Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Sukhoi: differenze tra le versioni

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===Su-35<ref>A&D Dic 2008</ref>===
[[File:File-Su-35.jpg|350px|left|thumb|La prima incarnazione del Su-35, qui in trasferta sulle montagne Rocciose]]
Il principale caccia russo dagli anni '90 è diventato sempre più marcatamente il Su-27, con maggiore autonomia e capacità di carico rispetto a quella del MiG-29 che pure aveva una produzione iniziale molto consistente. Tuttavia il Su-27 ha avuto poi un risvolto piuttosto strano, con una maggiore enfasi sui tipi biposto sia come intercettori a lungo raggio che per azioni d'attacco, in genere disegnati come Su-30. Il Su-35 era inizialmente la versione export del Su-27M, poi però annullata. Ma il 19 febbraio 2008 è decollato da Zhukowski, Russia, un nuovo Su-35, stavolta chiamato Su-35-1 nella sua forma prototipica. Quest'aereo è rimasto in aria per 55 minuti e 5.000 m con il collaudatore S.Bogdan. Esso ha una novità importante, quella di rinunciare alle alette canard, viste come non più necessarie dopo molti anni di sviluppo. Non solo, ma come anche in altri caccia di ultima generazione, anche il grosso aereofreno dorsale è stato sostituito semplicemente dall'azione dei timoni orizzontali, molto più grandi di quelli del Su-27 normale. I Sovietici e i Russi non hanno mai amato particolarmente le mimetiche in grigio-smorto tipiche degli aerei NATO e il Su-35 non fa eccezione. In questo caso esso ha una mimetica giallo-sabbia con delle figure irregolari e molto angolate (simili a quelle usate dagli svedesi anni fa), sia in marrone che in verde. Questo serve per rompere la sagoma dell’aereo, un sistema diverso dalla mimetica monocolore che cerca di ridurre il contrasto con il cielo o il mare, e il risultato è una mimetica dal disegno molto aggressivo e più adatto per le missioni a bassa quota. E’ un po’ la differenza tra la colorazione uniforme del leone e quella tigrata o maculata: due concetti diversi di mimesi, il secondo molto più elaborato del primo. Così, anche per questo il grosso Su-35 non ha mancato di suscitare l’attenzione dei giornalisti, oramai abituati alle mimetiche monocrome o al più a due colori grigi.
 
Questo caccia è riuscito ad ottenere 14.375 litri di carburante interno, pari a 11.500 kg. E' una quantità di cherosene mai ottenuta prima da un caccia da superiorità aerea ed eccede del 22% il quantitativo del Su-27, circa il doppio rispetto ad un Tornado ADV e a un F-15 (sempre pensando al carburante interno). I nuovi motori sono gli NPO Saturn AL-41F-2, capaci di 14,5 t di spinta e con ugelli regolabili di 15°, mutuati da quelli del Su-37 e Su-30MKI. I motori sono costruiti dagli stabilmenti UMPO di Ufa e superano le 12,5 t dei Su-27 (AL-31F), le 13,4 t (AL-31FN AL-35) dei Su-32, e le 13,9 t/s (AL-37F) dei Su-37. Ne sono stati costruiti 5 esemplari di cui uno sottoposto a 200 ore di funzionamento continuo con cambio di posizione degli ugelli orientabili per 6.000 volte.
[[File:Edited Su-35 2.jpg|350px|right|thumb|Il 'secondo' Su-35, senza più le alette canard]]
Dei 5, due sono stati provati a terra, uno montato su di un Su-27 e due per il Su-35. La vita garantita è di ben 4.000 ore, superiore alla maggior parte dei motori aeronautici da caccia. Le prestazioni non sono eccezionali in termini velocistici (1,14 mach o 1.400 kmh a bassa quota, 2.390 kmh o mach 2,25 in quota); l'agilità però è ulteriormente aumentata rispetto a quella dei Flanker. Al contempo l'avionica ha il nuovo Tikhomirov N-035 Irbis, radar Phased-array capace che rispetto ai primi radar dei Su-27 aumenta la portata da circa 200-240 a ben 400 km con 120° di campo visivo (pare per ciascun lato, quindi sarebbero ben 240°) e la possibilità di seguire 30 bersagli in simultanea attaccandone 8; ad esso è associato un IRST OLS-35, un nuovo apparato infrarosso +telemetro laser, con capacità di aggancio di spalle di 70 km e 40 km frontali. Esiste un sofisticato sistema FBW di pilotaggio MNPK KSU-35 e anche il nuovo sistema antiradar (forse del tipo 'allo schermo di plasma') Knirti SAP-518 con disturbatore interno per le alte frequenze e esterno per le medie frequenze (radar di ricerca). Anche il pilota, finalmente per i velivoli russi, ha un sistema totalmente digitale nel cruscotto: due grandi MFD a colori del tipo LCD, da 23x30 cm (risoluzione di 1.400x1.080 pixel) occupano tutto il cruscotto, più un piccolo display ausiliario superiore e uno più grande a sinistra; un HUD a diffrazione è presente sopra il cruscotto. La cloche, come al solito per i caccia russi, è centrale e non a lato del pilota. Il colore del cruscotto è ancora il classico 'azzurrone' di ricordo sovietico. L'armamento è totalmente rinnovato: AAM a corto raggio RVV-MD (derivati dall'R-74M), RVV-SD (Srediney DAlnosti, medio raggio), derivati dai K-77M (AA-12 evoluti), e infine i missili a lungo raggio K-100-1 (o I-172), che arrivano a mach 3,8 ma sopratutto a 400 km di gittata massima, pareggiando la distanza di scoperta del radar. Manovrano a 12 g come massimo (non molto per un AAM) e se ne possono portare fino a 5, ideali sopratutto per attaccare grandi bersagli come gli AWACS. Si tratta di un armamento e di un sistema radar che superano anche le capacità degli F-14/AIM-54, che sebbene vecchi sistemi, sono ancora al 'top' delle prestazioni. Per l'attacco al suolo vi è il Kh-38ME, pesante 500 kg circa e con gittata di 40 km; esso è disponibile in versioni IR, SARH, GPS, radar attiva, il missile antinave Kh-59MK2 da 900 kg e 285 km (con quote di volo tra 50 e 300 m, per la verità piuttosto alte per un missile antinave), armi antiradar Kh-58UShE, Kh-31P/A Mini-Moskit (riferimento al grosso ordigno della famiglia Sunburn), oltre al solito KBP GSc-301 da 30 mm e 150 colpi. Se possibile, la produzione partirà nel 2009 o nel 2011, con possibilità di esportazione in Brasile, Cina, India e altre nazioni nonché la Russia stessa, in attesa del T-50 (disponibile non prima del 2020), che potrebbe ordinarne 24 esemplari. Anche la Libia e la Siria, impossibilitate a compare il Su-30MK perché esso contiene avionica israeliana, adesso potrebbero dotarsene visto che i Russi sono riusciti a fare interamente in casa l'avionica del loro nuovo supercaccia. Al Su-35 prototipico se ne aggiungono un altro paio in assemblamento; non è chiaro se i Su-35 avranno il futuro in Russia, oppure se l'aggiornamento già in essere per i Su-27 (standard SM2) e per i tipi navali Su-33. Forse potrebbero avere i radar N035 Irbis e i motori AL-41F1 diventando di fatto dei 'quasi-Su-35'. Così si compie al massimo grado possibile la potenzialità del progetto del Su-27, con una moltiplicazione enorme delle sue potenzialità in tutti i settori, anche se con un aumento di costo e complessità.
 
'''Su-35''':