Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Sukhoi: differenze tra le versioni

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===Su-25 Grac'<ref>Monografia Aerei Aprile 2004 Nov-dic 2008</ref>===
[[File:Su-25 early.JPEG|330px|left|thumb|Uno dei primi Su-25]]
Questo caccia tattico è stato a lungo ben poco noto per molti anni, e in genere ha partecipato a conflitti secondari. La grande occasione, se così si può dire, era destinata a realizzarsi proprio nella sua terra 'natale', l'anno scorso con la guerra in Georgia in cui entrambi i contendenti hanno usato -e perso- dei Su-25. Lo stesso stabilimento georgiano che li produceva è stato colpito e distrutto dai Russi. Torniamo adesso indietro nel tempo, di oltre 40 anni per vedere come si è originato quest'aero da appoggio tattico. Il Grac' (Corvo) è noto in Occidente come 'zampa di ranocchio (Frogfoot) in base al nome in codice NATO; non sembra, ma è di fatto il contraltare dell'A-10, anche se quest'ultimo è ben diverso e con capacità non del tutto sovrapponibili, nel bene e nel male. La V-VS era interessata ad una macchina d'appoggio tattico e nel '67 ne chiese lo sviluppo. Il Sukhoi OKB iniziò a lavorarci prima ancora che venisse emessa la specifica definitva con un progetto chiamato Projekt SPB di I.V. Savcenko. Naturalmente essendo di fatto uno 'Sturmovik' anche lo Ilushin OKB ci lavorò ben presto, ma ripresentando il vecchio Il-40 del '53 con il nome di Il-42. Quanto al progetto Sukhoi, a cui lavorarono inizialmente Oleg Samolovic' e vari altri tecnici, si interessò anche lo stesso Pavel O. Sukhoi, che lo rivisitò, mentre dopo la sua morte (1975) ne prese il posto Vladimir P.Babak. Questo progetto era già sotto esame per via della gara del marzo 1969 indetta dal Ministero dell'Industria aeronautica, che vedeva tra l'altro proposte come il MiG-27Sc' (una macchina diversa dal Flogger, con ala a freccia fissa) e un MiG-27II con ala a delta ogivale come quella del Tu-144, in entrambi i casi bimotore; c'era anche il MiG-21LSc' con pianta alare modificata in versione da appoggio tattico, e lo Yak-25LSc' ovvero la versione dello Yak-28 adattata per il concorso per uno LSSc' Sturmovik. Nonostante tutti questi concorrenti, il progetto '''T-8''', quello di Sukhoi, vinse e venne adottato dalla FA. Lo Ilushin OKB che pure era dato per favorito perse definitivamente la possibilità di rientrare nel settore degli aerei da combattimento e nondimeno, continuò a lavorare sul suo aereo ricavandone lo Il-102. Era ancora presentato nei primi anni '90, con tanto di torretta dorsale per un cannone da 20 mm e una pesante corazzatura, ma non ebbe successo. Nel frattempo si presentarono nuovi problemi per il progetto con la V-VS che richiese un aumento del carico bellico da 2,5 a 4 t e la velocità da 0,7 a 0,83 mach. Il progetto venne portato avanti dallo staff che ad un certo punto era diretto da Oleg Samolovic', poi assegnato al Flanker, mentre la direzione dell'OKB era passta a Mikhail Simonov. Vi furono parecchi altri avvicendamenti, così che trovare un padre fisico, unico e distinguibile per il Su-25 non è facile. VI furono direttori specializzati per la sopravvivenza in combattimento, affidabilità e durata, progettazione di dettaglio ecc, mentre le prove di volo le fece il col Stanislav Nazarenko e la direzione della produzione venne affidata a Valerii Nikolskii. Inizialmente venne approntato un simulacro che venne presentato nel 1972 e il progetto venne approvato il 6 giugno. Il simulacro era assai più semplice nelle forme di quello che si è ottenuto poi e ricordava per molti versi l'Alpha Jet con la sua ala alta, e il musetto appuntito e all'ingiù. Dall'agosto del '71 erano in costruzione i prototipi T-8-1 e T-8-2 e la cellula T-8-0 per prove statiche. Nel dicembre del '74 venne finalmente consegnato al centro sperimentale di Gromov il primo dei prototipi volanti e volò pilotato da Ilushin il 22 febbraio 1975.
[[File:Sukhoi Su-25.JPG|330px|left|thumb|Un Su-25 completo dei suoi 8 lanciarazzi]]
 
Ma l'Occidente era piuttosto all'oscuro di tutto questo e si rese conto di come i sovietici facessero passi avanti nel progresso aeronautico solo nell'aprile del '79, quando un satellite spia 'Big Bird' fotografò sull'aeroporto di Zhukovsky (o Ramenskoye) tre interessanti prototipi: il Ram-K, Ram-J e Ram-L, rispettivamente noti poi come Su-27, Su-25 e MiG-29. Così anche la V-VS stava ottenendo la sua nuova generazione di caccia tattici, paragonabili ai vari F-15, F-16 e A-10.
 
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Il Su-25 è un caccia tattico d'attacco, bimotore, con ala alta, monoderiva e in genere monoposto, completamente metallico. La sua struttura è stata pensata per la massima robustezza e semplicità. La percentuale del materiale usato è oltre il 60% di lega d'alluminio, quasi il 20% in acciaio e il 13% di titanio, più pochi materiali compositi (anche il muso è dopotutto metallico) e in leghe di magnesio. La struttura è provvista di parecchie soluzioni protettive. La cabina dell'equipaggio è provvista di una corazza, con una sorta di 'vasca da bagno' in titanio spessa 24 mm, i serbatoi sono protetti con materiale ignifugo e un impianto estintore al freon. I comandi sono ad aste rigide e tutti duplicati. L'aereo è in grado di volare anche da piste semipreparate con pneumatici a bassa pressione e un parafango nel ruotino anteriore. La protezione del pilota vede anche la presenza di un parabrezza corazzato, differentemente dal tettuccio, ma quest'ultimo è ben incassato nella fusoliera. La struttura dell'aereo nell'insieme è simile a quella dell'YA-9, perdente rispetto all'A-10 ma come questo con tettucci a goccia, più convenzionale ma non molto più veloce (Circa 850 kmh). Il Su-25 ha per il pilota una minore visibilità ma questo è più protetto e meno esposto, e ha ancora un abitacolo piuttosto spazioso. Il sedile è un K-36L ma non è uno 0-0 perché necessita di almeno 100 kmh di velocità per azionarsi correttamente, se è azionato a quota zero. Per gli aerei prodotti nel 1986-89 e successivamente, vi furono anche corazze protettive in acciaio da 5 mm attorno ai motori (eccetto che nella parte superiore), per una migliore protezione da armi leggere e schegge, il meglio che si può fare entro i limiti di peso di un aereo. Inizialmente i Su-25 ebbero delle perdite dovute ai missili SAM con guida IR, ma dopo la costruzione di una paratia blindata tra i due motori pare che non vi furono più perdite, il che è significativo perché nel contempo erano apparsi i missili Stinger, più efficaci dei vecchi SA-7.
 
[[File:Suchoi Su-25 0801.png|330px|right|]]
 
Il Su-25 ha un set avionico in parte derivato da quello del Su-17M-3, tra cui il telemetro laser Klen-PS, calcolatore di navigazione KN-23, Doppler di navigazione DISS-7, radar-altimetro RV-5M e collimatore ASP-17BC-8. Anche qui si è pensato a sdoppiare quanto di più vitale, infatti l'aereo ha due tubi di Pitot nel muso di cui quella principale anche con le antenne ILS. Gli aerofreni sono particolari: ai due pod delle estremità alari sono presenti con un doppio elemento a 'fisarmonica' con l'antenna del sistema SPO-15 nella parte anteriore, mentre nel pungiglione di coda vi è un'altra antenna più un sistema ILS.
World operators of the Su-25.png
 
Il cannone di bordo è il GSh-302 o AO-17A o ancora 9A623K. Differentemente da quello che si pensava inizialmente, non era un bicanna da 23 mm come quello dei MiG-21 e 23, in realtà vi è un cannone da 30 mm ben più potente per affrontare meglio i mezzi corazzati, senza pagare troppo pegno con il tipo gatling da 30 mm del MiG-27. 4 punti d'aggancio sotto ciascuna ala da 500 kg nominali e 1 con un missile AAM del tipo AA-8/R-60, per un totale di circa 4.400 kg complessivi. Per azioni d'attacco è possibile anche utilizzare armi nucleari, differentemente (a quanto se ne sa) dall'A-10: una bomba nucleare tattica RN-61 da 50 kT e 500 kg di peso. Per il resto vi sono parecchi tipi di missili come gli ASM Kh-25 a guida radio e laser, e il tipo a guida radar passiva (AS-12 per la NATO), e in qualche caso anche si sono visti i più grossi AS-11. Vari altri tipi di missile sono stati visti, come i lanciatori ottupli di missili Vikrh.
[[File:Su-25 Nose view - Le Bourget.JPEG|280px|left|]]
 
I motori sono stati i principali problemi dell'aereo, per il resto robusto ed efficace: inizialmente c'erano infatti gli RD-9, quelli del MiG-19, ma senza postbruciatore, da 2.600 kgs; da notare che questo è lo stesso motore usato con gli striker cinesi A-5, supersonici, a loro volta efficaci e semplici. In seguito è stato usato il sistema motore R-13F-100 dei MiG-21, privi di postbruciatore, ridenominati R-95Sch, da 4.100 kgs, infine sostituiti dai più recenti R-195 da 4.500 kgs, questi però interamente nuovi. Il sistema motore è quindi un turbogetto, non un turbofan. Tuttavia la marcatura IR è certo inferiore rispetto a quella di un Su-17/22 o di un MiG-23BN o 27 con un solo motore, ma più potente e con postbruciatore. I motori sono sotto la trave di coda come nel caso dei Jaguar e dei Phantom, e gli impianti di carburante sono capaci di 3.660 l complessivi, più 2 (o 4, per missioni esclusive di trasferimento) serbatoi di carburante, sia da 800 che da 1.150 l (questi forse solo in due esemplari). Il carburante usabile è il cherosene PL-4, PL-6, T-1, TS-1 e RT, ma per brevi periodi è possibile usare, come sui carri armati, anche carburante di vario genere per autotrazione, magari per poche ore solamente, specie se si tratta di abbandonare un campo d'aviazione circondato o qualcosa del genere.
 
La protezione balistica dell'aereo è associata a sistemi d'allarme RWR e a lanciatori per complessivi 256 cartucce di flares (raramente era usato il chaff). Il velivolo è anche capace di portare con sé i materiali che lo possono aiutare sui campi d'aviazione avanzati, con buone prestazioni STOL e con apposite 'valigie' capaci di portare un pò tutti i tipi di materiali da campo necessari.
 
 
 
Quanto alle versioni, vi sono stati parecchi progetti anche se la produzione è rimasta piuttosto 'monotona'.
 
[[File:Su-25T5.jpg|330px|right|thumb|Il Su-25T]]
*T-8 'Ram-J', prototipi
*Su'''T-258''' base'Ram-J', prima i prototipi fino ai T-8-13
*'''Su-25''' base, prima i prototipi fino ai T-8-13
*'''T-8-12''': il prototipo in parola è stato modificato concettualmente in maniera del tutto diversa: aveva materiali radar-assorbenti e una bomba nucleare IAB-500 da esercitazione: era una prova pratica di una sorta di caccia bombadiere stealth simile al ruolo dell'F-117.
*'''Su-25K''': versione export, simile a quella base (c'era piuttosto poco da 'downgradare'), con motori R-95 e vita utile della cellula di 1.500 ore, con un prezzo agli inizi degli anni '90 di circa 11 mln di dollari
*'''Su-25UB''': biposto da addestramento e combattimento, primo volo il 10 agosto 1985, il che significa che l'aereo è stato volato solo come monoposto senza addestratori specifici per oltre 10 anni.
*'''Su-25UT''': versione disarmata e priva di corazze, addestratore avanzato volato il 6 agosto 1985 e presentato come Su-28 a Parigi
*'''Su-25UTG''', destinato ai piloti imbarcati (G sra per Gak, gancio), al prototipo seguirono 10 esemplari di serie, di cui 5 usati dall'Ucraina. Il primo di serie è stato fatto volare nel settembre 1988. Tutti questi aerei erano noti come 'Frogfoot-B' in contrapposizione al Frogfoot-A monoposto
*Il '''Su-25T''' 'Frogfoot-C' con due motori R-195 ma con struttura monoposto, usato come mezzo controcarro, anche se non è stato adottato, nemmeno nei tipi successivi Su-34 e Su-25TK. Da notare che il profilo, piuttosto goffo del biposto è stato mantenuto anche se l'abitacolo è monoposto
*Su-25BM 'Frogfoot-A': per rimorchio bersagli, con motori R-195
*'''Su-25UBT25BM''' 'Frogfoot-DA': daper addestramentorimorchio rispetto al Su-25Tbersagli, ovvero il Su-28 con avionicamotori e armi del SuR-25T195
*'''Su-25UBT''' 'Frogfoot-D' da addestramento rispetto al Su-25T, ovvero il Su-28 con avionica e armi del Su-25T
*'''Su-25SM''' 'Frogfoot-A', aggiornamento per gli aerei V-VS
*'''TAM Su-25KM Scorpion''': tipo aggiornato con avionica Elbit israeliana, sia nuovi che aggiornati
*Versioni non autorizzate: Su-25U-3 con un terzo abitacolo posteriore per i collegamenti rapidi, abbandonato nel 1991; Su-25TP monoposto imbarcato con sonda per il rifornimento in volo e missili AS-17 e Kh-35 e il ricognitore Su-25R ecc.
 
 
Durante la Guerra in Afghanistan è stato usato spesso in azione, anche in combinazione con il Mi-24, un pò come l'A-10 e l'AH-64; i Mi-24 e i Su-25 erano largamente temuti, le armi più temibili della V-VS in compiti d'attacco tattico, per i quali erano sprecati i Su-24 (pure largamente usati). In tutto sono stati protagonisti di migliaia di operazioni, con la perdita in combattimento di 23 aerei in 8 anni, un numero ridotto per una guerra comunque dura e combattuta. Non si contano quelli distrutti al suolo, mentre è incluso quello distrutto da un F-16 pakistano con un colonnello sovietico a bordo. L'Irak vi ha ricorso raramente nelle ultime missioni contro l'Iran, mentre durante Desert Storm due sono stati abbattuti dagli F-15 mentre tentavano di scappare in Iran, altri distrutti al suolo e altri ancora (almeno 7) scappati effettivamente nel poco amichevole territorio del Paese vicino.
 
Il totale di aerei prodotti è arrivato a non meno di 1.024. Tra i clienti l'Irak che ne ha avuti tra i 30 e i 73 esemplari, a seconda delle fonti, ma vi è stato anche l'Afghanistan (12-15, non confermati), Angola (14), Bielorussia (87), Bulgaria (40), Congo (10), Cecoslovacchia (38), Corea del Nord (36), Etiopia (4), Georgia (17 più 18 Scorpion), Iran (13), Perù (18), Repubblica Ceca (25), Slovacchia (13), Russia (247), Turkmenistan (46), Ucraina (92), URSS (oltre 400) ecc. Il totale eccede la produzione per via dei passaggi di proprietà. In Costa d'Avorio vi è stato un impiego di alcuni Su-25, poi messi KO dai Francesi al suolo, con il lancio di missili MILAN. Nel 2008 vi è stata la guerra tra Russia e Georgia, con la perdita di almeno 3 e 1 aerei di questo tipo e la distruzione della fabbrica georgiana. Questa era lo Zavod 31, che produsse aerei di molti tipi: LaGG-3, Yak-3, -15, -17, -23, MiG-15, -17 e -21, aperta il 20 dicembre 1941 per evitare che i Tedeschi travolgessero le fabbriche sovietiche, quindi venne spostata in zone meno pericolose. La produzione del MiG-21U biposto terminò nel 1985 con 671 esemplari prodotti. Tra gli altri prodotti i K-10/AS-2, i La-17 aerobersagli (486), R-60, R-73 e altro ancora. I Su-25, la cui produzione venne ottenuta in competizione con i Polacchi, sono diventati i principali prodotti della TAM, come si chiama adesso. Con l'aiuto dell'Elbit è stata realizzata la Scorpion, con un necessario sistema avionico moderno, il cui primo esemplare Su-25KM Scorpion ha volato a Tblisi il 18 aprile 2001.
[[File:World operators of the Su-25.png|300px|right|]]
 
Il Su-25 è un aereo che si inquadra come macchina di supporto, ma piuttosto versatile rispetto all'A-10. Il confronto tra i due è difficile, ma possibile. Il Su-25 è qualcosa di meno rispetto al Su-17 come striker, ma superiore nel supporto aerotattico, con la sua ala a delta allungato e una buona maneggevolezza, ridotto carico alare, ma non sotto certi livelli. L'A-10 è ben più armato e con maggiore potenza di fuoco, sopratutto con tutti i proiettili dei cannoni disponibili, e con missili fire and forget tipo Maverick. Il Su-25 è forse meno protetto (ma oltre i 1.000 kg di corazzatura in ogni caso), ma pur essendo meno generoso per il pilota in termini di campo visivo, è a sua volta molto più piccolo e parecchio più veloce, una sorta di Hawk 100, Alpha Jet o l'A-4 Skyhawk. Così, se da un lato il Su-25 ha dei motori meno adatti per la traccia IR, la potenziale vulnerabilità ai missili che li centrassero in pieno (perché sono dentro la fusoliera) e minore autonomia (comunque superiore all'ora sul campo di battaglia); dall'altro lato, è più piccolo e più difficile da vedere rispetto all'A-10, e al contempo con una velocità massima di oltre 250 m.sec contro 190, il che rende possibile per esempio, scomparire dietro l'orizzonte radar (diciamo a 10 km a basse quote) in 40 secondi anziché 50, dieci secondi preziosissimi in combattimento aereo. Inoltre il Su-25 è abbastanza veloce per essere usato anche come intercettore di bersagli lenti o anche 'medi', in teoria anche il peggior nemico dell'A-10. Infatti quest'ultimo ha avuto solo fino alla fine degli anni '80 missili AIM-9L, mentre il Su-25 ha avuto da subito AAM mentre il telemetro laser è utile anche in combattimento aereo misurando con precisione la distanza dei bersagli per i cannoni da 30 mm, dalla balistica eccellente (vedi i MiG-29). Nell'insieme è meno spettacolare in termini di capacità controcarri, ma i Sovietici non volevano pagare troppo dazio alle necessità controcarri, anche perché il Patto di Varsavia aveva una superiorità di 2,5-3:1 in corazzati contro la NATO, per cui un cannone di grande potenza e con un arsenale di colpi non aveva molto senso. Però 250 colpi da 30 mm erano utili per appena 3 secondi di fuoco contro circa 15 secondi (o 30 al minimo della cadenza) dell'A-10. In ogni caso, i Su-25 ha 8 lanciarazzi da 57 mm (256 colpi) o da 80 mm (160 cp totali) che non lo penalizzano strutturalmente, e gli consentono nondimeno di eseguire efficaci azioni controcarri. In entrambi i casi le versioni sono state praticamente una sola, anche se il Su-25 biposto è stato prodotto almeno in una certa quantità invece di restare un prototipo singolo come nel caso dell'A-10.