
 
Capitán general-- General de Ejército--Teniente general General de división---General de brigada---Coronel Teniente--coronel--Comandante--Capitán--Teniente--Alférez per gli ufficiali; per i sottufficiali e comuni:
 
Suboficial mayor--Subteniente Brigada--Sargento primero--Sargento Cabo--mayor Cabo--primero Cabo--Soldado de primera--Soldado
 
 
Ecco come si presenta l'E.T. dopo la riorganizzazione iniziata nel 2006 e completata entro il primo 2009.