Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Bulgaria: differenze tra le versioni

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Inizialmente, i Bulgari proclamarono la loro neutralità, dopo di che però cambiarono idea quando sperarono di guadagnare territori preziosi, sopratutto quelli con forti minoranze bulgare che però erano nei confini di altre Nazioni, dopo la fine della II Guerra Balcanica, il 1 marzo 1941 aderì al Patto Tripartito sotto il regno di Tzar Boris III. In seguito combatterono contro gli Yugoslavi e Greci con l'obiettivo, pienamente raggiunto, di arrivare fino all'Egeo e occupare la Macedonia. I Bulgari però non parteciparono, differentemente alle tante altre piccole nazioni mittel-europee, all'invasione dell'URSS. Oggi non viene ricordato frequentemente, ma l'Asse aveva allora numerose nazioni estimatrici o Alleate: dalla Finlandia, all'Ungheria, Romania, Bulgaria, le Repubbliche Baltiche ecc. Quando i Tedeschi invasero l'URSS, al contrario, molti Bulgari protestarono apertamente e venne anche cominciarocominciato un movimento di guerriglia già nell'agosto del '42, specie dopo le vittorie Alleate che indicavano un cambiamento di rotta negli eventi storici. I Bulgari, tra l'altro, si opposero energicamente a che i loro Ebrei venissero perseguitati, a differenza delle altre nazioni dell'Asse. Nel '43 Boris III morì all'improvviso, nel '44 i Sovietici si approssimarono ai Balcani e il 26 Agosto scoppiò una aperta rivolta contro il governo ancora pro-tedesco. I Sovietici non avevano dichiarato guerra ai Bulgari in quanto questi non li avevano invasi. Gliela dichiararono il 5 settembre, ma non incontrarono resistenza, anzi vennero salutati come liberatori. Nel frattempo, il 23 agosto la Romania aveva dichiarato guerra alla Germania cambiando alleanze: la partita per i Balcani era compromessa. L'8 settembre, appena 3 giorni dopo la 'guerra' contro l'URSS e un anno esatto dalla resa italiana, i Bulgari accettarono di dichiarare guerra ai Tedeschi.
 
==La Guerra fredda==
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L'addestramento è attualmente ancora valido così come -nonostante tutto- il morale; parte del lavoro viene svolto spesso con la cooperazione degli USA, anche se le esercitazioni congiunte sono piuttosto rare. I problemi economici, come la mancanza di carburante per gli aerei hanno richiesto anni per essere rettificati e riprendere un'efficienza elevata. I Mi-24 sono ancora da aggiornare, ma i trasporti non hanno problemi di utilizzabilità, forse per la priorità ad essi assegnata accade che tra i pochi aerei moderni, i bulgari abbiano scelto i C-27J, due consegnati e altri 3 in attesa.
 
La Bulgaria ha anche offerto, in alcuni esercizi, l'occasione di essere un'efficiente forza OPFOR contro gli americani. Ma dei circa 2.000 T-55 molti sono inefficienti, demoliti o venduti ad altre nazioni. Quando, nei primi anni '90, l'economia era crollata, l'addestramento era ridotto e così gli ufficiali non riuscivano ad addestrare i nuovi soldati in maniera soddisfacente. Ancora nel 2005 il budget era di appena 400 mln di dollari, una cifra che si può comparare per esempio con i 20 mld di euro dell'Italia e ancora di più per Francia, Germania e GB. Nel 2009 le cose sono cambiate e si pensa di spendere 1,3 mld sempre che la crisi economica non flagellerà anche le F.A. che anche così non hanno abbastanza soldi per l'aggiornamento e l'efficienza. Questo è dovuto anche a cattiva gestione e in minor parte, alla corruzione. Proprio il discorso degli aerei da trasporto è stato altamente criticato. Chiaramente, il C-27J è il nuovo 'standard' di riferimento per gli Alleati degli USA che non possano permettersi il C-130J o addirittura il C-17, ma l'aviazione Bulgara, un tempo potente, è adesso disperatamente a corto non di cargo ma di caccia, visto che anche se ammoderantiammoderati, i MiG-29 sono ai limiti della loro vita utile. Sono state pianificate anche 2-4 corvette 'Gowind', le quali però quasi certamente renderanno impossibile pensare ai nuovi sottomarini con i quali rimpiazzare eventualmente il vecchio 'Romeo' ancora nella flotta. Questo è un esempio delle difficoltà che nazioni molto povere hanno nel seguire anche solo un ruolo da comprimari nelle alleanze con grandi realtà come le potenze NATO. In più, il budget per le spese militari, dell'1,98% nel 2009, dovrebbe calare all'1,89% nel 2010.
 
 
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L'attuale condizione delle Forze armate della Bulgaria è la seguente. Il comandante in capo è il Presidente Georgi Purvanov, il Ministro della Difesa è Nikolai Tsonev, il capo del CSM è il Gen Zlatan Stoykov.
 
L'età per il servizio è di 18 anni di età, la fascia d'età tra 16 e 49 anni è di 1,7 mln di cui 1,37 circa adatti al servizio militare (stime 2008), ogni anno l'età per il militare è raggiunta da 39.477 persone. Le F.A. hanno un totale di 45.000 effettivi, che è il posizionamento mondiale n.72. Vi sono truppe all'estero: 100 in Bosnia, 48 Kosovo, 610 Afghanistan e due in EritraEritrea, ma l'elenco è incompleto. Le spese militari sono di 1,339 mld di dollari al 2008, pari al 2,1% del PIL. Le industrie locali non sono molto sviluppate e in particolare fanno capo al gruppo TEREM. Al 2008 l'export di armi, seppure di tipo non particolarmente avanzato, pare abbia fruttato ben 210 mln di dollari. La Bulgaria ha una lunga storia, anche prima del XX secolo. La sua presenza in qualità di 'zoccolo duro' e fedele del Patto di Varsavia è stata importante, non molto nota allo stesso tempo. Con l'entrata nella NATO nell'aprile del 2004 è stato approvato un piano (PLAN 2004) per ridurre le forze armate e circa 50.000 effettivi, ma naturalmente meglio equipaggiati e addestrati rispetto alla situazione precedente. Infatti vi sarebbe stata una forza di Reazione e due QG per dei Corpi d'impiego basati sulle brigate. Il servizio militare, rimasto a lungo in Bulgaria più che in altre nazioni europee, è stato abolito dal 1 gennaio 2008.
 
Attualmente le Forze di Terra sono suddivise in Attive e Riserva, con funzioni di difesa nazionale, peacekeeping, missioni di soccorso alla popolazione e anche funzioni sociali. Insomma, si conferma il fenomeno, anche nelle un tempo assolutamente ortodosse F.A. Bulgare, della trasformazione del mondo militare, dai grandi confronti armati tra Stati o Coalizioni, ad una sorta di super-polizia e Protezione civile, in cui le tattiche e gli equipaggiamenti contano in misura maggiore rispetto agli equipaggiamenti pesanti tipici della Guerra Fredda. Anche per ragioni di rischieramento rapido, tant'é che le forze Attive sono divise in quelle di Dispiegamento Rapido, Forze di Difesa Principali, Reazione Immediata. Le forze di Riserva consistono in quelle di Rinforzo, Difesa Territoriale, Addestramento a Terra.
 
Durante il tempo di pace le Forze di Terra mantengono una preparazione al combattimento e alla mobilitazione, almeno compatibilmente ai problemi di cui sopra, in tempo di crisi parteciperebbero ad operazioni antiterrorismo, difesa di obettiviobiettivi strategici, assistenza alle forze di sicurezza ecc. Nel caso di geurreguerre a media e ridotta intensità possono difendere il territorio e i confini della nazione. Sarebbe invece difficile sostenere un conflitto militare su larga scala, ma in tal caso le Forze di Terra, Aviazione e Marina formerebbero il Gruppo di Difesa dell'Esercito Bulgaro, per riuscire almeno a resistere all'aggressore e a chiedere aiuto a livello internazionale. L'aviazione e la marina hanno raggiunto prima dell'Esercito la totale professionalizzazione dei propri ranghi.
 
L'Esercito Bulgaro ha sempre avuto delle forti unità di fanteria ben addestrata, e con il tempo, durante la Guerra Fredda, questa ha avuto altre armi di supporto: fino a circa 1.500-2.000 carri, centinaia di aerei, artiglierie, postazioni SAM. Erano intesi sopratutto come deterrente contro la Turchia, ma anche contro la Grecia. Lo scopo sarebbe stato essenzialmente difensivo: se invasa, la Bulgaria avrebbe dovuto difendersi e aspettare rinforzi. A tutt'oggi, malgrado la riduzione del personale (e dell'efficienza del materiale), l'arsenale bulgaro è ancora piuttosto consistente.
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'''Missili balistici''': 18 lanciatori (almeno 36 missili) per gli SS-21 Scarab.
 
'''Equipaggiamenti ritirati''': 200 T-62, per lo più venduti a nazioni in guerra (Angola, EthiopiaEtiopia e Yemen); 177 T-34, alcuni venduti al Mali; BRDM-1, BTR-152, BTR-40, 20 moderni 2S3 da 152 mm, 8 lanciatori (almeno 24 missili) per gli SS-23; 24 lanciatori e dozzine di FROG-7; 36 lanciatori e dozzine di SS-1 Scud-B; MLR BM-13.
 
Da notare alcuni equipaggiamenti di punta: tra questi le due batterie SA-10, con i SAM più moderni che l'URSS abbia mai esportato. Non solo, ma fino a pochi anni fa erano ancora presenti i temibili SS-23 Spider, armi precise da quasi 500 km di gittata. Le altre nazioni le avevano ritirate da tempo (URSS nel 1987-91, in base all'accordo per gli Euromissili, DDR e Cecoslovacchia in seguito alla fine del Patto di Varsavia) e la Bulgaria era rimasta l'ultimo rifugio di quest'ordigno a cui, per ragioni essenzialmente politiche, è stato negato di sostituire gli obsoleti ma numerosi Scud. Non mancavano nemmeno i missili SS-21 Scarab, equivalenti grossomodo dei 'Lance' americani, e ancora in servizio. Non mancarono numerosi sistemi antiarei tattici dei tipi più moderni, come gli ZSU-23-4, gli SA-6, 8 e 13. A livello d'armata erano anche presenti dei lanciatori per SA-4 a lungo raggio, ma mobili. La Bulgaria era tra le poche nazioni clienti di quello che è rimasto per decenni l'unico sistema SAM a lungo raggio semovente. Per la difesa degli obiettivi strategici c'erano anche gli ancora più grandi (oltre 200 km di gittata) SA-5 Gammon. In tutto, a tutt'oggi, l'Esercito bulgaro, per quanto ridimensionato, vanta oltre 200 lanciamissili SAM mobili, per la protezione sul campo di battaglia, nella più tipica tradizione sovietica (in cui v'erano complessivamente 16 cannoni semoventi e 36 SAM per ciascuna divisione, più le armi leggere).
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===Aviazione: ==
===primordi===
Essa è parte dell'Esercito, che è una realtà che comprende le Forze Aeree, Navali e di Terra. L'attuale comandante è il Lt-Gen Simeonov.
 
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Nella I GM la Bulgaria, pur avendo solo 5 mln di abitanti, mise in campo un esercito di oltre 600.000 effettivi. C'era una discreta aviazione con aerei Albatros e Roland, i caccia Fokker (3 E.III consegnati nel 1916, ma c'erano anche altri tipi, come 8 D.VII nel settembre 1918, considerati i migliori caccia tedeschi della guerra e uno dei migliori, se non il migliore, della I GM). Anche la Marina ebbe vari aerei, per lo più idrovolanti. La guerra finì con la sconfitta anche della Bulgaria, che dopo la fine ebbe modo di conservare a Bozhurishte solo un gruppo di aerei su due compagnie di aerei, una scuola, un deposito e un'officina. Nessuno degli aerei doveva essere da combattimento. In seguito l'aviazione si riprese un pò, e nei tardi anni '20 c'erano già programmi per ricostruire un'aviazione militare basata su diversi gruppi aerei (Orlyaks). Lasciando perdere i molti passaggi di quegli anni, alla fine degli anni '30 la Bulgaria si comprò numerosi aerei ex-Cecoslovacchi (dato che la loro patria venne annessa dai Tedeschi), tra cui 78 Avia B.534 e 32 bombardieri .71 (che erano i potenti SB-2 prodotti su licenza). Questo e altri programmi portarono ad una forza di 478 aerei, di cui 135 di costruzione bulgara. Nel periodo bellico i Bulgari comprarono sopratutto aerei tedeshi, tra cui parecchi Bf-109, Do.17, Bf-108, Ar-96 con 4 Gruppi Aerei dell'Esercito. Nel tardo 1940 aveva 595 aerei di cui 258 da combattimento e oltre 10 mila persone. Il 1 marzo 1941 entrò in guerra come Alleato tedesco facendo parte dell'azione contro la Yugoslavia e Grecia, ma di per sé aveva solo 91 aerei da caccia, e in seguito ebbe rinforzi tra cui 8 radar 'Freya'. L'aviazione bulgara ebbe un certo sviluppo e verso la fine del 1941 era di 609 aerei di 40 tipi diversi.
 
====Il dopo-guerra fredda===
Alla fine della Guerra Fredda ha visto l'Aviazione decadere a circa 226 aerei in pochi anni, con la radiazione dei vecchi MiG-21, vennero disarmati i caccia in versione biposto e nel 1998 vennero chiuse 4 basi: Gabrovnitsa, Balchck, Uzundzhovo e Shtraklevo, poi nel 2000 fu la volta di Stara Zagora (dove operavano i Mi-24), nel 2001 Dobrich, Ravnets e Cheshnegirovo e nel 2003 Dobroslatvtsi, il che coincise con la radiazione dei MiG-23, reputati troppo costosi da mantenere rispetto ai MIG-21, e meno moderni rispetto ai MiG-29. I Su-22 seguirono poco dopo, nel febbraio 2004, nella lista degli 'ex'; erano basati a Dobrich e a Bezmer.
 
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*a B.A.C. (Uzundzhovo), prima ebbe un reggimento da caccia, poi uno squadrone del 19° Reggimento, alla fine della sua carriera era diventata parte del Tactical Air Command come 21a Base Aerea Cacciabombardieri, per poi essere chiusa.
 
*5a B.A.C. (Ravnets): ebbe uno squadrone di MiG-21, poi '29 del 17° Reggimento , parte della 2a Divisione di Difesa Aerea. Poi venne messa sotto il controllo dell'A.D.C. e lo squadrone nominato 'Sharks', un reparto comunque d'elitéelite data la vicinanza con i Turchi e la necessità di proteggere le raffinerie di Burgas, strategiche per la nazione. Dopo la sua disattivazione, il reparto venne mandato, in qualità di 2° Sqn, sulla 3a Base Aerea di G.Ignatievo.
 
*6a B.A.C., Balchik; ebbe nei tempi recenti uno squadrone di MiG-21 del 17° Reggimento, poi passò dalla 2a Divisione Difesa Aerea all'A.D.C. Venne chiusa e i MiG-21bis e UM trasferiti alla 26a Base da Ricognizione. Attualmente è usata per la conservazione di matertiali strategici per l'aviazione
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La prima base aerea di Dobroslavtsi, vicino a Sofia, è stata la sua principale base difensiva, fino a che non è stata chiusa nel 2002, e attualmente ha solo i MiG-23 conservati in deposito come unica attività militare. Essa venne aperta 50 anni prima, il 20 aprile, con i Reggimenti 18 e 43 della 4a Divisione, dopo che questa era stata formata nel 1950 a Vrazhdebna. Essa aveva gli Yak-9M e P e alcuni Yak-11 da addestramento. Presto arrivarono anche altri Yak: i caccia a reazione Yak-23, e siccome di questi non venne realizzato il biposto, si rimediò accoppiandolo con lo Yak-17U. Le operazioni iniziarono il 17 maggio 1952, ma gli Yak-9 vennero conservati in prima linea fino al 1954. Nel '55 fu la volta dei MiG-15 e nel '59 arrivarono anche i MiG-17F, in entrambi i casi per il 18°, mentre il 43° volò con i MiG-15 tra il '56 e il '60, dopo di che venne sciolto. Nel 1963 fu la volta dei MiG-19S e P, in servizio dal primo squadrone del 18.FAR, come premessa per il MiG-21PF, di cui 12 esemplari vennero trasferiti a Gabrovnitsa; fatto interessante, nel 1969 un aggiornamento permise di installare due missili K-13 (AA-2 'Atoll') per migliorarne le capacità combattive.
 
Nel '75 arrivarono i MiG-21MF, operativi dall'anno successivo; presto fu anche la volta dei MiG-23MF, arrivati al '78 con un gruppo di 12 aerei e 3 UM il 10 ottobre. I lanci dei missili R-23 e R-60 vennero fatti ad Astrakhan, a quanto se ne sa con pieno successo. Negli anni '80 vennero anche condotti con successo dei tentativi di intercettare i MiG-25 in volo a mach 2,5 e 20.000 m, provenienti dalla Romania. Nel 1982 il 18° RettimentoReggimento perse il 3° Squadrone, il 1° ebbe nel contempo 8 MLA con i loro missili R-24, nel 1991 vennero forniti gli ultimi Flogger, del tipo MLD (Flogger-K) che sono Flogger di terza generazione; erano 5 aerei ex-168° Reggimento sovietico, basato in Ucraina e che aveva usato in Afghanistan. Erano questi gli aerei mandati in cambio dei MiG-25R. Essendo caccia aggiorantiaggiornati, con maggiore agilità, ideati per competere contro i caccia occidentali di nuova generazione, potevano esprimere una buona capacità operativa, anche se erano pochi. La crisi economica ridusse l'attività di volo e nel 1994 il 18.FAR venne sciolto, mentre venne formata la 1a Base di Difesa Aerea, che aveva il 1° Squadrone da caccia 'Knights of the Sky', più unità di supporto di terra. Nel 1998 però la base venne chiusa e tutto venne mandato a Dobroslavtsi, inclusi i MiG-23MLD e UB. Nel 2002, infine, gli effetti del Plan 2004 comportarono la chiusura della base e il ritiro dei MiG-23 dal servizio attivo.
 
La base di Bezmer è invece ancora aperta, nella regione di Yambol Oblast. Essa è stata fondata nel 1955 come 22o Reggimento Aereo cacciabombardieri e poi diventato la 22a Base d'attacco aereo, equipaggiata con i Su-25 e Su-22. La base è anche oggi utilizzata per operazioni in associazione con gli americani, come le 'immediate Response 2006'. Essa è stata inclusa nel piano di cooperazione con gli americani raggiunto nel 2006.
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La base di Graf Ignatievo, vicino all'omonimo villaggio e vicino alla città di Plovdiv (la seconda per importanza in Bulgaria). Essa è rimasta l'unica base da caccia bulgara con i suoi due squadroni da caccia. Chiamata spesso 'l'aeroporto tedesco' in quanto costruito con l'aiuto dei Nazisti negli anni '30, era inteso per ospitare la LW e venne approntato nel 1940 ospitando però aerei bulgari, in particolare il 2° Rgt dell'aviazione dell'esercito con 4 gruppi di B.534, PZL.43 e tipi da ricognizione. Nel '43 divenne un Reggimento da attacco con gli Ju-87R-2 e poi i tipi D, formando un Reggimento chiamato 'Orlyak'. Il secondo Reggimento della base conservava gli obsoleti B.534 (21 aerei), anche per attacco al suolo. In seguito le unità vennero spostate per colpire la Germania.
 
Nel '45 la guerra era finita e il reggimento ebbe gli Il-2M3, e ad un certo punto ebbe anche i Pe-2. Nel '51 vennero mandati a questa base 3 reggimenti da caccia che nell'insieme formarono la 10a divisione aerea: erano i n.15, 19 e 21, discendenti del 6° Rgt da caccia del periodo bellico, reduce dalla difesa di Sofia dai bombardamenti Alleati nel '44. Questi reggimenti ebbero pochi Yak-11 e Po-2, ma era solo una preparazione, perché presto giunsero gli Yak-23 e 17, che cominciarono l'attività nell'aprile del '51. In tutto però si trattava di soli 30 Yak-23 e 4 Yak-17U. Ma anche questa era solo una fase intermedia, perché dal settembre arrivarono anche i MiG-15 e gli Yak vennero spediti alla Prima divisione aerea da caccia di Tolbukhin (poi Dobrich), del settore N.E. Il comandante della 10a Divisione era Simeon Simeonov, futuro comandante dell'aviazione bulgara. Aprile 1952: il 15° Reggimento da caccia venne mandato a Bezmer, il 21° poco dopo a UZundzhovo. MaggiopMaggio 1955, il primo squadrone del 19° Reggimento, l'unico rimasto nella base, iniziò l'attività con i MiG-17PF, di cui ebbe 12 unità, si trattava del tipo da caccia notturna con radar di ricerca. Questi caccia vennero spesso usati contro i palloni-spia americani, di cui almeno 7 abbattuti. Estate 1957, altro cambiamento d'interesse: arrivano 40 MiG-19S per gli squadroni 2/19, 3/19 e uno del 21°. Maggio 1959, forniti altri 12 MiG-19P al posto dei MiG-17P del 1/19, per poi essere a loro volta sostituiti da altri 12 MiG-19 del tipo PM. Nel '61 il 19.FAR divenne parte del 10° Corpo Aereo Combinato ex-10a Divisione Aerea da caccia. 1963, i piloti del 3/19.FAR si convertirono al MiG-21F-13 nella base di Krasnodar. 1969, il 2/19.FAR si convertì al nuovo MiG-21M. Negli anni '70 c'era uno squadrone su MiG-19 e uno su MiG-21M, mentre il 3/19 venne sciolto. Il 1978 vide la radiazione dei MiG-19 per essere rimpiazzati dai MiG-21MF. Il 2/19.FAR divenne addirittura un'unità d'attacco nucleare con piloti specifici per tale impiego. Nel 1982 il reggimento prese parte alla più importante esercitazione del Patto, la Scudo '82, quell'anno tenuta in Bulgaria e che vide 18 MiG-21MF. Nel 1983 arrivarono i MiG-21bis (36), giunti assieme a vari tipi d'addestramento U. Nel 1990 il 21.FAR di Uzundzhovo venne sciolto e personale e aerei formarono il 3/19.FAR, sempre nella stessa base. Dopo di allora il 10imo Corpo Aereo Combinato venne trasformato nel Comando Aviazione Tattica. In seguito venne chiusa la base di Ravnets e allora il 1/3.FAB e il 2/19.FAB vennero fusi nel 2/3.FAB. Oggi la 3a Base Aerea da Caccia è l'unica della Bulgaria riservata ai caccia da difesa aerea, spesso in azione per le esercitazioni congiunte con gli aerei occidentali. In futuro si parla di fondere la 3a Base da Caccia di Graf Ignatievo con la 22ima Base d'attacco al Suolo di Bezmer, così da liberare quest'ultima per le esigenze delle forze americane.
 
===Situazione attuale===