Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-8: differenze tra le versioni

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==Semoventi contraerei==
[[Immagine:Zsu57-2.jpg|300px|left|thumb|ZSU-57-2]] Tra i semoventi antiaerei i primi degni di nota erano gli [[w:ZSU-57-2|ZSU-57-2]] su scafo T-54 e cannoni S-60. In servizio dagli anni '50 come equivalente di sistemi quali l'M42 Duster americano. ZSU significa Zenitnaja Samokhodnaja Ustakoza, cannone contraerei semovente, il 57 è il calibro in mm e il 2 sta per il numero delle canne.
 
La sua genesi è stata dettata dalla stessa logica che ha visto la trasformazione dei T-34 cinesi in semoventi binati da 37 mm, ma qui si è ottenuto un risultato tutto sommato assai superiore. Le due lunghe canne da 60 calibri sono raggruppate nella torre, nella sua parte centrale. La corazzatura è stata ridotta rispetto al T-54 originale e così il peso è calato, tanto da fare a meno a sua volta di una ruota per parte (peso di quasi 200 kg l'una). Alla fine il mezzo ha ridotto il peso a circa 28,2 e ha aumentato il rapporto potenza peso ad oltre 18 hp/tonnellata. La velocità, nondimeno, è rimasta ufficialmente analoga. Questo semovente è comunque un mezzo strano a vedersi, infatti, a differenza di tanti altri tipi, sembra mantenere la compattezza tipica dei carri armati; non si nota nemmeno, per esempio, che la sua grossa torretta ha cielo aperto, mentre è appena visibile il raccoglitore di bossoli usati nella sua parte posteriore. L'equipaggio, piuttosto ben protetto rispetto a quanto accade con il Duster (la cui torretta appena scudata ha tutt'altro aspetto ed è priva di protezione eccetto che nel quadrante frontale), alimenta i due cannoni con i clip di 4 colpi e poi i bossoli vengono portati con un nastro nella parte posteriore della torretta, 'ripulendo' facilmente l'ambiente di lavoro senza buttare materiali strategici (leghe di metallo). Del carro armato ha anche la potenza di fuoco, con dei cannoni lunghi circa 3,5 m e capaci di perforare ben 96 mm d'acciaio anche a 1 km di distanza, quando usati con proiettili AP. Questo valore, grossomodo equivalente a quello ottenibile con i 35 mm KDA armati con proiettili APDS, è sufficiente per minacciare i fianchi di gran parte dei carri armati, specie all'epoca (basti dire al riguardo che lo scafo di un M47, e con ogni probabilità anche dei suoi successori 'Patton', era spesso solo 76 mm) e distruggere ogni AFV leggero incontrato sul campo di battaglia, persino usando proiettili HE (da 2,4 kg). Molto efficace come mezzo d'appoggio al suolo, e ben disegnato e solido, piuttosto veloce, lo ZSU-57-2 era tuttavia limitato dalla mancanza di un radar, tanto che i cannoni S-60 in versione trainata, ma abbinati ai loro radar di tiro, sono risultati tutto sommato più soddisfacenti, essendo capaci di fare fuoco con precisione e contro bersagli in condizioni ognitempo. Anche la velocità di movimentare queste pesanti armi non era del tutto accettabile: 20 gradi di alzo al secondo, 30 di direzione erano di qualcosa insoddisfacenti per ingaggiare aerei ad alte prestazioni, a meno che non si riuscisse a vederli in volo ad alta quota o distanze elevate, che non richiedono forti accelerazioni angolari per seguirli (ovvero: se ruoti la torretta a 10°/sec, puoi seguire un bersaglio in movimento a 100 m/sec o 360 km a circa 1 km; se lo inquadri a 3 km, allora puoi seguirlo fino a 1.100 kmh; lo ZSU aveva 4 km di gittata utile). A tale proposito l'M42 Duster era capace di un fuoco rapido e preciso, al confronto, pur con due cannoni da 40 mm meno efficaci (a meno che non avessero adottato proiettili con spoletta di prossimità, che il mezzo russo non aveva), tanto che era capace di movimentarsi a 25 e 40°/sec rispettivamente (del resto, aveva anche armi dalla gittata minore, quindi ne aveva bisogno). Quanto al Tipo 63 cinese, come nel caso sovietico ben corazzato per l'equipaggio, aveva sfortunatamente la torretta ad azionamento manuale, senza cioé il congegno idrodinamico, almeno per il brandeggio. Con quale effetto sulla capacità di inseguire bersagli aerei moderni, è facile da immaginare (in effetti, benché apparso molti anni dopo, questo sistema ha una tecnologia del tutto analoga a quella della II GM, accoppiando lo scafo T-34 con i cannoni M1939, entrambi già disponibili all'epoca, ma non realizzati in tale abbinamento).
 
Quanto alle artiglierie, esse erano servite complessivamente in una torre da 5 posti, incluso il comandante e il cannoniere. L'autonomia è normalmente limitata a 420 km, ma con serbatoi aggiuntivi raggiunte 595 km su strada. Date le sue limitazioni, pur disponendo di una notevole potenza bruta, esso è stato ben presto sostituito dal più piccolo ZSU-23-4 Shilka. Nondimeno, come mezzo d'appoggio al suolo è risultato altamente efficace e se soltanto gli fosse stato dato un munizionamento moderno e un radar di tiro con annesso computer, avrebbe potuto esplicare una validità tutt'altro che disprezzabile. Per esempio, la gittata massima (4 km pratici, 8,8 teorici, max sull'orizzonte 12 km) è tale da poter ingaggiare facilmente anche un elicottero con missili c.c. o un aereo in volo a media quota con armi guidate, due cose che di fatto sono impossibili per il suo successore. Anche gli americani del resto hanno avuto lo stesso problema con l'M163 Vulcan, che tra l'altro, pur avendo un radar di tiro non era un mezzo ognitempo, il che ha condotto al successivo M47 Divad, che ritornava -ma con tecnologia molto più moderna- ai due cannoni da 40 mm Bofors (del tipo L/70). Invece i sovietici avevano adottato per quell'ulteriore passo un sistema combinato cannone-missili, forse perché un'artiglieria a lunga gittata avrebbe richiesto uno chassis un pò troppo pesante e grande per essere facilmente adottato (oltre 40 t). Lo ZSU-57-2, che fu presente anche durante la disastrosa ritirata egiziana verso il Passo di Mitla (senza riuscire a contrastare in maniera efficace gli aerei israeliani), ha avuto qualche modifica locale. Pare che gli Egiziani abbiano dotato i loro di radar (forse quelli degli Shilka?) mentre vari mezzi Yugoslavi ebbero una copertura superiore in lamiera aggiuntiva, un pò come fecero molti utilizzatori con i cacciacarri M36 Jackson, anch'essi dotati di uno scafo da carro ma una torretta aperta superiormente.
 
 
*Dimensioni: 6,22-8,48 m x 3,27 m x 2,75 m
*Prestazioni: 50 kmh, 420-595 km di autonomia, pendenza 60%, gradino 0,8 m, trincea 2,7 m
*Blindatura: 10-15 mm
*Armamento: 2 cannoni da 57/60 mm del tipo S-60 modificato, con 300 colpi; gittata pratica 4 km, cadenza teorica 100-120 c.min, pratica 60-70.
 
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*dimensioni: 7,93 x 3,24 x 3,36 (4,02 con il radar esteso) m
*Peso: 34 t
*Corazza:leggera, in lega d'alluminio e acciaio.
*Motore: V-64-4 da 709 hp
*Prestazioni: 65 kmh su strada, 500 km di autonomia
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Infine, nel 2007 è entrato in produzione il Pantsir ruotato, simile ma più avanzato ed economico come piattaforma.
 
La batteria tipica è con 6 mezzi e fino a 3 rifornitori 2F77, il veicolo manutenzione 1P10M, il similare 2B110-1, il 2B110 per la manutenzione, e il veicolo di prova 9B921. Il mezzo di per sè ha uno chassis GM-352M, con sei ruote per lato e sospensioni idropneumatiche, per una valida mobilità fuoristrada, inclusa una trincea di 2 m e un gradino di uno. A bordo c'é anche una APU da 220 V per generare potenza ausiliria col motore spento (molto importante per un mezzo da sorveglianza aerea, costretto a stare 'acceso' per molto tempo); è a destra del guidatore, sul davanti del mezzo. Nello scafo esiste anche un sistema di navigazione inerziale, un apparato di riscaldamento per climatizzare fino alle temperature di -50 gradi, un apparato di protezione NBC GO-27NC, e altre attrezzature.
 
Ovviamente, per un mezzo contraereo la vera parte difficile da realizzare è la torretta, che deve ospitare i sensori, le armi e l'equipaggio, sistemati in maniera tale da non ostacolarsi e disturbarsi a vicenda. A maggior ragione se si considera che in questo caso esistono ben 2 tipi diversi di armi, 2 radar, un sistema optronico per il controllo del fuoco, tutti con le loro peculiarità, e tutti concentrati nei pochi metri cubi della torre e nelle sue immediate vicinanze, sopra, ai lati e davanti. La torretta ha un nome proprio, 2A40M. Essa è un basso parallelepipedo metallico, ripiena e circondata di attrezzature e armi, nonché con dentro 3 dei 4 uomini di equipaggio.