Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Sudafrica: differenze tra le versioni

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====Rooikat====
Ma non erano i possenti Olifant la vera novità, visto che in fondo, erano simili ad altri mezzi in via d'ammodernamento all'epoca. La vera novità erano le blindo '''Rooikat'''. All'epoca stavano facendo i test operativi prima di entrare in servizio. Il programma partì attorno al 1976, e inizialmente si orientò su di un mezzo pesante ‘solo’ 22 tonnellate (1 in più della Centauro base) pur essendo un veicolo 6x6; del resto erano appena 3 tonnellate più del Ratel. Poi venne approntato un mezzo da 27 tonnellate e, quasi per conseguenza, 8x8. Tuttavia il calibro dell’arma, prima di 90 millimetri, anziché aumentare, calò a 76, nonostante lo chassis fosse diventato un 8x8. Il perché lo vedremo poi. Il veicolo è arrivato a circa un centinaio di mezzi in servizio verso la metà degli anni ’90, e circa 200 in tutto. Non sono invece arrivati successi nell’export, nonostante le capacità di questo ‘carro armato su ruote’, che oltretutto, non è stato mai usato in combattimento, differentemente dalle precedenti blindo sudafricane (nonostante i loro limiti).
 
Questa possente blindo avrebbe sostituito le 4x4 ELAND (AML), numerose ma meno potenti e piuttosto invecchiate. La nuova blindo era peraltro ben più grande e costosa. La propulsione era turbodiesel con 8 ruote motrici, l’equipaggio di 4 elementi. Si trattava dell'unica blindo simile alla Centauro italiana, ma era anche progettata con criteri diversi. Anzitutto il motore era posteriore, e non anteriore come sul mezzo italiano, il che aveva vantaggi e svantaggi. Lo scafo era basso e grazie al rapporto potenza-peso di oltre 20hp/t (motore da 420 kW o 563 hp) il mezzo poteva accelerare da 0 a 32 kmh (20 miglia) in appena sei secondi, come i migliori carri armati se non meglio. La Rooikat era nata attraverso varie evoluzioni, per esempio un 6x6 con cannone da 90 mm. Ma alla fine si preferì uno scafo prestante ma con un cannone non particolarmente potente. La Rooikat era persino più mobile della Centauro: 120-130 kmh e 1.000 km (contro, rispettivamente, 100+ e 800 km) erano le sue caratteristiche dichiarate. La massa arrivava a ben 27, varie in più rispetto alle prime Centauro; ma nondimeno, il mezzo poteva arrivare a 60 kmh anche su terreno vario, 50 nelle sterpaglie del bush. Il motore da 420 kW avevaha trasmissione automatica con sei rapporti, e selezione tra la propulsione 'da strada' 8x4 e quella fuoristrada 8x8; le ruote sterzanti sono le 4 anteriori e tutte hanno ammortizzatori idraulici, con pneumatici radiali 14x20 e freni tamburo con doppio circuito frenante. Il pesoveicolo perdimostra lun'armamentoottima non è che una minima parte del totale: la torretta ha un cannone da 76/62, ovvero il pezzo OTO, provvisto di estrattore di fumimaneggevolezza e manicotto termico. In tutto pesa 1.600 kg e la corsa di rinculo è di 370 mm. L'alzo è di -10/+20 gradi. I proiettili sono di vario tipoprestazioni, inclusi gli APFSDS-T da ben 1.600 m.sec, capaci di perforare frontalmente un T-62. L’arma è stabilizzata e puòil sparare anche in movimento. Vi sono 48 colpi,motore di cuiper 9 di pronto impiego in torretta e la forza di rinculo è inferioremolto a 140 kN al momento del suo sparo. Per via della velocità altissimasilenzioso, lavantaggio traiettoriatattico èovvio: estremamenteabbinandolo piatta e la gittata arriva a 3.000 m; la munizione HE/T haalla velocità di 900 m.sec e distrugge blindati leggeri con corazze spesse fino a 20 mm, con spoletta funzionante con modalità super-rapida (170 millesec) o ritardata (300-700) erende la portatagrossa arrivablindo nelun tirobersaglio diretto a 3,5 km e nel tiro indiretto a 12 km. Erano alltutt'epocaaltro ancheche previsti i proiettili fumogeni efacile da addestramentoindividuare. La ragione per laA qualequesto nonproposito si è puntato al cannone da 105 mm fin dall'inizio (in seguito è apparsa anche una versione con tale arma), è che così si poteva disporre di parecchie munizioni, cosa importante per un mezzo di ricognizione a lunga autonomia; un cannone preciso, con capacità di fuoco HE e di ingaggio di mezzi leggeri e di carri per autodifesa, con alta cadenza di tiro, era quanto necessario. Il sistema di controllo del tiro è sofisticato, ma non così tantoricorda come nellaagli Centauro,equipaggi anchedei se è presente un sistema panoramico perSU-76 il capocarroveicolo conpiaceva stabilizzazione su due assi; il mezzo ha telemetro laser e calcolatore balistico, con un tempo di reazione che, inquadrato il bersaglio, è inferiore a 2 secondi; il computer calcola la distanza con il telemetro laser, la velocità laterale del mezzo, le condizioni meteo ecc, vi è un contacolpi e un sistema di implementazione manuale per i dati in aggiunta a quelli calcolati automaticamente. Il sistema notturno è peraltro ancora di tipo IR. La torretta ha un sistema elettromeccanicoquantomeno per la rotazionesua esilenziosità l(all'alzoopposto condel controllofragoroso digitaleT-34, per un funzionamento rapido e silenzioso, oltre che perrendeva ridurredifficile ilentrare rischioin diazione incendisenza aessere bordosentiti (l'olioin del circuito della torrettaanticipo). Non mancano le solite due mitragliatrici da 7,62, coassiale e in postazione difensiva.
 
Il peso per l'armamento non è che una minima parte del totale: la torretta ha un cannone da 76/62, ovvero il pezzo OTO, provvisto di estrattore di fumi e manicotto termico. In tutto pesa 1.600 kg e la corsa di rinculo è di 370 mm. L'alzo è di -10/+20 gradi. I proiettili sono di vario tipo, inclusi gli APFSDS-T da ben 1.600 m.sec, capaci di perforare frontalmente un T-62. L’arma è stabilizzata e può sparare anche in movimento. Vi sono 48 colpi, di cui 9 di pronto impiego in torretta e la forza di rinculo è inferiore a 140 kN al momento del suo sparo. Per via della velocità altissima, la traiettoria è estremamente piatta e la gittata arriva a 3.000 m; la munizione HE/T ha velocità di 900 m.sec e distrugge blindati leggeri con corazze spesse fino a 20 mm, con spoletta funzionante con modalità super-rapida (170 millesec) o ritardata (300-700) e la portata arriva nel tiro diretto a 3,5 km e nel tiro indiretto a 12 km. Erano all'epoca anche previsti i proiettili fumogeni e da addestramento. In seguito sono apparsi anche quelli antiaerei (forse con spoletta di prossimità) per il tiro contro eventuali elicotteri o aerei lenti, nonché i tipi con submunizioni (non è chiaro di che tipo).
Mentre la Centauro ha privilegiato la potenza di fuoco, a mò di cacciacarri ruotato, poi la mobilità e infine la protezione (limitata inizialmente al fuoco delle mitragliatrici da 12,7, forse da 14,5 frontale), nella Rooikat prima è venuta la protezione, poi la velocità e infine la potenza di fuoco, un pò la differenza tra gli incrociatori da battaglia britannici e i più 'concreti' rivali tedeschi. Così, data l'esperienza operativa, si è voluto che il mezzo fosse molto pesantemente protetto; sopratutto temute erano le mitragliere da 14,5 e da 23 mm, difficili da vedere e capaci di causare gravissimi danni prima di essere neutralizzate. Così la protezione frontale è stata chiesta pari alla minaccia dei colpi AP di questo calibro, mentre lateralmente ci si è accontentati della protezione da colpi di arma leggera; vi sono anche 8 lanciafumogeni da 81 mm per aiutare la fuga in caso di difficoltà. Il mezzo è poi protetto molto bene anche contro le mine controcarri, altra specialità sudafricana, con tutte le componenti della trasmissione dentro lo scafo e la possibilità di perdere anche due ruote per lato e continuare a muoversi. Data la sua potenza, la Rooikat riesce poi spesso a muoversi anche nella savana, evitando così le poche piste, che i Sudafricani spesso hanno trovato minate (da qui, per limitare al minimo le loro perdite umane, hanno curato molto la protezione antimina). Non mancano il sistema NBC e quello antincendio-esplosione, e se le cose si mettono male, i portelli di fuga tra il secondo e il terzo asse. Date le esperienze operative, è stato chiesto un buon confort per l'equipaggio e anche per questo il motore non è davanti, ma dietro (con sollievo indubbio per il guidatore), mentre la torre è bassa ma piuttosto larga (e aiutata dal cannone relativamente piccolo); il motore è sostituibile in 45 minuti scarsi.
 
La ragione per la quale non si è puntato al cannone da 105 mm fin dall'inizio (in seguito è apparsa anche una versione con tale arma), è che così si poteva disporre di parecchie munizioni, cosa importante per un mezzo di ricognizione a lunga autonomia: ovvero, 48 colpi da 76 anziché 36 da 105 (da 90 mm? Forse circa 40-42); un cannone preciso, con capacità di fuoco HE e di ingaggio di mezzi leggeri e di carri per autodifesa, con alta cadenza di tiro, era quanto necessario. Il sistema di controllo del tiro è sofisticato, ma non così tanto come nella Centauro, anche se è presente un sistema panoramico per il capocarro con stabilizzazione su due assi; il mezzo ha telemetro laser e calcolatore balistico, con un tempo di reazione che, inquadrato il bersaglio, è inferiore a 2 secondi; il computer calcola la distanza con il telemetro laser, la velocità laterale del mezzo, le condizioni meteo ecc, vi è un contacolpi e un sistema di implementazione manuale per i dati in aggiunta a quelli calcolati automaticamente. Il sistema notturno è peraltro ancora di tipo IR o forse fin da subito, un IL passivo. La torretta ha un sistema elettromeccanico per la rotazione e l'alzo con controllo digitale, per un funzionamento rapido e silenzioso, oltre che per ridurre il rischio di incendi a bordo (l'olio del circuito della torretta). Non mancano le solite due mitragliatrici da 7,62, coassiale e in postazione difensiva.
Il Rooikat quindi, a parte qualche elemento in cui non era molto evoluto, è un eccellente mezzo. Da notare che esso ha una piena capacità di sparare in movimento, cosa che non è solo teoria, ma anche pratica. Questo per via delle sospensioni, ma forse e soprattutto, della massa, molto elevata. Come abbiamo visto, il cannone è ‘piccolo’ a confronto, e con una forza di rinculo ridotta. A confronto, la Centauro ha un pezzo più potente e pesa meno, e nonostante abbia lo stesso FCS dell’Ariete, per sparare con precisione è in genere necessario fermarsi per mirare bene. Se si considera che il rapporto tra massa e rinculo è per la Rooikat circa il doppio (comparando le versioni iniziali di entrambi i mezzi), si capisce come mai quest’ultima conservi un’effettiva capacità di fuoco in movimento. In seguito, comunque, è interessante notare che entrambi i mezzi si siano evoluti in maniera similare: la Centauro si è appesantita con corazze aggiuntive, la Rooikat è stata proposta con un più potente e costoso cannone da 105 mm, fino a diventare sostanzialmente due veicoli analoghi. Pare che peraltro la Roikaat 105 non abbia avuto esito.
 
Mentre la Centauro ha privilegiato la potenza di fuoco, a mò di cacciacarri ruotato, poi la mobilità e infine la protezione (limitata inizialmente al fuoco delle mitragliatrici da 12,7, forse da 14,5 frontale), nella Rooikat prima è venuta la protezione, poi la velocità e infine la potenza di fuoco, un pò la differenza tra gli incrociatori da battaglia britannici e i più 'concreti' rivali tedeschi. Così, data l'esperienza operativa, si è voluto che il mezzo fosse molto pesantemente protetto; sopratutto temute erano le mitragliere da 14,5 e da 23 mm, difficili da vedere e capaci di causare gravissimi danni prima di essere neutralizzate. Così la protezione frontale è stata chiesta fin dall'inizio pari alla minaccia dei colpi AP di questoquesti calibrocalibri, mentre lateralmente ci si è accontentati della protezione da colpi di arma leggera (o, da maggiore distanza, contro le 12,7 e 14,5 mm); vi sono anche 8 lanciafumogeni da 81 mm per aiutare la fuga in caso di difficoltà. Il mezzo è poi protetto molto bene anche contro le mine controcarri, altra specialità sudafricana, con tutte le componenti della trasmissione dentro lo scafo e la possibilità di perdere anche due ruote per lato e continuare a muoversi: il vano delle ruote, poi, è congegnato per deviare all'esterno l'onda d'urto dell'esplosione, mentre non è possibile, per ragioni d'altezza, il solito ventre a 'V' sotto lo scafo. Data la sua potenza, la Rooikat riesce poi spesso a muoversi anche nella savana, evitando così le poche piste, che i Sudafricani spesso hanno trovato minate (da qui, per limitare al minimo le loro perdite umane, hanno curato molto la protezione antimina). Non mancano il sistema NBC e quello antincendio-esplosione, e se le cose si mettono male, i portelli di fuga tra il secondo e il terzo asse. Date le esperienze operative, è stato chiesto un buon confort per l'equipaggio e anche per questo il motore non è davanti, ma dietro (con sollievo indubbio per il guidatore), mentre la torre è bassa ma piuttosto larga (e aiutata dal cannone relativamente piccolo); il motore è sostituibile in 45 minuti scarsi.
 
Il Rooikat quindi, a parte qualche elemento in cui non era molto evoluto, è un eccellente mezzo. Da notare che esso ha una piena capacità di sparare in movimento, cosa che non è solo teoria, ma anche pratica. Questo per via delle sospensioni, ma forse e soprattutto, della massa, molto elevata. Come abbiamo visto, il cannone è ‘piccolo’ a confronto, e con una forza di rinculo ridotta. A confronto, la Centauro ha un pezzo più potente e pesa meno, e nonostante abbia lo stesso FCS dell’Ariete, per sparare con precisione è in genere necessario fermarsi per mirare bene. Se si considera che il rapporto tra massa e rinculo è per la Rooikat circa il doppio (comparando le versioni iniziali di entrambi i mezzi), si capisce come mai quest’ultima conservi un’effettiva capacità di fuoco in movimento. In seguito, comunque, è interessante notare che entrambi i mezzi si siano evoluti in maniera similare: la Centauro si è appesantita con corazze aggiuntive, la Rooikat è stata proposta con un più potente e costoso cannone da 105 mm, fino a diventare sostanzialmente due veicoli analoghi. Pare che peraltro la Roikaat 105 non abbia avuto esito.
 
In seguito, comunque, è interessante notare che entrambi i mezzi si siano evoluti in maniera similare: la Centauro si è appesantita con corazze aggiuntive, la Rooikat è stata proposta con un più potente e costoso cannone da 105 mm, fino a diventare sostanzialmente due veicoli analoghi. Pare che peraltro la Roikaat 105 non abbia avuto esito. Essa avrebbe consentito di usare un cannone ampiamente diffuso con gli eserciti (anziché con le marine, e comunque in tal caso con proiettili del tutto diversi). Il peso aumenta a 28 t con tale nuova torretta. Infine, attorno alla metà degli anni '90 è apparso un potente prototipo da esplorazione/combattimento. Essa ha ottenuto una nuova torretta con il cannone LEW (quello del semovente a.a.) da 35/90 mm e un lanciamissili. Il cannone è capace di perforare 100 mm a 1 km di distanza, ma per i bersagli più coriacei il lanciamissili ripiegabile con i 3 ZT-3 Swift pronti al lancio sulla parte superiore della torre rendono possibile perforare fino a 900 mm d'acciaio a 5 km (probabilmente si tratta di un tipo potenziato rispetto al missile basico, che era accreditato di 600-700 mm, giusto come i primi TOW).
 
*Dimensioni: 7,09 x2,9 x2,8 m
*Peso: 28 t
*Armamento: 1x76 (48 cp), 2x7,62 (3.600), 8 mortai da 81 mm (16 colpi)
*Corazzatura: sufficiente contro il 23 mm (frontale), protezione anche contro le mine
*Motore: diesel 10V da 563 hp; 500 l di gasolio, 6 marce av.+1 retro.
*Prestazioni: 120-129 kmh, autonomia 1.000 km, pendenza max 70% longitudinale e 30% laterale, guado 1,5 m, ostacolo verticale 1 m.
 
====Ratel e Swift====