Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Austria: differenze tra le versioni

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Alla fine era diventata una questione del tutto politica ed economica, e il Gripen, prima favorito rispetto al vecchiotto F-16 e al costoso e ancora non pronto EF-2000, era praticamente sparito dietro di questi contendenti. Nel frattempo atterrarono a Graz 2 F-16, 1 EF-2000 e 1 Gripen per la presentazione ufficiale a circa 300 politici e uomini d'affari. Oramai il contratto, fissato attorno a 1,8 mld di euro, era da assegnare entro breve tempo. Al pubblico sembrava piacere di più il Gripen, i rapporti tra Austria e Svezia erano molto migliorati dopo la consegna dei Draken, ma questo non significava molto. La cosa era oramai vista da molti osservatori come un confronto tra i Repubblicani americani e la CSU tedesca: l'Austria avrebbe dato un segnale politico su chi seguire e non era affatto pacifico quale sarebbe stata la scelta.
 
EADS [European Aeronautic and Space Company], Saab (più BAe) e Lockheed erano sempre più intenzionate ad accaparrarsi il più grande contratto austriaco nel settore militare e gli americani erano adesso disposti ad offrire oltre 200 progetti per collaborare con 350 compagnie austriache e università.
 
Il 25 maggio 2002 la solita Die Presse annunciò che però anche l'F-16 venne scartato da questo gioco al massacro, e stavolta in maniera definitiva. Il Gripen ritornò in testa, assieme all'EF-2000. Visto che non c'era molta differenza nel rapporto qualità-prezzo, la decisione sarebbe stata più che altro politica. Nel frattempo settori dell'industria austriaca si stavano muovendo a favore dell'EF-2000, attratti dagli offset offerti dall'EADS. Gli F-16, oramai, essendo offerti solo come 'usato' e non come macchine nuove, non erano più quotati come i vincitori. Nel frattempo si rifecero vivi i Russi offrendo caccia vs debiti: nessun denaro da spendere in cambio di 24 MiG-29SMT per un ammontare pari alla riduzione di debito concordata.
 
Nel frattempo, il referendum anti-intercettori ebbe una data: incredibilmente, avrebbe dovuto tenersi tra il 29 luglio e il 5 agosto, nel pieno delle vacanze. Non stranamente, questa decisione del Ministero degli Interni venne definita un terrorismo di governo e uno sporco trucco dagli organizzatori, visto che non si sarebbe potuta tenere una data peggiore per la sua riuscita.
 
Non era certo finita qui: il 27 giugno la Defense Security Cooperation Agency (DSCA) propose finalente 24 F-16 Block 50/52 nuovi, oppure ancora l'aggiornamento MLU.
 
Troppo tardi. 2 luglio 2002: l'Austria selezionò finalmente il suo nuovo caccia: l'EF-2000 Typhoon per bocca del Cancelliere Schussel: perché era il miglior caccia tecnicamente, e (sopratutto) per i massicci off-set offerti da EADS. Ora però il problema era quanti caccia sarebbero stati comprati: certo non 24 con appena 1,79 mld di euro messi in campo.
 
Avete visto che razza di problemi pratici comporta piazzare un contratto per un caccia moderno, tra agguerriti competitori e lobby di primissimo livello, politici, militari, ecologisti ecc. Tutt'altro mondo dai tempi in cui gli Austriaci compravano aerei in Italia, come i CR.30 e i CR.32, questi ultimi gli unici tra i vari modelli reputati soddisfacenti. Gli Austriaci, per la cronaca, avevano anche chiesto dei G.91R, ma legati ad una riduzione di pena per il criminale di guerra Kappler, cosa che venne rifiutata. Ora sceglievano un caccia parzialmente italiano, corsi e ricorsi della Storia insomma.
 
Per EADS fu una vittoria anche perché fino ad allora nessuno aveva comprato l'EF-2000, come del resto il rivale Rafaele, stranamente non offerto in Austria. Appena la settimana prima l'Australia aveva scartato entrambi, dichiarando di volere direttamente aspettare il JSF.
 
Nel frattempo la BAe e Saab si consolavano con l'ordine per 24 Gripen Cechi, del valore di 1,9 mld di euro. Anche questi caccia leggeri, quindi, in pratica costavano moltissimo denaro: circa 80 mln di euro di media. I 50 F-16 polacchi costavano invece 3 miliardi di dollari, sensibilmente di meno quindi. Più che l'aereo di per sé erano i tanti 'articoli' correlati, la manutenzione, addestramento ecc che gonfiavano i costi. Però era sicuro che nemmeno i caccia 'economici' di ultima generazione possono davvero diffondersi alla stregua di quello che facevano i loro predecessori appena 20 anni fa. E i costi presto avrebbero comportato dei problemi anche agli Austriaci.
 
Già il 10 luglio si diffuse una cifra relativa agli EF-2000: per 24 di questi erano chiesti infatti non 1,79, ma 2,4 mld. Die Presse infatti dichiarava in quel giorno che il costo effettivo era diverso e chiaramente superiore rispetto alla cifra teoricamente scelta. I 24 EF-2000 avrebbero comportato un costo di 2,085 mld, contro 1,856 dei Gripen, con pagamento alla consegna. Dilazionando il pagamento in 5 anni, però, il costo era di 2,168 vs 1,976 mld. Se il pagamento fosse stato, più realisticamente fatto in 9 anni, il costo sarebbe salito a 2,4 mld contro 2,257. Non c'era una grande differenza con i Gripen, dell'ordine del 10%, ma il punto era che si trattava di mezzo miliardi di euro in più rispetto a quanto annunciato. A questo si aggiungano anche i maggiori costi di manutenzione, i tempi di consegna più lunghi e i problemi di 'dentizione' del nuovo EF-2000 comparato al già sperimentato Gripen, grandemente più economico in costi di esercizio. Insomma, il prezzo di ,179 mld di euro si riferiva praticamente al 'nudo aereo' e non al programma complessivo e ad un pagamento che per le finanze austriache non poteva certo essere fatto 'pronta cassa'.
 
Si seppe anche come andarono le cose in termini di prestazioni: i vari criteri di valutazione assegnarono al Gripen 902,63 punti, l'EF-2000 941,94. Appena il 4% in più contro un costo marcatamente maggiore. Invece l'F-16, offerto fino quasi all'ultimo in un tipo di seconda mano, non ebbe successo, non essendo stato presentato con il radar di 'ultima generazione' e con la mappa digitale mobile richieste, per cui già il 7 maggio venne messo fuori competizione.
 
I costi d'esercizio per il Gripen erano circa 25 mln di euro all'anno, molti, ma non così tanti rispetto a circa 50 milioni richiesti dall'EF-2000. Per questo ancora il 25 giugno il Capo di CSM Horst Pleiner e il capo del settore 'materiali' Peter Correri avevano accordato la preferenza al Gripen. Ma il governo preferì ignorare tale raccomandazione e apparentemente scelse l'aereo più avanzato tecnologicamente, senza tanto pensare a quanto gli sarebbe costato poi mantenerlo. Ma anche qui il problema era dovuto alla politica e ai ritorni economici. Ebbene, nemmeno qui la proposta Saab/BAe era inferiore, anzi era addirittura considerata migliore da parte del Ministero dell'Economia austriaco. L'unica differenza era che in concreto gli offset EADS da attuare subito erano di 1,37 mld contro 1,31 di BAe/Saab. L'offest offerto da EADS nell'arco di 15 anni sarebbe arrivato a 5,482 mld complessivi, ma anche così l'opposizione al governo austriaco parlò di scarsa trasparenza sia per le ragioni di scelta del caccia sia per la natura dell'offset garantito. Di fatto, Josef Cap dell'SPOe (socialisti) diceva che nessuno sapeva né da dove venissero né dove andassero quella montagna di euro movimentati dal contratto. I cui dettaglio furono definiti come 'una lista di regali da chiedere a S.Claus' piuttosto che un qualcosa di concreto, specie se si cercava di capire come si sarebbero superati i due mld di euro di compensazioni, che ancora non eran nemmeno la metà di quanto calcolato. Tra i beneficiari c'era senz'altro tale Hannes Androsch,ex-vice segretario dell'SPOe e detentore della compagnia Fischer Advanced Composite, che senz'altro avrebbe avuto un aumento notevole di affari, visto che il suo prodotto ammontava a 105 mln di euro l'anno, ma i freni da produrre per gli Airbus sarebbero valsi non meno di 400 mln, con altri possibili contratti. Così la lobbying di certi personaggi chiave del partito al governo, e di altri industriali (la KTM ebbe tra l'altro in questo pacchetto un ordine per 20 mln in moto per l'Heer tedesco) riuscì a 'deviare' un contratto che tecnicamente ed economicamente sembrava destinato al Gripen appena pochi mesi prima. A questo si aggiunga l'influenza sui rapporti con le principali nazioni europee occidentali, e in particolare con realtà economiche come Airbus e Daimler-Chrysler. Il tutto con la promessa di consegne entro la fine del 2004 del primo di questi caccia. Nel frattempo le polemiche scuotevano la tranquilla Austria e anche oltreoceano. Per curare una minaccia che certo non era affrontabile con i caccia, le alluvioni dell'estate del 2002, l'Austria stava pensando di spendere 650 mln di euro, il che l'avrebbe costretta a ritardare la consegna o a ridurre l'ordine per gli EF-2000. Nel frattempo la Lockheed-Martin era indignata per i rilievi (mai avvenuti prima) a cui era stato sottoposto il funzionamento del radar del loro caccia, e infine si chiedevano come poteva l'EADS sottoporre un contratto in poche settimane e firmarlo già il 5 settembre, quando loro in genere ci mettevano fino ad un anno dalla scelta ufficale. Rimarcavano anche che negli ultimi due anni da soli avevano venduto ben 320 caccia F-16, mentre il consorzio Eurofighter era rimasto a soli 148 in tutti gli anni di attività. Infine, la rivista Format aveva riportato un sondaggio commissionato dal Ministero della Difesa, che comportò un esito impressionante: il 68% degli austriaci era favorevole a cancellare il contratto, contro il 20% favorevole a mantenerlo.
 
Già il 9 settembre venne deciso di postporre l'ordine effettivo dopo le elezioni del 24 novembre 2002. Dopo 3 mesi però ancora non ci si era accordati su quale coalizione stringere tra il Partito popolare -favorevole all'EF-2000 e gli altri partiti. All'inizio del 2003 anche Thomas Prinzhorn del partito FPO aveva chiesto che il contratto venisse cancellato e sostituito con la proposta Saab per 18 aerei a 1 mld di euro. Inoltre, nel frattempo, i costi 'veri' dell'EF-2000 divennero noti: tanto che per ridurre a 1,7 mld il costo del valore fu necessario ridurre a 18 gli aerei ordinati.
 
Il 18 marzo 2003 il governo austriaco aveva comunque detto che avrebbe continuato l'acquisizione degli EF-2000. Ma i pagamenti non sarebbero occorsi con la presente legislatura, in che significava nessun esborso di denaro prima del 2006.
 
Infine il 25 giugno 2003 il programma fu rimesso in discussione davvero per via del voto contrario dei parlamentari. Insomma, venne rimesso tutto in discussione, e di ragioni ce n'erano: per esempio, il fatto che solo 6 dei 18 aerei sarebbero stati pienamente operativi in media, e che nessuno di essi era un biposto da addestramento operativo, il che significava dover per forza mandare i piloti all'estero per l'addestramento, un costo aggiuntivo.
 
Infine, la necessità di usare dei caccia 'gap-filler' venne confermata: nel febbraio 2004 la "Luftstreitkräfte" (l'Aviazione, ora separata dall'Esercito) aveva ordinato come caccia stop-gap niente di meno che 6 F-5E svizzeri, per aspettare l'entrata in servizio dei primi EF-2000 che, arrivando non prima del 2007. Questi caccia erano un altro 'colpo di scena', perché a suo tempo erano in competizione con i Draken, allorché questi vennero scelti nel 1986. L'aviazione austriaca aveva chiesto alla Saab quanto gli sarebbe costato prolungare la vita dei Draken fino al 2007 e la risposta svedese non fu troppo confortevole: i bei tempi dei rapporti tra le due nazioni erano, almeno aeronauticamente, andati dopo lo scaricamento per ragioni non propriamente razionali, del loro JAS-39. Così, dato l'ammontare del conto prospettato, gli Austriaci andarono a cercare i loro famosi caccia ad interim (quelli che avevano chiesto e cancellato svariate volte, tanto da trasformare tutta la questione in una farsa), in Svizzera e furono proprio gli sconfitti dai Draken a succedergli, sia pure per breve tempo. Mai dire mai.
Questo ovviamente significava varie cose: che l'Austria doveva addestrare i suoi piloti su di un nuovo, 'temporaneo' caccia, e che EADS non era capace di proporre uno straccio di caccia ad interim che fosse almeno pari ad un F-5E.
 
L'affare degli EF-2000, riveduto e corretto, fu concluso il 1 luglio 2003 per un costo di 943.500.000 € includendo 15 aerei, addestramento piloti e equipe di terra, logistica, manutenzione e un simulatore. Il prezzo di un singolo Eurofighter è invece di 62.900.000 €.
 
In ogni caso, tutta questa vicenda è stata particolarmente goffa e difficile da gestire. L'Austria nel frattempo era rimasta con i Draken a servizio per oltre 7 anni al di fuori di quanto pianificato negli anni '80 e con appena 17 piloti 'supersonici'.
 
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L'Austria è stata retta dal Partito social-democratico per 40 anni e in generale non ha avuto molta preoccupazione della sua Difesa, forse perché sapeva di non poter far molto contro i potenziali aggressori. Ma il governo che vinse le elezioni nel 2000 cambiò le cose in maniera notevole e influì nell'evoluzione del concorso per il nuovo caccia.
 
Gli F-16 americani del tipo Block 52 avrebbero rappresentato la scelta più economica, ma sotto il contratto FMS, che non era sufficientemente chiaro nei dettagli della resistenza alle ECM del radar e non comprendeva la mappa mobile digitale chiesta dagli austriaci; nel tipo MLU il costo era di appena 700 mln di dollari, ed era sostenuto fermamente dal ministro delle finanze Grasser. Non è chiaro invece perché il Gripen, marginalmente inferiore all'EF-2000 nel punteggio, non sia stato dichiarato vincitore data la sua maggiore economicità. Anche gli ufficiali erano convinti che sommando tecnica a costo, avrebbe vinto. Ma il governo austriaco era più intenzionato a seguire la forza dell'EU e dagli offsets dell'EADS, due cose che fecero propendere per l'EF-2000.
 
Nonostante la petizione indetta dalle sinistre, che arrivò a circa il 10% dei votanti, il cancelliere Shuessel firmò ugualmente l'accordo. La Lockheed-Martin lasciò perdere e si ritirò definitivamente, ma non la Saab. E dopo le alluvioni che subì la nazione, il costoso Eurofighter divenne oggetto di dibattito, e ancora di più quando il 3 settembre gli Svedesi offrirono 18 Gripen di prima generazione in affitto per appena 500 mln di euro, disponibili dal 2003. Ma il governo non riaprì il concorso e la Saab si ritrovò nella stessa barca della MiG-MAPO che stava proponendo i suoi caccia MIG-29, nonostante che nessuno gli avesse chiesto niente. Purtroppo per la Saab, quello sforzo in più non venne fatto prima della scelta finale, che altrimenti avrebbe premiato il Gripen: forse erano ancora troppo sicuri, i sostenitori 'locali' dell'aereo svedese, che vincesse. L'EF-2000, invece, avrebbe spinto in alto l'operatività di un corpo aereo austriaco pressoché inesistente in pratica, ma anche le spese militari del Paese che spendeva meno in Europa nella difesa.
 
Quanto riguarda la sostituzione dei Draken, essi avrebbero dovuto essere rimpiazzati nel 197-98, quando non ci sarebbe stato modo per l'EF-2000 di farsi sotto: all'epoca i Gripen avrebbero dovuto vincere di sicuro. Ma non erano i soli contendenti possibili nemmeno allora: gli F-16 e i Mirage 2005 erano altri formidabili opzioni. Il costo dei Gripen è stato comunque troppo alto per la situazione: 18 aerei EF-2000 per circa 2 mld di euro, tutto incluso e pagamenti finanziati dal 2007 in poi, che era confrontabile con i Gripen, più economici solo del 3-4% e da pagare entro 5 anni. Con un caccia leggero inferiore nei parametri fondamentali anche del 30% la situazione era chiaramante sbilanciata. L'Austria avrebbe avuto poi l'EF-2000 a prezzo fisso della Tranche 2, ancora da definire. Il gen. Wolf, comandante della forza aerea austriaca, ha detto che si voleva un caccia nuovo che coprisse i successivi 40 anni di servizio (!), quindi l'F-16 era per così dire, non ben visto, inoltre non piaceva la mancanza di mappa mobile e di resistenza alle ECM del loro radar (o così avevano proclamato). Poi c'era da dire che l'EF-2000 sembrava più promettente: aveva delle capacità che eccedevano le necessità austriache e poi i margini di crescita sarebbero stati pagati da delle potenze economiche, non da Paesi poveri come quelli del Gripen.
 
Il Gen. Wolf era piuttosto dispiaciuto, invece, della mancata risposta della Dassault nel 2002; quando gli austriaci testarono il Mirage 2005 nel 1998 trovarono che il livello di radar, data-fusion e integrazione di sistemi superava tutto quello che all'epoca era disponible. Un'altra osservazione era sull'integrazione dell'Austria, prima nazione neutrale, nella NATO con la presenza in basi quali Manching in Germania. La manutenzione del Typhoon era un'altra sfida: 170 uomini di assistenza e 83 computer di bordo, di 5 famiglie diverse, erano un qualcosa di nemmeno immaginato prima per la piccola aviazione austriaca.
 
 
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Per non perdere la mano, vennero comprati gli F-5E svizzeri, come gap-filler per coprire fino al tempo in cui, a metà 2007, sarebbe stato consegnato l'EFA Tranche 2 (in realtà poi ritardato), dato che l'Austria era arrivata troppo tardi per ottenere i Tranche 1.
 
La soluzione svedese per allungare la vita dei Draken costava qualcosa come 250 mln e nonostante la lobby svedese, si decise di trovare la soluzione con un accordo tra i ministri della difesa austriaci Platter e svizzero Schmid, che in una riunione informale ad un ristorante arrivarono alla soluzione di affittare degli F-5E. In tutto sarebbero stati 12 aerei per 4 anni, fino al 2008, tutti monoposto. I costi sarebbero stati tra i 14 e i 75 mln di euro a seconda delle 'campane' (rispettivamente svizzera e austriaca). Questa soluzione è stata criticata dai mass media austriaci perché non si capisce come mai dei caccia così vecchi sono capaci di fare lo stesso compito dei futuri EFA. Ma in effetti gli F-5 svizzeri sono stati assemblati tra il 1971 e il 1984 e hanno molti meno anni dei Draken, che erano del 1962-64.
 
Gli americani hanno aspettato l'OK prima del passaggio di consegne, cosa che non è stata facile visto che gli USA erano scottati dallo sgarbo della piccola Austria per la vicenda F-16. Le modifiche agli F-5 austriaci sono essenzialmente legate alle radio, dato che dei vari aeroporti solo quello di Zeltweg è esclusivamente militare, gli altri sono misti.