Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Austria: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{forze armate mondiali}} ===L'Esercito Austriaco, al 1993<ref> Valpolini, Paolo: ''Nuovi compiti per il Bundesheer'', PD lu 1993 p.36-41</ref>=== L'Heer austriaco, quasi omonimo del p…
 
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Questo nonostante la guerra ai confini. Durante la guerra in Slovenia dell'estate del 1991 gli Austriaci portarono al confine circa 4.000 soldati e 100 mezzi corazzati (tra cui forse figuravano già gli M60A3), e in seguito, al comando del 1° C.d.A. di Graz si arrivò a 6.500. Questo ha mandato l'Austria al limite delle possibilità del proprio esercito senza dovere ordinare la mobilitazione, ma non è stato del tutto sufficiente, con almeno 14 sconfinamento sul suo territiorio, incluso uno da parte di un MiG-21 sopra Graz. I Draken hanno fatto piuttosto poco in questo contesto e i Saab 105 d'attacco anche meno.
 
 
===Armi austriache<ref>tratto da vari fascicoli di Armi da guerra</ref>===
Iniziamo dall'eccellente Steyr AUG da 5,56 mm. Come altri tipi che hanno cominciato ad arrivare in servizio in tempi recenti, come l'SA-80 britannico e il FAMAS, lo Steyr è un fucile bullpup. AUG significa Armee Universal Gewher, fucile universale dell'Esercito. Esso ha configurazione Bullpup, ovvero con l'otturatore praticamente dentro il manico. Arma estremamente moderna, è costituita per lo più di materiale plastico e nylon, mentre le uniche parti metalliche sono la canna e i meccanismi interni, oltre alla camera di scoppio. Il caricatore è dietro il calcio che ha un'elaborata ma funzionale impugnatura, e un ulteriore impugnatura anteriore. L'aspetto è quasi fantascientifico, a maggior ragione considerando che è entrata in produzione nel 1978. Ha anche un mirino da 1,5 ingrandimenti come strumentazione fissa. Può essere inoltre modificato in vari modi: la sua è infatti una concezione modulare, da cui si possono estrapolare molti tipi di armi, un pò come l'M63 di Stoner. Questo significa canne e ottiche diverse, e la predisposizione per sistemi di visione notturna. Di fatto è possibile trasformarlo su di una sorta di carabina, un fucile di precisione con canna allungata e pesante, e un fucile-mitragliatore. Non solo, ma con un pratico sistema di lanciagranate alla volata, con relativo alzo metallico,è p sossibile lanciare granate MECAR da 40 mm con carica HEAT fino ad almeno 100 m di gittata utile, trasformandolo in un fucile controcarri.
 
Ampiamente usato per la sua maneggevolezza anche fuori dell'Austria, ha le seguenti caratteristiche:
 
*Calibro: 5,56 mm
*Lunghezza: 79 cm, canna 50,8 cm
*Peso: 4,09 kg carico; alimentazione con caricatore dietro il grilletto, da 30 colpi
*Cadenza di tiro: 650 c.min.
 
Salendo di livello, molto noti sono anche i mortai austriaci che sono di tutte e tre le categorie classiche: 60, 81 e 120 mm. Essi sono stati prodotti dalla Sudsterische GmbH, ovvero l'Industria metallurgica della Stiria meridionale. Nonostante sia stata una new-entry rispetto ad altri produttori storici, essa ha avuto un valido successo. I suoi mortai della serie SMI M6 erano negli anni '80 l'M6/214 standard, il /314 a gittata allungata, e il /530 leggero, di tipo 'commando', senza bipiede. La ragione del successo di questa e delle altre armi della serie è che si tratta di lavori relativamente semplici per la SMI, grazie all'esperienza nella produzione di valide leghe d'acciaio (e i mortai sono davvero poco più che tubi). Le bombe SMI sono sistemi come quella HE-80, da 1,6 kg e sparabile a ben 4.200 m con il tipo a gittata prolongata M6/314. Si tratta di una portata degna di un proiettile da 81 mm.
 
Questi sono gli SMI M8 da 81,4 mm, simile all'L16 britannico ma con leghe d'alluminio per la base e acciaio ad alta resistenza per la canna, onde ridurre i pesi: l'M8/122 standard e l'M8/222 a lungo raggio ne sono gli esponenti. con la HE-70 è possibile arrivare a ben 6.500 m, gittata questa degna invece di un mortaio da 120 mm. Tali armi hanno una portata sensibilmente maggiore e così hanno sostituito i tipi britannici prima usati. Vi sono anche versioni da 82 mm per gli utenti del calibro similare di scuola sovietica, con le relative munizioni.
 
Il più grosso dei mortai è l'SMI M12 deriva invece nientemeno che dal Modello 1938 sovietico, forse anch'esso in servizio con gli austriaci. Il peso però è stato ridotto grazie ai nuovi materiali. Vi sono ammortizzatori del rinculo anche sul bipiede. La bomba HE-78 pesa 14,5 kg di cui 2,2 di HE è lanciabile fino a ben 8.500 m
 
Le caratteristiche dei tre mortai M6/314, M8/222 e M12:
*Calibro: 60--81,4--120 mm
*Lunghezza: 1,082--1,48---2,015 m
*Pesi: 18,3 kg---39,45---305 kg
*Gittata: 4,2 km (1,6 kg)---6,5 km (4,2 kg?)---8,5 km (14,5 kg)
 
 
Ma l'arma più potente è il cannone a lunga gittata da 155/45 mm. Vediamo come nacque. Negli anni '70 la ditta belga PRB, già famosa fabbrica di munizioni, si mise d'accordo con la canadese Space Research Corporation per formare la Space Research Company o SRC, basata a Bruxelles. Il risultato non era vertente sullo spazio, ma sulla 'terra', visto che il prodotto fu il GC 45 da 155/45 mm, ordinato in 12 esemplari dai marines thailandesi più kit di modifica per gli obici M114 di vecchio tipo. Questi cannoni vennero costruiti inizialmente, con i primi due esemplari, in Canada, ma gli altri ebbero natali nella Voest-Alpine austriaca, che poi ne estrapolò il GHN-45. Questo cannone ebbe subito un importante successo export, allorché i Giordani ne ordinarono ben 200; la produzione iniziò nel 1981 e la consegna nel 1982; in realtà pare che almeno 150 di questo ingente ordine siano finiti direttamente in Irak, di cui la Giordania era alleata, mentre anche i pezzi Thailandesi sono stati usati al confine contro la Cambogia.
 
Questo cannone, frutto degli studi del solito Jerry Bull, genio dell'artiglieria moderna (l'uomo capace di mandare in orbita satelliti usando cannoni di corazzata, per intenderci), erano pesanti artiglierie a lunga portata: nel momento in cui la NATO si orientava al 155/39, capace di 24 km di gittata con i proiettili normali e 30 con quelli a razzo, qui si arrivava a 30 e 39 km rispettivamente. Il pezzo era trainato da un autocarro 6x6 da 10 t, e in seguito è stata aggiunta una utile APU sulla parte anteriore dell'affusto. Così quest'arma diventa praticamente un cannone 'autopropulso' con prestazioni di tutto rispetto. Mentre altri pezzi muniti di APU hanno velocità di 8-16 kmh (rispettivamente i francesi TR e gli FH-70), questo arriva a 35 kmh e gli 80 litri del serbatoio garantiscono 150 km di autonomia: più di molti carri armati della II GM. In situazioni normali viene usato l'autocarro, ma se necessario l'APU consente davvero di 'svicolare' al più presto dalla postazione di tiro senza attendere l'aggancio con il veicolo. Ma è la balistica che fa più impressione, essendo capace di tirare vari tipi di proiettile sfruttandone appieno il potenziale della carica di lancio. La granata M107 americana è tirabile a 17.800 m, mentre l'M101 arriva a 24.000 m; ma il proiettile a gittata prolungata ERFB si arriva a 30 km e con il ERFB BB (base bleed) si toccano i 39 km. Il normale ERFB pesa 45,54 kg di cui ben 8,62 di esplosivo composizione B (TNT e RDX), da comparare con i 6,52 kg di TNT o 6,98 di 'B' della granata americana M107. Esiste anche una gamma di colpi nebbiogeni, illuminanti e l'ICM con 13 kg di granate M42 antipersonale e antimateriale. Assieme al G5 esso è stato il cannone campale più potente degli anni '80.
 
Peso: 8.900 kg (molto meno del G5, che arriva a 13 t)
 
Dimensioni in marcia: lunghezza 9,07 m x 2,48 x 2,09 m circa
 
Movimento: 70° orizzontale, -5/+72 verticale
 
Passando ai veicoli, la Steyr ha prodotto numerosi mezzi. Il più piccolo è la serie degli Steyr-Puch 700 Haflinger, dei primi anni '50 e usato come mezzo per zone montane grazie alle sue piccole dimensioni: è stato prodotto gra il 1949 e il 1974. Questo 'mulo meccanico' venne poi sostituito dal Pinzgauer, grazie a prestazioni e capacità di trasporto molto superiori. Dotato di propulsione 4x4 ha pneumatici 162x12, con usualmente 4 soldati a bordo incluso il conducente, mentre il cambio, dopo il 1967, è passato da 4 a 5 marce, migliorando le cose notevolmente perché non esisteva il gruppo di rinvio, v'era il verricello da 1,5 t presa di forza per azionare accessori come seghe elettriche e spazzaneve. Il mezzo è stato usato ampiamente, anche come porta-armi, con mitragliatrice M2, cannoni SR da 57 mm M18 e nel caso dei mezzi svizzeri e svedesi, come vettore per sei missili c.c. Bantam.
 
*Peso: 645-1.200 kg
*Dimensioni: 2,85 x 1,4 x 1,74 m
*Motore: 700AP a 2 cld, benzina da 24 hp
*Prestazioni:75 kmh max,400 km di autonomia, 65% pendenza, 0,4 m guado.
 
 
A parte questo, vi sono una nutrita serie di autocarri tattici, grossomodo per tutti gli usi. Recentemente sono stati ordinati anche 150 VTLM Lince italiani tra i blindati leggeri.
 
 
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Passando ai 'pesi massimi', vi sono anche una ricca tradizione di cingolati da combattimento, poi anche ruotati. Il primo importante è il cacciacarri SK-105 Jagdpanzer Kurassier, progettato dalla solita Steyr-Puch a metà anni '60 per l'Esercito austriaco, ma poi ampiamente esportato. Capace di viaggiare nel territorio montuoso austriaco, si tratta di un vero mezzo da montagna, che è capace di inerpicarsi, invece che del solito 60%, al 75% della pendenza possibile. Il prototipo venne costruito nel '67 ed entro il 1983 venne costruito in 400 esemplari, di cui 150 per l'Esercito austriaco. Il mezzo è simile agli APC analoghi ed è protetto come questi da armi anche calibro 20 mm sull'arco frontale, armi leggere e schegge per il resto del mezzo; la torretta FL-12 (della Fives-Cail-Babock) è armata con il 105 mm, come quella dell'AMX-13 di ultimagenerazione. A sinistra c'é il capocarro, a destra il cannoniere e dietro due caricatori da 6 colpi per il pezzo a media pressione (105/44) che ha anche freno di bocca e manicotto termico, alzo tra -8 e +13, mentre internamente vi sono 44 colpi più 2.000 per la mitragliatrice da 7,62 coassiale. Un grosso proiettore IR e a luce bianca è installato dietro la parte superiore della torretta, vi sono periscopi, visori IR, 6 lanciabombe fumogene. La trasmissione è ad azionamento manuale della ZF, le sospensioni a barra di torsione con 5 ruote gommate per lato; come accessori vi è infine un sistema NBC e un riscaldatore per la temperatura interna. Esistono anche carri soccorso Greif, carri del Genio e addestramento. Il Greif ha una gru da 6 t e un verricello da 20.
 
Nell'insieme si tratta di un mezzo simile all'AMX-13, ma la sua potenza meccanica gli dà prestazioni superiori, così come lo scafo più grande e pesante gli permette maggiore protezione e capacità di trasporto munizioni. Nell'insieme un carro leggero capace di dimostrarsi un insidioso difensore delle vallate austriache. Ha avuto anche successi all'export, specie in Argentina. In tutto l'Esercito austriaco ne ha ricevuti 291 e altri 247 sono stati esportati. Il nome con cui è noto è KURASSIER.
 
*Peso: 17.500 kg
*Dimensioni: 5,58-7,763 x 2,5 x 2,53 m
*Motore: Steyr 6 cld, diesel da 320 hp
*Prestazioni:65 kmh max,520 km di autonomia, 75% pendenza, 1 m guado, 2,41 trincea, gradino 0,8 m.
 
Quanto allo Steyr 4K 7FA, esso è stato il successore degli APC 4K 4FA, che vennero realizzati nel 1961-69 dalla fabbrica di Osterreische. Questo mezzo venne prodotto in 460 esemplari, tra cui il tipo SPz G2 con torretta monoposto da 20 mm della Oerlikon (quella degli M113 svizzeri, apparentemente) e il G1 con la M2 da 12,7 mm.
Per dare un successore a questi mezzi, apparve per l'appunto lo Steyr Spz 4K 7FA, con una corazzatura molto valida e ben inclinata, base del carro SK-105. Questo APC apparve poco dopo, nel 1977; il mezzo è stato costruito su licenza dalla Grecia come Leonidas, mentre anche la Nigeria e la Tunisia ne avevano avuti al 1985. Differentemente dal carro il motore è a destra, in avanti, mentre il pilota è a sinistra; la corazza è sufficiente contro il 20 mm, quando all'epoca era difficile sopravvivere, per molti APC, persino al 7,62 perforante. Dietro il pilota c'é il cannoniere usualmente armato con una postazione scudata da 12,7 mm: aprendo i portelli superiori della sua cupola, questi gli fanno da protezione laterale. Dietro ancora vi sono 8 uomini, non è chiaro dove sia quindi il capocarro (forse tra questi? il cannoniere?); tutti hanno la faccia rivolta verso l'esterno, con due feritoie di tiro per parte e un portello superiore a cui, se necessario, si possono aggiungere fino a 4 armi da 7,62 per trasformare questo mezzo in una specie di veicolo da combattimento vero e proprio per la fanteria. Tra le versioni un mezzo con torre da 90 mm, portamortai da 81 e 120 mm, e addirittura due mezzi contraerei studiati ma non messi in produzione. Indubbiamente un'eccellente mezzo da combattimento per la fanteria, veloce e ben protetto, ragionevolmente armato. E' estremamente basso e la sua mobilità in zone difficili resta paragonabile, se non migliore, a quella dell'SK-105 di cui ha la meccanica, ma nonostante sia più leggero, è leggermente più lento. Venne anche esportato in Grecia con 467 esemplari e Nigeria per altri 170.
 
 
*Peso: 14.800 kg
*Dimensioni: 5,87 x 2,5 x 1,69 m
*Motore: Steyr 6 cld, diesel da 320 hp
*Prestazioni:63,6 kmh max, 520 km di autonomia, 75% pendenza, 1 m guado, 2,1 trincea, gradino 0,8 m.
 
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Ma il più interessante dei mezzi recenti è senz'altro il PANDUR, scelto già dai Portoghesi come nuovo APC. La Steyr è di Vienna, ma fa parte attualmente della G.D. European Land Combat Systems
. Il Pandur venne sviluppato un pò sulla falsariga di quanto facevano gli Svizzeri della MOWAG, iniziando con un modello 6x6 dal 1979. Certo era tardi rispetto alla DAF che in Olanda era già riuscita a costruire 750 YP-408 8x8, tra il 1964 e il 1968, per l'Esercito Olandese, oppure la Porsche e la D.B. che dal '64 realizzarono il TPz-Fuchs, realizzato in ben 1.614 esemplari dalla Thyssen Henschel sia per la Germania che per altre 5 nazioni; o la Renault con il VAB sviluppato dal 1967, prodotto in 3.840 pezzi 4x4 per l'Esercito e esportato in altre 13 nazioni, o la ENASA-Pegaso che dal '72 realizzò il BMR-600 in 682 pezzi per l'esercito spagnolo e poi forniti ad altre 4 nazioni almeno. Infine il Piranha della MOWAG, realizzato a partire dal 1972, è stato un vero best-seller pur nascendo come iniziativa privata destinata per lo più all'export. Nato per l'esigenza dell'esercito austriaco per un mezzo da ricognizione, i prototipi vennero realizzati entro il 1984, ma per ragioni di bilancio il programma venne annullato. Venne quindi offerto al British Army ma senza seguito. La presentazione avvenne nel 1985, poi seguirono 6 di preserie nel 1986, e un prototipo venne inviato in Svezia per valutazioni in ambiente artico, sperando nell'acquisizione da parte degli svedesi. Ad un certo punto andarono anche nel deserto e due di essi, un prototipo e un esemplare di preserie con la torretta MECAR da 90 mm, vennero catturati dagli irakeni nel 1990, andando successivamente persi.
 
Sostituiti questi, il successo alla fine arrise nel 1994 quando gli Austriaci ordinarono 68 veicoli come APC, consegnati nel 1995-96 e del resto utili per le missioni di peacekeeping dove le ruote contano molto più dei cingoli. 17 di questi mezzi vennero infatti prontamente spediti per le missioni internazionali ONU e divennero ben noti, mentre gli altri andarono a due battaglioni, uno occidentale e l'altro orientale, presenti sul territorio nazionale. Avevano solo una M2HB e 6 lanciafumogeni., con i soliti portelli posteriori e feritoie laterali per l'equipaggio. In seguito, a questo modesto ordine seguì nel 1996 uno per i Kuwaitiani, da parte però della AV Tecnologies, la consociata americana della Steyr. Quest'ordine era per la Guardia nazionale kuwaitiana e ammontava a 170 milioni; già entro novembre 1997 vennero consegnati in ben sei versioni diverse, tra cui sofisticati modelli cone le torrette da 25 mm, portamortaio da 81, recpero, comando, ambulanza e ricognitore con cannone da 90/48 mm Cockerill.
 
Questo fu un grosso successo a cui seguì quello per i Belgi, altri 54 mezzi di cui 41 APC, ordinati nel gennaio 1997 e consegnati già nel 1998 per la Para Commando Brigade. Essi erano assemblati in Belgio dalla EMI, così come vennero prodotti su licenza dalla Slovenia come Valuk un lotto di almeno 36 mezzi: in tutti i casi lo scafo era fornito dalla Steyr, la meccanica era montata localmente. Non solo, ma finalmente vi fu nel 1998 anche un cliente prestigioso, l'USSOCOM, che ordinò nel 1998 50 mezzi per le sue operazioni (di tipo 'speciale'). Quell'anno il 25% della società era stata acquisita dalla GD. la potente compagnia americana avrebbe completato la fagocitazione nel novembre 2003. Il Pandur partecipò alla scelta per un mezzo PPD, con 4 esemplari, e per il concorso Interim Armoured Veicle andò in finale contro il solito Piranha, risultato poi vincitore. Arrivarono altre piccole commesse da Gabon e Austria, e nel frattempo apparve la versione 8x8, più pesante di 2 t. Nel dicembre 2004 il Portogallo finalmente diede al Pandur quello che si meritava il suo sviluppo 25ennale: ne vennero scelti 260 per un costo di 365 mln di euro ma con compensazioni del 150% in 9 anni, mentre le consegne sarebbero arrivate nel 2006-09, a assemblarsi dalla locale GOM, una consociata della Steyr-Daimler-Puch. Ve ne saranno in tutto 15 versioni diverse e 240 mezzi sono per l'esercito; ra questi mezzi IFV con cannone da 30 mm Mauser,(30 mezzi), 105 APC da 12,7 mm, e altri del tipo portamortai da 120 e mezzi di sostegno. Altri 20 per i marines hanno in genere armi da 12,7 mm.
 
Il Pandur 6x6 è pesante 10 t, 13,5 in ordine di combattimento, con 2 uomini più 8 truppe, è di configurazione tradizionale con il solito motore in avanti a destra, ha scafo resistente al 7,62 Ap da 30 metri e al 12,7 tirato sull'arco frontale, più la possibilità di un aumento con corazze aggiuntive per reggere sui 360° al 12,7 mm oltre 100 m. Ottimamente costruito, con scafo alto 1,82 m sul terreno ma anche con tipi rialzati da 2,06 e 2,16 m, per migliorare la vivibilità interna, e anche lo scafo arriva a 5,69 o a 6,17 m. IL motore è turbodiesel WD da 6,6 l e 285 hp, più trasmissione americana Allison automatica con 5 marce avanti e retromarcia, capace di accellerare fino a 50 kmh in 15 secondi e a 80 in 35, mentre il motore è rimovibile in 20 minuti se necessario. La linea di trasmissione è ad I per le ruote, per il movimento su strada si possono disinserire due di queste; tutte le componenti della trasmissione sono dentro lo scafo per migliorare la protezione, le sospensioni sono indipendenti per tutte le ruote con escursioni di 280 mm. I due assi sono sterzanti (quelli anteriori). Il guado è normalmente limitato a 1,2 m ma può diventare anche anfibio.
 
Il Pandur II è stato realizzato come prototipo nel 2001 con scafo allargato da 2,5 a 2,68 m, e più alto da 1,38 a 1,63 m, nonché allungato a 7,54 m, più dei 7,24 del Piranha e meno degli 8 del VBC Freccia, volume interno di 10 m3 per il 6x6, 13 m3 per l'8x8 che aumenta la capacità a 12 soldati più i soliti due d'equipaggio; il carico utile, originariamente di 1,9 t, è passato con il Pandur II a 3,5 ma il Pandur III arriva a ben 8,5 raggiungendo le 22 t. Il mezzo resiste al 7,62 ma con corazze aggiuntive arriva al 14,5 mm da 100 m; le mine sopportabili sotto lo scafo arrivano a 8 kg di HE. IL motore ha adesso 400 hp di potenza sempre a 6 cilindri, ma da 9 litri di cilindrata; pesa 700 kg e anche se non è common-rail, rispetta le norme Euro 3. VI è anche un nuovo cambio ZF a 6 marce, moltiplicabili a 12.
 
Le versioni previste sono varie, tra cui quelle anfibie, con 11 kmh di velocità massima per il Pandur I modificato; tra le armi previste ve ne sono molte, ma solo quelle da 30x173 mm con la torretta SP-30 della stessa Steyr (per il Portogallo), usata anche per l'IFV Pizarro spagnolo e per il corrispondente Ulan austriaco (sono le due versioni nazionali dell'ASCOD). Le altre due sono da 25 mm e da 90, per il Kuwait. Insomma, sebbene sia un prodotto minore, è riuscito a ritagliarsi una sua fetta di mercato tra i colossi già affermati del settore, con un mezzo più leggero ma più economico per esempio, del VBC italiano.
 
Pandur I, II, II (8x8)
*Peso: 13,5--15,5--22 t
*equipaggio: 2+8: 2+10; 2+12
*Dimensioni: 5,7 x2,5x 1,82 m---6,6 x 2,68 x 2,08 ---7,54 x 2,68 x 2,08 m
*Motore: Steyr WD a sei cilindri da 195 kW (275 l); WD 612.55 da 212,5 kW (300 l); Cummings ILS da 400 hp (350 l)
*Prestazioni:100 kmh v.max, 700 km, guado 1,2 m, trincea 1,1 m; 105 kmh, 600 km, 1,2 m; 105 kmh, 700 km, 2,2 m<ref>Po, Eugenio: ''Pandur I e II'', RID feb 2006 p. 46-51</ref>.
 
 
 
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