Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Romania-2: differenze tra le versioni

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Le armi rumene comprendono la '''PM md.63''', ovvero un fucile d'assalto da 3,15 kg e 800 mm di lunghezza. Esso è stato prodotto tra il 1963 e il 1980 ed è in servizio in Marocco, Libia, Giordania, Georgia, Irak ecc. La cadenza di tiro è di 600 c.min e spara proiettili del tipo 7,62x39 mm, come l'AKM. Quest'arma è di fatto un AK-47 adattato alle esigenze produttive rumente. In questo modo fu possibile sostituire un pò alla volta gli AK-47 e le PPSh-41, con un'arma che -come il vecchio mitra Thompson- ha una maniglia anteriore al caricatore per un'impugnatura più economica. Esso ha in genere la meccanica interna, specie la camera e la canna, cromate, il che aumenta moltissimo la durata utile. Nei tardi anni '70 è entrato in uso anche un tipo con un freno di bocca. Attualmente è usato sopratutto dalla Marina, dato il peso del caricatore metallico. Quando esportato è noto come AIM. Esistono anche le versioni civili come la SAR , WASR 10 e altri tipi ancora.
Tra le armi tipiche delle F.A. Rumene, il Puşcă Automată model 1986. Esso è stato immesso in servizio dopo essere stato progettato nel 1986, e il suo progettista è la Romtechnica, mentre il produttore è la RomArm. Peso 3,69 kg, lunghezza 943 mm, canna 432 mm. Spara i proiettili russi 5,45x39 mm a 700 c.min, velocità iniziale 880 m.sec, raggio massimo 1.000 m e alimentazione a caricatori di 30 colpi. Di fatto è una specie di derivato dall'AK-74, e all'export è noto come AIMS-74. Tuttavia esso ha anche elementi dell'AKM, come nei prototipi dell'AK-74, piuttosto anacronistici dato il tempo trascorso dalla sua concezione. Per esempio il sistema di blocco. E' possibile usare un lanciagranate AG-40 sotto la canna e altri accessori. Sebbene sia un fucile ben poco moderno sotto tutti i punti di vista, almeno si può dire che è anche uno dei pochi 'Kalanshikov' capace di sparare anche raffiche predefinite di 3 colpi: il selettore è capace, dalla cima al fondo, di selezionare raffiche infinite, di un colpo e di tre, oltre che ovviamente la sicura. E' un'arma leggera, ma non ha componenti in polimeri, piuttosto ha bakelite e legno tra i materiali non metallici. Vi è una versione 'carabina', vista piuttosto raramente, e vari tipi civili: Romak 2, 992, Intrac Mk II, CUR-2, e altri ancora, di cui l'ultimo modello è il WASR 2.
 
Esistono poi le '''PM mod.90''', dei fucili d'assalto Modello 1990, da 7,62 mm, simili al Mod. 86 da 5,45 mm.
 
TraLa lesua armidefinizione tipichecompleta delle F.A. Rumene, ilè '''Puşcă Automată model 1986'''. Esso è stato immesso in servizio dopo essere stato progettato nel 1986, e il suo progettista è la Romtechnica, mentre il produttore è la RomArm. Peso 3,69 kg, lunghezza 943 mm, canna 432 mm. Spara i proiettili russi 5,45x39 mm a 700 c.min, velocità iniziale 880 m.sec, raggio massimo 1.000 m e alimentazione a caricatori di 30 colpi. Di fatto è una specie di derivato dall'AK-74, e all'export è noto come AIMS-74. Tuttavia esso ha anche elementi dell'AKM, come nei prototipi dell'AK-74, piuttosto anacronistici dato il tempo trascorso dalla sua concezione. Per esempio il sistema di blocco. E' possibile usare un lanciagranate AG-40 sotto la canna e altri accessori. Sebbene sia un fucile ben poco moderno sotto tutti i punti di vista, almeno si può dire che è anche uno dei pochi 'Kalanshikov' capace di sparare anche raffiche predefinite di 3 colpi: il selettore è capace, dalla cima al fondo, di selezionare raffiche infinite, di un colpo e di tre, oltre che ovviamente la sicura. E' un'arma leggera, ma non ha componenti in polimeri, piuttosto ha bakelite e legno tra i materiali non metallici. Vi è una versione 'carabina', vista piuttosto raramente, e vari tipi civili: Romak 2, 992, Intrac Mk II, CUR-2, e altri ancora, di cui l'ultimo modello è il WASR 2.
 
Il mitra '''RATMIL md.96''' è in servizio dal 1996, pesa 2,7 kg ed è lungo 650 mm con calcio esteso. Spara proiettil 9x19 a 800-900 c.min, con caricatori da 30 colpi e azione tipo blowback. Esso è usato sopratutto dalla Gendarmeria.
Per i tiratori scelti c'é il '''PSL''', peso 4,31 kg, lunghezza 1,225 m di cui 620 mm della canna. Esso è semi-automatico e spara colpi da 7,62x54 mm, con caricatori da 10 colpi, raggio massimo 1.300 m (max teorico 3 km), sistemi di visione LPS-4. Costruito dall'arsenale RATMIL, ora alla SC Fabrica de Arme o ARMS, di fatto è una specie di Dragunov locale, con il quale condivide anche il sistema telescopico 4x24 mm, anzi questo è un tipo semplificato rispetto al PSO-1 sovietico che, seppure con ridotta capacità di ingrandimento, aveva ingegnose soluzioni, quali la batteria per illuminare il reticolo e un sensore di rilevazione tracce IR. Il reticolo infatti è sì illuminato, ma non da un LED con batteria, ma dall'uso di trizio, un materiale radioattivo e luminescente. E' in servizio dagli anni '70 in Romania, ma anche in uso largamente nel mercato mondiale, specie in Irak, dove la resistenza lo usa in parecchi esemplari, essendo un'arma -come il Dragunov, del resto- per 'soldati medi', facile da mantenere e da usare senza essere super-professionisti. Il funzionamento semiautomatico è vantaggioso quando si tratta di sparare, magari in autodifesa, più colpi, e il meccanismo è quello, molto affidabile, dell'AKM. Il sistema di mira è prodotto dalla IOR rumena, che si occupa di ottica dal 1936, con una collaborazione di lunga data con la Zeiss tedesca. Inizialmente il sistema era tipo il PSO-1 sovietico, con la batteria per illuminare il reticolo, poi però si riuscì ad eliminare la batteria con il trizio (blandamente radioattivo), almeno fino a quando esso non smette di 'funzionare', cosa che accade dopo pochi anni. I primi esemplari costruiti avevano anche, come il tipo sovietico, la capacità di rilevare fonti IR. Oramai sono una rarità ricercata dai collezionisti, essendo fuori produzione dal 1974 circa.
 
Nemmeno di questi sono mancati i tipi 'sportivi', con nomi come PSL-54C, Romak III ecc., persino FPK Dragunov. Pochi esemplari hanno anche il calibro 7,62x51 mm NATO.
 
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Le artiglierie sono di diversi tipi: tra questi, la produzione dei sistemi sovietici da 152 mm riprodotti negli ultimi tipi come M-85, e le versioni locali degli MRL dlla famiglia 'Grad', sistemati su autocarri locali.
 
I lanciarazzi sono un'altra specialità locale, di cui il tipo più originale è il '''LAROM''' o LAR Mk.4. Esso è pesante 13,7 t con dimensioni 7,35 x 2,4 x 3,1 m e con 5 d'equipaggio. E' su telaio 6x6 e attualmente ve ne sono 24 in servizio con l'8a Brigata d'artiglieria mista. I pod di lancio sono costituiti da due elementi per lanciatore: ognuno ha 20 razzi Grad oppure 13 LAR Mk.IV; questi ultimi sono da 160 mm e raggiungono i 45 km di gittata, ben maggiore anche dei 20 km dei Grad. Questi ultimi vengono tirati anche in due colpi al secondo, ma sono essenzialmente caricati con una testata HE. I LAR Mk IV hanno vari tipi di testate, tra cui le micidiali cluster con spoletta elettronica capaci di far coprire a ciascuna testata un'area di 31.400 m2, ovvero un raggio di 100 metri dal punto di scoppio. Il raggio minimo è di 10 km, massimo di 45, cadenza fino a un colpo ogni 1,8 secondi. Interessanti alcuni progetti semi-indigeni, come l'aver applicato allo scafo MLI-84 la torretta del 2S1 sovietico, da 122 mm, per ricavarne un nuovo tipo di semovente.
 
Il blindato contraerei missilistico '''CA-95''' è un mezzo da 7 t, dimensioni 5,75 x 2,35 x 2,5 m, con 4 elementi d'equipaggio. E' protetto contro le armi da 14,5 mm e ha un'arma da 7,62 e un motore a benzina da 140 hp, con il quale raggiunge 90 kmh e 700 km di autonomia. E' un mezzo ad alta mobilità che porta missili analoghi agli SA-9, ma installati in una torretta di TAB-79. I suoi missili hanno una capacità di ingaggio di circa 4 km.
 
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L''''ARO 24/32''' è un mezzo 4x4 fuoristrada, fabbricato dalla ARO (Auto ROmania) tra il 1972 e il 2006; vi sono state numerose versioni tra cui modelli come i 242, 244, 320, anche in versione pick.up, diesel e benzina, e persino turbo-diesel. Ma in genere sono motori della Toyota. Il peso è di 1600-2000 kg e le dimensioni sono di circa 4,1 x 1,77 x 1,84 m, ma dipende dalle versioni, che possono essere sia 2x4 che 4x4. Vi sono sia versioni civili che militari.
 
Il più grosso dei corazzati rumeni è senz'altro il TR-125, una sorta di grosso T-72 pesante 50 tonnellate, con 7 ruote per parte anziché le solite sei, lunghezza scafo aumentata a 7,9 m, larghezza 3,6 e altezza 2,2 (eccetto mitragliatrici a.a.). La sua armatura arriva a 570 mm di LOS forntalmente, il cannone da 125 mm è siglato A555. Il motore è adesso un 8VSA3 da 900 hp. TR sta per Tanc Romanesc e 125 per i mm di calibro. Esso è il figlio dell'esperienza ottenuta con la fornitura negli ultimi anni '70 di 30 T-72, a cui venne attribuita importanza sufficiente per impiantarvi la produzione domestica. Il motore è una versione di quello installato sul TR-85 e la corazza è superiore rispetto a quella del normale T-72, anche se va considerato che lo scaf è allungato di ben 1 metro rispetto al tipo base, il che spiega in parte le tonnellate (8-10) in più. Un elemento che rappresentò un regresso fu invece la mitragliatrice da 12,7 DShK, ma non era certo fondamentale per il giudiazio complessivo. Sta di fatto che esso è stato prodotto in soli 3, o forse 5 esemplari protitipici e non messo in servizio né in produzione di serie, forse venne trovato difettoso o con capacità di mobilità limitata. Indubbiamente qualche tonnellata di armatura extra avrebbe fatto comodo a molti utenti di T-72, per esempio gli Irakeni, specie se si trattava di corazze speciali. Di fatto, non è riuscito a sostituire i TR-85, mentre i pochi T-72 sono stati passati in riserva.
 
 
Ben più piccolo è il '''Saur''' 1, un blindato leggero apparso come prototipo nel 2006, un blindato leggero sviluppato come private Venture dalla ROMARM in maniera originale. Esso è in acciaio saldato con protezione Livello 4 delle norme STANAG, e livello 3 per le mine (8 kg di TNT sotto le ruote) e livello 2b (6 kg sotto lo scafo). Recentemente è stato presentato anche il Saur 2, nel 2008, con un nuovo motore e ruote più grandi.
 
 
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L'MLI-84 ha uno scafo simile al BMP, ma il motore UTD-20 (da 15,8 litri) è stato sostituito con l'8V-1240 locale, più potente, essendo capace di 355 hp, ma anche più pesante e grosso, tanto da dover ricostruire il comparto motore per accettarlo, mentre la capacità di carburante è aumentata rispetto al tipo sovietico. La lunghezza del mezzo è stata così necessariamente aumentata di 60 cm fino a 7,335 m, ma anche la larghezza e l'altezza dello scafo (2,11 m) sono maggiori, così come l'altezza dello scafo sul terreno da 37 a 40 cm. La velocità è aumentata a 70 kmh rispetto ai 65 (pratici) del BMP-1, ma l'armamento, come nel caso di un mezzo iraniano molto simile, è largamente inferiore, al livello di quello di un M113 base, per giunta se l'operatore è al suo posto, dato che siede vicino alla porta sinistra posteriore, non si può uscire da lì. Il peso è aumentato a 16,6 t e questo, malgrado lo scafo abbia maggiore volume, peggiora le capacità anfibie rispetto al BMP che pesava 3 t in meno. Nell'insieme, a parte l'inferiorità dell'armamento (se non altro valido anche con funzione a.a.) si è trattato di un mezzo inferiore. La produzione è partita nel 1985 e per il 2000 ha totalizzato solo 170 mezzi, di cui il basico, e poi l'MLI-84M. Nel 1995 questo mezzo venne aggiornato con una intesa rumeno-israeliana e venne fuori il programma MLI-84M, per 99 veicoli, dal costo limitato a 155 mln di dollari. Ha una torretta OWS-25R per cannoni e lanciamissili, , il peso aumenta a 17,6 t, ma c'é un nuovo motore Perkins CV8T da 396 hp che è lo stesso dei Piranha III comprati dai Rumeni.
 
Il veicolo è migliore rispetto all'altro, raggiunge ben 90 kmh su strada, ma non è più anfibio ed è ancora più largo (3,3 m) e alto (2,942 m). I missili lanciabili dal sistema 9S415 sono ancora i vecchi AT-3 in varie versioni, ma possono anche essere usati i missili Spike israeliani di nuova generazione. Vi sono così anche versioni M con missili israeliani, mezzi comando battaglione grazie ad una sovrastruttura al posto della torretta, che assicura un maggiore spazio, e il tipo recupero ('trattore'); infine non manca il tipo ambulanza, con sovrastruttura simile a quella del mezzo comando. In tutto ne sono stati realizzati 400 di cui 99 allo standard M, tutti per la 282a Brigata Meccanizzata. Assieme ai TAB-79 (BTR-80 prodotti su licenza) sono i miglori mezzi per la fanteria disponibili nelle Land Forces.
 
I carri TR-85, come spiegato già in altra parte, sono i mezzi principali dell'esercito Rumeno. Il tipo più moderno, l'M1, pesa ben 47,2 t ha dimensioni di 9,96 x 3,43 x 3,1 m totali. L'armatura è di 580 mm contro proiettili KE, il che è sufficiente contro il 105 mm anche con proiettili avanzati. Motore da 860 hp per 60 kmh e 400 km di distanza, cannone A-308 a canna rigata. Derivato dal TR-77-580, con un powerpack simile a quello usato dal Leopard 1, dato da un motore tedesco da 830 hp costruito su licenza, il mezzo ha un sistema di controllo tiro 'Ciclop' di concezione locale, con sensori laser, sei ruote per cingolo, scafo allungato. E' stato sviluppato tra il 1978 e il 1985, la produzione in serie iniziò nel 1986. Il TR-85M aveva alcune migliorie di dettaglio, il TR-85M1 'Bizonul' è modernizzato con un motore più potente e il Ciclop-M1 FCS, sistem MRS e copertura termica per il cannone, nonché un sensore d'allarme laser capace anche di captare la luce riflessa nell'ambiente, oltre che quella che colpisca direttamente il mezzo. Il proiettile BM-412S ha una capacità di penetrazione di 450 mm a 1 km, grossomodo come i vecchi proiettili da 125 mm. Esiste una nuova corazza protettiva, specie per la torre. Tra le compagnie estere coinvolte la Matra, Sagem, Kollmorgen, e altre ancora, più quelle domestiche come la Electotechica, Faur, Aeroteh, IOR. In tutto vi sono 259 TR-85, 56 TR-85M1 e i TR-85M2, in sperimentazione. Non pare che questi mezzi siano stati anche esportati.
 
 
 
===Le Forze Navali/Forţele Navale Române ===
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====Le navi====
'''Navi''':
 
Ex-HMS Coventry (F98), la Regele è una grossa fregata missilistica nonché ammiraglia della flotta. Essa è stata comprata il 14 gennaio 2003 e venne consegnata il 19 agosto 2004. Nel frattempo ha avuto vari aggiornamenti, per esempio un cannone da 76 mm SR ha rimediato alla sua carenza più vistosa, la mancanza di un cannone di medio calibro a bordo. Peraltro il prezzo della consegna, nonostante altri Paesi abbiano avuto prezzi favorevoli, in questo caso la vendita della nave britannica non è stata esattamente scevra di critiche per il prezzo troppo elevato, fino a 3 volte tanto secondo alcune analisi. La 'Regina Maria' è stata comprata lo stesso giorno, ma consegnata solo il 21 aprile 2005. Con un dislocamento di 5.300 t (probabilmente di tipo angolassone, il dislocamento dovrebbe essere attorno 4.400 t), dimensioni 148,1 x 14,8 m, venne costruita tra il 1983 e il 1984 come parte delle Type 22 del secondo lotto (sei navi in tutto). Attualmente i suoi punti di forza sono giusto il cannone e l'elicottero Puma di bordo, non pare che siano stati trasferiti i missili Exocet. Anche per questa si è parlato di forti polemiche per il prezzo d'acquisto.
 
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====Aerei ed elicotteri rumeni====
Tra gli aerei d'interesse vi è senz'altro l''''IAR-99''' 'Soim' (Falco), un addestratore avanzato e aereo d'attacco nato per sostituire gli L-29 e L-39 per l'aviazione rumena, caratteristico da una grossa antenna a lama sotto il muso. Disegnato dal 1975, i fondi vennero approvati dal 1979, da parte della I.R.Av Craiova, dove prima era stato prodotto l'IAR.93. Il prototipo venne fatto volare il 21 dicembre 1985 (era l'S-001), seguirono altri prototipi e gli aerei entrarono in produzione di serie nel 1987, tanto che entro il 1989 ne erano stati consegnati 17. Nel 1990 la produzione venne afflitta dalla fine del confronto contro l'Ovest, e nonostante le eccellenti qualità di base, l'aereo aveva un'avionica obsoleta, così non ebbe molto successo all'export, non avrebbe potuto fino all'adozione di un miglior set avionico, giusto come si cercava di fare con gli L-39. Nel frattempo i n.710 e 714 vennero persi per incidenti. Il primo tentativo di aggiornarlo venne fatto nel 1990 con l'aiuto di aziende americane, tanto che già due aerei (708 e 709) vennero mostrati così modificati nel 1990, addirittura presentati per il grande concorso JPATS. Nel 1992 venne fatto un altro aggiornamento con la IAI Lahav israeliana, con il 7003 (uno dei prototipi) venne trasformato nello IAR 109 'Swift', con HOTAS, HUD, tre MFD, INS ecc. più armi sia occidentali che orientali. Venne mostrato a Le Bourget nel 1993, ma nel '94 il programma, che era dedicato all'aviazione rumena e all'export, venne annullato.
 
Nel 1996 venne ancora ideato un programma, con la Elbit, per un velivolo destinato ad integrare il MiG-21 Lancer; il primo volo venne fatto il 22 maggio 1997 e mostrato a Le Bourget. Finalmente, nell'agosto 1998 il Governo Rumeno autorizzò l'introduzione dell'aereo con 40 esemplari noti come IAR 99C. In seguito, però, il totale venne calato a 12 di cui 7 nuovi e 5 ricostruiti. A quel punto vi sarebbero stati 10 IAR-99 base e 12 C, più due prototipi presenti in ditta come dimostratori.
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Gli elicotteri attualmente di punta sono gli '''IAR 330 Puma''', il cui modello SOCAT è del 26 maggio 1998, mentre l'entrata in servizio è del 1999. In tutto ne sono stati costruiti oltre 163. Visto che la Romania per via dei CFE poteva ottenere fino a 120 elicotteri d'attacco, il Ministero Rumeno pensò che si potevano modificare 96 elicotteri d'attacco, gli AH-1 'Dracula', più 24 Puma L modificati con avionica e sistemi d'arma. Ma il 'Dracula', francamente un pò troppo ambizioso per una nazione tutto sommato minore e senza grandi problemi di sicurezza. Gli altri elicotteri sono stati invece i Puma 2000, così pensati nel 1992. La sigla successiva fu SOCAT ( in inglese Antitank Optronic Search and Combat System ); la Elbit Systems Ltd. venne selezionata nel 1994 come fornitore estero e nel settembre 1995 venne accreditato l'ammodernamento di 24 elicotteri IAR-330L SOCAT. Il programma venne iniziato nel 1996, il primo decollo venne fatto con la nuova configurazione il 26 maggio 1998. Solo il 23 ottobre 1999 venne fatto decollare il secondo prototipo con il sistema SOCAT. In tutto, degli IAR-330 sono stati prodotti oltre 163 esemplari anche per Pakistan, Costa d'Avorio, UAE, Sudan, Ecuador. VI è la versione SAR con galleggianti gonfiabili ai carrelli, prodotta in piccolo numero. La versione navale è stata resa nota ufficialmente a Ghimbav il 30 gennaio 2007, di cui 3 sono stati ordinati dalla Marina Rumena, ha il sistema SOCAT e sistemi per la sorveglianza e ricognizione marittima. In tutto vi sono state le versioni IAR-330L, M, L SOCAT e 'Naval'.
 
*Dimensioni 15 x 16,2 m (rotore), 4,6 m
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*Armamento: due pod da 23 mm bicanna con 400 colpi l'uno, razziere LPR 57, 2 da 12,7 mm DShKM sui portelloni, lanciamissili ATGM su 4 rampe, bombe da 50 e 100 kg; il tipo SOCAT ha la torretta Nexter THL-20 da 20 mm con 850 cp, razziere da 57 mm, 8 missili Spike-ER, pod con cannoni NC-261 da 20 mm con 180 colpi, usati solo per prove.
 
Il precedente '''IAR 319B Alouette III''', introdotto in servizio nel 1971, è stato realizzato in 250 esemplari come IAR 316, prodotto fino al 1987. Di queste la metà era costituita per le esigenze interne e il resto per l'export tra cui il Pakistan, Angola e Guinea. E' possibile armarlo con pod da 7,62 e 57 mm, e anche missili c.c. La sua notevole versione d'attacco è stata la '''IAR-317''', con la stessa turbina Turbomeca Artouste IIIB, ma con un abitacolo in tandem con corazze protettive. L'Airfox ebbe un solo prototipo, capace di portare razzi, mitragliatrici e missili controcarri. Nel 1985 si fece notare essendo esposto al Bourget, questo mini-elicottero da combattimento ebbe così la sua occasione di notorietà.
 
*Dimensioni: lunghezza 12,82 m, diametro rotore 11,02 m, altezza 2,97 m