Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Austria: differenze tra le versioni

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[[File:Flag of Austria.svg|150px|left|]]
L'Austria, come nazione non esisteva nel 1945, ma essendo stata inglobata dalla Germania senza opporre resistenza, essa fu trattata da perdente e occupata dagli Alleati come accadde con la Germania, anche qui con 4 parti relative alle Potenze vincitrici. Del resto era qui che nacque Hitler, e specialmente i Soveitici non erano disposti a dimenticarsene. Nel '55 grazie ad una efficace azione di 'smarcatura' dalla Germania (specialmente nazista), l'Austria divenne indipentente, ma con una Costituzione che le vietava armi offensive, inclusa ogni sorta di missili e razzi (non ripetendo così la 'svista' che consentì di lasciare alla Germania post IGM la possibilità di sperimentarli in libertà). La situazione del piccolo Stato alpino, pur essendo neutrale come la vicina Svizzera, è rimasta quindi molto difficile, debole e incuneato com'era dentro il Patto di Varsavia e NATO. Non c'é mai stata una seria intenzione di respingere un'invasione di un nemico che sarebbe stato troppo forte comunque. La nazione austriaca è stata piuttosto scossa dalle violazioni aeree e dal fuoco d'artiglieria durante il 1991 e le cose sono un pò cambiate, poi c'é stato l'intoppo dell'elezione di Haider, dichiaratamente di destra non propriamente moderata, che ha comportato un isolamento maggiore per l'Austria. Tra la sconfitta del giovane governatore della Carinzia e l'appetito industriale per i nuovi caccia austriaci si è consumata una difficilissima e criticata partita di riequilibrio politico per portare l'Austria nel consesso degli Stati Europei 'che contano'. Nel frattempo gli Austriaci hanno già avuto a che fare con molte missioni all'estero e anche collaborazioni, come quella con gli Spagnoli per il veicolo da combattimento Pizarro. Naturalmente l'Austria non ha una marina, anche se mantiene alcune vedette per le acque interne e tra le sue truppe speciali vi sono anche sommozzatori d'assalto. Nonostante il basso budget per la difesa, l'Austria si è impegnata in parecchi ammodernamenti, non solo l'EF-2000: anche i Leopard 2, gli Ulan, di recente non è mancato nemmeno l'ordine per dei veicoli protetti prodotti dalla vicina Iveco.
 
 
===L'Esercito Austriaco, al 1993<ref> Valpolini, Paolo: ''Nuovi compiti per il Bundesheer'', PD lu 1993 p.36-41</ref>===
[[File:Bataillon_de_la_garde_autrichienne.jpg|200px|left|thumb|Il Battaglione della Guardia]]
L'Heer austriaco, quasi omonimo del più celebre esercito tedesco, ha fatto notizia molto raramente durante gli anni della Guerra fredda: eppure, incuneato tra le nazioni del Patto di Varsavia, NATO e neutrali non era certo nella migliore condizione per un'esistenza pacifica. Dopo il 1990 l'Austria è stata investita da una forte immigrazione proveniente dall'Est e poi dagli effetti della guerra nella vicina ex-Yugoslavia. All'inizio del 1991 è stato revisionato lo strumento militare per adattarlo alle nuove esigenze, con l'approvazione della riforma il 14 luglio 1992; è la HG-Neu (Heeres Gliederung-Neu). Prima l'esercito non si sognava di difendere seriamente le zone di confine: troppo limitate le risorse disponibili, e allora si creava una zona di attrito locale, per difendere altre zone 'chiave' per la sopravvivenza della nazione. All'Est infatti l'Austria aveva confini piatti e molto esposti alle forze del Patto di Varsavia, ovviamente visto come il principale pericolo, e non poteva difendersi dal loro attacco. Per combatterle durante la penetrazione nel piccolo stato alpino, era tuttavia disponibile una divisione meccanizzata per il 'pronto intervento' e 8 brigate di fanteria motorizzata in funzione di 'milizia mobile'; infine v'erano 26 reggimenti di 'milizia territoriale', formati da riservisti e inquadrati in due corpi d'Armata, come anche le unità regolari. L'Heer contava anche la Divisione Aerea, ovvero l'Aeronautica, che era formata da 12 gruppi di velivoli.
 
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===Armi austriache<ref>tratto da vari fascicoli di Armi da guerra</ref>===
Iniziamo dal notare le pistole Glock, ampiamente costruite in polimeri e largamente esportato.
[[File:AUG A1 407mm 03.jpg|250px|right|thumb|Lo Steyr A1 con la canna da 407 mm]]
 
A parte questo, in termini militari si parte dall'eccellente Steyr-Mannlicher AUG da 5,56 mm. Come altri tipi che hanno cominciato ad arrivare in servizio in tempi recenti, come l'SA-80 britannico e il FAMAS, lo Steyr è un fucile bullpup. AUG significa Armee Universal Gewher, fucile universale dell'Esercito. Esso ha configurazione Bullpup, ovvero con l'otturatore praticamente dentro il manico. Arma estremamente moderna, è costituita per lo più di materiale plastico e nylon, mentre le uniche parti metalliche sono la canna e i meccanismi interni, oltre alla camera di scoppio. Il caricatore è dietro il calcio che ha un'elaborata ma funzionale impugnatura, e un ulteriore impugnatura anteriore. L'aspetto è quasi fantascientifico, a maggior ragione considerando che è entrata in produzione nel 1978. Ha anche un mirino da 1,5 ingrandimenti come strumentazione fissa. Può essere inoltre modificato in vari modi: la sua è infatti una concezione modulare, da cui si possono estrapolare molti tipi di armi, un pò come l'M63 di Stoner. Questo significa canne e ottiche diverse, e la predisposizione per sistemi di visione notturna. Di fatto è possibile trasformarlo su di una sorta di carabina, un fucile di precisione con canna allungata e pesante, e un fucile-mitragliatore. Non solo, ma con un pratico sistema di lanciagranate alla volata, con relativo alzo metallico,è possibile lanciare granate MECAR da 40 mm con carica HEAT fino ad almeno 100 m di gittata utile, trasformandolo in un fucile controcarri.
 
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I fucili di precisione sono un'altra caratteristica: l'SSG 69 da 7,62 mm del '69 è un eccellente arma della Steyr; ha canna forgiata a freddo, caricatore da 5 colpi a leva, ma sostituibile anche con uno ad astuccio da 10 colpi; vi è anche un telescopio Kahles ZF69 a sei ingrandimenti, ma sostituibile anche con quelli di tiro notturno. Il peso è di 4,6 kg, la lunghezza di 1.140 mm di cui 650 di canna.
 
 
 
Salendo di livello, molto noti sono anche i mortai austriaci che sono di tutte e tre le categorie classiche: 60, 81 e 120 mm. Essi sono stati prodotti dalla Sudsterische GmbH, ovvero l'Industria metallurgica della Stiria meridionale. Nonostante sia stata una new-entry rispetto ad altri produttori storici, essa ha avuto un valido successo. I suoi mortai della serie SMI M6 erano negli anni '80 l'M6/214 standard, il /314 a gittata allungata, e il /530 leggero, di tipo 'commando', senza bipiede. La ragione del successo di questa e delle altre armi della serie è che si tratta di lavori relativamente semplici per la SMI, grazie all'esperienza nella produzione di valide leghe d'acciaio (e i mortai sono davvero poco più che tubi). Le bombe SMI sono sistemi come quella HE-80, da 1,6 kg e sparabile a ben 4.200 m con il tipo a gittata prolungata M6/314. Si tratta di una portata degna di un proiettile da 81 mm.
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Ma l'arma più potente è il cannone a lunga gittata da 155/45 mm. Vediamo come nacque. Negli anni '70 la ditta belga PRB, già famosa fabbrica di munizioni, si mise d'accordo con la canadese Space Research Corporation per formare la Space Research Company o SRC, basata a Bruxelles. Il risultato non era vertente sullo spazio, ma sulla 'terra', visto che il prodotto fu il '''GC 45 da 155/45 mm''', ordinato in 12 esemplari dai marines thailandesi più kit di modifica per gli obici M114 di vecchio tipo. Questi cannoni vennero costruiti inizialmente, con i primi due esemplari, in Canada, ma gli altri ebbero natali nella Voest-Alpine austriaca, che poi ne estrapolò il GHN-45. Questo cannone ebbe subito un importante successo export, allorché i Giordani ne ordinarono ben 200; la produzione iniziò nel 1981 e la consegna nel 1982; in realtà pare che almeno 150 di questo ingente ordine siano finiti direttamente in Irak, di cui la Giordania era alleata, mentre anche i pezzi Thailandesi sono stati usati al confine contro la Cambogia.
 
Questo cannone, frutto degli studi del solito Jerry Bull, genio dell'artiglieria moderna (l'uomo capace di mandare in orbita satelliti usando cannoni di corazzata, per intenderci), erano pesanti artiglierie a lunga portata: nel momento in cui la NATO si orientava al 155/39, capace di 24 km di gittata con i proiettili normali e 30 con quelli a razzo, qui si arrivava a 30 e 39 km rispettivamente. Il pezzo era trainato da un autocarro 6x6 da 10 t, e in seguito è stata aggiunta una utile APU sulla parte anteriore dell'affusto. Così quest'arma diventa praticamente un cannone 'autopropulso' con prestazioni di tutto rispetto. Mentre altri pezzi muniti di APU hanno velocità di 8-16 kmh (rispettivamente i francesi TR e gli FH-70), questo arriva a 35 kmh e gli 80 litri del serbatoio garantiscono 150 km di autonomia: più di molti carri armati della II GM. In situazioni normali viene usato l'autocarro, ma se necessario l'APU consente davvero di 'svicolare' al più presto dalla postazione di tiro senza attendere l'aggancio con il veicolo. Ma è la balistica che fa più impressione, essendo capace di tirare vari tipi di proiettile sfruttandone appieno il potenziale della carica di lancio. La granata M107 americana è tirabile a 17.800 m, mentre l'M101 arriva a 24.000 m; ma il proiettile a gittata prolungata ERFB si arriva a 30 km e con il ERFB BB (base bleed) si toccano i 39 km. Il normale ERFB pesa 45,54 kg di cui ben 8,62 di esplosivo composizione B (TNT e RDX), da comparare con i 6,52 kg di TNT o 6,98 di 'B' della granata americana M107. Esiste anche una gamma di colpi nebbiogeni, illuminanti e l'ICM con 13 kg di granate M42 antipersonale e antimateriale. Assieme al G5 esso è stato il cannone campale più potente degli anni '80.
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Movimento: 70° orizzontale, -5/+72 verticale
 
Passando ai veicoli, la Steyr ha prodotto numerosi mezzi. Il più piccolo è la serie degli Steyr-Puch 700 '''Haflinger''', dei primi anni '50 e usato come mezzo per zone montane grazie alle sue piccole dimensioni: è stato prodotto gra il 1949 e il 1974. Questo 'mulo meccanico' venne poi sostituito dal Pinzgauer, grazie a prestazioni e capacità di trasporto molto superiori. Dotato di propulsione 4x4 ha pneumatici 162x12, con usualmente 4 soldati a bordo incluso il conducente, mentre il cambio, dopo il 1967, è passato da 4 a 5 marce, migliorando le cose notevolmente perché non esisteva il gruppo di rinvio, v'era il verricello da 1,5 t presa di forza per azionare accessori come seghe elettriche e spazzaneve. Il mezzo è stato usato ampiamente, anche come porta-armi, con mitragliatrice M2, cannoni SR da 57 mm M18 e nel caso dei mezzi svizzeri e svedesi, come vettore per sei missili c.c. Bantam.
 
*Peso: 645-1.200 kg
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*Prestazioni:75 kmh max,400 km di autonomia, 65% pendenza, 0,4 m guado.
 
Tra gli autocarri, vi sono stati mezzi pesanti come lo '''Steyr 1491 M3''', ottimo trattore pesante 6x6 da 10 t, assieme ad altri mezzi 4x4 da 6 t. Può trainare rimorchi o artiglieria fino a 15 t fuoristrada o 40 t su strada. Il motore ha 293 hp di potenza, e la versione turbodiesel da 340 hp WD 815.7 al posto del 615.7 normale. Vi è un cambio ZF 5 S 111 SP con 9 marce avanti e una retro. Inoltre l'Esercito austriaco negli anni '80 aveva ottenuto anche oltre 300 mezzi OAF Type 2.320 6x6 con 10 t di capacità su terreno vario, che è il MAN con modifiche austriache richieste appositamente, tra cui un motore più potente. La massa del 1491 è di 12.400-22.400 kg; dimensioni di 8,39 x 2,5 x 3,02 m, prestazioni 79 kmh, autonomia 800 km, pendenza 60% e laterale di 30%, guado 0,8 m.
 
 
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[[File:Radpanzer Pandur Austria 3.JPG|330px|right|thumb|Il Pandur 6x6 ha un'aria piuttosto tozza]]
Ma il più interessante dei mezzi recenti è senz'altro il PANDUR, scelto già dai Portoghesi come nuovo APC. La Steyr è di Vienna, ma fa parte attualmente della G.D. European Land Combat Systems
. Il Pandur venne sviluppato un pò sulla falsariga di quanto facevano gli Svizzeri della MOWAG, iniziando con un modello 6x6 dal 1979. Certo era tardi rispetto alla DAF che in Olanda era già riuscita a costruire 750 YP-408 8x8, tra il 1964 e il 1968, per l'Esercito Olandese, oppure la Porsche e la D.B. che dal '64 realizzarono il TPz-Fuchs, realizzato in ben 1.614 esemplari dalla Thyssen Henschel sia per la Germania che per altre 5 nazioni; o la Renault con il VAB sviluppato dal 1967, prodotto in 3.840 pezzi 4x4 per l'Esercito e esportato in altre 13 nazioni, o la ENASA-Pegaso che dal '72 realizzò il BMR-600 in 682 pezzi per l'esercito spagnolo e poi forniti ad altre 4 nazioni almeno. Infine il Piranha della MOWAG, realizzato a partire dal 1972, è stato un vero best-seller pur nascendo come iniziativa privata destinata per lo più all'export. Nato per l'esigenza dell'esercito austriaco per un mezzo da ricognizione, i prototipi vennero realizzati entro il 1984, ma per ragioni di bilancio il programma venne annullato. Venne quindi offerto al British Army ma senza seguito. La presentazione avvenne nel 1985, poi seguirono 6 di preserie nel 1986, e un prototipo venne inviato in Svezia per valutazioni in ambiente artico, sperando nell'acquisizione da parte degli svedesi. Ad un certo punto andarono anche nel deserto e due di essi, un prototipo e un esemplare di preserie con la torretta MECAR da 90 mm, vennero catturati dagli irakeni nel 1990, andando successivamente persi.
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Questo fu un grosso successo a cui seguì quello per i Belgi, altri 54 mezzi di cui 41 APC, ordinati nel gennaio 1997 e consegnati già nel 1998 per la Para Commando Brigade. Essi erano assemblati in Belgio dalla EMI, così come vennero prodotti su licenza dalla Slovenia come Valuk un lotto di almeno 36 mezzi: in tutti i casi lo scafo era fornito dalla Steyr, la meccanica era montata localmente. Non solo, ma finalmente vi fu nel 1998 anche un cliente prestigioso, l'USSOCOM, che ordinò nel 1998 50 mezzi per le sue operazioni (di tipo 'speciale'). Quell'anno il 25% della società era stata acquisita dalla GD. la potente compagnia americana avrebbe completato la fagocitazione nel novembre 2003. Il Pandur partecipò alla scelta per un mezzo PPD, con 4 esemplari, e per il concorso Interim Armoured Veicle andò in finale contro il solito Piranha, risultato poi vincitore. Arrivarono altre piccole commesse da Gabon e Austria, e nel frattempo apparve la versione 8x8, più pesante di 2 t. Nel dicembre 2004 il Portogallo finalmente diede al Pandur quello che si meritava il suo sviluppo 25ennale: ne vennero scelti 260 per un costo di 365 mln di euro ma con compensazioni del 150% in 9 anni, mentre le consegne sarebbero arrivate nel 2006-09, a assemblarsi dalla locale GOM, una consociata della Steyr-Daimler-Puch. Ve ne saranno in tutto 15 versioni diverse e 240 mezzi sono per l'esercito; ra questi mezzi IFV con cannone da 30 mm Mauser,(30 mezzi), 105 APC da 12,7 mm, e altri del tipo portamortai da 120 e mezzi di sostegno. Altri 20 per i marines hanno in genere armi da 12,7 mm.
 
[[File:Kuerassier-Panzer_Dez2006B.jpg|330px|right|]]
Il Pandur 6x6 è pesante 10 t, 13,5 in ordine di combattimento, con 2 uomini più 8 truppe, è di configurazione tradizionale con il solito motore in avanti a destra, ha scafo resistente al 7,62 Ap da 30 metri e al 12,7 tirato sull'arco frontale, più la possibilità di un aumento con corazze aggiuntive per reggere sui 360° al 12,7 mm oltre 100 m. Ottimamente costruito, con scafo alto 1,82 m sul terreno ma anche con tipi rialzati da 2,06 e 2,16 m, per migliorare la vivibilità interna, e anche lo scafo arriva a 5,69 o a 6,17 m. IL motore è turbodiesel WD da 6,6 l e 285 hp, più trasmissione americana Allison automatica con 5 marce avanti e retromarcia, capace di accelerare fino a 50 kmh in 15 secondi e a 80 in 35, mentre il motore è rimovibile in 20 minuti se necessario. La linea di trasmissione è ad I per le ruote, per il movimento su strada si possono disinserire due di queste; tutte le componenti della trasmissione sono dentro lo scafo per migliorare la protezione, le sospensioni sono indipendenti per tutte le ruote con escursioni di 280 mm. I due assi sono sterzanti (quelli anteriori). Il guado è normalmente limitato a 1,2 m ma può diventare anche anfibio.
 
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===Caccia moderni e la storia dell'aviazione austriaca===
[[File:Roundel_of_the_Austrian_Air_Force.svg|150px|left|thumb|Lo stemma dell'aviazione austriaca]]I primi jet da caccia furono i modesti D.H. Vampire T.Mk 55 (biposto), comprati durante gli anni '50.
Nel novembre 1960 gli Austriaci scelsero il Saab-29 Tunnan, preferendolo alle proposte fatte dai Blocchi (F-86 e MiG-17), comprandone 15 per 8 mln di corone svedesi. Questi erano aerei ex-Flygvapnet ricomprati dalla Saab e ricondizionati; gli Svedesi curarono anche l'addestramento ei 15 piloti e 40 specialisti, necessari per dare il via alla specialità in Austria (addestramento fatto per lo più all'F15). Consegnati i caccia nel luglio 1961, seguì un secondo contratto per altri 15 aerei al costo di 7,7 mln, ricondizionati dalla SFA di Malmo e trasformati in caccia-ricognitori con 3 macchine sul lato sinistro al posto di due cannoni. Per fare questo bastava mezz'ora di lavoro e se ne ottenevano dei caccia ricognitori abbastanza validi per entrambi i ruoli (ma ovviamente, con un compromesso al 50%). I J29F ebbero impiego con i Jagdbomber-Staffel 1 e 2, basati a Schwechat (Vienna) e Klegenfurt, sia come cacciabombardieri che (sorprendentemente) in maniera secondaria come caccia. Radiati nel 1972, vennero sostituiti dai Saab 105OE. Gli Austriaci avevano quindi trovato un fornitore che non fosse 'dei Blocchi', neutrale come loro (all'epoca anche la Francia era della NATO).
 
Nel novembre 1960 gli Austriaci scelsero il Saab-29 Tunnan, preferendolo alle proposte fatte dai Blocchi (F-86 e MiG-17), comprandone 15 per 8 mln di corone svedesi. Questi erano aerei ex-Flygvapnet ricomprati dalla Saab e ricondizionati; gli Svedesi curarono anche l'addestramento ei 15 piloti e 40 specialisti, necessari per dare il via alla specialità in Austria (addestramento fatto per lo più all'F15). Consegnati i caccia nel luglio 1961, seguì un secondo contratto per altri 15 aerei al costo di 7,7 mln, ricondizionati dalla SFA di Malmo e trasformati in caccia-ricognitori con 3 macchine sul lato sinistro al posto di due cannoni. Per fare questo bastava mezz'ora di lavoro e se ne ottenevano dei caccia ricognitori abbastanza validi per entrambi i ruoli (ma ovviamente, con un compromesso al 50%). I J29F ebbero impiego con i Jagdbomber-Staffel 1 e 2, basati a Schwechat (Vienna) e Klegenfurt, sia come cacciabombardieri che (sorprendentemente) in maniera secondaria come caccia. Radiati nel 1972, vennero sostituiti dai Saab 105OE. Gli Austriaci avevano quindi trovato un fornitore che non fosse 'dei Blocchi', neutrale come loro (all'epoca anche la Francia era della NATO).
[[File:T.Mk 55 Austria.JPG|300px|right|thumb|Il DH Vampire]]
Un altro aereo svedese su il Saab 105OE (Osterreich), con motori J85 da 5,74 kN; essi ebbero modo di servire in 4 squadroni, malgrado fossero solo 40 esemplari. Furono l'unica commessa per l'export del Saab Sk 60. In tempi più recenti sono giunti anche i Draken. I J 35D, il primo modello "maturo" di questo caccia. Aveva un motore RM6C con una spinta da 7.830 chili a pieno postbruciatore, e quattro AIM-9B. Entrato in linea nel 1963, tre anni dopo il primo volo. 24 aerei denominati S-35OE vennero consegnati nel 1987 all'aviazione austriaca. Dato che l'aviazione non aveva missili (come del resto nemmeno l'esercito) a causa delle clausole politiche (l'Austria aveva perso la guerra assieme alla Germania, a cui era integrata), essi operarono solo con il cannone da 30 mm.
 
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===La 'chiacchierata' querelle della scelta sul nuovo caccia===
Dal 1938 al 1945 l'Austria era parte integrale della Germania Nazista, annessa da Hitler anche a costo di provocare una crisi con l'Italia fascista (il tutto è riportato anche da Chaplin ne 'Il Dittatore'). Alla fine della guerra i sovietici avevano occupato l'Austria orientale arrivando fino alla capitale Vienna, mentre gli Americani raggiunsero Linz, dove catturarono i resti di 2 divisioni SS Panzer. Era il 9 aprile e la Germania capitolò. Come la Germania, anche l'Austria fu ripartita in 4 Zone d'Occupazione tra UK, URSS, USA e Francia. Vienna, già annessa non senza qualche problema alla Germania stessa, cercò di dimostrare che non era parte della Germania, ma una realtà indipendente: persino nella lingua, definita austriaco anche se non c'era molta differenza con il Tedesco.
[[File:J29F_%27Yellow_F%27_(Zeltweg_-_Hangar_8).jpg|300px|left|thumb|Il Tunnan e relativo motore]]
Alla fine della II GM, l'Austria era insomma del tutto trasformata: entrata nel 1914 in guerra come impero Austoungarico, perse due guerre mondiali (nella seconda fu quasi messa in mezzo a forza) e si ritrovò occupata da 4 diverse Potenze mondiali: una catastrofe da cui cercò di riprendersi, anzitutto riorganizzandosi come nazione neutrale e indipendente. Nel 1956 fu proclamato lo Staatsvertrag' la Costituzione, con forti garanzie per gli Alleati e i Sovietici che la nazione sarebbe rimaste neutrale 'per sempre', senza nessuna arma offensiva. Così ottenne che gli occupanti se ne andassero, cosa che accadde entro il 26 ottobre 1956. Tra le armi 'offensive' erano compresi anche i caccia a reazione e i missili guidati di qualunque sorta, fino a che nei tardi anni '50 la necessità di assicurare dei sistemi di controllo aereo per lo spazio aereo, vennero concessi i Saab J-29 svedesi, previa garanzia di non munirli di missili o di razzi di qualunque sorta. L'aviazione austriaca non era indipendente, ma parte dell'Esercito in qualità di 'Divisione Aerea'. L'Esercito era Federale, rispecchiando il fatto che la pur piccola Austria era costituita da 7 Nazioni diverse. Quanto alla contraerea, essa era presente ma solo di tipo ottico: non erano consentiti nemmeno radar di controllo del tiro.
 
Durante gli anni '80 questo stato di cose non era più sostenibile e così venne elaborato il Progetto 'Goldhaube' per ottenere radar moderni in combinazione con i Saab 105OE, i sostituti dei Tunnan. Non che fosse un gran miglioramento: le prestazioni dei Saab erano così ridotte che non potevano intercettare praticamente nessuno in una situazione di guerra reale, ma almeno in tempo di pace era maggiormente garantito il controllo dello spazio aereo.
 
L'Esercito Federale (Bundesheer) non era di per sé molto migliore, dato che era meramente capace di rallentare un eventuale invasore, possibilmente ottenendo aiuto 'dall'altra parte', visto che contro il Patto o la NATO non aveva alcuna chance di resistere. Forse sarebbe andata di qualcosa meglio contro la Svizzera, anche se era pur sempre un confronto impari (e improbabile). Naturalmente gli Austriaci pensavano più come una nazione 'occidentale' e quindi temevano piuttosto un'aggressione da parte del Patto, sebbene dal 1972 ebbero garanzie di aiuto anche da parte di Tito in caso di invasione Russa: bastava in tal caso che gli Austriaci fossero riusciti a trattenere i Sovietici per 4 giorni, quel che bastava per mobilitare l'Esercito Federale Jugoslavo.
[[File:Saab Draken.jpg|300px|left|thumb|L'inconfondibile sagoma di un Draken in versione 'vessillo nazionale']]
 
Al dunque, negli anni '80 l'Austria comprò 24 Saab 35 Draken revisionati, preferendoli a un ventaglio di offerte quali gli F-5 americani, i MiG-23 sovietici e gli Kfir israeliani. Nondimeno nell'estate del 1991 la situazione non era cambiata di molto, dato che gli aerei Yugoslavi iniziarono a penetrare, durante la guerra civile, anche nel territorio austriaco, non solo con i caccia veloci MiG-21 ma anche con i Galeb G-4. A dire il vero non era la prima volta che succedeva, c'erano spesso sconfinamenti dentro lo spazio aereo austriaco, in genere non più di 5-10 km, ma erano per lo più degli errori di navigazione. Stavolta no, si trattava di aerei da combattimento e in missioni d'attacco. I Draken erano veloci, ma con poca autonomia e senza un allarme precoce non c'era niente da fare: dovevano stare sulla base di Graz-Thallerhof pronti al decollo quando si avvisavano di eventuali incursioni aeree; dopo di che dovevano volare per 50 km a tutto gas verso l'intruso (il termine 'nemico' non era ammesso), con strette regole per aprire il fuoco, in pratica solo per autodifesa; contro i MiG-21 e i MiG-29 questo era ben poco efficace, e tanto meno si sarebbe potuto 'indurli' ad atterrare su di una base austriaca; ma alcune volte, forse tre, vennero incontrati i Super Galeb G-4, dopo essere stati avvistati fortunosamente; senonché essi sgusciavano via dalla presa dei caccia (che pure erano supersonici anche a bassa quota) austriaci e usando la maggiore maneggevolezza, erano in grado di disimpegnarsi e ritornare nei propri confini. Non era nemmeno facile identificare questi incursori, perché se la visuale era buona da dentro l'abitacolo, esso era piuttosto stretto, più stretto per esempio di quello di un MiG-21. Oltre a questo, c'era il problema dei piloti: ce n'erano appena 9 per i 24 Draken disponibili. Così non deve stupire che questa pur non disprezzabile forza di caccia bisonici non fosse in grado di intervenire efficacemente e di impedire, per esempio, che i MiG-21R si spingessero anche 50 km dentro i confini austriaci e certo non per errore: scattare foto su Graz per confermare ai vertici Yugoslavi che le forze di Vienna non erano capaci di intraprendere nessuna seria operazione militare per intervenire eventualmente nella ex-Yugoslavia. Quello che fu possibile fare, fu di muovere 6.000 soldati lungo in confini per difenderli almeno dalle intrusioni da terra.
[[File:GuentherZ_04-2003_Tulln_Saab_J35_Draken-013_13A.jpg|300px|left|thumb|I Draken normalmente avevano questa moderna colorazione 'stile F-16', almeno negli ultimi anni]]
 
Così venne presa una decisione che andava, in un certo senso, in direzione opposta rispetto all'interesse dei Serbi: con l'accordo delle '4 Potenze' venne cambiata la Costituzioen e finalmente vennero comprati dei missili. I Draken ebbero dalla Svezia gli AIM-9P-3, l'Esercito ottenne i Mistral SAM, e radar di tiro per la contraerea. L'addestramento è stato intensificato e verso la fine degli anni '90 un gruppo di piloti austriaci era quasi sempre presente in Svezia, per volare missioni addestrative con un addestramento intensivo e combattimenti aerei inclusi; nel 2002 sono stati fatti questi 'corsi' anche con la vicina Svizzera, che ha messo a disposizione gli F-18 Hornet. Il tutto diede non dei caccia 'intercettori' ma dei 'caccia da controllo dello spazio aereo', tanto per non allarmare eccessivamente sulle ambizioni di riarmo austriache. Anche i Saab 105 erano ancora usati, malgrado le limitate prestazioni, assieme ai Draken in tal senso. Insomma, tutti gli anni '90, con la guerra nella ex-Yugoslavia alle porte di casa, gli Austriaci hanno avuto uno strumento militare di controllo del proprio spazio aereo quasi inefficiente. Sarebbe stato il tempo di cambiare, ma non era ancora il momento giusto per farlo.
 
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Nonostante la petizione indetta dalle sinistre, che arrivò a circa il 10% dei votanti, il cancelliere Shuessel firmò ugualmente l'accordo. La Lockheed-Martin lasciò perdere e si ritirò definitivamente, ma non la Saab. E dopo le alluvioni che subì la nazione, il costoso Eurofighter divenne oggetto di dibattito, e ancora di più quando il 3 settembre gli Svedesi offrirono 18 Gripen di prima generazione in affitto per appena 500 mln di euro, disponibili dal 2003. Ma il governo non riaprì il concorso e la Saab si ritrovò nella stessa barca della MiG-MAPO che stava proponendo i suoi caccia MIG-29, nonostante che nessuno gli avesse chiesto niente. Purtroppo per la Saab, quello sforzo in più non venne fatto prima della scelta finale, che altrimenti avrebbe premiato il Gripen: forse erano ancora troppo sicuri, i sostenitori 'locali' dell'aereo svedese, che vincesse. L'EF-2000, invece, avrebbe spinto in alto l'operatività di un corpo aereo austriaco pressoché inesistente in pratica, ma anche le spese militari del Paese che spendeva meno in Europa nella difesa.
[[File:Draken OE 09.jpg|330px|left|]]
 
Quanto riguarda la sostituzione dei Draken, essi avrebbero dovuto essere rimpiazzati nel 197-98, quando non ci sarebbe stato modo per l'EF-2000 di farsi sotto: all'epoca i Gripen avrebbero dovuto vincere di sicuro. Ma non erano i soli contendenti possibili nemmeno allora: gli F-16 e i Mirage 2005 erano altri formidabili opzioni. Il costo dei Gripen è stato comunque troppo alto per la situazione: 18 aerei EF-2000 per circa 2 mld di euro, tutto incluso e pagamenti finanziati dal 2007 in poi, che era confrontabile con i Gripen, più economici solo del 3-4% e da pagare entro 5 anni. Con un caccia leggero inferiore nei parametri fondamentali anche del 30% la situazione era chiaramente sbilanciata. L'Austria avrebbe avuto poi l'EF-2000 a prezzo fisso della Tranche 2, ancora da definire. Il gen. Wolf, comandante della forza aerea austriaca, ha detto che si voleva un caccia nuovo che coprisse i successivi 40 anni di servizio (!), quindi l'F-16 era per così dire, non ben visto, inoltre non piaceva la mancanza di mappa mobile e di resistenza alle ECM del loro radar (o così avevano proclamato). Poi c'era da dire che l'EF-2000 sembrava più promettente: aveva delle capacità che eccedevano le necessità austriache e poi i margini di crescita sarebbero stati pagati da delle potenze economiche, non da Paesi poveri come quelli del Gripen.
 
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Per non perdere la mano, vennero affittati gli F-5E svizzeri, come gap-filler per coprire fino al tempo in cui, a metà 2007, sarebbe stato consegnato l'EFA Tranche 2 (in realtà poi ritardato), dato che l'Austria era arrivata troppo tardi per ottenere i Tranche 1. L'accordo venne fatto il 9 marzo 2004.
[[File:Img 4160.jpg|300px|left|]]
 
La soluzione svedese per allungare la vita dei Draken costava qualcosa come 250 mln e nonostante la lobby svedese, si decise di trovare la soluzione con un accordo tra i ministri della difesa austriaci Platter e svizzero Schmid, che in una riunione informale ad un ristorante arrivarono alla soluzione di affittare degli F-5E. In tutto sarebbero stati 12 aerei per 4 anni, fino al 2008, tutti monoposto. I costi sarebbero stati tra i 14 e i 75 mln di euro a seconda delle 'campane' (rispettivamente svizzera e austriaca). Questa soluzione è stata criticata dai mass media austriaci perché non si capisce come mai dei caccia così vecchi sono capaci di fare lo stesso compito dei futuri EFA. Ma in effetti gli F-5 svizzeri sono stati assemblati tra il 1971 e il 1984 e hanno molti meno anni dei Draken, che erano del 1962-64.
 
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===Situazione attuale===
[[File:Austria Armee.png|450px|right|]]
Le forze dell' Österreichs Bundesheer hanno QG a Vienna, sono comandante dal Presidente Heinz Fischer, dal Ministro della Difesa Norbert Darabos, dal Capo del CSM Gen Edmund Entacher; la coscrizione è obbligatoria anche se dura solo 6 mesi, l'età per il servizio è 18 anni; vi sono 1.914.800 uomini tra i 16 e i 49 anni e 1.870.134 donne della stessa età, con la conseguenza che 48.967 e 46.633 arrivano ogni anno all'età per fare il servizio militare. Il personale però non consente certo di assorbire tale forza di cittadini: in servizio attivo vi sono 31.000 soldati e altri 24.000 in riserva. La percentuale di spesa sul PIL e dello 0,9%.
 
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*Pistole 80 Sidearm, fucili Steyr AUG, fucili sniper Steyr SSG 69, mitragliatrici MG 74 e M2 M2HB; cannoni SR Carl Gustav da 84 mm, missili Bofors BILL; mortai da 81 e 120 mm di produzione locale.
[[File:Leopard_2A4_Austria_6.JPG|250px|right|thumb|La mole del Leopard 2 comparata a quella delle persone attorno è ben esaltata con questa vista dall'alto]]
 
Mezzi corazzati:
 
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Fliegerhorst Vogler - Linz International Airport; è ad Overs di Linz, costruito come base per la LW tedesca nel 1938-40 e poi usato anche dagli americani come Camp McCuley-Horsching, fino al 1955, quando venne ridato sotto il controllo del governo austriaco; il primo aereo di Vienna, uno Yak-18 giunse nel 1957; nominata a ricordo del tnl W. Vogler nel 1967, ebbe direzione mista militare e civile fino agli anni '70, poi però a nord della base stessa venne costruito un aeroporto totalmente civile e così finì la 'diarchia'. Questa base, la più grande dell'aviazione austriaca, è solo militare e ospita il "Fliegerwerft 3", responsabile della gestione degli AB212 e C-130, non ché i reparti operativi del 3° Reggimento di volo: i Saab 105OE del 3° Squadrone, del ; i C-130 C.Mk.1P del 4° Squadrone da trasporto, e gli AB212 del 1° e 2° Squadrone.
 
Fliegerhorst Brumowski è a Sud di Langenlebarn e N.O. di Vienna, per le origini e l'uso idem dell'altra, ma furono i sovietici ad occuparla brevemente prima di cederla agli USA come "Air Force Station Tulln - Vienna". Qui arrivarono, nel '55, i primi aerei austriaci: Yak-11 e Yak-18, nonché gli AB47G2 Agusta. La base ebbe il nome del cap G.Brumowski nel '67. Attualmente è il QG della Luftstreifkräfte e ospita la "Bundesfachschule für Flugtechnik" (Federal School for Aeronatical Engineering) e il "Fliegerwerft 1", per la manutenzione degli Short SC-7-3M-400 Skyvan, Pilatus PC-6 B2H2 Turbo Porter, Sikorsky S-70A-42 Black Hawk, Agusta Bell AB206A Jet Ranger e Bell OH-58B Kiowa. Le unità operative sono invece sotto il Reggimento d'aviazione 1: ovvero gli Skyvan e PC-6 del 4th Air Squadron, gli S-70 del 1° Squadrone elicotteri e , gli AB206A del 2°, e gli AB.206 e OH-58B del 3° Squadrone.
 
 
Fliegerhorst Brumowski è a Sud di Langenlebarn e N.O. di Vienna, per le origini e l'uso idem dell'altra, ma furono i sovietici ad occuparla brevemente prima di cederla agli USA come "Air Force Station Tulln - Vienna". Qui arrivarono, nel '55, i primi aerei austriaci: Yak-11 e Yak-18, nonché gli AB47G2 Agusta. La base ebbe il nome del cap G.Brumowski nel '67. Attualmente è il QG della Luftstreifkräfte e ospita la "Bundesfachschule für Flugtechnik" (Federal School for Aeronatical Engineering) e il "Fliegerwerft 1", per la manutenzione degli Short SC-7-3M-400 Skyvan, Pilatus PC-6 B2H2 Turbo Porter, Sikorsky S-70A-42 Black Hawk, Agusta Bell AB206A Jet Ranger e Bell OH-58B Kiowa. Le unità operative sono invece sotto il Reggimento d'aviazione 1: ovvero gli Skyvan e PC-6 del 4th Air Squadron, gli S-70 del 1° Squadrone elicotteri e , gli AB206A del 2°, e gli AB.206 e OH-58B del 3° Squadrone.
 
Fliegerhorst Hinterstoisser, a Nord di Zeltweg venne costruita dal 1936, e occupata dai sovietici dopo la guerra, per poi trasferirla alla RAF fino al '47. Dalla primavera del '57 ebbe i Pipep PA-18 Super Cu e gli Zlin Z-126 con il Fluggruppe 1; da allora essa è rimasta la principale base addestrativa, rinominata al solito nel '67 con il nome del Col Franz Hinterstoisser. Attualmente ha anche l'unico reparto da caccia: Il Reggimento Sorveglianza ha il suo 1° Squadrone con i nuovi EF-2000 Typhhon, arrivati dal luglio 2007; vi è anche il reparto manutenzione per i Saab 105 e i PC-7, nonché la solita scuola per l'addestramento basico, che è la sua tradizionale presenza.
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La Frundsberg Kaserme è vicino a Schwaz, Est di Innsbruck e ha un distaccamento del Reggimento volo 2, con gli Alouette III del servizio SAR e antincendio. è in fase di chiusura.
 
 
Flughafen Klagenfurt, della città omonima, aprì come base aerea nel 1914, dopo la II GM venne occupata dalla RAF che la cedette rapidamente agli Austriaci, entro il 1951. Fu qui che arrivarono i primi Tunnan nel 1961, ma solo per essere smontati e imballati. Lasciarono la base un anno dopo.
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[[File:Goldhaube.gif|450px|right|thumb|Copertura dei radar del sistema Goldhaube]]
 
Quanto alle installazioni radar, ecco le principali:
 
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Per gli stessi requisiti di mobilità, ma relativi ad aerei in volo a bassa quota, il Radarbattallion ha anche 6 Thomson-CSF (ora Thales) RAC 3D, che sono a medio anziché lungo raggio come i tipi visti sopra. Sono sistemati su degli autocarri tipo 32.403 e hanno iniziato ad essere presenti nel 1998; altri 16 sono stati impiegati dai Battaglioni difesa aerea per supportare le unità Mistral. Quindi, tutto sommato, tra esercito e aviazione vi sono stati ben 24 radar, un contratto probabilmente almeno pari a quello dei 5 grossi sistemi a lunga portata, contratto a cui aveva partecipato anche l'Alenia, ma senza vincere.
[[File:FlAK85.JPG|300px|left|]]
 
Tra i cannoni contraerei vi sono gli Z/FlAK 85 (Zwilling/Fliegerabwehrkanone)che sono nient'altro che i soliti Oerlikon Contraves GDF-001, di cui 18 vennero comprati nel 1965 come Z/Flak 65 e usati con i radar Super Fledermaus (FLGer 60) oppure i successivi Oerlikon Contravese FLGer 65 Super Fledermaus. Altri 18 cannoni binati vennero comprati poi ma con il FLGer 69, un S.Fledermaus ulteriormente migliorato. Erail 1973; stranamente questo nuovo radar non venne mai dato alle truppe ma rimpiazzato con l'ulteriore FLGer 75 Skyguard dal '76, il cui modello (per l'ennesima volta) migliorato era il FLGer 79, comprato nel 1981; il cannone venne aggiornato allo standard GDF-005 nel 1987 e così designato Z/FlAK 85. Intanto i radar Skyguard sono stati aggiornati dallo standard 75/79 al '98', durante gli anni '90. In tutto si parla di 72 cannoni (ovvero 36 impianti?) e 37 radar sono stati comprati durante gli anni.
 
[[File:Galerie053_768x509_1172521005.jpg|250px|right|thumb|Le cupole di una stazione radar austriaca]]
 
Quanto ai missili, l' lFAL (leichte Fliegerabwehrlenkwaffe) Matra (ora MBDA) Mistral è usato sia dalle batterie dei Reggimenti di Difesa Aerea, che dalle batterie di protezione dei QG nelle Brigate dell'esercito. In tutto sono stati comprati 72 lanciamissili e diverse centinaia di missili (ma il totale non è noto ufficialmente), comprati dall'inizio del 1993. Il loro uso è ottimizzato dal sistema ZZR (Zielzuweisungsradar), ovvero i 16 Thomson-CSF (ora Thales Group) RAC 3D a medio raggio per la designazione dei bersagli, tridimensionali, comprati nel 1998 e battendo così le offerte analoghe dell'Alenia, già piazzata con i radar di scoperta aerea. Ogni batteria ha 9 lanciamissili e due radar.