Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/El Salvador: differenze tra le versioni

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Quanto alle basi, la maggiore era Ilopango, periferia di S.Salvador, seguita in importanza da S.Miguel e varie altre piccole basi per un totale di circa 15 zone. Tutto l'addestramento e le procedure erano pensate per una guerra convenzionale, come quella delle 100 ore con l'Honduras (la 'Soccer War' o guerra del Futbol), ma la mancanza di denaro aveva ridotto le possibilità di addestramento e l'unica altra esperienza operativa era stata la partecipazione al colpo di Stato del 1972 (un anno prima che i colleghi cileni facessero lo stesso a Santiago). Quel che peggio era la mancanza di personale, specie di piloti addestrati (e in nessun caso a livelli veramente ottimali).
 
Le basi aeree del Salvador erano principalmente tre, mentre parecchi aereoporti secondari potevano essere usati, ma stando molto attenti date le azioni d'attacco della guerriglia con mortai e incursioni, che arrivarono in diverse occasioni anche contro Ilopango.
 
A quel punto l'FMLN aveva ottenuto il suo scopo: l'esercito salvadoregno era nel caos, mentre i 10.000 guerriglieri erano riusciti a ottenere il controllo di gran parte del territorio entro la fine del 1980, con il controllo delle montagne lungo il confine con l'Honduras e roccaforti ad appena 55 km da S.Salvador. Erano popolari, visto che nelle campagne forzavano i locali latifondisti a pagare a loro le tasse e a fornire cibo, altrimenti sarebbero stati espropriati e magari anche uccisi. Oramai i ribelli erano una realtà molto forte, grazie anche alla cattura delle armi dell'Esercito, e operavano in unità della grandezza tipica di un battaglione.
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Al 1985 vennero forniti altri equipaggiamenti: mentre l'esercito continuava ad avanzare, vennero forniti altri 3 OA-37B in gennaio e poi 5 C-47 e 4 O-2 (due erano O-2B con altoparlanti e manifestini per operazioni di Psy-war).
 
 
Nel frattempo, per aumentare l'efficienza dei reparti vennero addestrati almeno 117 uomini della FAS a Panama nel solo 1984, più i 98 del 1983 e quelli che sarebbero seguiti, mentre altri 118 vennero addestrati negli USA, più altri 16,4 milioni in assistenza che vennero usati sopratutto per costruire infrastrutture come nuovi hangar a Ilopango o interi nuovi aeroporti. Ma anche così i problemi di efficienza non erano del tutto risolti, anche se si era sulla buona strada. Nel frattempo l'esercito aveva finalmente costituito unità speciali ben addestrate ed equpaggiate per compiti di ricognizione e fanteria leggera eliportata, con la possibilità di portare anche compagnie intere dagli elicotteri e con l'assistenza degli O-2 da ricognizione. Finalmente era possibile combattere scegliendo il posto e il momento, mentre i due AC-47 si dimostravano le migliori armi di supporto dell'intera FAS, anche perché operavano da quote abbastanza elevate (grazie anche all'uso delle 12,7 mm anziché le minigun da 7,62). Per gli elicotteri, invece , i problemi dati dalle armi leggere della guerriglia erano troppo elevati. Gli americani aiutavano talvolta anche in maniera diretta, per esempio recuperando (giugno 1985) un UH-1H con un CH-47E del 101 st Battalion (in Honduras), dopo che per i danni subiti era stato costretto ad atterrare in un territorio difficilmente raggiungibile. Ma i guerriglieri non mollavano e nell'ottobre 1985 colpirono duro, uccidendo 100 soldati al centro di addestramento di La Union.
 
 
Nel 1986 gli americani continuavano il supporto con la fornitura di fino a 63 elicotteri UH-1, il che aiutò a fornire un maggior supporto alle truppe di terra. Ora c'erano anche i piccoli Hughes 500 usati come cannoniere armate di Minigun. Inoltre l'esercito evacuava dalle zone controllate dai ribelli migliaia di persone mandandole in campi di sfollati, deprivando così del supporto del popolo i ribelli. Un'altro importante contributo lo diedero 5 UH-1 trasformati in aeroambulanze (3 posti), che diedero molta più tranquillità ai militari salvadoregni in azione, almeno in termini morali (assieme all'assistenza degli ospedali militari, pure migliorata). Questo ridusse le perdite dell'esercito e i soldati, maggiormente rassicurati, combatterono con maggiore impegno dato che sapevano della possibilità di sopravvivere anche se feriti in combatitmento.
 
In tutto la FAS era cresciuta fino a 2.500 effettivi di cui 5 squadroni e un battaglione di parà, ma solo 70 piloti che dovevano manovrare 135 velivoli, sopratutto elicotteri. C'erano adesso 8 Ouragan per lo squadrone cacciabombardieri, 10 A-37B e i due AC-47 per quello COIN, più 11 O-2A e 2 O-2B dello squadrone da ricognizione. Quello trasporti aveva 5 C-47, 1 DC-6, 3 Arava e due C-123K. Infine lo squadrone addestratori aveva 6 CM-170 e un T-41D. Erano sopratutti gli elicotteri i protagonisti della guerra aerea: nel 1987 c'erano 9 Hughes 500, 14 UH-1M, 38 UH-1H, 3 Lama e 3 Alouette III.
 
Inoltre v'era un centro specializzato in 'intelligence' specie per compiti COIN, a Ilopango, il che aiutava molto lo svolgimento delle operazioni, mentre l'apporto dell'US Army era svolto con i Grumman OV-1 Mohawk (vagamente parenti, in progettazione e funzioni, degli E-2 Hawkeye) del 24th Military Intelligence battalion di Palmerola AB (Honduras), con voli frequenti, così come lo erano quelli degli 'Spectre' da Panama. Oramai anche il rispetto dei diritti umani era di qualcosa migliorato, ma la FAS colpì anche con violenza certe aree controllate dai ribelli con gli A-37 e UH-1 armati anche con bombe. Tuttavia, nonostante i massacri, Duarte venne rieletto. Oramai l'FMLN aveva solo 7.000 effettivi contro 42.000 soldati, e le cose si mettevano male.
 
Senonché nel 1988 loro controllavano anche il 30% del territorio, nonostante che l'esercito fosse capace di lanciare operazioni complesse ed efficaci. Ma le perdite erano troppo gravi, con il 5% dei soldati uccisi in azione e molti elicotteri, specie nella zona di S.J. Guayabal. Oramai però si cominciava a capire che la guerra, che aveva provocato migliaia e migliaia di morti, non sarebbe stata vinta sui campi di battaglia.
 
Dopo Duarte venne eletto un moderato, tale Christiani, ma l'11 novembre 1989 venne lanciata una nuova offensiva da parte dei guerriglieri, una specie di 'Tet' alla salvadoregna. Era una vera sorpresa che vide attacchi e combattimenti anche nelle principali città come San Salvador, tanto che anche la base di Ilopango rischiò di essere distrutta dall'attacco. Tuttavia, come nel Tet vietnamita, tale azione, forse perché condotta chiaramente con forze insufficienti, fu un fallimento che causò alla guerriglia più danno che utile. A terra rimasero 1.773 guerriglieri e altri 1.717 vennero feriti. I salvadoregni ebbero a loro volta perdite terribili nelle forze armate, ma erano più numerosi e supportati dall'aviazione. Questa ebbe delle perdite, e forse la più sorprendente fu quella del 18 novembre: un A-37B venne colpito con una fucilata da un tiratore scelto con un Dragunov. Il copilota fu ucciso e il pilota, evidentemente non in grado di salvare l'aereo, si eiettò.
 
La guerriglia però rimase attiva anche dopo questo fallimento e le perdite continuavano a ritmi elevati: anche 2.000 all'anno tra militari e poliziotti. Sopratutto però, successe finalmente quello che prima o poi era fatale che succedesse: l'arrivo di un lotto di missili SA-7 rinforzò l'armamento dei guerriglieri. Successe nel 1989, ma curiosamente una scena simile è riportata in Predator, un film ambientato in centro-America che già parlava di un elicottero abbattuto da un missile 'a ricerca di calore'. Una premonizione, visto che è una pellicola del 1987. Per i Salvadoregni cominciarono i guai nel 1990. Questi missili erano vecchi già allora, superati da Stinger, SA-14 ecc, ma nondimeno efficaci. Il 2 febbraio venne abbattuto un H-500E, il 18 maggio un H-500D e il 26 settembre un O-2A. Ma non era ancora che l'inizio, perché un anno dopo la fallita offensiva, nel novembre del 1990, oramai con la FLMN in trattative con il governo per un cessate il fuoco, vennero rinnovati gli attacchi su tutto il Salvador. In appena una settimana diversi elicotteri e almeno 4 aerei vennero abbattuti: unO-2A il 19 novembre, un'altro distrutto al suolo il 20 da mortai, uno il 21 novembre (come l'altro, a Usulutan, mentre quello distrutto al suolo era a Ilopango); il 23 fu la volta di un A-37B e il 26 toccò ad un UH-1M. Ovviamente ricominciarono gli aiuti americani con il nuovo presidente Bush, che il 7 dicembre annunciò un aiuto per 48,1 milioni dal 1991. L'offensiva era però già ufficialmente terminata il 31 dicembre 1990 (pur continuando i combattimenti fino al febbraio successivo). Tra le perdite del 1991 figurava anche un UH-1 abbattuto con tre americani abordo, di cui 1 venne ucciso nel crash e due mentre tentavano la fuga (ritorna l'episodio di 'Predator'). Tanto che, quando vennero consegnati il 29 gennaio altri 3 A-37B e 6 UH-1M, a tre di questi ultimi vennero assegnati i nomi dei tre americani uccisi (Pickett, Dawson, Scott).
 
I combattimenti continuaronofino al luglio 1991 almeno, quando finalmente si cominciò a fare sul serio in termini di pace: i guerriglieri non potevano vincere con gli USA pronti subito a ripianare le perdite materiali, e i governativi non potevano sopprimerli del tutto. IL 10 giugno 1991 un altro H-500 venne abbattuto e il 20 dicembre toccò ad un UH-1H dell'Honduras, che venne sorpreso dentro il territorio salvadoregno (Estonica, 130 km NE dalla capitale) uccidendo ben 11 soldati. Il 14 maggio toccò ad un H-500D andare perso per cause ignote, mentre l'ultima perdita ufficiale fu presumibilmente il C-123K caduto il 27 agosto 1992 a 100 km dalla capitale (l'sn-121). Alla fine, il cessate il fuoco venne raggiunto nel 1992 con una amnistia per tutti i combattenti e il disarmo della FMLN, diventata un partito legale; l'esercito salvadoregno ridusse di oltre il 50% la sua forza e venne soppressa la Guardia nazionale, famigerata per la sua brutalità. Venne creata una nuova polizia nazionale con membri ex-FMLN, ONU, osservatori stranieri ecc. Ovviamente vennero tenute anche libere elezioni.
 
Dei velivoli, solo 9 A-37 e OA-37 sopravvissero alla guerra, operando con la Brigada Aérea 1 prima da Ilopango e poi a Comalapa. Dei Magister, due erano considerati ancora idonei al volo alla fine del decennio, ma nondimeno i loro motori non funzionavano più.
 
Alla fine della guerra l'OrBat della FAS era la seguente:
 
HQ, Ilopango:
* 2 Cessna 210, 1 Rockwell Commander 114
 
Brigada Aérea 1, Ilopango AB
*Grupo de Transporte, 4 BT-67, 2 AC-47, 1 T-41D, 1 Cessna 337
*Grupo Helicoptero, 20+ UH-1H, 13 UH-1M
* Fond de Activadades Especiales, 1 MD.500D, 5 MD.500E, 1 UH-1M, 1 SOCATA 235 Rallye
*Escuela de Aviación Militar, 4 SOCATA 235 Rallye, 4 ENAER T-35B Pilán, 5 Hughes TH-55
 
Brigada Aérea 1, Comapapa AB
*Escuadrón de Caza-Bombardeo, 9 A-37B, 2 CM.170 (not airworthy)
*Reconnaissance Squadron, 8 O-2A, 1 O-2B
 
Gli Snc: dei vari tipi erano, per quelli noti:
 
*C-47 e AC-47: generalmente in colore metallico o grigio, si conoscevano tra l'altro le snc FAS 108, 119, 124 degli AC-47, di cui due sopravvissuti al 1995.
 
*T-41D: colorati in verde oliva, c'erano i n.90, 91, 93 (l'ultimo rimasto) e 95.
 
 
*Gli Ouragan avevano colorazione stile SEA con verde chiaro, scuro, grigio, e snc (data della radiazione): 700 (27/1/82), 701 (2002), 702 (27/1/82), 703 (27/1/82), 704, 705 (conservato in un museo), 706 (danneggiato il 27/1/82 ma presente ancora nel 2002), 707 (idem ma riparato), 708 (1976), 709, 710 (15/7/78), 711, 712, 713 (anc'esso preservato), 714 (idem), 715 (1979 o 1982), 716, 717. Si voleva riportare due aerei in operatività nel 1998, senonché i piloti si rifiutarono di volare ancora con questi vecchi scassoni.
 
*C.170 Magister, colore ocra-verde, 500-510, di cui 5 sopravvissuti alla guerra e gli ultimi due erano i 509 e 510.
 
*Arava: 801 in poi
 
*C-123K: 120 (21/3/84) e 121 (14/5/92), 122
*BT-67: 118 e 119
 
*A-37/OA-37: sempre in stile mimetico SEA, poi in grigio: 420 (18/5/83 per incidente), 421, 423 (7/2/94 in atterraggio), 422-426 (16/6/88), 427, 428, 429 (abbattuto 18/11/89, un OA-37), 430 (15/3/87), 431 (23/11/90), 432-34. A metà anni '90 c'erano ancora in servizio i 421, 422, 424, 425, 427, 428, 432, 433, 434.
 
*O-2A: su 23 consegnati in 'olive drab' , i numeri 611 (4/12/89), 612 (3/2/84), 613, 614, (26/9/90), 615 (19/3/85), 616, 617, 618 (21/11/90), 619, 620, 621 (19/11/90), 622 (20/10/90), 623, 624, 625, 626
 
*2 O-2B: sn 610, 1 Cessna 337G 608
 
*80+ UH-1: 20 sopravvissuti negli anni '90 con numeri tra 210 e 299. Tra quelli persi: 210 (11/10/91), 219 (25/4/90), 240 (27/1/82), 242 (12/11/89), 243 (27/1/82), 244 (27/1/82), 245 (6/8/91), 246 (12/10/89), 247 (27/2/82), 254 (21/2/85), 270 (13/4/86), 280 (28/4/87)
 
*24 UH-1M: 14 sopravvissuti e 11 demoliti negli anni '90. Tra i numeri noti: 222, 223, 224, 225, 226, 227 (17/1/87), 228, 229 (23/3/91), 230, 231, 232, 233 (14/6/87), 234 (26/11/90), 235 (20/4/88), 236-39.
 
*1 Hughes 269, il 163
 
*6 Hughes 500D del 1979-83, uno spravvissuto alla guerra, i numeri erano dal 30 in poi, di cui il 35 abbattuto il 18 maggio 1990
 
*12 H-500E: sei erano operativi a metà anni '90, dal 36 in poi, di cui il 37 abbattuto il 2/2/90, e almeno uno, il 42, in servizio.
 
In tutto, durante la guerra sono andati persi almeno 4 A-37 e OA-37 in azione, 2 C-123K, 17 UH-1, 6 H-500, 3 Ouragan, 1 AC-47.
 
==2002==