Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Olanda-3: differenze tra le versioni

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L'aviazione navale è relativamente piccola, ma importante. Inizialmente l'interesse per l'aviazione imbarcata iniziò nel 1913, ma il vero sviluppo avvenne durante la 1 GM, quando i numerosi idrovolanti atterrati prevalentemente per vari guasti in territorio olandese arrivarono al punto di stimolare la costituzione di un'aviazione navale, la Marine Luchtvaartdienst, il 18 agosto del '17. La Karel Doorman prestò servizio tra il 1946 e il '68, e con questa arrivarono gli aeri da combattimento e in generale, la parte migliore della storia dell'aviazione di marina olandese. Poi questa venne ridimensionata e basate su elicotteri e aerei pattugliatori. 10 anni fa, a Valkenburg vi era il comando dell'aviazione navale con circa 1000 effettivi e due gruppi di volo, uno con aerei e l'altro con elicotteri. La riduzione dovuta alla vendita degli P-3 alla Germania qualche anno fa ha ridotto la consistenza della piccola forza aeronavale olandese, con il comando noto con l'ennesima sigla, MARHELI su due sqn. il 7imo e l'860 su 21 SH-14 Lynx del 1978 ma ammodernati di recente allo standard D. A Cucarao vi è il 334imo Sqn con un Fokker 60MPA e un paio di DHC-8 civili noleggiai, nonché due elicotteri leggeri.
 
I programmi per il futuro sono la sostituzione degli elicotteri con 20 nuovi NH-90, cosa che doveva avvenire nel 2003 ma dilazionata per problemi finanziari fino al 2008.
 
 
===Aviazione, al 2008<ref>[http://en.wikipedia.org/wiki/Royal_Netherlands_Air_Force]</ref>===
Nota attualmente come Dutch Koninklijke Luchtmacht (KLu), l'aviazione olandese è stata fondata nel marzo 1953, ma le sue lontane origini sono nel 1913. E' parte delle F.A. olandesi che in tutto sono 4: Marina, Esercito, Aviazione e la Polizia Militare, grossomodo quello che in Italia sono i Carabinieri, e come loro, facente parte di una forza armata indipendente.
 
Già il luglio 1913 venne costituito un gruppo dell'aviazione dell'Esercito ovvero l'LVA (Luchtvaartafdeeling), sull'aeroporto di Soesterberg, anche se aveva solo un aereo, il Brik, raggiunto poi da tre Farman circa un mese dopo. In seguito, dato che anche per l'epoca erano aerei obsoleti, vennero ordinati dei Neuport e Caudron. Così iniziava l'avventura nei cieli degli Olandesi, che nella 1a GM rimasero tuttavia neutrali. Per loro fortuna, non furono invasi direttamente, come successe ai Belgi, ed ebbero modo di sviluppare l'aviazione con nuove basi ad Arnhem, Gilze-Rijen e Venlo. Tra le guerre mondiali tuttavia le spese per costituire l'arma aerea vennero ridotte grandemente e solo nei tardi anni '30 si cercò di fare qualcosa di più; ma a quel punto era difficile ricostituire un'aviazione credibile. Per fortuna la Fokker stava costruendo aerei abbastanza validi e ne fornì anche all'aviazione nazionale.
 
In Agosto, l'aviazione aveva solo modo d'esistere con una Brigata dell'aviazione dell'Esercito, che aveva appena 125 velivoli pronti per il caombattimento, un quantitativo non esorbitante nemmeno oggi, tantomeno in un'epoca in cui la Luftwaffe aveva circa 3.000 aerei di prima linea. E gli aerei Olandesi non erano certo capaci di superare in qualità gli avversari, con 36 caccia D.XXI, agili ma ancora a carrello fisso (peraltro divennero molto noti in mano ai Finlandesi appena qualche mese prima); 25 grossi G.1 bimotori, 9 bombardieri T.V e 55 ricognitori vari. Nel maggio del '40 l'aviazione belga era nettamente più grande e potente, ma entrambe le forze aeree del Benelux vennero malamente sconfitte, pur battendosi con un certo valore. I bombardieri, 30 caccia e 17 aerei bimotori vennero distrutti in aria, altri 2 caccia e 8 G.1 al suolo, altri vennero catturati (un G.1 scappò poi in Gran Bretagna).
 
Ma al contempo, nonostante la loro inferiorità numerica e tecnica, gli Olandesi causarono molti danni agli attaccanti tedeschi. In tutto pare che oltre 350 aerei tedeschi vennero distrutti nei pochi giorni dell'invasione, iniziata il 10 maggio. I piloti olandesi causarono anche molte perdite ai trasporti d'assalto Ju-52, ma persero in tutto circa il 95% dei piloti. In seguito gli squadroni 320 e 321 combatterono, con piloti olandesi, inquadrati nella RAF; il secondo fu poi assorbito dal primo per carenza di personale nel gennaio del '41. C'erano sia piloti navali che dell'Esercito. VI fu un'altra prova, non meno terribile, da affrontare: gli Olandesi, che avevano una nuova scuola di volo negli USA dal '41, avevano la Forza aerea delle Indie Olandesi che doveva opporsi alle mire espansioniste giapponesi. Questa ebbe numerosi Brewster Buffalo e altri velivoli americani, ma venne presto distrutta dagli Zero giapponesi. Alcuni aviatori scapparono a Ceylon e in Australia, e il 321 Sqn fu formato nuovamente nella prima delle due, attorno al 1942. In seguito gli Olandesi continuarono a combattere con nuovi squadroni e si ritrovarono tra i vincitori della guerra.
 
L'aviazione però continuò a combattere contro gli insorti Indonesiani, che adesso non volevano saperne di ritornare parte della Corona olandese. L'impegno, molto duro, terminò nel dicembre de' 49 con la ritirata olandese. Nel '51 già iniziarono ad essere accettate le donne e nel marzo del '53 nacque la Royal Netherlands Air Force come arma indipendente. Ebbe uno sviluppo rapido tra Hawker Hunter, F-84 e con il supporto della RAF; il Comando Difesa Aerea (Commando Lucht Verdediging) aveva inizialmente 5 radar ex-britannici, con i caccia Spitfire Mk.IX usati fino al 1954. Presto comparvero i Meteor negli squadroni 322, 323, 324, 326, 327, 328 (fin dal '48, continuando la carriera fino al '57); questi erano gli F Mk.IV, mentre gli Mk.8 arrivarono nel '50 e continuarono ad essere usati fino al '59.
 
Fu dopo l'adesione alla NATO che l'aviazione ebbe anche un comando aereo tattico (Tactische Luchtstrijdkrachten, CTL) che ebbe per l'appunto anche aerei offensivi: 7 squadroni vennero formati (306, 311, 312, 313, 314, 315, 316) con gli F-84G, sotto accordo MAP (1952-56); poi arrivarono anche gli Hunter F Mk.4, in servizio tra il '56 e il 1964, e gli F Mk.6 nel '57 (e fino al '68). Nel frattempo, gli F-86K erano operativi con gli sqn 700, 701 e 702 (1956-64); dal '55 arrivarono anche quasi 200 F-84F, più alcuni RF-84F, il che consentì di equipaggiare fino attorno al '70 vari squadroni, in tutto il 306, 311, 312, 313, 314, 315, 316. L'aviazione olandese divenne presto una forza di primo piano, con oltre 500 aerei da combattimento complessivi.
 
Nel frattempo, però, dovette anche combattere contro l'Indonesia che rivendicava la Nuova Guinea come sua parte. Dal '58, rotte le relazioni diplomatiche, gli Olandesi aumentarono le loro forze di difesa nell'area per contrastare le infiltrazioni indonesiane sul suo territorio.
 
Prima apparvero dei radar di sorveglianza, poi dei rinforzi consistenti con la formazione di un Comando aereo per la Nuova Guinea, dotato di uno squadrone di Hunter Mk.4 e 2 elicotteri Alouette II SAR, trasportati dalla portaerei K.Doorman. Poi toccò ad altri 12 Hunter, stavolta Mk.6.
 
 
Nondimeno, nell'agosto del '62 la situazione era tale che l'Indonesia era pronta ad invadere la Nuova Guinea e data l'impossibilità di distogliere abbastanza forze dal settore europeo, gli Olandesi furono costretti a trattare la resa, per la seconda volta in 20 anni, in Estremo Oriente, anche se stavolta non ci fu bisogno di combattere. Vi fu poi una grossa attività di evacuazione con aerei da trasporto (3 Dakota e altrettanti ex-americani) da parte del 336 Sqn.
 
Nel frattempo, in Germania gli olandesi erano impegnati con 3 gruppi HAWK e 2 HERCULES (rispettivamente i gruppi 3-5 e l'1 e il 2). L'era supersonica iniziò per gli Olandesi con l'F-104 e proseguì con gli F-16, entrambi prodotti su licenza. I primi arrivarono dal '62 e rimasero fino al 1983 in servizio con varie unità, i n.306, 311, 312, 322 e 323; nel frattempo un contributo leggero era dato anche dagli NF-5, squadroni 313, 314, 315, 316. In seguito, dal '79, iniziarono le consegne di oltre 200 F-16 agli squadroni 306, 311, 312, 313, 315, 322, 323, praticamente una forza aerea monotipo, specie dopo il '91 quando gli F-5 vennero ritirati.
 
Gli Olandesi, dopo la fine della Guerra fredda, volarono le missioni sopra la Yugoslavia fin dal 1993, combatterono nel '95 con la Deliberate Force e poi, sempre basati in Italia (Villafranca, poi Amendola) combatterono nel '99, specie con i ricognitori del 306 sqn, che furono anche capaci di colpire un carro serbo in movimento con una bomba nel '95 (vicino a Srebrenica). Gli F-16AM aggiornati erano disponibili nel '99 e pare che almeno un MIG-29 venne abbattuto da un loro missile AIM-120; sopratutto i piloti olandesi vennero apprezzati per la precisione dei bombardamenti, assistiti dai KC-10 dell'USAF e dai C-130 logistici, partiti da Eindhoven. Tutto questo comportò ben 1.194 sortite, pari al 7,5% del totale (37.000), ovvero quasi quanto quelle che riuscì a fare l'intera AM italiana, la padrona di casa (1.300).
 
== Note ==