Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Ungheria: differenze tra le versioni

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Questa modesta forza aerea, che in realtà era anche integrata da Su-22, era indicata essenzialmente per i compiti di difesa del territorio, essendo costituita essenzialmente da circa 140 intercettori, un centinaio di elicotteri e alcuni aerei da trasporto. Le rampe dei SAM e i cannoni contraerei,in perfetto stile sovietico, integravano pesantemente l'azione degli intercettori ungheresi nei compiti di difesa aerea. Gli elicotteri Mi-24 consentivano una limitata capacità d'attacco al suolo e supporto all'esercito, anche per limitate offensive.
 
 
===Aviazione, 1991<ref>Viroli E, articoli su JP-4 gen e nov 1991 x 14 pagine</ref>===
L'Ungheria perse la guerra e con il Trattato di Parigi, del '47, si vide ridursi l'esercito a 65.000 effettivi, più un massimo di 5.000 per l'aviazione, che avrebbe potuto gestire appena 90 aerei di cui non più di 70 da combattimento. Sebbene con gli anni abbia superato tali limiti, non si è mai trattato di un valore di molto superiore, e nel '91 l'aviazione comprendeva ancora solo 5 gruppi da caccia, uno da attacco, uno da trasporto e 3 di elicotteri, ovvero la più debole tra le Forze aeree del Patto. Dopo le elezioni di maggio 1990, l'Ungheria si ritrovò con un nuovo Parlamento che decise quello che fino a qualche anno fa sembrava impossibile: uscire dal Patto di Varsavia, cosa avvenuta con grande rapidità, tanto che la data venne fissata per il 15 giugno 1990. Gli ultimi soldati sovietici di quella che era stato un vero Gruppo d'armate avrebbero lasciato il Paese entro il giugno 1991. Tornando al passato remoto, quando venne ricostituita la Magyar Légiero aveva solo 23 UT-2 e 3 Zlin 381, più 2 Ar 96B. Poi giunsero gli Il-10 e gli Yak-9, e dal '55 i jet da caccia MiG-15, poi i MiG-17F e PF, addestratori Yak-11 e 18, trasporti Li-2 e Il-14. Non mancarono nemmeno alcuni bombardieri Tu-2 e il loro tipo d'addestramento UTu-2. Il tentativo di rivolta, a cui partecipò anche l'aviazione, del novembre 1956 portò alla smobilitazione dell'aviazione, ricostituita il 15 april del '57 con un primo reparto d'addestramento. Negli anni '60 le cose ricominciarono a funzionare con l'arrivo anche degli Il-28, L-29 e MiG-19PF, e infine i MiG-21 delle prime versioni (F e PFM). Negli anni '70-80 giunsero i MiG-21MF e bis, più i MiG-23MF e Su-22M3; i trasporti videro gli An-2, 24 e 26 arrivare ai reparti, così come gli elicotteri Mi-2, 8 e 24 (prima erano giunti i Mi-1 e 4 a pistoni). Alcuni Ka-26 vennero forniti per un reparto di sorveglianza fluviale.
 
Nel 1991 l'aviazione aveva 15.000 effettivi al comando del col Janos Urban, da ridursi tuttavia entro pochi anni a 10.000 secondo quanto deciso dal Parlamento. L'aviazione aveva due comandi distinti: Difesa Aerea e Aerotattico. Il primo era chiamato Orszagos Legvedelmi PAracnsnoksag', e il secondo 'Csapetrepulo Parancnoksag'. Nel primo caso si trattava di varie batterie per un totale di circa 120 rampe di SA-2 e SA-3, più tre Vadasz, ovvero una sorta di stormi di volo. Si trattava del Reggimento (altro equivalente del Vadasz) 'Stromfeld', nella zona di Papa, a Nord del Paese. Esso aveva 2 gruppi, uno su MiG-21 bis e UM, il secondo su MiG-23MF.
 
A Kecskement vi era il Reggimento 'Szent-Gyorgy' con due gruppi su MiG-21MF e UM.
 
A Kaposvar vi era infine il Kapos, con due gruppi di MiG-21MF-bis-UM.
 
Quanto all'aviazione d'attacco vi erano 4 'Vadasz-Bombazo'.
 
Da Vesprem operava il reggimento Bakony, su due gruppi di Mi-24D ed E, più due gruppi trasporti Mi-8TB.
 
Szolnok aveva l'accademia di volo 'Killian Gyorgy', con vari An-26 e Mi-8.
 
Il servizio trasporti era a Budapest, sull'aeroporto di Tokol, dove il 'Vitez Hari Laszlo' aeva Let 410, An-24 e 26, nonché i velivoli Zlin 43.
 
Kaposvar aveva invece un gruppo del reggimento 'Kapos', ma con i Su-22M3 e U.
 
Vi era anche un grande centro manutentivo a Szekesferhervar, vicino al Lago Balaton.
 
Quanto agli aerei, i MiG-21 erano quelli principali, con 65 esemplari in servizio dei vari tipi di seconda e terza generazione, più gli addestratori. I MiG-23MF erano in servizio dal 1981 in una decina di esemplari, più 4 MiG-23UM con il meno potente motore R-27.
 
Il Su-22M3 era presente in pochi esemplari a Kaposvar, circa 10 monoposto e 3 biposto, armati anche con missili AS-7.
 
Circa 50 erano gli elicotteri Mi-8TD, armabili con razziere UV-17 e UV-32. I Mi-24 erano invece una una quarantina di esemplari sia nel tipo D che E. I tipi più recenti avevano anche una antenna IFF vicina al parabrezza.
 
I piloti erano formati con il seguente passaggio: aeroclub cittadino; poi in Cecoslovacchia, che dal '74 curava la formazione dei piloti ungheresi (a Kosice) con gli L-29 e L-39, per una durata di circa 3-4 anni. Ritornati in patria venivano assegnati alla scuola Killian Giorgy oppure, se erano destinati agli elicotteri, in un istituto sovietico. In genere i piloti ungheresi erano capaci di volare per molte ore, dati i cieli abbastanza sgombri della loro nazione: circa 150 ore l'anno, circa il doppio di quelle di un pilota tedesco-orientale per esempio. Tuttavia non c'erano poligoni ed essendo l'Ungheria una nazione di appena 93.000 km2 (sebbene piuttosto 'tozza' come conformazione) era difficile anche non sconfinare, magari nella vicina austria o Yougoslavia. Se si pensa che l'Ungheria, per quanto piccola, confinava anche con l'URSS ci si può immaginare i rischi che qualche minuto di volo sbagliato potevano causare. All'epoca c'erano propositi come quello di comprare l'F-16 e l'Alpha Jet, ma in concreto quello che si riuscì a fare fu ritornare alla vecchia insegna triangolare al posto della stella rossa.
 
L'organizzazione nell'insieme era:
 
*1 Base aerea di Papa: reggimento 'Stromfeld', con 2 gruppi su MiG-21bis/UM e MiG-23MF/UM
*2 Base aerea di Vesprem, reggimento 'Bacony', con 2 gruppi su Mi-24 e 2 su Mi-8TD
*3 Base di Szekedehervar, manutenzione generale e reggimento elicotteri Mi-2
*4 Base di Tokol, con il Vitez Hari Laszlo', gruppo trasporto e collegamento, An-24,26, LET,Zlin
*5 base di Szonlnok, con l'omonimo reggimento dotato di 1 gruppo trasporto su An-26, e uno di elicotteri da trasporto su Mi-8TB
*6 base di Kecskemet, con il Szentgyorgy, due gruppi caccia su MiG-21MF e UM
*7 base di Kaposvar, con il 'Kapos', gruppo su MiG-21MF e gruppo su Su-22
 
 
Quanto agli elicotteri, i primi dell'aviazione furono i Mi-1, per collegamento, nel '56; negli anni '60 giunsero 12 ka-26 Hoodlum; negli anni '70 fu la volta di circa 50 Mi-2 per compiti SAR, osservazione, ricognizione, collegamento. Ma sopratutto i Mi-8 e 24 di Veszprem, sull'unità d'attacco che riguardava 4 gruppi, due su 'Hind' e due su Mi-8; questi vennero consegnati dal 1971 per un totale di circa 50 mezzi presenti in servizio al 1991; essi potevano essere usati sia per portare fino a 28 persone che per 4 razziere con un massimo di 128 razzi da 57 mm, con sistemi di autoprotezione IR e radar di navigazione doppler. Le turbine da 1.700 hp consentivano una velocità max di 260 kmh e un'autonomia con 4 t di 500 km. Gli 'Hind' invece sono apparsi negli anni '80 e c'erano circa 40 macchine, sia del tipo 'Hind-D' che del più recente 'Hind-E', con motori TVS-117 da 2.200 hp e un raggio bellico di 200 km al peso max al decollo di 11.000 kg. I Mi-2 potevano operare all'occorrenza in loro supporto con il compito di osservazione. Questi ultimi erano prodotti, come gli altri Mi-2, dalla PZL, con due motori Isotov GTD-350 da 405 hp l'uno, e secondo il comandante del reggimento elicotteri 'Asboth Oszkar', a Szekesfehervar, tal col Kovacs Jozsef, non portavano armi offensive. Infatti questi mezzi all'occorrenza potevano portare mitragliatrici, razzi e persino 4 AT-3 Sagger. Essi non erano tuttavia macchine così prestanti come sarebbe stato necessario per assicurare loro la sopravvivenza in azione (specie quanto a maneggevolezza). Erano però molto robusti e degni contraltari degli UH-1. Potevano portare 800 kg di carico al gancio esterno oppure barelle (il reggimento aveva un centro medico, ed era incaricato di controllare la zona del Balaton). La città era l'antica 'Alba Regia' Romana. Alcuni Mi-2 erano dotati di doppi comandi. I piloti erano soddisfatti della robustezza della macchina, tanto che questo 'mulo' era in grado di restare nelle piazzole in campo aperto sia in inverno che in estate. C'erano circa 20 velivoli. L'unico limite manifestato era una certa lentezza nell'attivare le turbine e l'impianto idraulico, cosa che richiedeva maggiore tempo rispetto al minuto e mezzo ritenuto ottimale per questo scopo. C'erano anche gli ultimi Ka-26 fino a che questi velivoli non vennero tolti dal servizio e assegnati alla polizia. C'era ancora un Mi-1 'Hare' a pistoni, tenuto pronto ed efficiente per essere comprato da un ricco americano. Esso era un velivolo da cui poi è evoluto il ben più potente Mi-2, dotato di un motore a sette cilindri da 583 hp.
 
A Vesprem c'era il reggimento Bakony con gli elicotteri d'attacco al comando del col Simon Sandor. Alcuni degli 'Hip' erano in realtà i Mi-17 con motori da 1.900 hp e molto più prestanti, anche se esternamente quasi indistinguibili, dai precedenti Mi-8. C'era sopratutto anche il Mi-9, un elicottero posto di comando volante, l'unico dell'aviazione ungherese. Uno dei Mi-17 era invece di tipo ECM, era l'Hip-P con due grandi pannelli ricurvi sulle fiancate. Con questo semplice stratagemma era possibile infatti creare degli echi 'strani' che disturbavano la percezione dei sistemi radar. I Mi-24 'Hind' erano di tipo moderno, e come i Polacchi, anche gl Ungheresi li trovavano estremamente maneggevoli (anche se questo non era un giudizio così diffuso all'estero) e affidabili. Avevano tra l'altro radiogoniometri automatici, schermi cartografici, radioaltimetri RV-5, IFF SRO-2, ed erano capaci, se necessario, di essere riarmati con missili AT-2 o lanciarazzi senza rientrare alla base, grazie al lavoro di due avieri di bordo contenuti, assieme alle armi, nel vano di carico. A Papa, 200 m slm, erano presenti i MiG dello 'Stromfeld' su due gruppi, di MiG-21 e 23. L'attività di volo poteva essere, a seconda dei giorni, diurna o notturna. Il comando era del col. Gal Peter. A Kaposvar, a Sud, c'era un reparto cacciabombardieri con armi nucleari, i Su-22M3 'Fitter-H', con motore R29B (come quello dei MiG-23) da 11.500 kgs (quindi leggermente depotenziato rispetto ai 12.500 kgs del 'Flogger'), non aveva alla base della deriva la piccola presa d'aria per raffreddare l'avionica, così come non c'erano i sistemi ECM. C'erano anche due Su-22 Fitter-G, armati con un solo cannone da 30 mm; l'armamento comprendeva anche cannoni-pod da 23 mm (fino a 4, abbassabili durante i mitragliamenti), lanciarazzi UV32-57, AA-2, pod da ricognizione fotografica. Segno dei tempi, andati via i Sovietici, erano adesso attesi i Thunderbirds americani, anche se i prezzi dei premi assicurativi richiesti per la loro presenza erano decisamente elevati per le finanze degli ungheresi. Quanto alle visite oltre confine, la mancanza di sistemi di navigazione moderni, anche a bordo dei MiG-23 e Su-22 dell'aviazione ungherese (niente VOR, solo TACAN, INS e ADF ma di tipo antiquato, radio a frequenza fissa inutilizzabili fuori dai propri confini).
 
==Situazione attuale==