Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cuba: differenze tra le versioni

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Cuba è stato il paradiso degli Stati Uniti e della sua malavita, per tanti decenni, dopo che era stato tolto alla Spagna con la guerra del 1898. Ma il corrotto regime di Batista non tenne testa alla rivoluzione di Castro e questi andò al potere nel 1959. Ma non fu subito fautore di un regime di stampo socialista. Il suo primo viaggio internazionale fu proprio negli USA, ma gli americani non lo apprezzarono, rancorosi della fine del loro protettorato sull'isola maggiore dei Caraibi. Nel '61 vi fu la famosa azione della Baia dei Porci, che venne fatta dagli anticastristi con l'appoggio degli americani. Ma questa specie di 'spedizione dei Mille' non causò la sollevazione popolare, anzi. La mossa era chiaramente mal calcolata, e vedere Castro che dirigeva il tiro dei carri armati contro i mezzi da sbarco non fu certo il miglior modo di cogliere l'occasione per rovesciarne il regime, che invece si dimostrò molto più resistente del previsto. Non bastarono gli attacchi dei B-26 Invader (un nome quantomai appropriato) per sgominarne la coesione. Nel '62 Castro, oramai ben consapevole di trovarsi nel mirino degli americani, cercò l'appoggio sovietico e lo ottenne, perché l'URSS era preoccupata dei numerosi missili americani puntati sulle sue città e basi, comodamente lanciabili dal territorio europeo.
Cuba è stato il paradiso degli Stati Uniti e della sua malavita, per tanti decenni, dopo che era stato tolto alla Spagna con la guerra del 1898. Ma il corrotto regime di Batista non tenne testa alla rivoluzione di Castro e questi andò al potere nel 1959. Ma non fu subito fautore di un regime di stampo socialista. Il suo primo viaggio internazionale fu proprio negli USA, ma gli americani non lo apprezzarono, rancorosi della fine del loro protettorato sull'isola maggiore dei Caraibi.
 
Cuba è stato il paradiso degli Stati Uniti e della sua malavita, per tanti decenni, dopo che era stato tolto alla Spagna con la guerra del 1898. Ma il corrotto regime di Batista non tenne testa alla rivoluzione di Castro e questi andò al potere nel 1959. Ma non fu subito fautore di un regime di stampo socialista. Il suo primo viaggio internazionale fu proprio negli USA, ma gli americani non lo apprezzarono, rancorosi della fine del loro protettorato sull'isola maggiore dei Caraibi. Nel '61 vi fu la famosafallita azione della Baia dei Porci, che venne fatta dagli anticastristi con l'appoggio degli americani. Ma questa specie di 'spedizione dei Mille' non causò la sollevazione popolare, anzi. La mossa era chiaramente mal calcolata, e vedere Castro che dirigeva il tiro dei carri armati contro i mezzi da sbarco non fu certo il miglior modo di cogliere l'occasione per rovesciarne il regime, che invece si dimostrò molto più resistente del previsto. Non bastarono gli attacchi dei B-26 Invader (un nome quantomai appropriato) per sgominarne la coesione. Nel '62 Castro, oramai ben consapevole di trovarsi nel mirino degli americani, cercò l'appoggio sovietico e lo ottenne, perché l'URSS era preoccupata dei numerosi missili americani puntati sulle sue città e basi, comodamente lanciabili dal territorio europeo.
Seguì la famosa 'Crisi dei missili', data la presenza degli SS-3 e SS-4 che minacciavano 70 milioni di persone sulla costa orientale. Nel '63-67 vi furono molti progressi anche nelle relazioni con la Cina, per poi raffreddare i rapporti dopo di allora, con il ritorno ad una maggiore influenza sovietica. Seguirono poi le avventure africane, sopratutto in Angola, ma anche Etiopia e Mozambico. I Cubani di fatto crearono una forza-lavoro per molti dei loro uomini in Africa, tra militari e civili, con il supporto economico sovietico, dato che l'URSS era ben contenta di avere le basi in Angola. Nel 1983 gli Americani occuparono Grenada e si scontrarono (vedi anche 'Gunny') con i Cubani ivi presenti, dove si stava cercando di costruire una base aerea sufficiente per ospitare aerei a grande autonomia. E Grenada era vicina ai campi petroliferi della Venezuela.
[[File:Airplane_in_Museo_Giron.jpg|300px|left|thumb|Uno dei Sea Fury, autori della difesa dagli anticastristi]]
Seguì la ben più famosa 'Crisi dei missili', data la presenza degli SS-3 e SS-4 che minacciavano 70 milioni di persone sulla costa orientale. Nel '63-67 vi furono molti progressi anche nelle relazioni con la Cina, per poi raffreddare i rapporti dopo di allora, con il ritorno ad una maggiore influenza sovietica. Seguirono poi le avventure africane, sopratutto in Angola, ma anche Etiopia e Mozambico. I Cubani di fatto crearono una forza-lavoro per molti dei loro uomini in Africa, tra militari e civili, con il supporto economico sovietico, dato che l'URSS era ben contenta di avere le basi in Angola. Nel 1983 gli Americani occuparono Grenada e si scontrarono (vedi anche 'Gunny') con i Cubani ivi presenti, dove si stava cercando di costruire una base aerea sufficiente per ospitare aerei a grande autonomia. E Grenada era vicina ai campi petroliferi della Venezuela.
 
===1985<ref>Armi da guerra 116</ref>===
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I materiali erano abbastanza moderni, e certamente l'esercito cubano era il più potente ed esperto dell'America latina.
 
L''''esercito''' aveva 130.000 uomini, 135.000 di riserve addestrate che prestava servizio fino a 45 giorni consecutivi l'anno; la polizia aveva 15.000 uomini per il servizio di sicurezza, 100.000 'giovani del lavoro', 100.000 della 'forza di difesa civile', 1.200.000 della difesa territoriale.
 
*Carri: IS-3, T-34, T-54, T-55, T-62, T-72, PT-76
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L''''aeronautica''', Defensa Antiaerea y Fuerza Aerea Revolucionaria o DAAFAR, di 18.000 uomini, ordinata sul territorio come l'esercito. Si valutava in 18 gruppi e oltre 200 aerei la sua forza operativa, oltre ad una valida rete radar. C'erano 2 gruppi con miG-21F, 2 con il MiG-21 'Fishbed F', 2 con i 'Fishbed-J', 8 con gli N e L, uno con i MiG-23 Flogger E. Poi le forze d'attacco c'erano un gruppo con i MiG-17 e 3 con i MiG-23BN, anche se in verità c'erano anche i Su-22, ma questa valutazione non ne aveva menzione.
 
Un gruppo elicotteri con 18 Mi-24 D, uno con 20 Mi-8MTB, sei gruppi trasporti con 14 Mi-4, 16 Mi-17, 20 Mi-8, 6 Mi-2, 15 Mi-1, e un gruppo con 14 Mi-14.
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L'addestramento era infine basata su 30 Zlin 326, 20 MiG-15UTI, 10 MiG-21U, 2 MiG-23U, 15 L-39, 5 An-2, 6 Il-14.
 
La '''Marina''' ha avuto meno attenzione pur essendo ben piazzata per attaccare le linee di comunicazione americane. In verità è stata usata sopratutto per la difesa delle coste. Nel '79 sono arrivati i 'Foxtrot', 3 in tutto, che si sono affiancati ad un vecchio 'Whiskey', mentre altri tre sottomarini erano in ordinazione. Le tre flottiglie in cui era suddivisa la flotta erano sempre rapportate alla divisione già vista per l'esercito e l'aviazione. In tutto c'erano 8 'Osa I', 13 'Osa II', 5 'Komar', 9 aliscafi 'Turya' siluranti, 8 siluranti P6 e 5 P4; infine c'erano le 27 navi pattuglia 'Zhuk', sei SO-1, 3 cacciamine 'Sonja' e 12 unità litoranee 'Yevgenya'; 2 navi da trasporto e sbarco 'Polnocny-B', sei mezzi da sbarco T4, e 550 soldati dei 'marines'.
 
 
La Marina ha avuto meno attenzione pur essendo ben piazzata per attaccare le linee di comunicazione americane. In verità è stata usata sopratutto per la difesa delle coste. Nel '79 sono arrivati i 'Foxtrot', 3 in tutto, che si sono affiancati ad un vecchio 'Whiskey', mentre altri tre sottomarini erano in ordinazione. Le tre flottiglie in cui era suddivisa la flotta erano sempre rapportate alla divisione già vista per l'esercito e l'aviazione. In tutto c'erano 8 'Osa I', 13 'Osa II', 5 'Komar', 9 aliscafi 'Turya' siluranti, 8 siluranti P6 e 5 P4; infine c'erano le 27 navi pattuglia 'Zhuk', sei SO-1, 3 cacciamine 'Sonja' e 12 unità litoranee 'Yevgenya'; 2 navi da trasporto e sbarco 'Polnocny-B', sei mezzi da sbarco T4, e 550 soldati dei 'marines'.
 
La difesa costiera era affidata a cannoni M1931 e M1937 da 122 mm, M46 da 130 mm, M1937 da 152 mm, circa 50 missili antinave SSC-2B da difesa costiera, 15 navi e motolance, 15 navi appoggio incluse una nave scuola.
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===La Crisi di Cuba<ref>Mini, Maurizio: ''La Crisi di Cuba'', RID Nov 2002</ref>===
[[File:U2-Heck.jpg|300px|right|thumb|I resti dell'U-2 americano, ancora oggi esposti al pubblico]]
Uno dei maggiori pericoli vissuti dal Mondo nella Guerra fredda è ricordato come la 'Crisi dei Missili'. Il 14 ottobre un U-2 da ricognizione volò una missione di spionaggio fotografico sopra Cuba. Erano passati molti giorni dall’ultima missione, per via delle condizioni meteo avverse, ma non sembrava esservi ragione di trovarsi innanzi grandi novità. Invece, grande fu la sorpresa quando si videro rampe di lancio per grandi missili balistici spuntate in diverse località. La decisione era stata di Krushev, e i motivi per questo gesto temerario erano complessi e difficili da afferrare. Specialmente nella paranoia subito scoppiata in quegli interminabili '13 giorni', in cui il Presidente Kennedy dovette gestire il confronto con il corrispettivo sovietico, mentre al contempo era impegnato a non lasciare campo libero ai suoi 'falchi' che subito affilarono le armi, con assoluto sprezzo del rischio potenziale. Krushov, anzitutto, era preoccupato dal dispiegamento dei missili americani in Europa. All’epoca gli USA avevano uno squadrone con 15 Jupiter in Turchia, mentre due con 30 rampe erano in Puglia, con il comando delle operazioni a Gioia del Colle e siti di lancio in altre 9 zone di lancio tra cui due ad Altamura. Il personale di questo complesso era misto tra italiani e 400 americani, la chiave di lancio era doppia, detenuta ad un ufficiale americano e da uno italiano, mentre le testate erano custodite dagli americani.
 
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'''SAM''': SA-6, 7, 8, 9, 13, 14, 16.
 
[[File:FAR-MiG-21bisLAZUR(DN-ST-97-00882).jpg|350px|right|]]
 
Quanto alla '''DAAFAR''' (aviazione e difesa aerea), essa ha subito a sua volta una pesante contrazione, ma ha ancora 230 aerei ad ala fissa, senza tuttavia sapere precisamente le loro condizioni. Questi aerei dovrebbero essere in servizio in un numero variabile tra 25 e 130, a seconda della valutazione. Forse 230 è il numero totale, 130 è quello degli aerei in carico ai reparti e 25 quelli dei velivoli pienamente efficienti. Vi sono 13 basi aeree nell'isola di Cuba, ma nel 1998 la DIA stimava che vi fossero solo 24 aerei operativi tra i MiG, e un basso livello operativo anche per i piloti, con un numero di sortite sempre minore e una maggiore dipendenza dai SAM per la difesa da eventuali attacchi aerei. Nel 2007 la forza aerea, nel suo insieme, aveva 8.000 effettivi con 31 aerei da combattimento efficienti e ben 179 immagazzinati come riserva. Questi pochissimi aerei avevano una composizione molto interessante da analizzare. Infatti si tratta di appena 3 MiG-29, sofisticati ma evidentemente troppo complessi da mantenere in servizio e troppo costosi. I MiG-21 erano del resto vecchi e ne restavano solo in servizio attivo. Il grosso era costituito da ben 24 MiG-23, che pure sono aerei né moderni quanto i MiG-29 né semplici quanto i MiG-21. Nonostante i 'Flogger' abbiano una notevole e onerosa esigenza di manutenzione, i cubani sono stati tra i loro clienti più affezionati e forse sono gli unici che abbiano ancora in questo potente ma non straordinariamente riuscito caccia multiruolo la loro maggiore risorsa. Chiaramente, con gli USA equipaggiati con F-15, F-16 e F-18, più i Super Hornet e gli F-22 Raptor, si tratta di una battaglia a senso unico anche senza considerare l'addestramento, le tattiche, le armi e i supporti. Ma Cuba non ha mai avuto, dopo la caduta dell'URSS, la pretesa di combattere a pieno titolo con gli USA. Per il resto vi sono 12 aerei da trasporto operativi e vari addestratori ed elicotteri.
 
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[[File:Fragatas-Cubana-356.jpg|350px|left|thumb|Un'immagine del passato: una 'Koni' cubana in azione]]
Quanto alla '''Marina''', questa ha sofferto forse anche di più della crisi economica. Le sue vecchie ammiraglie classe 'Koni', 3 unità in tutto, sono state tutte radiate: ora sono in fondo al mare, affondate come bersagli oppure per costruire barriere artificiali. I loro missili P-15, però, non sono stati rottamati e sono usati attualmente come batterie costiere. Il fatto che nemmeno queste fregate leggere siano state risparmiate, tanto meno ricambiate, dà l'idea dei problemi della Marina, che ha anche non funzionanti la maggior parte dei battelli pattuglia per problemi di carburante e di parti di rispetto. Dal 1998 non ha nessun sottomarino funzionante, all'epoca c'erano 12 navi pronte all'impiego, per lo più con i missili antinave Styx, e una capacità ASW estremamente debole.
 
Nel 2007 aveva 3.000 effettivi e una forza di pronto impiego con appena 6 Osa II e una corvetta 'Pauk'. Nulla che abbia un valore pratico per contrastare l'USN e poco anche per gli standard del Centro America. C'era anche un battaglione di marines, piuttosto piccolo, che è chiamato '''Desembarco de Granma''', a suo tempo con la forza di 550 uomini, in aggiunta alla forza dei marinai. L'aviazione ASW è poca e tutta in carico all'Aeronautica, forse attualmente non vi sono più velivoli (come i Mi-14) utili per questo impiego, e i tempi in cui c'erano pattugliatori come i Tu-142 sulle basi operative sono passate.
[[File:BTK pr.206M2.jpg|350px|right|]]
 
'''Forze attive''':