Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/EAU: differenze tra le versioni
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Gli '''[[w:Emirati Arabi Uniti|Emirati Arabi Uniti]]''' sono uno dei tanti piccoli Stati del Golfo persico. Uno Stato peraltro atipico, formato da una sorta di federazione tra ben sette emirati, dei quali i più importanti sono Dubai e Abu Dhabi. In tutto, nel '76, si fusero insieme Abu Dhabi, Dubai, Ras Al Khaimanh e Sharjah, più Ajman, Fujara e Umm al Qaiwain (gli ultimi tre senza F.A. di sorta), ma i due Emirati principali sono Abu Dhabi e Dubai. Sono due realtà diverse: Dubai ha finito presto il petrolio e adesso è un nodo nevralgico tra l'Occidente e Oriente, ganglio di commerci che lo mantengono in una condizione di floridità economica anche senza risorse endogene. Il sogno del Qatar di costruire, per l'appunto a Dubai, un grattacielo alto un chilometro, che per ora si è bloccato. La Dubai World - che ha già costruito avveneristiche abitazioni a forma di palma - ha fermato il progetto «a causa della crisi immobiliare che colpisce Dubai», dopo che fino a gennaio voleva avviarne la realizzazione. Nel frattempo è in costruzione, con l'attesa di consegnarlo nel settembre del 2009, il Burj Dubai, un grattacielo alto 818 metri (più delle due Twin Towers messe insieme), da vendere a circa 43.000 dollari al metro quadrato. Il costo dell'operazione è di 4,3 mld di dollari.
Abu Dhabi, invece, di petrolio è ricchissimo e così, nell'insieme rappresentano una realtà in un certo qual modo omogenea per ricchezza, pur se da fonti del tutto diverse. In tutto la superficie è di 83.600 km2, con 1.622.000 abitanti al 1990. La posizione geostrategica degli Emirati è importante perché questi, nell'estrema propaggine della penisola araba, chiudono quasi il Golfo Persico con la penisola in comune con l'Oman. Altrettanto strategica è un'altra realtà, legata alla Difesa: la IDEX, un salone internazionale per le armi e i produttori di tutto il mondo. Gli Emirati sono una realtà molto ambigua. La loro ricchezza, al solito nella regione, non ha molto a che fare con i diritti umani e la democrazia, mentre nel Paese vi sono migliaia, milioni di 'invisibili', immigrati per lo più asiatici, che mandano avanti l'economia e i servizi essenziali. Di recente gli Emirati hanno piazzato molti ordinativi alle industrie della Difesa, per la volontà di aggiornare e potenziare il loro strumento militare, che è secondo solo a quello Saudita e Iraniano nella regione. Al contempo, non hanno mancato di fare scalpore negli USA recenti scandali, come il filmato reso pubblico di uno degli emiri locali (uno dei più importanti, sono loro che di fatto hanno il potere) che tortura un uomo e lo schiaccia poi con il suo SUV. Questo ha avuto molto meno impatto in Italia, che ha avuto ed ha molti rapporti commerciali con questa nazione, di riferimento nella Regione per Roma. Anche nel settore armamenti e collaborazione militare. Di recente si è tornato a parlare degli Emirati, per la vittoria (salutata dalla stampa in maniera unanimemente favorevole) del Macchi M-346, che ha battuto la concorrenza rappresentata niente di meno che dal KAI T-50, che è sì sudcoreano, ma con sponsorizzazione americana. Il fatto è che gli Emirati non sono mai stati particolarmente dipendenti dagli anglo-americani, quanto piuttosto dai 'Latini', sia Francia che Italia. La storia di questi rapporti è molto radicata nel tempo, e vecchi di decenni. In pratica, il Dubai ha come referente l'Italia, mentre il più grande degli Emirati, Abu Dhabi, ha in genere preferenze per la Francia.
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Nel 1990-91 hanno partecipato alla Guerra del Golfo (II) con diverse centinaia di soldati come parte del comando 'Peninsula Shield Force', perdendo 6 soldati. In Somalia, nel '93, mandarono un battaglione per compiti assegnati dall'ONU, e persino in Kosovo sono apparsi soldati di questo lontano emirato, con il 35° btg meccanizzato. Infine, durante l'ultima guerra in Irak, hanno mandato in Kuwait un reggimento. I loro compiti attuali sono anche la lotta al terrorismo internazionale, e come al solito, il controllo dello Stretto di Hormuz (con l'Iran dall'altra parte dell'orizzonte). Ultimamente è anche arrivato un contingente in Libano, nel 2007, per compiti antimine, e altri sono in Afghanistan dallo stesso anno.
L'espansione militare degli EAU era già una realtà prima del 1990, specie Abu Dhabi. Carri armati tra i più moderni dei primi anni '80 erano stati comprati, sia pure in piccola quantità, così come altri equipaggiamenti. All'epoca c'erano 18 navi e 131 carri, gli uomini erano 43.000, per il resto c'erano 169 velivoli di vario tipo (vedi sotto, sezione aeronautica).
Nel frattempo sono stati forniti anche 30 sistemi missilistici HY-2 Silkworm e 12 pezzi Type 59 da 130 mm per il Dubai. I nord-Coreani hanno fornito 12 S-23 da 180 mm, ma a quanto pare le munizioni si sarebbero dimostrate 'instabili' al calore del deserto e quindi questi acquisti sono stati tutto sommato uno sbaglio. Mentre Abu Dhabi, al 1991, aveva già ricevuto una cinquantina di G6 da 155 mm, come si dirà dopo.
Ma è stato dopo la guerra del Golfo che gli Emirati sono stati, al pari di Arabia Saudita e Kuwait, oggetto di desiderio per i venditori di armi di tutto il mondo. I Francesi ottennero un successo clamoroso con la vendita di 436 carri Leclerc, di cui 390 'standard' e gli altri di tipo 'recupero'. Questo fu un successo solo apparente, perché -nonostante il risultato numerico-
Ma mentre il BMP-3 ha continuato a far carriera, il Leclerc ha qui ottenuto il suo primo e unico successo export, nonostante fosse un mezzo estremamente moderno e appena lanciato sul mercato. Vale la pena anche di ricordare come ci si arrivò: sostituire gli AMX-30 (64 o 96, non è ben chiaro) e 36 OF-40 si pensava all'M1A1 vs il Challenger 2; il primo, che sembrava avvantaggiato, era offerto con un totale di 337 mezzi, 39 carri recupero e 480.000 colpi da 120 mm, da comprare questi ultimi fuori canali FMS. Gli USA, che stavano facendo una fortissima pressione per il loro mezzo, erano anche disposti ad offrire 160 M2 Bradley ex-VIIth Corps dell'US Army, rimanenze della guerra e praticamente regalati, lasciati alla Royal Guard Bridate. Questo avrebbe messo fuori gioco il Warrior, ma si stimava che il totale richiesto fosse ben più alto: 200 per Dubai e 300 per A.Dhabi, per un totale di 500 IFV. Ma mentre gli USA, con questa mossa, erano riusciti a mettere il bastone tra le ruote ai rivali-alleati britannici, i Russi si stavano facendo sotto con il BMP-3, disposti anche ad accettare pagamento in petrolio in caso di ordine, nonostante che all'epoca l'URSS fosse ancora il maggior produttore di petrolio al mondo. I Sovietici proponevano anche i T-72 ultima generazione, ma data la prova misera fornita nel Golfo, nonostante il prezzo allettante, non erano nella migliore delle posizioni. Come si è detto, la sorpresa in questo caso l'avrebbero data i Francesi. Per disfarsi invece dei missili SAM portatili, RBS-70 e Blowpipe, erano in competizione Javelin e Mistral, mentre gli USA non avevano al 1991 deciso ancora se autorizzare la vendita dello Stinger. Il problema, comunque, non riguardava la Royal Guard Bridade di A.Dhabi, dato che questa aveva già un valido missile portatile di tipo 'fire and forget', ovvero l'SA-14 Gremlin, adottato di recente. Esso non era moderno quanto gli SA-16 e 18, ma era il meglio messo ufficialmente sul mercato.
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Lo spettacolo, per il quale l'IDEX è famosa, pare che quest'anno è stato meno intenso del solito, con meno dimostrazioni di movimento e a fuoco delle edizioni scorse, mentre ha suscitato molto più interesse l'annuncio dei vari contratti per le diverse commesse assegnate, che in pochi minuti hanno messo a posto centinaia di milioni di dollari, ogni giorno della manifestazione alle 16.30 nella sala conferenze.
===Bahrein===
E' un gruppo di isolette vicino al Qatar. Il nome significa 'due mari' perché faceva da contrasto tra le fonti d'acqua dolce e il mare. Il piccolo Stato, suddiviso in diverse isole, tra cui le Isole Hawar, di cui la più grande è di appena 40 km2. Il luogo è anche un posto importante per le specie animali, come riconosciuto nel 2002, un piccolo paradiso naturale. Che fa parte di una nazione di appena 678 km2, che è stata abitata fin dai tempi più remoti, e che è indipendente dai suoi ultimi dominatori esterni dal 1971, quando i Britannici si ritirarono (in precedenza era stata la volta dei Portoghesi e dei Persiani)dopo 150 anni di dominio. E' una specie di città-Stato come Singapore, favorita dalla sua posizione strategica per i trasporti, e praticamente con la stessa estensione, ma con una popolazione meno numerosa.
678 km2 (o 665 km2) di superficie, 216.078 abitanti nel 1990, aumentati a 709.573 al 2008, con un PIL di 26,97 mld di dollari (118imo al mondo), che però comporta 34,605 dollari di reddito pro-capite (32a al mondo). Il Bahrein è noto anche per problemi di tutt'altro genere, la violazione dei diritti umani con la pratica della tortura molto diffusa e denunciata, specie negli anni '80-90.
La sua capitale è Manama, la più grande delle città dello Stato, con 155.000 persone, capitale anche dell'economia con un fiorente commercio, sopratutto di petrolio. Attualmente vi sono i grattacieli più alti del mondo, uno in costruzione, l'altro in programma, da oltre 1 km di altezza, in competizione con quelli del Dubai.
Dopo oltre 150 anni di presenza britannica, il Bahrain ebbe una piena indipendenza nel '71 con un accordo che non comprendeva la difesa da parte britannica in un caso di emergenza; i britannici sperarono che Bahrain potesse prendere la leadership di una coalizione con il Qatar simile a quella che aveva formato gli EAU, ma piuttosto entrambi optarono per l'indipendenza.
La società del Bahrain è di tipo tribale, con la famiglia reale a governare il Paese assieme ad altre potenti famiglie; il Parlamento ha una limitata capacità di prendere decisioni, ma non vi sono (ai primi anni '00) partiti politici. La prima assemblea nazionale venne eletta nel 1973, per poi essere dissolta nel '75.
La Rivoluzione iraniana del '79 causò paura anche al Bahrain, temendo la diffusione della rivoluzione islamica anche in altre nazioni. Così venne formato il Consiglio di Cooperazione del Golfo per assicurare una certa capacità di autodifesa.
Forze complessive al 1990 3.600 effettivi. 12 caccia F-5 E/F, da sostituire con 16 F-16, più 24 elicotteri. Missili tra cui 60 AIM-9P e 24 Exocet. 54 carri. 8 navi. In tutto appena 3.600 militari, aumentati a 11.000 al 1991.
Attualmente è ripartita nelle tre branche classiche in termini militari: aeronautica, marina, esercito, comandati dal Re Hamad bin Isa Al Khalifah, e contano 9.000 effettivi circa, con spese del 6,3% del PIL al 2004. Il tutto forma le Bahrain Defence Force o BDF, sotto il controllo dell'apposito ministero della Difesa. Le componenti sono note più esattamente come Bahraini Air Force, Royal Bahraini Army, Royal Bahraini Navy e il Bahrain Royal Medical Services. Come gli altri Paesi del GCC ha incrementato le sue spese di molto, anche grazie agli aiuti esterni che nel 1982 hanno comportato la cessione di 1,7 mld di dollari da parte degli altri Stati Arabi, per parare la possibile minaccia iraniana. Dal 1999 le spese sono rimaste stabili. Le spese sarebbero attualmente di 320 mln di dollari l'anno, e dopo Desert Storm gli USA hanno dato altri aiuti alla nazione. Tra questi la vendita di 12 F-16C e D, 14 AH-1 e 54 M60A3. Sono state tenute varie esercitazioni congiunte e nel 2003 Bush lo definì addirittura come uno degli alleati più importanti tra le nazioni non-NATO. Dal 2003 ha avuto fondi FMS per 100 mln per comprare altre armi e sistemi, tra cui i radar TPS-59 da sorveglianza aerea, sistemi IRCM avanzati per gli aerei e sistemi di allerta missili per il Boeing 747-400, che è l'aero presidenziale. Inoltre sono stati comprati gli Hummer con il sistema a.a. Avenger.
Delle F.A. la Bahrain Air Force o RBAF, ex BAAF (Bahrain Amiri Air Force) in quanto dopo le elezioni del 14 febbraio 2002 lo stato è passato da Emirato a Regno, e così le definizioni sono cambiate anche per le forze armate. Attualmente vi sono 1.500 persone, mentre erano appena 650 nel 1992. L'aviazione è stata organizzata nel 1977 con un servizio costituito solo da elicotteri, e nel 1986 sono stati comprati gli F-5, e nel 1987 divenne un servizio indipendente: il suo Air Wing divenne per l'appunto la BAAF. Dagli anni '90 arrivarono anche gli F-16 a Shaikh Isa AB, assieme agli F-5; il 2 agosto vari aerei arrivarono dal Kuwait, profughi dell'invasione irakena. In Desert Storm vari aeri parteciparono alla guerra operando in missione difensive dal 25 gennaio 1991, quelle offensive gli F-5 e 16 le iniziarono appena il giorno dopo. Il secondo lotto di F-16 arrivò nel 2000, armati con missili AIM-120, e gli altri aerei presenti vennero anch'essi aggiornati per usare questo missile. Nel luglio 2000 il Bahrain firmò con la BAe Systems un contratto per formare un'accademia di piloti con gli addestratori Hawk di ultima generazione. Vennero ordinati così vari BAe Hawk 100 e T.67 Firefly, consegnati dall'ottobre 2006. Nel frattempo vennero anche ordinati altri velivoli: 9 UH-60M, annunciati nel giugno 2007, con un costo di 204 mln tutto compreso, supporti e ricambi.
*'''1st Fighter Wing'''
**1st Fighter Squadron - Lockheed Martin F-16C/D Block 40 (Shaikh Isa Air Base)
**2nd Fighter Squadron - F-16C/D Block 40 (Shaikh Isa Air Base)
**6th Fighter Squadron - Northrop F-5E/F Tiger II (Shaikh Isa Air Base)
**5th Squadron - British Aerospace Hawk (Shaikh Isa Air Base)
**4th Squadron - Slingsby T-67 Firefly (Shaikh Isa Air Base)
*'''Helicopter Wing'''
**3 Squadron - Agusta-Bell AB.212 (Rifa'a Air Base)
**8 Squadron - Bell AH-1E (Rifa'a Air Base)
**9 Squadron - Bell AH-1E (Rifa'a Air Base)
**10 Squadron - MBB Bo 105C (Rifa'a Air Base)
Mezzi:
* 20 F-16: 16 C e 4 D
*12 F-15 di cui 8 E e 4 F
* 6 British Aerospace Hawk Hawk 129
*12 Agusta-Bell 212
*24 Bell AH-1 Cobra: 10 AH-1E, 6 AH-1P, 6 TAH-1P e due non noti
*3 MBB Bo 105
*1 UH-60
*3 T-67 Firefly
Quanto alla RBNF, la Marina, essa è discendente della Bahrain Defense Force, Naval Branch, ha 11 navi da combattimento, 22 pattugliatori e un totale di appena 700 persone. La flotta è basata a Mina Sulman Naval Bas, e ha anche 2 MBB Bo-105 per un piccolo 'Flying Wing'.
*90 Sabha - Oliver Hazard Perry
*50 Al Manama e 51 Al Muharraq - Lürssen FPB 62
*20 Ahmed Al Fateh, 21 Al Jaberi, 22 Abdul Rahman Al-Fadel, 23 Sabah- Lürssen TNC 45
*10 Al Riffa e 11 Hawar- Lürssen FPB 38
*2 Al Jarim - Swift FPB 20
* 1 'Al Muharraq' (Wasp 30)
*4 Dera’a (Halmatic 20)
*2 Dera’a (Wasp 20)
* 3 Three Saham (Wasp 11)
* 6 Six Saif (Halmatic 160)
* 4 Saif (Fairey Marine Sword)
*2 Hawar 2
Di queste unità la più importante è la Sabha, una nave 'Perry', la ex-FFG-34 Jack Williams, che venne 'regalata' al Barhain il 13 settembre 1996. Era stata ordinata il 28 febbraio 1977 e varata il 25 febbraio 1980, accettata in servizio il 30 agosto 1980. Questa nave è un pò come le due 'Kortenaer' olandesi per gli EAU, una specie di elefante bianco che da sola ha un terzo abbondante del personale della Marina degli EAU. Non è chiaro il suo livello di efficienza.
Quanto agli aerei, la richiesta per gli F-5 venne fatta già all'amministrazione Carter nel 1976, ma solo nel 1982 Reagan autorizzò la loro consegna. Vennero prima basati all'aeroporto di Manama e poi sulla nuova base di Shaik Isa AB, che venne costruita a cominciare dal 1987. I primi di 12 F-16C e D arrivarono lì nel marzo del 1990, dato che solo 5 F-5 sopravvivevano dopo pochi anni. Attorno al 2000 era preso in considerazione anche di comprare gli F-16N ex- USN (18 aerei in tutto) per rimpiazzare gli F-5 superstiti.
Nel marzo del 1987 venne firmato un contratto per 12 F-16C e D Block 40, di cui 8 C e 4 D; il primo venne consegnato nel marzo 1990, ma arrivò in patria solo nel maggio. Assegnati allo squadrone di Sheikh Isa, costa Est, partecipò con la Coalizione contro il vecchio alleato irakeno. I pod Sharpshooter per la designazione e attacco bersali vennero consegnati nel 1996, dopo 3 anni dall'ordinazione. Già alla fine della guerra venne loro offerto il lotto dei 18 F-16N ex- USN, ma questi aerei, seppur superiori agli F-5, non avevano molte cose, come il cannone, e non potevano nemmeno lanciare AAM, ma sopratutto avevano problemi di affaticamento della struttura, che richiedevano parecchio lavoro di riparazione. Alla fine l'offerta venne rifiutata, così come per gli F-16A e B ex-USAF, che erano un'offerta molto più costosa. Alla fine vennero comprati via FMS 10 F-16C block 40 con pod Lantirn, più opzioni per altri 2 (contratto 'Peace Crown II'), con radar APG-68V8, AMRAAM (anche per i precedenti, ancora in servizio). Uno degli F-16 è noto per essere andato perso nel 2003 per un incidente di volo.
===Qatar===
Il Qatar, assai più grande del vicino Bahrein, ha spese per il 4,2% del PIL (al 1993), con forze che nel 1990 erano di circa 10.000 effettivi, di cui la parte più pregiata era un battaglione con 29 carri AMX-30. La sua aviazione aveva avuto a suo tempo 4 Hunter di cui uno biposto, poi però divenne una nazione di primo piano con i Mirage F.1, consegnati negli anni '80, e vari Alpha Jet. Attualmente ha circa 11.800 effettivi, di cui 8.500 per l'esercito, 1.800 per la Marina, 1.500 per l'aviazione. Nel 1994 firmò con la Francia un contratto per 12 Mirage 2000-5EDA e DDA[http://www.caat.org.uk/publications/countries/qatar-1002.php].
L'età per il militare è di 18 anni. Le persone tra i 15-49 anni (uomini) ono 306.850, di cui adatti al servizio circa 161 mila; ogn anno circa 6.500 arrivano all'età militare. Le spese dell'FY 99/00 sono 816 mln di dollari, pari all'8,1% del PIL dell'epoca. Tra i contratti importanti recenti: uno di 260 mln di euro o 400 mln di dollari per 18 AW139 (ex AB139 dopo il poco saggio ritiro della Bell nel 2005), per compiti vari, SAR, pattugliamento SFOR ecc. Altrettanto costosi i 2 C-17 Globemaster III dell'ottobre 2008. Difficile capire la necessità di tali aerei per il piccolo stato del Golfo, ma fa il paio anche con la scelta degli EAU.
Organizzazione:
*Minister of Defense: Shaykh Hamad ibn Khalifa al-Thani
*Commander in Chief of the Armed Forces: Shaykh Hamad ibn Khalifa al-Thani
*Chief of General Staff: Brigadier General Hamad bin Ali al-Attiyah
*Comandante delle Ground Forces: Colonel Saif Ali al-Hajiri
*Comandante dell' Air Force: General Ali Saeed al-Hawal al-Marri
*Comandante della Navy: Commodore Mohammed Nasser al-Mohanadi
'''Branche''':
'''Army'''
*44 carri AMX-30
*134 APC VAB
*30 AMX-VCI
*40 blindo Mowag Piranha
*40 AMX-10P
*8 V-150 Commando
*12 AMX 10 RC
*20 EE-9 Cascavel
*16 VBL
*10 Ferret
Artiglierie:
*22 AMX Mk3 da 155 mm
*12 G5 da 155 mm
*3 Astros II MLR
Armi c.c. 48 lanciamissili HOT di cui 24 sui VAB; 60-100 lanciatori MILAN
'''Navy'''
* 4 'Vita' Fast Attack Craft - 480 t - 4 MM40 Exocet - del 1996-97
* 3 'Combattante III' Fast Attack Craft - 430 t- 8 MM40 Exocet - 1982-83
* 4 Vosper pattugliatori- 120 t- del 1975-76
'''Air Force'''
* ''No. 1 Fighter Wing''
** No. 7 Air Superiority Squadron - Mirage 2000
** No. 11 Close Support Squadron - Alpha Jet
* ''No. 2 Rotary Wing''
** No. 6 Close Support Squadron - SA342
** No. 8 Anti-Surface Vessel Squadron - Commando Mk 3
** No. 9 Multi-Role Squadron - Commando Mk 2
Equipaggiamento:
* 6 Dassault Alpha JetDassault/Dornier Alpha Jet
* 14 Sud Aviation SA 342G/L Gazelle - HOT
* 12 Dassault Mirage 2000-5
* 18 BAE Systems Hawk Mk.100 in ordine
* 12 Westland Commando Mk 2/3
* 2 Boeing C-17 Globemaster III, ordine $400-450 mln
* 4 Lockheed C-130J-30 Super Hercules - $393 mln
* 18 AgustaWestland AW139 - ordine per 400 mln di dollari
* Airbus A340-211
* Boeing 707-3P1C
* Boeing 727-2P1
* Dassault Falcon 900
* Boeing 747SP-27
* Airbus A310-304
* Airbus A320-232
* Airbus A319-133X
===Bibliografia===
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Nativ, Andrea: ''Idex 2009'', RID apr 2009 p. 48-55
Joe Baugher'site (F-16 e F-5)
Monografia Mirage 2000 A&D
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L'Aviazione 26 'Gli Stati del Golfo'
Dati da wiki.en. (specie Bahrain e Qatar).
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